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Autore: alessandroago_94    25/04/2019    11 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Figli degli altri

FIGLI DEGLI ALTRI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I figli degli altri

sono tutti geni;

vanno bene ovunque,

frequentano le università,

sono dotti e gentili.

Al di là di ogni previsione,

di ogni ipotetica realtà,

essi sono sempre meglio

di me.

 

Ho passato una vita

all’ombra dei figli degli altri.

 

Una presenza costante,

anche a tavola,

a ogni ora.

I figli degli altri danno soddisfazioni

non sono cialtroni come me,

studiano e sono geniali,

sono tutti all’estero

a fare bene

o in Italia

a ricoprire cariche prestigiose e redditizie.

 

E io chi sono,

misero essere dalle unghie rotte,

infangate,

che non ho fatto carriera,

e che non la farà mai?

 

Complesso d’inferiorità;

sentirsi incapace di eguagliare

o quanto meno di tentare di agguantare

chi sta davanti a te.

 

Ma qual è la verità?

I figli degli altri

sono tanti, numerosissimi,

sono una schiera robotica

che si muove all’unisono verso l’unico obiettivo

di fare soldi, di scalare la società,

di essere famosi.

 

Io non ho mai cercato il vanto;

non ho mai cercato l’Eldorado,

a me non importa.

Si può essere diversi

senza essere inferiori?

Si può essere diversi

senza essere giudicati e derisi?

 

Chi sono io,

quell’anima perduta fin dalla nascita,

oppure sono anch’io qualcuno

come i figli degli altri?

Posso essere comparato

a qualcun altro,

oppure sono un frammento originale

e insolito?

 

I figli degli altri

come ombre si allungano

sinuose

nei discorsi dei genitori

verso un figlio.

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

Fin da quando sono nato, mi sento sempre parlare dei cosiddetti figli degli altri, e volano paragoni assurdi, esagerati… credo che ciascuno di noi abbia il diritto di vivere la propria esistenza perseguendo i propri sogni, ma soprattutto ciò che sente dentro.

Nella vita odierna manca molto la filosofia; sembra tutta una corsa senza senso, senza logica.

Io non voglio correre come gli altri, come i figli degli altri. Non partecipo al rally. Resterò sempre un fanalino di coda, però almeno di sera vado a letto stanco, ma con la coscienza tranquilla.

   
 
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