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Autore: piccola_Calliope    30/04/2019    4 recensioni
Fiammo e Riccardo 5 anni dopo...
Promesso questa volta ci saranno pochi drammi, tante scene divertenti e gioie ;)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Professionale
POV. ELISABETTA

-L’ho vista-entro cosi in ufficio correndo incontro a Marta.
-Ti ho coperto con Riccardo, gli ho detto che hai bucato, non gli ho detto che ti sei trovata a casa di un tizio di cui non ricordi il nome, Elisabetta la devi smettere, io mi preoccupo davvero molto e se Riccardo lo scopre, ti becchi una bella ramanzina-Marta mi investe con le parole.
-Fiamma-affermo.
-Shhh sai perfettamente che Riccardo non vuole sentire quella parola, vuoi che ti uccida? Già è nervoso per il tuo ritardo-mi tappa la bocca.
-Fiamma è a Madrid, l’ho vista, l’ho sentita parlare al telefono con Lena, Fiamma proverà l’abito da sposa che Lena ha preparato per Riccardo-le dico.
-Fiamma? Quella Fiamma? L’ex di Rick?-Marta sbianca.
Io guardo l’orologio.
-Si saranno probabilmente appena rivisti-dico.
Riccardo in quei cinque anni non l’aveva più nominata…
Era stato per 2 anni pieni negli Stati Uniti, una volta tornato si è chiuso nel lavoro, viveva e vive solo di quello…E’ diventato freddo e severo, ha costruito intorno a sé una fortezza, fortezza invalicabile, con regole ferree che devono essere assolutamente rispettate. Non si è mai più avvicinato a una donna. La sua vita è cosi abitudinaria e fredda, priva d’emozioni…Gli unici con cui è un  po' meno algido sono Andrea e Lena.
-Secondo te cosa farà?-chiede Marta, che si siede con il viso preoccupatissimo, non sappiamo come Riccardo possa reagire.
-Spero solo che non ci litighi con lei, spero che la tratti bene, almeno cordialmente-mi auguro. La prima regola di Riccardo tornato dagli Stati Uniti è stata quella di non nominarla, a detta sua il loro ultimo incontro era stato burrascoso, lei aveva sottolineato ancora una volta i suoi errori, gli aveva rinfacciato la storia del bambino di Alexia e lui stanco dalle accuse aveva deciso di chiudere con qualunque donna e più di tutte con lei.
Riccardo aveva scelto di aprire la sua casa di moda in Spagna e non era mai più tornato in Italia, non voleva incontrarla, aveva chiuso il suo cuore. E adesso probabilmente si troverà davanti quel fantasma del passato con indosso un abito da sposa.
Il cellulare di Marta prende a suonare…
-E’ lui-afferma.
-Rispondi-le dico.
-Rick tesoro dimmi-Marta cerca d’essere il più neutrale possibile.
Due minuti dopo riattacca.
-Ha detto che ritarda-mi comunica.
-Il suo tono di voce?-le domando preoccupata.
-Freddo come sempre, Ely lo sai lui è bravo a nascondere le sue emozioni, ma il fatto che ritardi è indice del suo stupore, lui odia i ritardi-mi dice.
-Dovremmo andare da lui?-chiedo.
-Per farci chiudere la porta in faccia?-domanda lei.
-Perché deve fare cosi? Perché non si sfoga con qualcuno?-mi innervosisco, io voglio che mio fratello sia felice.
-Ely, Rick purtroppo è cosi, è cresciuto lontano dalla mamma e questo l’ha indurito e poi a causa di molti suoi errori ha perso Fiamma,  è diventato cosi freddo e anaffettivo, per evitare di commettere errori con gli altri, non vuole affezionarsi, non vuole illudere nessuno, lui ha sempre paura di sbagliare, inoltre sai bene cosa è successo i primi mesi negli Stati Uniti-mi dice.
-Si e proprio per questo io vorrei…-mi interrompe.
