Serie TV > Sherlock (BBC)
Segui la storia  |       
Autore: K_MiCeTTa_K    11/05/2019    3 recensioni
Raccolta di drabble/flashfic autoconclusive sul mondo di John Watson. Le indicazioni riguardo le storie saranno fissate ad inizio capitolo, col numero di parole, i personaggi e le informazioni aggiuntive.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: John Watson, Quasi tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Per questa storia, che descrive delle scene durante la guerra, ho deciso di alzare di un tono il rating.

 

[ W: 509 | C: John Watson | Tag: GuerraAfghanistan ; preS1 ]

 

Questa non è vita

 

«Non aver paura. Ci penso io a te. Non ti lascerò morire. Tieni duro.» il Tenente Watson continua a ripetersi, cercando di infondere coraggio al soldato che ha tra le braccia. Se solo lo avessero avvertito delle condizioni dell’uomo si sarebbe premurato di portare con sé qualcosa di più utile a fermare l’emorragia. Qualcuno alle sue spalle annuncia che l’area è libera. Issato il ferito su una portantina corrono verso il camion che li riporterà al campo base.

Le macerie la fanno da padrone in quella strada desolata. Il pericolo più alto è quello di essere mirati da un cecchino. Quanti colleghi, amici, il dottore aveva perso per questo motivo, non riusciva più a portarne il conto.

La squadra avanza compatta. Il soldato si contorce dal dolore e tutti cercano di farlo stare zitto. Ma come si fa a mantenere il silenzio? John fatica a non urlare e piangere di fronte a tanto orrore. «Eccoci, ci siamo quasi. Guardami.» gli ordina perentorio «Starai bene.» gli promette fissandolo negl’occhi ancora scintillanti.

Sono tutti a posto. Loro si sono posizionati sul retro dell’autocarro. Possono partire.

Un uomo si acquatta accanto a lui. John neppure sente cosa gli dice, concentrato com’è a lavorare. Potrebbe essere importante? Ogni particolare potrebbe esserlo in quegli istanti. Il dottore scorge i gradi sulle sue spalline, è un sottufficiale, impugna un fucile di precisione. È quasi rassicurante avere un tiratore scelto tra i buoni.

Cominciano a muoversi, lenti. Fanno lo slalom fra alcuni detriti. Ripassano di fianco ad una macchina che hanno incrociato quando sono arrivati, John la ricorda perfettamente. Lì immobile. Chissà che fine ha fatto il proprietario, ma non è difficile da immaginare. Nel migliore dei casi è morto, nel peggiore è prigioniero da qualche parte. Certo, ci sarebbe anche l’opzione della libertà, magari è vivo, ma costretto oramai ad allontanarsi da casa e molto probabilmente con la famiglia dimezzata.

Ma Watson è un medico, possibile che la sua mente reputi più dolce la morte che la vita? D’altronde non sta cercando con tutte le forze di salvare l’uomo nelle quali viscere affonda le mani? Affronta le sue giornate con la speranza di rivedere sempre una nuova alba e un nuovo tramonto, ma il suo unico scopo è aiutare quei soldati e il proprio paese. Solo questi desideri gli danno la forza di andare avanti, ma John è seriamente convinto che questa non sia una vita degna di essere chiamata tale.

Un bambino sbuca da un vicolo che hanno appena sorpassato. Il Tenente lo vede bene, piccolo, corre verso di loro. Dio, non è possibile. «Accelera.» intima a chiunque stia guidando. «Veloce!» insiste. Il sangue gli si gela nelle vene. Il tiratore si prepara a fare fuoco. «Non sparare!» gli grida Watson.

È un istante. La deflagrazione è potente. John non saprà mai chi ha premuto il grilletto, se uno dei loro o un nemico. Quello che è certo è che altre vite sono state spezzate. Non potrà mai cancellare dalla mente quelle iridi d’ossidiana del bambino che lo fissavano prima di saltare in aria.

 

 

 

 

La storia non riguarda in maniera diretta il telefilm e le sue dinamiche. E gli autori ci hanno mostrato uno spezzone che riguarda la guerra di neppure 20 secondi all’inizio della primissima puntata. Ho voluto in qualche modo colmare questo vuoto immaginando un’esperienza che Watson potrebbe aver vissuto e che lo avrebbe segnato irrimediabilmente.
Specifico che so che l’uomo è Capitano, qui l’ho immaginato ancora Tenente, come se fosse ancora nel pieno del servizio e mancasse dell’altro tempo prima del suo congedo.
Approfitto per ringraziare tutti i lettori e le altre persone che stanno seguendo e lasciando una recensione alle storie.

A presto,

K.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: K_MiCeTTa_K