Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: pampa98    05/05/2019    1 recensioni
Un anno dopo la sconfitta di Profondo Blu, il pianeta degli alieni viene minacciato da un'invasione nemica. Per fermarla, i fratelli Ikisatashi si affidano all'aiuto delle loro ex-nemiche.
[E' una rivisitazione della mia omonima storia, che purtroppo avevo lasciato incompiuta. Spero che vorrete dare un'occhiata a questa versione aggiornata]
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lory stava sistemando i futon per lei e Pai in una delle due camere. Erano stati i primi ad arrivare, così avevano scelto loro dove dormire e con chi. Pai non voleva assolutamente avere Kish intorno mentre era con Lory, così avevano stabilito che avrebbero chiesto a Mina e Pam di condividere la stanza. Lory non lo aveva specificato, ma così avrebbero formato la camera delle coppie. Arrossì, sia perché era consapevole di avere un ragazzo, sia perché sapeva che sarebbero state fatte non poche battute a riguardo.
Terminato il lavoro, si stese sul suo futon. Erano due singoli e Lory non aveva ancora deciso se ne fosse felice o meno.
Chiuse gli occhi, facendosi avvolgere dall’odore salmastro che entrava dalla finestra aperta. Sapeva che quella non era propriamente una vacanza, ma sperava che gli Xunos tardassero ad attaccare. Stava davvero bene in quel luogo e avrebbe voluto goderselo il più possibile.
Sentì uno spostamento d’aria accanto a sé e vide Pai steso accanto a lei. Gli sorrise e lui ricambiò.
-Stavi già sonnecchiando?-
-Testavo il materasso,- si difese lei, anche se aveva davvero rischiato di addormentarsi. –Hai visto il laboratorio?-
Pai annuì. –Non sembra male.-
Non adorava la tecnologia terrestre, la trovava retrograda e con meccanismi stupidi, ma si stava pian piano abituando ad usarla, in supporto al suo computer ovviamente.
-Gli altri fra quanto arriveranno?- domandò Lory.
Pai scosse le spalle. –Non tanto presto, credo. Perché?- le chiese poi, provocante.
Lory cambiò immediatamente colore e questa fu una risposta più che eloquente per Pai. Si chinò su di lei e cominciò a baciarla. Era bello baciare Lory. Se un anno prima qualcuno gli avesse detto che sarebbe stato felice di baciare un’umana gli avrebbe dato del pazzo. Invece, adesso si ritrovava a bramare quelle labbra dal sapore di mare e, adesso che le aveva assaporate, non credeva che ne avrebbe più potuto fare a meno. C’era solo un piccolo problema tra di loro. Gli occhiali. Pai la trovava davvero carina quando li indossava, ma durante i baci, quelli rappresentavano più un fastidio che altro. Avrebbe voluto toglierglieli, ma sapeva che Lory non vedeva bene senza, quindi non poteva che sopportare.
-Pai…-
Gli mise le mani sul petto, allontanandolo leggermente da lei.
-Che succede?- chiese Pai, preoccupato.
-Scusa, è che… mi danno un po’ noia.-
Pai la guardò con espressione interrogativa. Lei si tolse gli occhiali, poggiandoli di lato.
-Si stavano schiacciando sulla mia faccia,- spiegò. –E penso anche sulla tua.-
L’alieno le sorrise, lieto che, in qualche modo, lei gli avesse letto non pensiero.
-Riesci a vedermi anche senza?- chiese.
Lory arrossì, ma stavolta più per rabbia che imbarazzo.
-C-Certo che riesco a vederti! Non sono totalmente cieca, sai?-
Pai ridacchiò e tornò a dedicarsi ad attività più piacevoli.
-Senza, in effetti, è molto meglio.-
Approfondì il bacio utilizzando la lingua. Lory gli mise le braccia intorno al collo, attirandolo a sé e Pai la seguì, stendendosi sopra di lei. Cominciò a percorrere il suo corpo con le mani, scendendo lungo i fianchi, fino all’orlo della maglietta. Lentamente, ci infilò le mani, entrando in contatto con la pelle morbida di lei. La sentì fremere sotto di sé, mentre percorreva il tragitto al contrario, arrivando fino ai seni.
-Interrompiamo?-
Paddy e Tart si erano materializzati accanto a loro e li guardavano, la prima incuriosita e il secondo divertito.
-Tart. Paddy. Avete tre secondi per sparire prima che vi uccida.-
E, per rendere ancora più efficace questa minaccia, Pai estrasse la sua arma.
-Va bene, va bene. Andiamo, Paddy, qui fanno le cosacce da adulti.- disse e sparì prima che suo fratello avesse il tempo di reagire.
-Comincio a capire perché si dovrebbe entrare dalla porta.- disse Pai tra i denti.
Sotto di lui, Lory era diventata un peperone, con tanto di fumo che le usciva dalla testa. Di solito l’avrebbe trovata tenera, ma in quel momento avrebbe voluto qualcos’altro, qualcosa di meno tenero e più sensuale ed eccitante. Come era stato prima che i due marmocchi li interrompessero.
Riprendere sarebbe stato inutile, poiché sentirono il motore della macchina farsi sempre più vicino, inoltre sulla porta comparvero Kish e Strawberry. Pai si premurò subito di informarli che quella non era la loro stanza, ma quando se ne andarono entrambi con un semplice okay, capì che qualcosa non andava. Aveva appena dato a Kish materiale sufficiente per imbarazzarlo e stuzzicarlo per almeno un paio d’anni, eppure non aveva detto niente. Neanche uno sguardo malizioso o di incoraggiamento, niente.
-Cos’ha Kish?- chiese Lory, che nel frattempo si era ricomposta e aveva indossato di nuovo gli occhiali.
-Non ne ho idea.-
 
