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Autore: Evola Who    03/05/2019    1 recensioni
[Elton John & John Reid]
“Forse non dovresti essere così dipendete da lui. Da John…”
Ma chi cazzo si crede di essere per dirmi una cosa del genere?! Quel dannato irriconoscente che credevo che fosse mio amico!
Reginald Kenneth Dwight è morto e sepolto! E, dalle sue ceneri, è nato Elton John! Anzi, Elton Hercules John! Perché mi sento un cazzo di semidio!
Inoltre, come può dirmi una cosa del genere su John!
John Reid è sempre stato il mio manager e mi è sempre stato accanto sin dall'inizio e non solo…
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cazzo! Cazzo! Cazzo! Sono così incazzato nero che potrei picchiare qualcuno, cazzo!

Fanculo la band, fanculo l’album, fanculo il tour e, soprattutto, fanculo a Bernie!
 

“Oh, Elton, non dovresti perdere la calma per qualsiasi cosa”
 
“Elton, non dovresti iniziare a bere così presto la mattina.”
 
“Elton, dovresti concentrarti di più sulle canzoni per il nuovo album.”
 
“Elton, dovresti smettere di organizzare feste per qualsiasi cosa e spendere denaro per cose inutili. Devi darti una calmata e rallentare.”

 

Fanculo! Chi cazzo si crede di essere per parlarmi così? Chi?!

Lui, senza di me, sarebbe ancora un perfetto sconosciuto! Nessuno conoscerebbe il suo nome, se io non cantassi e interpretassi i suoi stupidi testi che parlano di ragazzi di campagna che vanno in città o di goffe dichiarazioni d’amore! Nessuno, eccetto me che li canto e li suono!

E invece… fa il gradasso con me! Ingrato, che si fa i cazzi miei come se fossero i suoi! Come se avessi dei veri problemi!

Cazzate! Io non ho nessun problema! Anzi, sto benissimo e lui non deve intromettersi nella mia vita, ma essere solo riconoscente del successo che io gli ho dato!

Ma, soprattutto, avrei voluto picchiarlo quando ha osato chiamarmi Reggie! Solo per attirare la mia attenzione e farmi incazzare ancora di più!

Per poi dirmi: “Forse non dovresti essere così dipendete da lui. Da John…”

Ma chi cazzo si crede di essere per dirmi una cosa del genere?! Quel dannato irriconoscente che credevo che fosse mio amico!

Prima di tutto: Reginald Kenneth Dwight è morto e sepolto! E, dalle sue ceneri, è nato Elton John! Anzi, Elton Hercules John! Perché mi sento un cazzo di semidio!

Un semidio che ha superato ben più di dodici fatiche per arrivare all'Olimpo del successo! Che poi è dove devo stare e, quindi, posso godermela come cazzo mi pare! E con tanto di guardaroba a dir poco favoloso!

Inoltre, come può dirmi una cosa del genere su John!
John Reid è sempre stato il mio manager e mi è sempre stato accanto sin dall’inizio e non solo…

Mi è stato accanto nei momenti complessi della mia vita, facendomi credere in me stesso e mostrando a tutti il mio lavoro e facendomi diventare l’artista più famoso del mondo!
Tutto questo lo devo solo a lui.

E, poi, che cazzo significa “non dovresti essere così dipendente da lui” ?! Che cazzo vuol dire?!

Solo perché io e John stiamo insieme? Perché conviviamo nella stessa casa? Perché io giro per il mondo – sempre grazie al suo lavoro - mentre lui se ne sta in Inghilterra a gestire tutta la parte burocratica e finanziaria della mia carriera?

Ed è sempre lui a preoccuparsi per il mio benessere fisico e psicologico!

E Bernie che cazzo ne sa di quello che c'è tra me e John? Che cosa pensa di sapere su di noi?

Noi due siamo una squadra, due soci in affari esattamente alla pari! Sia nel lavoro che nella nostra vita privata! Quindi, “non dovresti essere così da dipendete da lui” un paio di palle!

