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Autore: Manga92Writer    26/04/2019    0 recensioni
Non si conoscevano ancora. Le loro vite scorsero quasi esattamente a come noi le conosciamo, frequentarono la stessa scuola (ma non la stessa classe), avevano tanti amici in comune, ma senza che loro due si fossero mai visti, anche se prima o poi sarebbe stato destino che si incontrassero, sebbbene il contesto sia certamente uno dei più imprevedibili ed inimmaginabili.
Genere: Comico, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Asako Kurumi/Alissia, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EQUILIBRI TRABALLANTI

- Prego avanti, si accomodi. Mi auguro si senta a suo agio.
- Eheh una seduta tra colleghi non l'ho mai fatta, è la prima volta che mi capita, mi sento un po' strana.
- Posso capirla signorina Kurata.
- Mi dia tranquillamente del "tu" dottoressa e mi chiami Sana senza alcun tipo di problema.
- Perfetto Sana. Vedo che anche tu sei una psicoterapeuta, che cosa ti ha spinto a venire qua in seduta da me?
- Bè, in realtà è successo tutto così all'improvviso. Fino a qualche mese fa la mia vita era perfetta, fino a quando non ho avuto come paziente un ragazzo molto particolare che mi ha causato qualche problema.
- Problema di che tipo?
- Penso emotivo prevalentemente. Quando l'ho visto varcare la porta del mio studio per la prima volta mi sono affiorati alla mente tantissimi ricordi. Questo ragazzo lo conoscevo e non lo conoscevo. Frequentavamo la stessa scuola, sia alle elementari che alle medie. Io in quegli anni là ero una persona molto diversa se paragonata a quello che sono diventata ora. Interagivo con tutti, socialmente ero espansiva ma con lui, con lui non riuscivo nemmeno ad avvicinarmi per dirgli un banale "ciao".
- Ne sai anche il motivo?
- Bè, era diverso dagli altri ragazzini, era un bullo, ricattava gli insegnanti, un po' mi metteva paura ma allo stesso tempo ero attratta da quel fascino da teppista non curante delle regole e delle conseguenze a cui certi comportamenti avrebbero potuto portare. Non mi sono mai fatta avanti e l'ho sempre rimpianto. E ora che è entrato in qualche modo nella mia vita sta facendo tremare molti equilibri che mi sono costruita negli anni.
- Sei fidanzata Sana?
- Sì, da molto tempo con un attore di fama mondiale, il suo nome è Kamura, meglio conosciuto come Charles. Ci eravamo conosciuti sul set quando eravamo ragazzini e piano piano abbiamo iniziato a frequentarci per poi metterci insieme.
- Aspetta, quindi eri un'attrice? Sto per caso parlando con la stessa Sana Kurata che fece impazzire tutti i bambini di una ventina di anni fa con le sue pubblicità e i suoi film?
- Esattamente, sono proprio io.
- Caspita, che onore per me averti nel mio studio. Ancora mi ricordo de "La Casa nel Bosco" con Charles. È stato uno dei miei film preferiti. Ma posso chiederti come mai hai abbandonato quel tipo di carriera e ti sei dedicata a tutt'altro?
- Sinceramente? Non l'ho mai capito fino appunto a qualche mese fa. Il terremoto che sta facendo saltare tutto quanto nella mia vita si chiama Heric Ayama. Io sapevo che lui mi detestava. Odiava gli esibizionisti. A un certo punto della mia carriera da attrice ho iniziato a sentirmi in colpa ogni volta che mi vedevo su di un teleschermo perchè il mio pensiero andava verso Heric, sapendo che anche lui avrebbe visto la mia immagine in tv e che l'avrebbe scocciato. Lo so tutto questo non ha senso. Non ha senso sentire la propria vita traballare per una persona che fondamentalmente non avevo mai incontrato prima che si presentasse nel mio studio, ma è quello che mi sta succedendo e sto perdendo il controllo della situazione. Quando all'ultima seduta gli ho detto che io non ero la stessa Sana che lui conosceva sui teleschermi mi sono sentita uno schifo per avergli mentito, ma dall'altra parte ho anche un ruolo professionale da mantenere.
- Tutto ciò ha portato anche conseguenze sulla tua vita privata Sana?
- Può dirlo forte dottoressa. Tra me e Charles sta andando sempre peggio il rapporto da quando ho rivisto Heric e tutto ciò mi fa paura. Non so davvero cosa fare.

