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Autore: rocchi68    28/04/2019    1 recensioni
Dawn era convinta, anche a distanza di anni e con una situazione non proprio rosea, che la sua fosse stata una scelta ben ponderata.
Aveva riflettuto a lungo prima di scegliere la sua futura meta scolastica. Aveva girato almeno una dozzina di licei se per questo e con un po’ di fatica i suoi desideri e le sue speranze si raccolsero tutte nello stesso liceo.
Il facile era stato cancellare quegli ambienti, classico e linguistico, che non rientravano nelle sue corde e di cui aveva un’immagine piuttosto negativa. D’artistico o tecnico non aveva nulla tra le mani e pertanto, affascinata dalle sue materie e dalle immense possibilità future, aveva virato sullo scientifico.
Come se la scelta della scuola fosse così importante, vero?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Mike, Scott, Zoey
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Si era chiesta cosa potesse dirgli.
Dopotutto si trattava di uno sconosciuto che poteva rompere le scatole e diventare ossessivo, anche se a fissare la chat da 20 minuti abbondanti poteva essere lei a rientrare in quella categoria.
“Fai la tua domanda.” Esordì lui, spingendo Dawn a domandarsi se qualcuno lo stesse informando dei suoi tormenti.
Come diamine faceva a sapere che era presente?
Parlava solo per esperienza personale oppure aveva i suoi buoni motivi per sospettare che qualcuno fosse incollato allo schermo in attesa di attaccare discorso?
“Non so che dire.”
“Ti consiglio di parlare di un qualche argomento che ti sta a cuore.”
“Questa regola dell’unica domanda giornaliera è una fregatura!” Sbottò Dawn.
“Come ti ho detto ieri pomeriggio, puoi chiedermi del lavoro, della scuola, di attività sportive, amicizie e quant’altro.”
“Credevo ci fosse un limite a tutto ciò.”
“Nessuno.”
“Prima però vorrei descriverti la situazione che gira attorno alla domanda odierna.”
“Ottimo utente 0021.”
“Non sono così sciocca da cadere in una domanda.”
“Sei stata brava ad abituarti a questa regola.” Si complimentò lo sconosciuto, facendo ridacchiare Dawn che non credeva di ricevere un simile segno d’apprezzamento.
“Sono più scaltra di quanto non sembri.”
“Ciò renderà più interessanti le mie giornate su questo sito.” Continuò il moderatore, fornendo alla giovane l’assist per una domanda che a Dawn non sembrava poi così importante.
Un altro utente sarebbe caduto nella sua trappola e avrebbe sprecato la domanda, chiedendogli cosa facesse nella vita e ritrovandosi con l’ovvia risposta dell’occupazione tempo pieno di un sito che richiedeva continui aggiornamenti.
“Ti parlerò di una mia cara amica.”
“Continua pure.”
“Ci conosciamo da molti anni e siamo cresciute come sorelle.”
“Un bel legame.” S’inserì, facendo annuire Dawn.
“Abbiamo passato l’asilo, le elementari, le medie e ora le superiori insieme. Ogni tanto litigavamo, come credo sia normale e poi tornavamo a essere amiche.”
“Normale.” Commentò il moderatore.
“Ci conosciamo da tanto e ci basta un’occhiata per parlare.”
“Questo è un bene.”
“Temo però che qualcosa nell’ultimo periodo si sia incrinato.”
“Potresti parlarne direttamente con lei.”
“Se è un qualcosa che ci riguarda, potrebbe anche mentire e questo mi ferirebbe.”
“Situazione particolarmente complicata.” Le fece notare lo sconosciuto.
“Le nostre famiglie si conoscono da molti anni e i nostri genitori spesso ci facevano passare l’estate insieme. Non so però il motivo per cui negli ultimi mesi, lei mi sembri distante e anche le telefonate tra mia madre e la sua si sono fatte assai rare.”
“Se è fidanzata o hanno qualche preoccupazione in famiglia, forse sono presi verso quella direzione.” Tentò il moderatore, facendola annuire.
“Io sono la sua migliore amica e la aiuterei se fosse in difficoltà.”
“Forse non sa come affrontare la questione e un tuo tentativo potrebbe metterla alle strette e renderla aggressiva.”