Una volta che tutti si furono sistemati, Ryan li riunì nel laboratorio per discutere un piano di difesa, ma si accorse presto che quasi nessuno era veramente concentrato.
-Credevo avessimo chiarito che non siamo venuti qui per fare una vacanza.- disse l’americano, stizzito.
-Però possiamo comunque divertirci un po’.- rispose Tart.
-Naturalmente, ma in questo momento sarebbe utile concentrarci sulle questioni più importanti. Coraggio, fate uno sforzo adesso e poi andiamo tutti a mangiarci una bella torta.- disse Kyle.
La promessa della merenda riuscì più o meno ad ottenere l’attenzione di tutti. L’unica che sembrava avere la testa su un altro pianeta era Strawberry. Non appena erano giunti a destinazione, si era pentita di ciò che aveva detto a Kish. Era arrabbiata e frustrata e si era sfogata su di lui, quando l’unico con cui se la sarebbe dovuta prendere era Mark.
-Perché non posso venire?- le aveva chiesto, -Ti è sempre piaciuto fare delle gite con me.-
-Certo e ne faremo sicuramente altre quest’estate, ma stavolta non è esattamente una vacanza. Ci sarà uno scontro e non voglio che tu sia coinvolto.- gli aveva spiegato lei. Non era più il Cavaliere Blu, non poteva fare niente per aiutarla, se non stare lontano dal campo di battaglia.
-Posso aiutarvi comunque. Anche se non ho più i miei poteri, sono ancora in grado di proteggere la mia ragazza.-
Strawberry sorrise e gli prese le mani, -Sei molto dolce, Mark, ma non sopporterei che tu venissi ferito a causa mia. E poi non hai motivo di preoccuparti, ho già chi mi protegge.-
Per lei era implicito che stesse parlando delle sue amiche, dopotutto si erano sempre protette a vicenda, ma Mark interpretò la frase in un altro modo.
-Ah, giusto. C’è Kish.-
Strawberry lo guardò stupita.
-Cosa? Be’, sì, c’è anche lui, ma io stavo parlando delle ragazze.- si difese lei. Anche Kish l’avrebbe protetta, così come avrebbe protetto tutte le altre.
-Strawberry,- le disse, serio, -Dimmi che non c’è niente tra di voi.-
-Che intendi dire?-
Mark tolse le mani da quelle della ragazza.
-Lui ti ha sempre desiderata,- disse, -e dubito che quest’infatuazione sia passata del tutto.-
Strawberry inarcò le sopracciglia. –Mark, cosa stai insinuando?-
-Niente,- rispose subito lui, -So che lui non ti piace, ma non vorrei che tentasse di farti… cose strane. Passate del tempo insieme e…-
-Mark,- lo fermò lei, sperando di aver capito male, -Non starai pensando che io ti tradisca, vero?-
Lui scosse la testa, -No, amore, assolutamente no! So che non mi tradiresti mai, tantomeno con uno così.-
Uno così? Come poteva parlare in quel modo? Kish avrà anche avuto tanti difetti, ma era una brava persona. Era gentile, protettivo, passionale… Pensare certe cose però non la aiutava.
Si salutarono freddamente, ma Strawberry si ripromise comunque di chiamarlo quella sera per cercare di chiarire la questione. E poi era arrivato Kish.
Già, aveva preferito passare la serata a divertirsi con lui, piuttosto che far pace con il suo ragazzo. Ragazzo che teoricamente amava più di qualsiasi altra cosa. Sospirò. Non era Mark il problema, né Kish, ma lei. Lei che, nonostante sapesse che l’alieno provava ancora qualcosa per lei, lo lasciava entrare nella sua camera. Lei che trovava divertente e piacevole passare del tempo con lui. Lei che, più di una volta, aveva pensato che preferiva stare con lui piuttosto che con Mark.
-Terra chiama Strawberry!-
La voce di Mina la distolse dai suoi pensieri. Alzò la testa e vide tutti gli sguardi puntati su di lei.
-Ti prego, dimmi che hai ascoltato quello che abbiamo detto.- disse Ryan, passandosi una mano sulla faccia, preoccupato all’idea di dover ripetere tutto da capo.
-S-Sì, certo.- mentì lei.
-Quindi sei d’accordo anche tu?- intervenne Pam.
Lei annuì e, per sua fortuna, Kyle dichiarò che era il momento di mangiare quella famosa torta.