-Credi che io non voglia abbracciarlo, credi che io non voglia distruggere quella corazza? Ma Riccardo non lo permette a nessuno…O almeno l’unica che può farlo gli è appena comparsa davanti e lui è consapevole del fatto che questo cambierà molte cose, Riccardo ha preso Fiamma e come la polvere l’ha messa sotto un tappeto, con la speranza di non rivederla mai più...Lui per me non ha mai smesso di amarla, lui l’ha detto, lei sarà l’unica. Non ha mai avvicinato nessun altra, nonostante varie si siano buttate ai suoi piedi, lui si infligge l’infelicità perché non perdona gli errori che ha fatto con l’unica che ha amato, l’ultima volta che si sono visti Fiamma l’ha accusato, le ultime parole che si sono rivolti sono state d’astio e lui vive legato a quelle parole, si impegna così tanto, vive solo per il lavoro, per non pensare-mi dice asciugandosi una lacrima, lei ha sofferto molto l’allontanamento di Riccardo, lavoriamo con lui ogni giorno, spesso pranza o cena da noi, ma nostro fratello è andato via cinque anni fa senza tornare più…Marta è cresciuta con lui e questo sentirlo cosi gelido la fa soffrire tantissimo.
Io afferro il telefono e chiamo Andrea.
-Elisabetta è successo qualcosa a Riccardo?-domanda preoccupato.
-Che ci fai lei qui?-chiedo.
-Si è trasferita qui, ci dà una mano con gli ultimi preparativi del matrimonio e vuole trovare lavoro-mi spiega.
-Con chi parli?-Marta si avvicina.
-Riccardo come sta?-chiede Andrea.
-Ha chiamato poco fa, ritarda-gli dico.
-Ti ha detto di…-lo interrompo.
-No ho visto io Fiamma, l’ho sentita parlare con Lena del abito-gli dico.
-Si sarebbero dovuti rivedere prima o poi, sarebbe successo il giorno delle nostre nozze è vero a entrambi abbiamo mentito, riferendo dell’assenza dell altro…Ma sarebbe successo-mi dice.
-Come hanno reagito?-chiedo.
-Riccardo è tornato a vivere, sono stati venti secondi, ma il suo viso aveva un’espressione diversa dalla corrucciata, pensa che gli sono mancate le forze, Fiamma è scappata via in lacrime e anche lei…-sospira.-Anche lei ha reagito, quei due separati in questi anni sono stati come cadaveri, ma l’orgoglio, la paura, la delusione, hanno fatto si che non si cercassero eppure io li ho visti, li conosco bene, non è cambiato nulla-dice.
-Fiamma è ancora single?-chiedo.
-Fiamma non ha più voluto nessuno esattamente come Riccardo-mi spiega.
Marta accanto a me aveva ascoltato tutto sorridendo.
-Facciamola assumere-urla.
-Chi? Cosa?-chiede Andrea.
-Riccardo ha licenziato la sua assistente personale, Fiamma sta cercando lavoro e si è laureata in lingue a pieni voti, Riccardo cerca un’assistente con ottime capacità linguistiche, diamogli la possibilità di starsi intorno, di far scoccare la scintilla-Marta saltella.
-Fiamma non accetterà mai, dipendere da Riccardo?-Andrea scoppia a ridere.
-Se per questo dubito anche della collaborazione di Riccardo-rispondo scettica.
-Per me Riccardo l’assumerà e ci sarà anche grato-Marta fa l’occhiolino.
-E’ Fiamma l’osso duro della situazione-dice Andrea.
-Pensi davvero che sprecherebbe la possibilità d’averlo intorno?-chiede mia sorella.
-Chiamatela e fissatele un colloquio io e Lena, terremo nascosta l’identità del suo futuro capo-afferma Andrea, anche se non sembra pienamente convinto.

POV. RICCARDO
Entro in casa mia e mi accomodo sul divano.
