- Burning
- [Robert Pattinson]
- Robert non
ama molto le cose ufficiali. Lui preferisce il contenuto, alla forma. Non che
ci sia niente di male, nella formalità, ma a lui non piace. Non gli piace, come
non gli piacciono i Brunches o i Parties. E’ perversione, mascherata da lavoro,
mascherato da divertimento, talvolta mascherato da impegno sociale. Alta
società. La mela rossa e apparentemente succosa, che quando mordi ti esce un
vermetto che ti saluta, sorridente. E tu fai un salto di quattro metri.
- E quando gli
è stata annunciata quella cena, Robert non ha avuto un buon presentimento.
Twilight è terminato, finito. End, stop, alt, fin, fine. Chiuso. Che cavolo di
utilità ha una cena con il cast protagonista? Appunto. Formalità. Farsi vedere
dai paparazzi. Quindi fuori i problemi personali e via, a recitare la parte di
Robert Pattinson, di Kristen Stewart o di Peter Facinelli. Ma di Robert, Kris e
Pete nessuno sa niente.
- Ecco perché
Robert non sopporta le formalità.
- Ma Robert ha
anche firmato un contratto e se vuole continuare a ricevere Din Din, Robert
deve infilare un bel vestito e andare ad una cena in un ristorante lussuoso e
comportarsi come Robert Pattinson, l’uomo di gran classe.
-
- Alle ventuno,
spaccate, Robert Pattinson viene avvistato in un elegante ristorante Newyorkese.
Ha la giacca scura, i pantaloni scuri, la faccia scura. Il presentimento non se
n’è andato. Non è qualcosa di prettamente negativo… è una strana sensazione.
Avvistato anche tale Jackson Rathbone, in compagnia di Cam Gigandet. Neanche
loro sembrano molto rilassati. Aspettano gli altri e nel frattempo fumano una
sigaretta.
- Arrivano
Ashley Greene e Nikki Reed, tirate a lucido,
seguite da Kristen Stewart. Peter
Facinelli ed Elizabeth Reaser arrivano insieme, poi s’aggiunge Catherine
Hardwicke.
- Alla fine si
siedono, tutti i più importanti membri della crew di Twilight.
- Sembrano una
foto patinata. Sono tutti talmente ingessati, talmente perfetti da sembrare
delle Barbie. Delle belle Barbie, ovviamente.
Perfino gli argomenti di conversazione scarseggiano. Robert si guarda intorno, nota tre ragazzine che li osservano, ridacchiando. Sicuramente figlie di papà, emozionate per aver visto i loro attori preferiti.- Una, al
centro, lo osserva, senza sorriso, senza mano premuta sulla bocca. Sembra
tranquilla, a suo agio. Pattinson darebbe di tutto per essere a suo agio. Ma lui
le formalità le odia.
- Tanto per
restare in tema di formalità, ad un certo punto, non si sa come, un lampadario
prende fuoco. Cade e per fortuna non si fa male nessuno. Ha sfidato tutte le
leggi della fisica, non chiedetemi perché, né come, né dove.
- Solo che il
sistema antincendio parte, facendo la doccia a tutti.
- E allora le
persone, divise tra panico e irritazione, corrono fuori.
- I più
coraggiosi rimangono dentro, hanno visto che il fuoco si è già spento e si
godono la doccia fredda, ma, alla fine, per paura di un corto circuito, escono
anche loro.
- Robert è uno
degli ultimi ad uscire. Si sa, lui le formalità le odia.
- Ma direi che la serata ha avuto una svolta
piacevolmente imprevedibile.
- Abbassereste, cortesemente, forconi e
armi contundenti? Sono pentita, giuro!
- So di essere in estremo ritardo, visto
che, come mi è stato fatto notare da qualcuno, non aggiorno nulla da giugno.
- Lo so. L’ispirazione mi ha fatto ‘bye’ e
se n’è andata alle Maldive, dimenticandosi di portarmi con lei, quindi rimango
qui a godermi l’inquinato mare pescarese, rompendo la noia con sporadiche
feste.
- Sto delirando.
Non so da dove sia venuta questa storia. Davvero. E’… un altro dei miei deliri senza capo né coda. Ma ormai vi siete abituati, no?- Siamo giunti alla fine. Questa era l’ultima.
Devo dire che questa raccolta nata per gioco è la prima cosa seria che termino,
quindi un po’ fiera di me lo sono. Soprattutto perché ho visto che ci sono
persone –più deviate di me, certo- a cui piace. E allora va benissimo, se vi ho
divertiti o comunque interessati è una grande soddisfazione.
- Quindi grazie alle persone che hanno
letto,
- hanno messo questa storia trai
preferiti/seguiti,
- hanno speso qualche minuto a recensire –cosa
che io odio fare, quindi capisco quanto possa essere noioso-.
- Frytty: ti ringrazio per i complimenti.
Sì, Nikki isterica è abbastanza verosimile. Spero tanto ti sia piaciuta anche
questa –anche se dubito-. E, sì, avrei dovuto aggiornare presto. Presto è un
punto di vista.
- Emma:ma tu mi riempi di complimenti! Sei
un rimedio contro la bassa autostima! Ogni volta mi fai certi encomi... I
quadri sono andati bene, nessun debito, voti decenti. Tutto apposto, insomma.
Sai, sono veramente contenta che tu mi recensisca. Non per le recensioni,
certo; quelle mi fanno impazzire, ma non è per quello. È che sono contenta di
aver conosciuto una persona come te.
Quindi grazie. Davvero. Un bacio.
- Panda:dai, prima o poi ci becchiamo, su
msn. Non ci sono mai, lo so, sono una vergogna u.u. I tuoi complimenti mi fanno
sempre molto piacere, soprattutto perché vengono da te, che sei davvero brava a
scrivere. Te lo direi, ma dato che ho una testa pessima, una memoria ancora
peggiore e una spiccata avversione per le recensioni… be’, avrai capito che non
sono una di molte parole. Ma grazie. Davvero. Un abbraccio forte.
- Ire: meno male che l’hai ritrovata, perché
io per partorire la scorsa flash ci ho messo davvero tanto. Vabbè che anche
questa è stata un supplizio, però… tu mi riempi di complimenti, ma sei troppo
buona… e anche se dimentico di recensire, puntualmente, adoro le tue storie.
Perciò ti ringrazio, di esserci. E spero che questo periodo triste passi. Ti voglio
bene.
- Androgina: hai visto? Ho pubblicato. Solo per te. Grazie. Grazie di esserci, grazie di esistere, grazie e basta. Il 6 sarà uno dei giorni più belli della mia vita. Ne sono sicura. Non metterò un filo di trucco, perché sarò come una fontana, ma sarà bellissimo. Non riesco ad immaginare di stare senza di te. Semplicemente, non voglio. E allora grazie, mia meravigliosa, bellissima Androgina.
- Se non l’aveste capito…
- FINE.
-