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Autore: Kyandi    03/05/2019    1 recensioni
Il 30 dicembre 1495 nacque un bellissimo bambino. L'unico figlio della lunga dinastia che aveva regnato nel territorio della Corea per due millenni: i Kim. L'erede al trono, secondo un'antica profezia, avrebbe portato pace e prosperità all'impero dopo una lunga serie di battaglie e conflitti che continuavano da tre secoli su quel territorio.
Fin da piccolo, il bambino ricevette un'educazione degna di un futuro re quale sarebbe diventato ma, proprio a causa di ciò, la sua vita fu costantemente in pericolo. Crebbe sotto la protezione e gli insegnamenti del saggio padre però, alla sua tragica morte nella battaglia del 1512, il figlio ritornò sotto la minaccia del regno nemico. La reggenza dell'impero sarebbe stata tenuta dalla madre fino al compimento della maggiore età del legittimo erede.
Tutta la popolazione affidò la propria speranza nel ragazzo, appena diciassettenne, che sarebbe diventato presto il re, come suo padre e i suoi antenati prima di lui.
Il destino di Kim Taehyung era già stato scritto ma, qualcosa, o meglio, un ragazzo dal pessimo carattere ma dalla meravigliosa bellezza, sarebbe stato in grado di stravolgere completamente la sorte del suo impero e, forse, anche quella del suo cuore?
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Sorpresa
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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Taehyung detestava Jungkook. Ogni sua azione o commento era mirata a stuzzicare il più piccolo, in quei tre giorni passati insieme aveva fatto di tutto per farsi odiare dal principe.

In realtà il cavaliere non aveva uno scopo ben preciso, lo divertiva solamente molto il viso imbronciato o imbarazzato del castano, le sue reazioni ogni qualvolta era irritato erano il pane quotidiano del corvino. Jungkook amava divertirsi.

Come sempre Taehyung uscì dalle sue camere per recarsi a fare colazione insieme alla madre e al nuovo membro inutile della famiglia. La smorfia che si era appropriata delle sue labbra quella mattina, e non l'unica di quei giorni, non sembrava avere intenzione di andarsene ma, soprattuto, non aveva intenzione di scomparire dopo il «Buongiorno» divertito di Jungkook.

«Oh vedo che hai dormito bene principino» ghignò il cavaliere osservando lo stato in cui era messo quel giorno: capelli scompigliati, occhiaie marcate e hanbok reale stropicciato. Lo affiancò nella sua camminata verso le cucine.

«Ma tu non hai un altro passatempo oltre che stuzzicare me? Ti diverte così tanto?» gli lanciò un'occhiataccia e Jungkook non potè fare a meno di ridere. «Io avrei molti altri divertimenti, ma devo dire che tu sei quello che preferisco» sussurrò all'orecchio del castano con una lieve sfumatura maliziosa che fece venire dei brividi al più piccolo e di conseguenza aumentò il passo per raggiungere più velocemente la sua meta.

Entrò nella stanza e salutò cordialmente la madre con un inchino, si sedette sul suo zabuton* e subito le cuoche gli portarono la sua colazione. Un sospiro di piacere rilasciarono le sue labbra per quel sapore afrodisiaco ma, purtroppo, la sua breve tranquillità venne nuovamente interrotta dall'arrivo di Jeonbiscotto.

«Buongiorno maestà» Jungkook si inchinò davanti alla reggente mentre il castano sbuffò considerandolo sono un ruffiano. «Oh, buongiorno anche a te Jungkook» sorrise la madre osservando il ragazzo sedersi affianco al figlio sul suo zabuton. Iniziarono tutti e tre a mangiare, la pace e il silenzio calarono tra di loro.

Taehyung ci aveva sperato, fino all'ultimo secondo, ma anche quella volta la tranquillità fu interrotta dalle parole della madre «Taehyung ho pensato che sarebbe stata un'ottima idea se Jungkook ti avesse insegnato a maneggiare meglio la spada, perciò, se a lui va bene, potreste allenarvi questo pomeriggio» sulle ultime parole rivolse lo sguardo verso quello del cavaliere che fece spuntare un ghigno.

«Sarebbe un onore essere l'insegnante di Taehyung» il corvino accettò di buon grado, sarebbe stato del tempo in più per divertirsi. Il castano, al contrario, avrebbe voluto solamente urlare per la frustrazione, avrebbe voluto gridare alla madre per dirle che no, non voleva allenarsi con Jeonbiscotto perchè non sopportava lui e il suo caratteraccio ma, stranamente, non lo fece. Quella volta si trattenne mordendosi il labbro inferiore e annuendo flebilmente, sorprendendo un Jungkook che si sarebbe aspettato di tutto fuorché il suo silenzio.

 

 

 

«Bene Taehyung, le basi le dovresti sapere perciò fammi vedere ciò che sai fare» il corvino era di fronte al principe, entrambi con una spada in mano e delle vesti comode per il combattimento, si trovavano nel giardino del castello.

Il più piccolo si posizionò con il corpo per un attacco all'altro, fece un passo in avanti e mosse le proprie braccia in modo tale che la spada colpisse il corvino, ma non fu così. Egli prontamente si mosse indietro per schivare il colpo e parò con la sua spada quella del castano.

Jungkook era agile, svelto e forte, perciò il principe non si sorprese del fatto che quello scontro finì con la sua sconfitta, precisamente quando il più grande fece cadere a terra l'arma affilata del più piccolo puntando la spada al cuore dell'altro.