Fiamma poco fa era davanti a me e indossava un abito da sposa…
Io odio gli abiti da sposa, proprio perché lei non ne ha mai indossato uno, odio i matrimoni, perché io volevo sposare lei, ma per l’ennesima volta ho messo davanti a lei altro…
Mi sono pentito ogni giorno d’esser partito per gli Stati Uniti piuttosto che rincorrere lei…La mia gattina, che tanto aveva fatto per me, mi aveva compreso dove gli altri nemmeno provavano a capire, aveva asciugato le mie lacrime, aveva lottato con il mio caratteraccio, mi aveva donato un amore immenso che mi aveva travolto, mi aveva donato tutta se stessa incondizionatamente, mi aveva perdonato dove altre avrebbero chiuso e io…Io le avevo sempre fatto male, l’ho tradita, umiliata, le ho mentito, l’ho sempre messa al secondo posto…Ho sempre pensato di non esser degno d’amore e continuo a pensarlo, perché ho distrutto l’unica che mi aveva dato tutto…Salgo in camera, apro la cassaforte e prendo quella scatolina che gelosamente custodisco, l’anello di fidanzamento che mi ha ridato cinque anni fa…
In questa cassaforte accanto a questo anello c’è il mio cuore, si l’ho chiuso e non a causa di Fiamma, ma a causa mia, il mio cuore non vale la pena, alla fine non sono cambiato molto in questi cinque anni, sono sempre la bestia che non sa amare…
Sono solo peggiorato…Tratto spesso male i miei dipendenti, sono freddo con le mie sorelle e i miei genitori, dedico poco tempo ai miei amici…
-Sono diventato una merda-affermo osservando quel anello.
Come sempre è colpa mia però, perché nessuno ha fatto nulla per deludermi…Fiamma ha sempre fatto il contrario.
Sono cosi freddo che a volte mi spaventa il non sentire nulla, non piango più, non mi emoziono più, i miei sorrisi sono cosi forzati…L’unica fonte di gioia è il mio lavoro, disegnare abiti mi rende soddisfatto, non felice, ma soddisfatto, ho studiato tanto, ho messo questo davanti a Fiamma e infine sono stato ripagato, ho una grande casa di moda, mi sono realizzato.
I primi tempi mi rattristavo nel aprire la porta di casa e non trovare nessuno, ad oggi nemmeno ci faccio più caso…Ma oggi, oggi dopo averla rivista ho tanta voglia di piangere e in maniera assurda vorrei lei che mi consolasse.

POV. FIAMMA
Sono stesa sul divano da un’ora a fare zapping alla tv, Lena ogni due minuti mi chiede come sto e io rispondo bene…
E’ vero sto bene, sono in salute, mi sento in forze, prima di venire in Spagna ho anche i tagliato i capelli in un corto e simpatico caschetto che mi fa sentire frizzante…Esternamente va tutto bene, ma il mio cuore, il mio cuore è rimasto lì in quel atelier, legato a quello sguardo, il suo…
Dio quanto è bello Riccardo, si è stato questo il mio primo pensiero, vederlo bellissimo come non mai.
Il mio secondo pensiero è stato quello di scappare via, perché se non fossi andata via, gli sarei corsa incontro e l’avrei stretto a me.
Il terzo pensiero è stato quello che mi ha fatto più male e mi ha fatto scoppiare a piangere, Riccardo è diventato un uomo di successo, bellissimo, sicuro di sé, proprio perché ha scelto la carriera e non me…
Non mi ha scelta.
Oggi era lì di fronte a me, sorpreso di vedermi...Ma quando poteva non ha scelto me…
Sono stati cosi infelici questi cinque anni, non mi sono realizzata dal punto di vista professionale e nemmeno sentimentale, qualcuno si è avvicinato a me, ma più di qualche notte a letto non ho concesso, non riesco più ad innamorarmi, non ci sono più riuscita, continuo a confrontarli con lui e adesso averlo rivisto mi renderà la cosa ancora più difficile perché belli come lui non ne troverò…
-Sei sicura di stare bene? Parlami Fiamma sei cosi persa nei pensieri-Lena si accomoda accanto a me.
-Mi spiace aver rotto il tuo abito-le dico
-Lo sistemerò, Fiamma come stai?-chiede ancora una volta carezzandomi il viso.
-Tutto bene tesoro, davvero-le sorrido, non voglio si preoccupi, Riccardo ha scelto di uscire dalla mia vita cinque anni fa, non cambierà nulla l’averlo rivisto.
Lena mi abbraccia.
-Mi sento cosi in colpa, non avrei mai dovuto chiamarti-afferma.
-Non devi dirlo, non devi sentirti in colpa-le carezzo la spalla.
-Mi ha spezzato il cuore vederti piangere così-afferma.
