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Autore: La Polly    07/05/2019    2 recensioni
Momenti quotidiani di una psicologa alle prese con gli eroi più forti della Terra.
[Raccolta di one-shots collegata a "And then I met you"]
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Tony Stark/Iron Man, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'E poi ho incontrato te'
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“We keep this love in a photograph
We made these memories for ourselves
Where our eyes are never closing
Hearts are never broken
And time's forever frozen still”



«Forza, Tony!»

L'uomo sbuffò, mentre cercava di stare al passo della sua fidanzata, che correva davanti a lui.

Denise si era alzata quella mattina con la malsana – come l'aveva definita Tony – idea di recarsi a Central Park per fare un po' di jogging.
Non era una novità, in effetti, visto che da quando si erano trasferiti alla Tower era diventato una specie di rito per lei, ma era convinto che alzarsi presto la domenica mattina per andare a correre fosse una follia.

«Non può farti che bene» gli aveva risposto lei quando aveva espresso il suo disappunto, e alla fine aveva ceduto, guardandola sorridere trionfante solo un attimo dopo.

Ora era lì, nel bel mezzo del parco, con il fiato corto e gli occhi ridotti a due fessure fissi sulla donna che, come se nulla fosse, correva come una
gazzella nonostante fossero passate quasi due ore – e avrebbe continuato a fulminarla se solo il suo sguardo non fosse sceso sul suo fondoschiena coperto dal tessuto aderente dei leggings neri.

Almeno da qui ho un'ottima visuale – pensò, sogghignando con malizia.

«Smettila di fissarmi il culo. So che lo stai facendo…» disse all’improvviso Denise, senza però voltarsi nella sua direzione.

Beccato.

«Non è assolutamente così, tesoro, te lo assicuro» replicò lui, simulando sicurezza.

«Allora non ti dispiacerà se correrò accanto a te!»

Tony non fece quasi in tempo a realizzare quelle parole, che subito vide Denise accostarsi a lui.
Lo aveva fatto apposta, il sorriso eloquente che aveva stampato sul bel volto glielo confermò.

«Non guardarmi in quel modo, lo so che mi stai prendendo in giro» le disse, rivolgendole un’occhiataccia.
«Non è assolutamente così, tesoro, te lo assicuro!» esclamò lei, sorridendo divertita.
«E poi, se ho rallentato il passo, l'ho fatto per te. Dopotutto hai una certa età…»

Perfida.

Tony la fulminò di nuovo con lo sguardo, del tutto intenzionato a stuzzicarla.

«Aspetta di arrivare a casa, poi ti faccio vedere io chi ha una certa età!»
«Non vedo l'ora, signor Stark» ribatté lei, facendogli l'occhiolino, maliziosa, e subito Tony avvertì l'erezione stringergli il cavallo dei pantaloni.

Ok, stai buono, tu, qui c'è gente.

Quando la vide svoltare a destra, lui la seguì; insieme attraversarono la Bethesda Terrace, passando di fronte alla famosa fontana.
Doveva ammettere che, nonostante lo avesse fatto alzare presto, non gli dispiaceva affatto essere lì.
Si era creata una sorta di quotidianità tutta nuova da quando avevano iniziato la loro convivenza privata, e anche le più piccole cose avevano acquisito tutto un altro sapore.

Continuarono a correre, fianco a fianco, finché non arrivarono a uno dei punti più suggestivi di tutto Central Park: il Bow Bridge.
Solo in quel momento la vide rallentare il passo, così fece lo stesso, e Denise un attimo dopo lo prese per mano. Si diresse insieme a lui verso il muretto di pietra dove lei vi poggiò entrambe le mani, perdendosi ad ammirare il lago che si estendeva davanti a loro.
Restarono così per qualche istante, senza dirsi una sola parola, ma questo non gli pesò affatto. I silenzi fra di loro non erano mai imbarazzanti.
Sarebbe rimasto lì per ore a guardare lei che, come rapita, osservava quel panorama verde, quell’angolo di paradiso collocato in mezzo al caos della città.

«Sai, l’altro giorno ho sfogliato il mio vecchio album di fotografie. Era da un po' che non lo facevo, ma quando mi è capitato fra le mani non ho potuto resistere. Fra le tante, ne ho trovata una scattata proprio su questo ponte.»

Denise voltò il viso nella sua direzione, guardandolo dritto negli occhi, poi proseguì: «Ero insieme ai miei genitori. Avrò avuto più o meno cinque anni. Io non ricordo nulla di quel giorno, ovviamente, eppure quando l'ho vista, ho sentito il bisogno di venire qui».
Abbozzò una risata, prima di continuare: «È buffo, perché non è la prima volta che lo faccio, anzi… ogni volta che venivo a correre, prima di ritrovare quella foto, mi fermavo sempre in questo punto».
Stava condividendo con lui quel ricordo. Poteva sembrare la cosa più normale del mondo, eppure per Tony significò tanto.
«È anche per questo che stamattina ti ho trascinato qui: ho scattato una foto con la mia famiglia, tanti anni fa, e ora voglio scattarne una con te, perché adesso sei tu la mia famiglia» disse, guardandolo con un'intensità tale da colpirlo dritto al cuore.
«Allora vieni qui, piccola.»
Tony le passò il braccio attorno alla vita e la strinse a sé, poi prese il cellulare dalla tasca e attivò la fotocamera interna ad alta risoluzione.
«Fai un bel sorriso!» esclamò, provocandole una risata colma di gioia e divertimento, e un secondo dopo scattò la foto.

Ne avevano già un bel po’ a casa: alcune le avevano incorniciate e appese al muro oppure posate su alcuni dei mobili del salone e della camera da letto, altre invece erano finite nell'album che Denise aveva comprato circa un mese prima, ma Tony – e anche Denise, ne era sicuro – sapeva che quella foto, con loro due insieme, su quel ponte dove tanti anni prima lei era stata con i suoi genitori, avrebbe avuto, in un certo senso, un significato più importante.







Spazio Autrice

Buonsalve a tutti!
Rieccomi con questa nuova one-shot della raccolta dedicata a “And then I met you”.
Sì, lo so, non aggiorno da tanto (sia questa che la long, soprattutto) ma tra una cosa e l’altra, per esempio un periodo in cui l'ispirazione era andata a farsi un giro e l'uscita di Endgame, la stesura del nuovo capitolo si è prolungata più di quanto avessi previsto.
Ieri, però, finalmente sono riuscita a finirlo, quindi cercherò di pubblicarlo il prima possibile! E presto arriveranno altri missing moments, promesso!
Un bacio ❤
Polly
   
 
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