In fondo… che cosa vuole capire della nostra relazione? Lui ha la fortuna di poter dire a tutto il mondo: “Hey, ho scopato un’altra bella bionda di Los Angeles!” e tutte le persone intorno a noi sarebbero contente per lui!

E, invece, se io dico che mi sono innamorato di un uomo, bum!
Carriera finita! Insulti, minacce di morte, gente indignata, i miei dischi al rogo e io che diventò la persona più orribile del mondo intero! Sarei dimenticato ma allo stesso tempo ricordato per un solo motivo: quel pianista frocio!

Perché sì...! La gente ama i miei spettacoli, le mie canzoni, ama il mio talento… ma se sapessero che sono un omosessuale e, quindi, “contro natura” beh… perderei tutto.

E io non ho fatto tutta questa strada, tutti quei cazzo di sacrifici, i tour, le esibizioni umilianti e tutto il resto per arrivare fino al successo, solo per poi perdere tutto in un instante! No! Non accadrà! Non permetterò che accada!

Devo tenere la mia reazione con John nascosta. Ad ogni costo, nonostante la sofferenza ed i sensi di colpa che mi porto dentro. Soprattutto, nei riguardi di mia madre.

Oh mamma…. Mi dispiace tanto. Tenerti nascosta questa parte di me. Ma dopo tutti i sacrifici ed il sostegno che mi hai sempre dato… confessarti una cosa del genere ti spezzerebbe certamente il cuore.

Mi dispiace di non essere il figlio perfetto che avresti voluto che diventassi, ma posso rassicuranti che mi felice e sodisfatto.

Quindi, fanculo a tutti! Questa è la mia vita e la gestisco come cazzo voglio io! E nessuno mi deve rompere le palle per questo!
Tanto, nessuno capirebbe la mia scelta! Nessuno... eccetto John.

Finalmente arrivo a casa. La nostra Wooside.


Entro in casa e lo trovo seduto sul divano del soggiorno – e, nonostante non sia in ufficio o al lavoro, indossa come sempre una camicia e pantaloni ben curati e stirati - intento a leggere il giornale, che però abbandona subito, quando mi vede entrare nel soggiorno con un'espressione non proprio serena.

Si alza dal suo posto, avvicinandosi a me e chiedendomi: “Elton? Che cosa è successo?”

Niente, è solo che Bernie, ultimamente, mi fa sempre più incazzare! Più del solito!”

Oh, Elton, di nuovo?”

Mi guarda con aria dolce, facendomi sentirmi subito più calmo, mettendo le sue braccia intorno alle mie spalle. Io lo guardo negli occhi, sospirando per mantenere la calma mentre penso ancora alle cazzate dette da Bernie.

E che cosa è successo, questa volta?”

Niente. Le solite cose. Che devo pensare all'album, concentrarmi sul prossimo tour, che mi devo dare una calmata e bla, bla, bla…” e alzo gli occhi al cielo con aria annoiata. Dio, ogni volta che devo ricordarmi queste cose...

Oooh, il mio cliente preferito e tutti i guai che deve affrontare…”

Inizio a ridere per il tono buffo di quelle parole, ma inizio anche a riflettere su certe cose…

Tipo… dirgli che dovrei concentrarmi di più sul mio lavoro. In fondo, la nostra fortuna si basa tutta sulla mia musica.

Senti, John… pensi che dovrei iniziare a comporre qualcosa di nuovo?”

I miei occhi sono bassi, proprio come la mia testa. Sento gli occhiali scivolarmi sul naso e non capisco neppure il perché di questo gesto, come se una parte di me, in un impeto irrazionale, non voglia guardalo dritto in faccia, per evitare la sua reazione alla mia domanda.

Perché il mio corpo fa così?