-E’ stato strano rivederlo, qualche vecchia ferita si è riaperta, ho pianto per il carico di emozioni, ma sto bene-le carezzo la guancia.
-Ti preparo una mega torta al cioccolato per farmi perdonare-corre in cucina.
Il mio telefono prende a squillare…
Qualche minuto dopo sono raggiunta da Lena.
-Chi era?-chiede.
-Fuego style, stanno cercando un’assistente personale per il capo, io non ho mandato il curriculum-sono sorpresa, strana quella proposta di lavoro.
-La torta, non voglio si bruci-Lena corre via.

POV. RICCARDO
Quella mattina sono parecchio nervoso, di notte non ho chiuso occhio, sono tornato dalla corsa senza trovare la colazione pronta, perché Simon non ha ancora trovato l’assistente, inoltre mi sono bruciato con il ferro da stiro per lo stesso motivo.
-Dannazione-urlo nervoso mentre mi allaccio una scarpa.
Arrivo alla casa di moda furioso.
-Dove si trova la mia nuova assistente?-chiedo senza salutare nessuno appena entrato.
-Ti sei svegliato male tesoro?-Marta mi corre incontro.
-Caffettino fratellino-Elisabetta mi passa un caffè.
-Hai messo zuch…-mi interrompe.
-Amaro come piace a te, esattamente come la tua vita-mi sorride quella rossa.
-Lingua lunga vuoi che mi arrabbi anche con te?-la fulmino.
-Tra poco avrai un colloquio-Marta sorride.
-Spera che quella ragazza sia fantastica od oggi sono pronto ad uccidere qualcuno-mi dirigo verso il mio ufficio.
Sono al computer quando due ore dopo qualcuno bussa alla mia porta.
-Avanti-urlo.
-Tesoro, la ragazza è qui-Marta è fin troppo sorridente per i miei gusti oggi.
-Si, è assunta, non voglio parlare con nessuno, spiegale tu le regole e ti prego dille di rispettarle-riprendo il mio lavoro.
-Signor Gucci preferirei che  me le spiegasse lei, in quanto sua sorella me ne ha detta qualcuna e le trovo cosi ridicole da non riuscire a capirle da sola-il mio cuore fa una capriola, quella voce…Le mani iniziano a sudare, alzo lo sguardo e me la trovo di fronte di nuovo.
-Marta-sussurro.
-Andrea ci ha detto che cercava lavoro-sorride contenta.
Mi allento il nodo della cravatta.
-E’ un problema per lei lavorare con me?-chiede Fiamma.
Fiamma vuole essere la mia assistente personale…
Fiamma, la mia Fiamma, la mia gattina, l’unica donna che amavo e amo alla follia.
-Partiamo male signorina Fumi, le mie regole non sono ridicole, si accomodi le spiegherò tutto-sorrido e non forzato…Sorrido perché sono felice. Lei è qui bella più che mai…E’ qui di nuovo qui, con me.
-Vi lascio soli-Marta con un sorrisetto malizioso si allontana.
-Io non le preparerò la colazione-inizia.
-Mi risulta che nel contratto ci sia questa mansione quindi dovrà rispettarla-affermo.
Mi perdo nell’osservarla, è molto molto donna, porta i capelli corti leggermente arricciati, una gonna decisamente corta, con dei tacchi che slanciano la sua figura…
-Nelle sue regole non c’è scritto nulla, riguardo al fatto che non è opportuno guardare le gambe ad una dipendente?-mi domanda.
-Guardo tutto ciò che è bello-le rispondo.
-La ringrazio per il complimento…Comunque davvero lei non mangia nulla che non abbia più di 50 calorie? Che razza di colazione è con centrifugato di cetriolo e due tristi fette biscottate?-domanda con la faccia schifata, resistere e non baciarla è davvero difficile…
-Una colazione salutare?-chiedo sarcastico.
-E questa cosa ridicola dei completi? Scuri durante la settimana e chiari nel fine settimana?-è indignata.
-Sono il proprietario di una casa di moda devo rispettare dell..-mi interrompe.
-Devo stirarle i vestiti?-scoppia a ridere.
-Non ho una donna delle pulizie e quindi…-mi interrompe ancora una volta.