“Zoey non è cattiva.” Si lasciò sfuggire, dandosi subito della stupida per aver spifferato un nome che doveva rimanere quantomeno segreto.
“Non ho detto che lo sia.”
“Mi sembrava il contrario.”
“Anche tu, utente 0021, sei cambiata, quando ho parlato male di lei e l’ho definita in qualche modo violenta e aggressiva. Sai che l’immagine che ti ho mostrato non la rispecchia e hai voluto difendere la tua amica in un modo che dovresti apprezzare di più.”
“Ti chiedo scusa.”
“Non mi hai offeso e, anzi, mi hai aiutato a conoscerti meglio.”
“Che strano…” Sospirò Dawn, digitando quelle poche lettere.
“Comunque non posso darti la mia opinione a riguardo se prima non mi rivolgi la fatidica domanda.”
“Potresti sempre andartene dopo che te l’ho posta, magari formulando una qualche risposta priva d’efficacia.” Gli fece notare la giovane.
“Non sono una carogna.”
“Sappi che se mi prendi in giro, questo sarà l’ultimo pomeriggio che passiamo a chattare.”
“Che opinione scarsa che hai di me.” Ribatté con sarcasmo, facendo sorridere la sua interlocutrice.
“Come posso aiutare Zoey nel migliore dei modi?”
“Francamente ti risponderei che non puoi. Tuttavia c’è un qualcosa d’interessante in questa faccenda.”
“Non te ne andare.” S’inserì, temendo che lui se la svignasse.
“Devi affrontarla per sapere cosa la preoccupa.”
“Ho paura.”
“Utente 0021, l’amicizia che vi lega è più forte della paura che provi!”
“Io…”
“Se siete diventate amiche,  non dovresti temere il suo giudizio. Avete affrontato difficoltà ben peggiori di questa e un confronto spesso è la situazione più semplice per risolvere conflitti che ci sembrano insormontabili.”
“Ma noi…”
“Affrontando subito la questione, non dovrai aspettare il futuro. Lei si sentirà sollevata nel sapere di poter contare su una cara amica e, al contrario, non si sentirà delusa e sola, se dovessi rimanere nella stessa posizione che stai occupando ora.”
“È solo da due settimane che non parliamo.” Aggiunse lei, sperando di placare il furore di lettere che piovevano sotto i suoi occhi.
“Per due sorelle anche solo mezzora è già troppo.”
“Ma noi…”
“Tu l’hai definita come una sorella e due settimane di silenzio sono un periodo troppo ampio per un rapporto così speciale.”
“Non sapevo che fare.” Scrisse, sentendosi a un tratto in difficoltà.
“Avresti dovuto affrontare il problema.”
“Temevo mi ordinasse di rimanere fuori dalla sua vita.”
“Ascolta utente 0021: se anche dovesse accadere, tu saprai d’aver fatto il massimo per lei. Lei saprà che hai provato a impegnarti e apprezzerà la tua sensibilità.” Spiegò lo sconosciuto, dando qualche minuto a Dawn per riflettere.
Quel breve intervallo aveva quasi convinto il moderatore che lei se ne fosse andata, lasciando la chat aperta e confondendolo sulla sua scelta.
Non poteva sapere se lei era ancora presente con la testa tra le nuvole o se invece fosse già andata dalla sua amica.
Dovette aspettare quasi cinque minuti prima che il pc tornasse a vibrare.
Era riuscito a prepararsi pure un toast nell’attesa di una sua risposta e se nella successiva mezzora non avesse udito alcun suono, allora sarebbe andato offline. Invece l’utente si era ripresentata e fino a quando non fosse caduta in un’altra domanda, lui doveva rimanere con il profilo acceso.
“Non so quando affrontarla.”
“Hai avuto il coraggio di difenderla e di discutere con uno sconosciuto e ora non sai quando parlare con un’amica.”
“Ho paura d’essere ignorata e ferita.” Digitò la giovane.
“Neanche questa situazione mi sembra di tuo gradimento.”
“Già.”
“E se non sbaglio, in questo momento, sei già ferita e ignorata.” La colpì il moderatore, usando delle parole dure, ma efficaci.
“Temo il suo segreto.”
“Se non dovesse essere troppo privato o difficile da scrivere, ne potrai discutere con me domani.”
“L’avrei fatto comunque.” Picchiettò sulla tastiera, facendo sorridere lo sconosciuto che durante le brevi pause di visualizzazione e risposta mangiucchiava il suo toast, sorseggiando con calma la sua bibita ghiacciata.
 