Non vedo la sua reazione, ma dopo qualche secondo di attesa non lo sento nemmeno dire una parola. Così continuo a parlare

È solo che… durante il tour Bernie ha già scritto del nuovo materiale, che io non l’ho ancora visto. E… sai che noi lavoriamo insieme alla composizione delle…

“Ma tu hai già composto qualcosa con il piano.”

Mi sento confuso per quell'affermazione, perché questa cosa proprio non me la ricordo.

Cosa?”

“Ti ricordi che, appena dopo il tour, hai iniziato subito a comporre per conto tuo? Ti sei messo al piano giorno e notte per creare qualche melodia, fino a logorarti i nervi.”

Questa volta alzo la testa con gli occhi dritti nel sul suo viso.
Ha un'espressione sicura e consapevole delle proprie parole, con tanto di mezzo sorriso stampato sulle labbra.

Ma… a me non viene in mente nulla del genere.

“Davvero?”

Ma certo.”

Mi mette le mani sulle spalle, stringendomele in una forte stretta.

“E se non fosse per me, saresti ancora lì, a comporre senza sosta, fino al punto di dimenticarti di mangiare e insultando quel povero piano.”

Fa una piccola risata che, in breve, mi contagia.
Eppure non mi ricordo proprio nulla di tutto questo, che non è nemmeno da me.

Di solito, il mio metodo lavorativo è questo: io e Bernie – anche se è un ingrato stronzo campagnolo, devo ammettere che è un genio con le parole - ci sediamo insieme davanti al pianoforte, con uno dei suoi testi appena scritti, ed io compongo la base musicale, e andiamo avanti finché non ne siamo entrambi convinti, altrimenti buttiamo via tutto ed iniziamo da capo.

A volte capita che io cominci ad comporre qualche base senza per forza avere uno dei suoi testi, d'accordo, ma solo quando ho una forte ispirazione od ho trovato qualche frase per una canzone che suona bene per me.

Per questo, quello che mi ha appena detto John mi sembra quasi surreale.

Però, se lui mi ha detto questo, deve essere per forza vero che sia successo, perché quale motivo avrebbe mai di mentirmi?

Elton…” mi chiama con tono dolce.

Alzo la testa per la seconda volta – non mi sono neppure reso conto di averla abbassata di nuovo - pronto ad ascoltare ogni sua singola parola.

So che non te lo ricordi, ma è perché in quest'ultimo periodo hai avuto tante cosa per la testa. E… capita che possa sfuggire qualcosa.”

Con dolcezza, mi toglie gli occhiali, chiudendoli per poi mettermeli nella tasca della giacca, aggiungendo: “Ma perché dovrei inventarmi qualcosa del genere? Per guadagnarci che cosa? In fondo, ho già tutto quello che mi serve.” Mi stringe ancora le mani sulle spalle.

E, adesso, pur essendo senza occhiali e non avendo certo degli occhi di falco, posso vedere da vicino il suo sguardo calmo e persuasivo.

Inizio a provare un certo senso di colpa per le mie parole.

E poi non ti devi preoccupare di quello che dice Bernie. Anzi, dimenticalo, finché non si farà di nuovo vivo. Ora sei una star, Elton. E questo vuol dire una cosa sola: tutto ti è concesso! Puoi fare qualsiasi cosa! E, ogni cosa che farai e che toccherai, diventerà magicamente oro! E vedrai che, continuando così, sia io che te diventeremo ancora più ricchi di prima!” dice queste ultime parole con entusiasmo e io inizio a sorridere.

E, tutto questo, grazie al mio talento immaginario, al mio fiuto per gli affari e per come io gestisco le nostre finanze. E, naturalmente, anche grazie al tuo grande talento come musicista e cantante. Nonostante il tuo aspetto beh… sia che non sei proprio una bellezza canonica del mondo del rock, giusto?

Anche se una parte di me ci rimane un po’ male per quelle parole… devo riconoscere che lui ha ragione – come sempre.
In fondo, non sono mai stato né molto alto, né tanto magro o bello… e, soprattutto, sfoggio una vistosa stempiatura a nemmeno trent’anni.