-Riccardo tu ti sei bevuto il cervello, non mi sveglierò alle 5:00 per prepararti uno stupido centrifugato, non stirerò i tuoi vestiti e non li metterò mai in ordine di colore-il mio cuore esplode nel petto, mi ha chiamato per nome e mi investe di parole esattamente come cinque anni fa, come ho fatto a vivere senza tutto questo?
Io mi sollevo, le vado di fronte e la blocco tra il mio corpo e la poltrona…
Il suo profumo mi investe e non è cambiato.
-Signorina Fumi, non è perché io e lei ci conosciamo che può fare ciò che vuole, farà ciò che è scritto oppure per me è licenziata all’istante ancor prima di iniziare-le faccio l’occhiolino.
E’ tutto cosi strano e bello, mi sento vivo di nuovo…Solo perché ho lei di nuovo intorno…Le guardo un istante le labbra, lei si morde il labbro inferiore…
Immagini del nostro passato mi investono.
-Non farlo-sussurro.
Lei si solleva e i nostri corpi sono fin troppo vicini.
-Cosa?-chiede con quello sguardo malizioso che mi era mancato da morire.
-Lo sai-sussurro.
Lei poggia una mano sul mio petto all’altezza del cuore…
-Fiamma-sussurro ancora, solo lei può…Solo lei riesce a mandarmi il cervello in palla.
-Non sono qui per sedurti, nemmeno volevo venire, Marta mi ha detto vieni, lavora per lui, vendicati, trattalo male, sono stata tentata è vero…Volevo farti pagare ogni mia lacrima…Ma poi ho letto quelle stupidissime regole e ho visto che hai pagato da solo, costruendo una fortezza fatta di cosa? Di regole che devono rispettare per compiacere il signore?-si allontana da me.-Se vorrai assumermi, ne sarò lieta, necessito di un lavoro e lavorare qui è abbastanza prestigioso,mi conviene, si rispetterò le tue stupide regole, ti chiamerò signor Gucci e mai, mai andrò oltre il confine professionale, non voglio nulla da te, nessuna vendetta, nessuna relazione, niente…Sei passato per me Riccardo, ho un fidanzato in Italia che tra poco mi raggiungerà qui…Se sono qui è solo perché voglio lavorare! Quindi se vorrai assumermi, sarò la tua assistente fedelissima, altrimenti andrò via…-mi dice glaciale.
Sistemo la mia cravatta, mi accomodo alla mia poltrona e la osservo, è seria, fredda…Professionale.
-E’ assunta! Ma non si permetta mai più a offendere le mie regole o a darmi del tu, lei per me non è nemmeno passato, è semplicemente una mia dipendente-affermo più freddo di lei…
Ha un altro, un altro che verrà a vivere qui con lei.
-Il mio socio il signor Pavel si occuperà della parte economica, spero domani mattina di trovare la mia colazione! Sia puntuale, odio i ritardi e la prego di non bruciare nessuna mia camicia, sono costose, non vorrei doverla licenziare a breve! Rispetti ogni regola e parli poco, lavoreremo benissimo! Può andare-le indico la porta.
Lei non dice nulla ed esce.
Io do un pugno alla scrivania, mi sono sentito vivo, felice, speranzoso per nulla…
-Marta-urlo.
Lei subito mi raggiunge.
-Hai voluto giocare! Bhe volevo dirti una cosa...Enrique…-non posso continuare la frase che una cinquina mi arriva sul viso.
-Vuoi ferirmi perché lei ti ha ferito vero? Vuoi dirmi qualcosa che mi farà male su Enrique solo perché lei non ti vuole?-mia sorella ha gli occhi lucidi.
-Fuori!-urlo.
-Come potrebbe volerti?-chiede lei prima di uscire.
Angolo autrice
Salve care <3 ecco il nuovo capitolooo.
Fiamma e Riccardo lavorerranno insieme, ma come avete ben capito Fiamma, sotto sotto desidera un pò di vendetta per non essere stata scelta ai tempi, ecco perchè ha inventato un fidanzato...
Riccardo dal conto suo è sempre un pò bestia, le cose non sono cambiate molto al momento.
Ma siate fiduciose <3
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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