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Autore: AdhoMu    09/05/2019    2 recensioni
La luce filtra incerta attraverso le persiane e lei è lì, pronta a leggere i segreti rivelati dalla mappa del tesoro che i raggi di luna disegnano sulla pelle tiepida di Oliver addormentato.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katie Bell, Oliver Wood/Baston
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Il Signore degli Anelli e il suo Tesoro'
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Plenilunio.
 
«Non sei gelosa?» le chiedono spesso.
Lei scuote la testa, decisa.
Ormai si è abituata alla domanda e, fra sé e sé, ammette trattarsi di un interrogativo sensato: non è mica da tutti avere come fidanzato un vero e proprio sex symbol del mondo del Quidditch, uno la cui immagine campeggia una settimana sì e l’altra pure sulle copertine dei più venduti rotocalchi femminili, un supercampione superammirato i cui tatuaggi, quando esposti in bella mostra, fanno letteralmente girare la testa di interi reggimenti di streghe e le cui uscite dal campo sono spesso e volentieri accompagnate da una grandinata di reggiseni; uno che, tanto per dirne una, col ricavato di una sua maglietta sudata messa all’asta, potrebbe tranquillamente pagarsi un mese abbondante di soggiorno alla filiale polinesiana del Grand Hotel Georgiano.
In una parola: non è facile essere fidanzata con Oliver Baston, pluricelebrato Portiere del Puddlemere United.
Lei però scuote la testa, assolutamente certa; e la frangetta corvina oscilla con grazia, come a sottolineare il suo gesto di diniego.
Perché no: non è gelosa, Katie, anche se sa fin troppo bene che forse dovrebbe esserlo.
Se non lo è, però, è per un buon motivo.
 
Plenilunio.
Passano i mesi, passano gli anni ma è sempre come se fosse ogni volta la prima.
La luce filtra incerta attraverso le persiane e lei è lì, pronta a leggere i segreti rivelati dalla mappa del tesoro che i raggi di luna disegnano sulla pelle tiepida di Oliver addormentato.
Katie si tira su e aguzza lo sguardo, scruta nella penombra e segue quell’incessante intrecciarsi di linee che tante volte ha percorso e ripercorso, senza stancarsene mai, carezzandole lentamente ora con gli occhi, ora con i polpastrelli delle dita, ora con la punta della lingua.
Ciascuna di esse racconta una storia; a ciascuna di esse corrisponde un ricordo.
The Bell tolls for Oliver c’è scritto: lì, proprio accanto al suo cuore, sul suo torace che si alza e si abbassa al ritmo del suo respiro.
Il suo primo tatuaggio, primo di tanti.
Oliver andava ancora a scuola quando gliel’ha rivelato come fosse un regalo: invece del bigliettino, una reminescenza hemingwayana affidata alle Rune Antiche per celebrare l’arrivo di Katie nella sua vita, per immortalare l’attimo in cui lei lo ha svegliato, aprendogli gli occhi con la sua risata argentina simile al rintocco di una campanella.
Katie gli prende la mano e la carezza con la sua, allargandogli le dita.
Eccolo lì, l’anellino di rune magiche che si muovono e ricombinano in un incessante moto perpetuo fino a formare il suo nome, Katherine; proprio lì, intorno all’anulare sinistro, pegno d’amore eterno e incancellabile.
Alza il capo, muove piano la testa e lo osserva, facendo scivolare lo sguardo su di lui, perdendosi e ritrovandosi, ad ogni centimetro, fra i tortuosi meandri di quel labirinto d’inchiostro.
I simboli druidici che parlano di lui e delle sue origini, reminescenze degli episodi fondamentali della sua vita, si mescolano ai grafismi protettivi intrisi di magia celtica che adornano il suo bel corpo armonioso in un reticolo intricato di figure, immagini, disegni.
E infine...
Katie non ha bisogno di scostare il lenzuolo per vederlo: sa già cosa riposa là sotto, celato dallo strato di cotone sottile.
Il Nodo dell’Amante, simbolo celtico della fedeltà e dell’amore, è uno dei pochi che le accanite lettrici del Settimanale delle Streghe non potranno mai ammirare perché quello, Oliver, se l’è fatto tatuare solo e unicamente per lei, laddove soltanto a lei sarà dato di posare lo sguardo.
Katie sospira, le guance soffuse di un leggero rossore che le ombre rendono impercettibile; rapita, scruta ancora una volta i grafismi baciati dalla luce della luna e, fra le righe, decodifica i segreti che i raggi del sole e i flash delle macchine fotografiche non saranno mai in grado di rivelare. Serena, trova ulteriore conferma di tutto ciò che le serve sapere.
 
E quindi sorride, si stende di nuovo accanto a lui e si fa stringere nel suo abbraccio solido e caldo.
L’epidermide di Oliver, apparentemente indecifrabile, altro non è che lo specchio della sua anima di cavaliere senza macchia e senza paura, valoroso e leale, più puro dell’acqua di sorgente.
Dovrebbe essere gelosa, Katie?
Beh, non lo è.
A lei che sa vedere, a lei che le sa comprendere, le linee d’inchiostro impresse a fuoco sulla pelle di Oliver permettono di sfogliarlo come fosse un libro aperto; e Katie, che quel racconto l’ha letto e riletto avidamente un’infinità di volte (impaziente, ad ogni lettura, di ricominciare da capo), sa che, al di là del sottobosco fitto di episodi collaterali e sottotrame che accompagna ogni vita, la trama principale le narra la storia più importante e avvincente di tutte: quella di loro due.
Katie lo sa, lo sa e basta: lei e Oliver sono sempre stati e sempre saranno una squadra.
E come si suol dire, ciò che il Quidditch ha unito né fischietto d’arbitro, né mano umana, né bacchetta magica portanno mai separare.

Piccola nota:
Seconda os su Katie e Oliver in soli due giorni... Quei due mi ispirano, c'è poco da fare! Per chi non avesse mai letto nulla di mio, l'Oliver del mio HC sfoggia una nutritissima livrea di tatuaggi, allas tregua delle più moderne Sport Celebrities! Cosa che, manco a dirlo, quell'adorabile acqua cheta della Bell adora.
Il primo tatuaggio di Oliver è un omaggio con gioco di parole (spicciolo, lo so) a Per chi suona la campana? di Ernest Hemingway.

 
   
 
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