Ma, nonostante tutto, ho sfondato lo stesso!

Ora sei sull’Olimpo della fama. Tutto grazie al tuo talento. Ora tutto ti è concesso.”

Mi sento rassicurato dalle sue parole.

Come ho potuto dubitare anche solo per un momento di lui?
John è tutto per me! A lui sì che importa realmente di me!

Nonostante il mio aspetto non proprio da Adone, lui mi ama e sa esattamente tutto ciò che voglio e ciò di cui ho bisogno.
E, di certo, non ha mai avuto dubbi su di me.

Perché, altrimenti, me ne sarei di certo accorto.

Ne sono certo.

Forse, avrei dovuto digli anche di Bernie, che nutriva dei dubbi su di noi, chiedergli se siamo troppo “dipendenti” tra noi due, domandargli se secondo lui sto bevendo troppo e – sempre stando a quel cazzone di un paroliere di campagna - se ultimamente sto diventato un po’ troppo isterico ed altre cazzate senza senso.

Ma poi riguardo il suo sguardo e mi perdo nei suoi occhi ed ogni pensiero negativo svanisce dalla mia mente, come se solo stare accanto a lui mi facesse subito stare bene.

In fondo, come faccio a non sentirmi così, con lui? Infondo, lui è il mio mondo: Il mio manager, il mio socio, il mio compagno ed il mio primo amore…

Mi ha fatto scoprire molte cose su di me e di certo, senza di lui, non sarei l’uomo che sono oggi. Insomma, gli devo tutto.
Quindi, fanculo un'altra volta a Bernie e non gli dico niente di tutto questo. Tanto, so già che sarebbe una cosa inutile.

Ora sono a casa, sono con John, posso rilassami e pensare solo a noi due.

“Qundi, non ascoltarlo…” mi dice, con tono rassicurante. “In fondo, in quest'ultimo anno hai pubblicato un album di successo e hai viaggiato per il mondo con un tour altrettanto di successo... per non parlare delle interviste, delle apparizioni televisive, della pubblicità, dei video promozionali, dei set fotografici e Dio sa solo che altro hai fatto.”

Inizia ad accarezzami lentamente il collo e io mi perdo nel suo tocco, mentre continuo a bearmi dei suoi occhi sentendomi pian piano sempre più rilassato.

Dire che ti meriti una pausa è dire poco. Quindi, non dargli retta e pensa solo a rilassarti. Dei prossimi progetti futuri me ne occuperò io. Tu, intanto, goditi questo momento di pace. Okay?”

Fisso il suo sorriso, quel mezzo sorriso un po’ maligno ma che mi piace. I suoi occhi scuri sono fissi su di me, con aria attenta, e le sue mani carezzano dolcemente la mia pelle, sussurrandomi parole che avevo bisogno di sentirmi dire, con il tono più dolce e rassicurante che io abbia mai sentito da parte sua.

Perché, con lui mi sento sempre così.

Ogni volta che torno a casa, dopo una lunga giornata od un tour quasi infinito, e sapere che c’è sempre lui ad aspettarmi con ansia… beh, mi fa sentire davvero molto speciale e importante, più di quanto non si senta importante la più grande rock star del mondo.

Soprattutto, mi fa sentire bene sapere che c’è sempre qualcuno che ti ama, pronto ad accoglierti a braccia aperte ed impaziente di ascoltarti e consolarti. Adoro perdermi nelle sua braccia, nelle sue parole, nella sua voce, nel suo tocco… e, intanto, sentirmi completamente me stesso.

Con lui, al sicuro nella nostra casa, con i nostri sentimenti, è come se… se il tempo si fermasse solo per noi. Con lui, mi dimentico tutti i miei doveri, i sensi di colpa ed i rischi che devo affrontare.

È come se il resto del mondo, per un attimo, non esistesse più per noi, così che possiamo goderci i nostri momenti senza nessun timore di essere scoperti. 
 