«Devo ammettere che non sei male» Jungkook, probabilmente per la prima volta senza beffardaggine, sorrise verso di lui e Taehyung rimase secondi immobile ad ammirare quei dentini che gli ricordavano tanto quelli di un coniglietto. Si rese conto di essere rimasto troppo a fissare quel punto, quando vide l'altro trasformare quel suo sorriso adorabile in un ghigno che non prometteva nulla di buono.

«Dovrei giusto correggerti sulla postura» il cavaliere si avvicinò al castano ritrovandosi dietro di lui, forse un po' troppo vicino al suo corpo. «Ti faccio vedere» disse il corvino prima di mettersi nella posizione di attacco e far ripetere le sue azioni a Taehyung.

«Metti le gambe in questo modo e le braccia avanti, così la postura ti renderà più libero di scegliere se attaccare o difenderti» spiegò prima di mettersi appiccicato al corpo esile del castano e fargli vedere in modo pratico. Il principe, che fino a quel momento aveva annuito ai suoi insegnamenti, si irrigidì alla sensazione di calore che emanavano i due corpi a contatto tra loro. Provava emozioni contrastanti che non riusciva a spiegarsi.

Alla sua pelle non dispiaceva tutta quella vicinanza, il suo respiro bollente sul collo che gli provocava in continuazione dei brividi, i capelli morbidi che gli formicolavano la guancia e quelle labbra, quelle dannatissime labbra, attaccate al suo orecchio. Invece il cervello gli urlava di staccarsi e di correre il più velocemente possibile lontano da lui perchè, in fondo, continuava a detestare il suo caratteraccio, la sua insolenza e la sua sfacciataggine.

Tutto quel calore e quella vicinanza gli avevano affuscato per pochi secondi la mente, perchè Taehyung, pur essendo un principe, era anche un adolescente in piena crisi ormonale.

E Jungkook? Bhè lui sicuramente non era un adolescente, ma non disprezzava affatto quel corpo magro e dalle forme particolarmente pronunciate. Doveva ammettere che Taehyung, per quanto fosse un principio viziato, possedeva una bellezza rara e ricercata.

«Non credi che potremmo allenarci un po' per il combattimento corpo a corpo?» sussurrò seducente il corvino all'orecchio del più giovane, avendo notato le sue guance leggermente arrossate e i muscoli più rigidi, egli annuì solamente come fosse caduto in uno stato di trance: Jungkook lo confondeva parecchio, con la sua arroganza e malizia da un lato e dall'altro la sua bellezza virile.

In un secondo il cavaliere intrappolò il corpo di Taehyung nel suo e la loro vicinanza aumentò ulteriormente tanto che il principe si risvegliò e cercò di liberarsi dalla sua presa ferrea. «Lasciami andare» piagnucolò il ragazzo cercando di muoversi per quanto poteva. Calciò con le gambe, ma il risultato che ottenne fu completamente diverso da quello che si sarebbe aspettato: una risata, una fastidiosa e irritante risata. Il corvino cercò di distrarsi ridendo della smorfia sulle labbra di Taehyung, anche se in realtà i movimenti veloci delle cosce del castano stavano provocando solamente lo scontro del fondoschiena di quest'ultimo con il suo bacino, e ciò non andava molto bene.

«Taehyung se stai fermo, forse potrei spiegarti come liberarti» il più piccolo si bloccò immediatamente e decise, solo per quella volta, di ascoltarlo. «Allora, piega i polsi all'indietro e con le gambe spingi, con tutta la tua forza, contro di me. Sei pronto?» il castano non si fidava ancora del tutto ma provò comunque e con uno scatto fece cadere atterra il cavaliere e riuscì a liberarsi.

«Si!» esultò felice, «Ce l'ho fatta, alla faccia tua» gli rivolse una pernacchia e continuò a complimentarsi con se stesso per essere riuscito a "battere" l'altro.

Jungkook ridacchiò al suo comportamento infantile e si rialzò in piedi. Per qualche secondo si soffermò a osservare il sorriso squadrato sul suo volto e gli parve davvero tenero, era la prima volta che riusciva a vederlo e si promise non sarebbe stata l'ultima. «Per oggi direi che abbiamo finito» parlò il corvino guardando il castano ancora con un'espressione felice stampata sul volto.

«Dici questo solo perchè non accetti le sconfitte» di rimando Taehyung lo stuzzicò come aveva fatto lui in quei tre giorni, ma egli rispose tranquillamente con un «E tu invece lo stai dicendo solo perchè ti piaccio e vuoi continuare a rimanere in mia compagnia» ghignò prima di rivolgergli le spalle e camminare verso l'ingresso.

Taehyung ci mise qualche secondo prima di realizzare le parole che gli aveva rivolto il ragazzo. «Cos- Non è assolutamente vero! Tu non mi piaci, io ti detesto!» urlò in modo tale da farsi sentire dall'altro, ora distante da lui, con un broncio sulle labbra. Il cavaliere ridacchiò pensando fosse davvero un tenero bambino.

Ma era vero che lo detestava o era solo confusione dovuta all'attrazione la sua?

~

*zabuton= cuscino che si utilizza per sedersi atterra (l'ho cercato su internet perchè non lo sapevo quindi non so se è giusto, spero di si😅)

Sì in questo capitolo non succede molto, però ho adorato scrivere i battibecchi tra i due protagonisti...Che ne pensate?

   
 
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