Mentre tutti si dirigevano al piano di sopra, Pam la prese in disparte e le raccontò cosa era stato detto alla riunione. Non avevano elaborato un vero e proprio piano, ma semplicemente avevano dato delle idee di fondo su come avrebbero potuto agire. Strawberry ascoltò attentamente stavolta, ma fu comunque d’accordo con ciò che era stato proposto.
-Va bene, ho capito.- disse, arrossendo per l’imbarazzo, -Grazie, Pam. Mi dispiace molto.-
La ragazza la rassicurò. –Non preoccuparti. Avevi un’aria strana già al tuo arrivo. Posso chiedere cosa è successo?-
Strawberry prese a tormentarsi le mani. –Ecco… Ho litigato con Mark. E anche con Kish.- Pam non disse niente, così lei continuò, -Mark crede che lo tradisca con lui. E Kish…-
Kish l’ho trattato male e basta.
-Tu ami Mark?- le chiese.
Strawberry la guardò sorpresa. Se amava il suo ragazzo? C’era bisogno di chiederlo? La risposta però non le uscì di getto come avrebbe dovuto.
-Sì.- disse semplicemente.
-Per Kish, invece, cosa provi?- continuò Pam.
Perché stavano avendo una conversazione simile?
-Be’, Kish è… un alleato. Mi sta simpatico.- rispose. Non aveva detto neanche la metà delle cose che le passavano in mente quando pensava a lui.
-Certo, ma anche Pai e Tart lo sono.-
-Sì, sì, ma loro…-
Loro non mi hanno mai baciata. Non mi hanno mai amata. Non mi hanno mai protetta a costo della loro vita. Loro non mi hanno mai fatto dubitare dei miei sentimenti per Mark.
La vista cominciò ad appannarsi e Strawberry scoppiò a piangere.
-Io… Io non lo so! Ho sempre amato Mark, eppure… Oddio, ho fatto un casino enorme. Kish mi odierà!-
Pam le accarezzò le spalle, cercando di consolarla.
-Per esperienza, credo di poterti dire che Kish non è in grado di odiarti, almeno non per troppo tempo.- le sollevò il volto, asciugandole le lacrime con i polpastrelli, -Sei ancora in tempo. Chiedigli scusa e fai chiarezza sui tuoi sentimenti. Sarete tutti più felici una volta che l’avrai fatto.-
Strawberry si passò il dorso della mano sugli occhi, eliminando gli ultimi residui di lacrime, e le sorrise.
-Grazie, Pam.-
Raggiunsero gli altri e, con grande disappunto, videro che la torta era finita.
-Aspettate,- Mina le raggiunse con due fette di torta in mano, -Ecco, Pam, te ne ho tenuta da parte un po’. Tart e Paddy se la sarebbero finita da soli.-
Pam prese il piatto e la ringraziò, dandole un bacio in fronte.
-E… E questa è per te, Strawberry. Kish è riuscito a fartene avere un pezzo.-
Lei e Pam si scambiarono uno sguardo d’intesa, e la più grande le fece cenno di andare a cercarlo. Strawberry si guardò intorno e vide che Kish era sul lato opposto della stanza insieme a Pai.
-Sai, dicono che le ragazze timide a letto siano le più inibite. Me lo confermi?-
Se glielo avesse chiesto appena li aveva visti, Pai lo avrebbe preso a pugni, ma questo commento era arrivato molto in ritardo per gli standard di Kish.
-Che avevi prima?-
Kish sbattè le palpebre. –Che intendi?-
-Non hai fatto nessun commento quando ci hai visti insieme.-
L’alieno dai capelli verdi ridacchiò, -Avrei voluto farlo, ma la pesciolina era già andata in iperventilazione e non volevo peggiorare le cose. Allora, com’è a letto?-
Pai stavolta gli diede un calcio nello stinco, -Non sono affari tuoi!-
Kish si massaggiò la gamba. –Ehi, era solo una curiosità!-
-Ciao.-
Si voltarono entrambi verso Strawberry e Pai ne approfittò per capire se era successo qualcosa tra di loro. Kish però la saluto cordialmente.
-Ciao. Ti piace la torta?-
Lei annuì. –Sì. Ehm, grazie per avermela tenuta da parte.-
-Figurati,- rispose lui, agitando la mano, -Se non avessi tenuto fermi i due marmocchi, non l’avrebbe assaggiata nessuno. A proposito di quei due,- disse, tornando a rivolgersi a Pai, -Prima li abbiamo interrotti in un momento passionale*.-
Ridacchiò e Pai sorrise soddisfatto. Il karma esisteva davvero.
Quel clima di pace e allegria fu brutalmente interrotto dalle esclamazioni di Mash, seguite da un’esplosione fuori dalla casa.

 
 
 
 
 
 

 
 
*Per inciso, si tratta di un bacio. Sono ancora troppo piccoli per fare altro XD
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: pampa98