In fondo, non è il sogno di tutti noi? Avere una persona completamente innamorata di te e voler passare ogni momento con essa?

Beh, io ho realizzato quel sogno con una persona. E quella persona si chiama John Reid.

E io lo amo. Lo amo con tutto il cuore.

Ti va un drink? Sai, ho appena ricevuto dei nuovi bozzetti pe dei abiti di scena che, secondo me, ti piacerà. E, poi, possiamo concederci a cose più interessanti…

E mi fa un sorriso che non nasconde la sua malizia, mentre le sue carezze scendono sempre più in basso per tutta la lunghezza della schiena.

Mi irrigidisco un po’ per quel contatto – anche se, certo, non è né la prima né l'ultima volta che mi fa una cosa del genere - ma ricambio quello sguardo, rispondendo in tono languido: “Ma certamente. In fondo, sono o non sono il tuo cliente preferito?

Ridacchia per la mia piccola battuta, contagiando anche me.
Mi dà un bacio a fior di labbra, per poi prendermi per mano e condurmi al lato bar della casa – proprio dietro alla piscina coperta...

Non vedo l’ora di passare un po’ di tempo piacevole con il mio ragazzo...

E fanculo a tutto il mondo!


 

«Freddo come la pietra, sobrio indiscutibilmente
Posso prostituirmi
perché sono meglio di te
E' il modo in cui mi muovo
sono le cose che faccio»

Elton John, "The Bitch Is Back"

 

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Note:
Allora, seconda storia dedicata a Elton John.
(Una delle mie rare storie, scritte in prima
Presona) E mi dispiace per il linguaggio troppo Volgare. Ma... Elton John parla è realmente Volgare e -adetta da lui- è spesso Vittima di scarti d'ira. E se non mi credete, Andate su YouTuber, Cercate "elton john Tantrums and Tiaras" E contante con le dita di Una sola mano su Qualte volte dice "fuck". SPOILER! Non bastano Nemmeno due Mani per contarli
Ma questa volta, ambientata dei anni d’oro del cantante e
La sua relazione di cinque anni con il suo ex manager
John Reid.
Questa storia è nata dopo aver letto alcuni articoli
Dedicanti al film “Rocketman”. E ne ho trovati alcuni
Molto interessanti sulla relazione tra Elton e John.
Che Elton ha preso la sua verginità con lui ad solo
22 o 23 anni, che si amavano molto, ma che poi,
tutta la relazione andò ad rotoli.
Quindi, mi sono immaginata questo tipo di relazione
Tossica: Ovvero Elton molto ermisino e sottomesso verso
Di lui, e John manipolatore e bugiardo. Che se lo tiene
Buono e zitto, solo per convenienza e avere controllo della
Sua carriera.
Ovviamente, non so se è stata realmente così o no.
È solo una storia nata per noia, dopo aver letto questi
Articoli, mentre ammazzo l’attesa del film “Rocketman”.
(E, già nata una ship con due protagonisti, ovvero
EgertonX Madden. E scommetto che dopo il film, ci
Saranno qualche storia in più dedicata questa coppia)
Ma secondo me, nel film sarà un po’ il Paul Prenter
In “Bohemian Rhapsody” ma solo più furbo,
più subdolo e affascinate…  
Ma vedremo!
Quindi, spero che questa storia vi sia
Piaciuta, ringrazio ad tutti ad quelli che
Hanno letto e recensiranno questa
Storia…
Buon weekand!
Evola
P.s
Ditemi se, volete altre
storie dedicati ad Elton & John.
I vostri consigli sono bene 
accetti :) 


 

P.s.s
Ha! Rigazio anche alla
mia amica
Carmaux_95  
Per aver scelto la
copertina.
Sarà una cosa stupida ma
per una interna indecisa come me,
è un grande aiuto.
Qundi, grazie mille 
per la tua scelta <3 
   
 
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