*fuori dallo studio, altrove*

- Oi ciao non ti aspettavo, entra pure Heric.
- Ciao Terence, che fai di bello?
- Mi stavo rilassando che ho appena finito di studiare. Vuoi una birra?
- Volentieri.
Heric scrutava il suo amico mentre gli dava le spalle, diretto al frigorifero per prendere l'alcolico, per studiare la mossa migliore da fare così da venire a capo di questa situazione.
- Ecco, tieni amico. Volevi dirmi qualcosa?
- Sì ecco forse tu non lo sai ma la sera della festa a casa tua, sono andato a letto con tua sorella.
- Ah...
- Io ho cercato di avvertirti ma tu sembravi non curante della cosa.
- Potevi dirmelo in un modo più carino e più soft ma d'altronde ti conosco, te e il tatto emotivo state su galassie lontane anni luce. Tranquillo Heric, siamo persone mature, poi io ti conosco e sinceramente preferirei che Eny abbia un rapporto con te piuttosto che con qualcuno di cui ignoro l'esistenza.
- Mi piace davvero tua sorella, ma ho come paura che sia una specie di rimpiazzo e non vorrei comportarmi da stronzo con lei.
- Un rimpiazzo hai detto? E di chi, si può sapere?
- Della terapeuta, di un film che mi sono fatto nella mente e che tu mi hai distrutto l'altro giorno.
- Io cosa?
- Senza volerlo ho iniziato a vedere Sana in quegli spot pubblicitari di quando era più ragazzina, ho scoperto che lei è la persona che salvò la mia situazione familiare senza nessun secondo fine. Nessuno fece mai qualcosa di simile per me. Ed essendo ormai certo che quella Sana e la mia psicologa fossero la stessa persona, pensavo davvero di aver trovato finalmente la persona che mi avrebbe potuto completare. Quando poi tu l'altro giorno mi hai detto che l'una non c'entra nulla con l'altra mi è crollato il mondo addosso e ora sono un po' in depressione. Stavo quasi per cominciare a credere nelle leggi universali di cui mi hai parlato: che se due persone devono essere destinate a stare insieme, allora l'universo troverà un modo per farle incontrare. E la cosa mi ha fatto male perchè tu - e alzò gli occhi verso il suo amico - tu non mi mentiresti mai su cosa simili. Sei il mio migliore amico.

*profondo silenzio*

Un silenzio che sembrava un'eternità. I due ragazzi si fissavano nelle palle degli occhi, fino a quando non decise proprio Heric di ricominciare a parlare:
- Non è così forse? Non capisco come mai ci stia mettendo tanto a rispondermi. Sembra una domanda così banale.

*dalla dottoressa*

- Credo poi che Heric abbia deciso di indagare di più sulla situazione mandando in seduta un suo amico che io conoscevo molto bene. E io ho dovuto costringerlo a non rivelare ad Ayama nulla per non far sì che questa situazione si complicasse ulteriormente. Ho chiesto a un mio paziente di mentire al suo migliore amico a cui penso di voler un bene dell'anima - e qui Sana scoppiò a piangere a causa delle troppe emozioni e della complessità della situazione.
La dottoressa la fissava, lasciandole il suo tempo per elaborare al meglio il sentimento e lo sfogo che ne conseguì. Una volta asciugatasi le lacrime la nostra protagonista proseguì:
- E ora non so, non so davvero cosa fare, non posso nemmeno dirgli di non venire più perchè il suo percorso non è terminato e non posso mentire alla polizia. Non so davvero cosa fare dottoressa la prego mi aiuti!

*da Terence*

- Aspetta un secondo Heric, tu non mi avevi detto che stavi frequantando quella psicologa.
- Questo che cosa dovrebbe significare? Non ho voluto parlartene perchè si trattava di una cosa personale e non me la sentivo.
- Cerchiamo di arrivare al punto: tutto questo discorso per che cosa?
- Aspetta un secondo che mi sta suonando il telefono.
Heric prese la chiamata e durante la conversazione il suo sguardo cambiò: diventò incredulo, come se avesse appena ricevuto una notizia che non si stesse aspettando. La telefonata non durò molto e dopo che riattaccò:
- Tutto bene Heric? Hai una faccia..
- Guarda Terence, per rispondere alla tua domanda precedente ti dico che mi fido di te e so che sei una persona sincera e che non mi diresti mai bugie, soprattutto su faccende così delicate. Per quanto riguarda il resto questa conversazione non avrebbe avuto più comunque alcun senso, dal momento che a quanto pare ho appena scoperto che il mio percorso con la dottoressa Kurata si è appena concluso. Ti saluto. Ciao alla prossima e buona serata......amico..  
   
 
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