Le 24 ore erano passate e il moderatore aveva notato che nessun messaggio era apparso sulla chat.
Il che per lui poteva essere interpretato in diversi modi.
Poteva essere un buon segno in quanto significava che l’utente si era confrontata con l’amica e che ora stavano sfruttando quel tempo per parlare.
Come poteva trattarsi di un segnale nefasto.
Un qualcosa che magari era legato alla fine del rapporto d’amicizia che legava le due, con l’utente 0021 atta a mantenere il silenzio per vendicarsi di uno sconosciuto virtuale.
Qualsiasi fosse la verità, lui non sapeva come comportarsi.
Fissare lo schermo in attesa di qualche parola oppure fare la prima mossa e digitare qualcosa che potesse svegliarla?
Ammettendo ovviamente che lei fosse presente.
Perché nel caso opposto, le parole sarebbero rimaste in chat fino a quando non avesse visualizzato.
E cosa poteva scriverle?
Non sapeva nemmeno come iniziare un dialogo con quella strana ragazza.
Non ebbe il tempo di ragionare su cosa scrivere che subito vicino al suo numero identificativo comparve una luce verde.
Quello era il segnale che attendeva.
L’utente 0021 era finalmente online.
“Spero che tutto sia andato bene.” Digitò, aspettando con calma i pochi secondi che mancavano a una sua risposta.
“Alla grande.”
“Si direbbe che tutto si sia sistemato.”
“Con quello che mi ha detto alla ricreazione, ora capisco il perché del suo silenzio.” Riprese la giovane, facendo riflettere il moderatore.
“Se non è troppo privato, puoi sempre raccontarmelo.”
“Mi ha pregato di non farlo.”
“Capisco.”
“Ti ringrazio per avermi aiutato.”
“Ricorda comunque che una sorella è presente anche quando si ha bisogno d’aiuto.”
“Lo so.” Ribatté Dawn.
“Dato che abbiamo risolto questo primo problema, puoi passare al secondo che ti preoccupa.”
“Quanti problemi credi che abbia?” Chiese la ragazza, cadendo nell’inganno del moderatore.
“Considerando l’ora credo tu sia stanca e vedrò di sorvolare su questa domanda.”
“Io…”
“Com’è stata questa giornata?” Domandò lo sconosciuto, aggiungendo, dopo la frase, una faccina con un ghigno.
“Buona.”
“Ora ricominciamo da capo: fai la tua domanda.” Riprese il moderatore che dal tono usato non era propenso a usare di nuovo quella tecnica.
“Posso solo dirti che la mia amica aveva dei gravi problemi in famiglia che si stanno per risolvere.”
“Non sei obbligata a parlarmene.”
“Mi sembra doveroso perché il problema odierno tocca quello di ieri.” Digitò velocemente lei, recuperando dalla borsa il pranzo che non aveva avuto modo di mangiare.
Mentre scriveva, rileggeva le parole del moderatore e vi rifletteva, cercando da sola una soluzione al problema che la infastidiva.
“Ti seguo.”
“La madre della mia amica ha un tumore che i medici stanno bloccando per tempo.”
“Cavolo.” Scrisse lo sconosciuto, pensando a quella novità inaspettata.
Tutto poteva immaginarsi, ma non che il motivo atto a dividere due ottime amiche fosse un qualcosa di così subdolo.
“Zoey mi ha evitato solo perché voleva stare vicina a sua madre.”
“Tutto ciò andava ben oltre le mie previsioni.”
“Quando me l’ha detto, sono sbiancata.”
“Lo immagino.”
“Io credevo di averle fatto qualche sgarbo, ma non potevo immaginare che lei fosse impegnata con la sua famiglia.”
“Questo ti ha fatto capire che, a volte, giudicare le persone, senza conoscere ciò che hanno passato, è la scelta più egoistica che noi possiamo fare.”
“Se penso che volevo allontanarmi da lei solo per il suo silenzio…mi sento anche peggio.” Picchiettò Dawn, facendo annuire lo sconosciuto.
“Non devi sentirti in colpa.”
“Di solito sono così curiosa che non mi fermo davanti a nulla.”
“La curiosità…una dote spesso utile, ma anche pericolosa.” Digitò il moderatore.
“Io non sono di questo avviso.”
“Utente 0021 spesso le cose più brutte capitano proprio per colpa della curiosità.”
“Non è vero.” Riprese con ostinazione Dawn, leggendo in tutto ciò una piccola punzecchiatura.
“Devi sapere che quando ero bambino, avevo un cucciolo. Era curioso…troppo per la sua inesperienza. Nonostante cercassi di addestrarlo, lui era speciale. Voleva sapere cosa ci fosse oltre la staccionata e un giorno, quando l’avevo lasciato libero, la curiosità rispose. Tornò indietro, ferito e con la coda tra le gambe. Il cucciolo imparò che il mondo è pericoloso e che spesso la curiosità porta solo guai.”
“Io…”
“Con questo non dico che la curiosità sia un demerito, ma a volte è meglio non ascoltarla.” Continuò, facendo annuire lievemente Dawn.
“Comunque credo che stiamo andando fuori discorso.”
“Sei tu, utente 0021, che stai sviando dal problema iniziale.”
“Forse hai ragione.”
“Torniamo a prima. Hai detto che la madre della tua amica si sta sopponendo ad alcuni trattamenti e che starà bene.”
“Infatti.”
“E hai parlato di un problema molto vicino a questo.” Continuò lo sconosciuto, spostando la sua attenzione verso il cellulare che con la sua suoneria l’aveva avvertito di un messaggio.
Tempo di una rapida scrollata e di uno sguardo disgustato ed era tornato a immedesimarsi nel problema della giovane, lasciando perdere le nuove offerte degli operatori.
“Temo che stia accadendo qualcosa di strano vicino a Zoey.”
“Prova a parlarmene.”
“Non è Zoey il problema, ma credo di essere io.” Picchiettò Dawn che ormai aveva mandato al diavolo i suoi propositi di anonimato.
“Sei così brava che sono sul punto di riempirti di domande.”
“Da un po’ provo invidia verso di lei.”
“L’invidia come sentimento è abbastanza normale, specie se qualcuno è più bravo di noi in qualcosa o ha qualche capacità che noi non abbiamo.” Le fece presente lo sconosciuto.
“Lo so.”
“È da quasi mezzora che parliamo e non mi hai detto quasi nulla di nuovo.”
“Lei è fidanzata e la invidio.” Digitò con rabbia, tradendo la sua proverbiale calma.
Era solo questo che le mancava.
Non si sentiva bella come una modella o una qualche attrice, ma non era nemmeno da buttar via.
Era carina, passabile e dall’ottimo carattere.
Tuttavia non riusciva ad accettare, d’essere ancora single.
Anche lei voleva qualcuno al suo fianco ed era solo questo che la disturbava.
Vedeva tante altre ragazze, anche più svampite, circondate da ragazzi.
Lei invece che era diligente e timida rimaneva in un angolo.
“Mi sto rotolando dalle risate.” Ribatté il suo moderatore, facendola infuriare ancora di più.
Una cosa che odiava era questa: non sopportava che qualcuno si facesse beffe di qualcosa che la preoccupava immensamente.
Già si vedeva vecchia, circondata da gatti pulciosi e residente in una catapecchia, mentre tutti la additavano come una pazza sclerotica e zitella per giunta.
“Mi piacerebbe avere qualcuno con cui stare.”
“Devi solo avere pazienza.” La rassicurò lo sconosciuto.
“Però…”
“Nessuno sarà sempre solo.”
“Non è solo questo.” Ammise lei, risvegliando il moderatore.
Quest’ultimo era stato propenso a darle altri 5 minuti del suo tempo.
Se lei, concluso quel margine, non avesse detto nulla di sensato, lui sarebbe uscito e avrebbe lasciato la discussione per l’indomani.
Secondo la sua modesta opinione, l’utente 0021 aveva pure le sue buone motivazioni, ma in quegli istanti si stava mostrando troppo appiccicosa.
Mai nella vita era stato costretto a tirar fuori le parole con la forza e le possibilità, almeno per lui, erano solo 2: o si divertiva con quel gioco che alla lunga stancava oppure era veramente in difficoltà.
“Non vorrei farti fretta, ma questo sito non va avanti senza dei discorsi chiari.”
“Chi mi preoccupa è il ragazzo di Zoey: Mike.”
Quelle poche parole risvegliarono l’interesse del moderatore che aveva abbandonato nuovamente i suoi propositi d’andarsene per ritrovarsi nel caos che tanto amava.
Ora non gli restava, per quel freddo, umido e piovoso pomeriggio che capire e trovare rimedio per un problema che l’utente considerava insormontabile.
Intanto però ripensava a cosa aveva appena imparato: lei provava invidia verso Zoey e il fidanzato di quest’ultima era mutato all’improvviso, senza che la stessa Zoey, impegnata con i suoi problemi familiari, se ne rendesse conto.
Senza saperlo si sarebbe ritrovato in un problema molto più intricato di come appariva dinanzi ai sui occhi.






Angolo autore:

Ryuk: Per un pelo ci dimenticavamo di aggiornare.

Sai che perdita.

Ryuk: Per me che sono puntuale è tutto.

Sì, sì...come vuoi.
In questo capitolo c'è stata l'introduzione di Zoey e poi via, via compariranno anche tutti gli altri.
Per il momento vi ringrazio dell'interesse e vi auguro una buona settimana.

Ryuk: Vedremo di aggiornare sabato o domenica.

Sono questi i due giorni che useremo di più.
Se poi dovessimo decidere qualche cambiamento, ve lo faremo sapere.
Alla prossima!
 
   
 
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