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Autore: terryoscar    13/05/2019    7 recensioni
Autrici: : Aizram e Terryoscar
Un piccolo racconto, una finestra di Avventura sulle Alpi, per fare gli auguri a tutte le mamme!
Genere: Comico, Commedia, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes, Sorelle Jarjeyes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Festa della mamma
 
Palazzo Jarjayes, 12 Maggio  1763
 
“Antoinette hai finito di ricamare il tuo fazzoletto?”
“Quasi! …  Manca l’ultimo punto ed ho finito ….. Eccolo qua, è fatto!!”
“Ma è bellissimo!!”
“Grazie Marianne! E tu cosa hai preparato per la mamma?”
“Veramente, ho chiesto a Nanny di aiutarmi a cucire una borsa ed io l’ho ricamata, eccola qui!! …. Che ne pensate sorelle?”
“Ma è bellissima! Piacerebbe anche a me averne una uguale!”
“E tu Luisa, hai pensato di regalare qualcosa per la mamma nel giorno della sua festa?”
“Certo, anch’io ho pensato di regalarle un fazzoletto, guardate, ho ricamato il suo nome, e in più l’ho rifinito con il punto smerlo.”
“Joséphine  e tu a cosa hai pensato?”
“Veramente sorelle, io non sono molto brava nel cucito e nemmeno nel ricamo, così ho pensato di raccogliere un bel mazzo di fiori  che sono nel nostro giardino.”
“Ah ah ah  … Joséphine, tu non è che non sei brava a cucire o a ricamare, è solo che non hai passione per farlo, pensi ad altro! Ih ih …”
“Su dai Marianne, a cosa vuoi che pensi?”
“Al tuo fidanzato, a Charles !! Ma sorella non devi preoccuparti, abbi pazienza, nostro padre ha fissato la data delle tue nozze per il giorno del tuo comleanno, non manca poi molto, si tratta solo di sei mesi! Ih ih …”
“Prendimi anche in giro Marianne, ma io, ti assicuro, che non vedo l’ora di sposarmi!!”
“Ah ah ah …. Quindi, con tutta la tua passione, deduco che non aspetterai,  renderai nonna nostra madre!!”
“Ah ah ah … Così anziché festeggiare la festa della mamma, festeggerà quella della nonna! Ah ah ah …”            
“Si, molto divertente. Spero che anche voi abbiate un fidanzato quanto prima!!!”
“Io sto bene ancora qui a palazzo Jarjayes, non ho tutta questa fretta che hai tu, sorellona!!”
“Silvie, anziché prendermi in giro dimmi cosa regalerai a nostra madre per stasera?”
“Le ho confezionato dei guanti fatti all’uncinetto, guardate qua, non sono belli?!!”
“Ohhh Ma sono meravigliosi!!! Sono bianchi, il suo colore preferito!!! “
“Fa vedere anche a noi!!! Che belli!!”
“Joséphine, tu sarai l’unica che non avrà fatto un regalo con le sue mani a nostra madre!!”
“Ne sei davvero sicura? Dimentichi la nostra piccola sorellina Oscar, pensate che le ricamerà un fazzoletto o le avrà fatto dei guanti all’uncinetto?!!! Magari si limiterà a donarle una pistola o un fioretto, poveretta!!”
 
“Beh anche se ha soli otto anni, io alla sua età sapevo già ricamare, invece la povera sorellina sa solamente impugnare la spada ed usare l’arco.”
“Certo che nostro padre, con la fissazione dell’erede, le ha rovinato la vita. Ma cosa pensa di fare con una figlia allevata come un maschio, un soldato?!!”
“Certo Joséphine, è quello che si è prefisso nostro padre: fare di Oscar un soldato!!”
“Povera sorellina, non potrà mai assaporare le gioie di noi donne!!”
“Quali gioie, Joséphine?”
“Ehmmm … Antoinette, tu hai appena dieci anni quindi con te non posso parlare di certe cose, anche se ti istruirei volentieri magari con un disegnino ma senza le nostre sorelline! Ih ih ….”
“JOSÉPHINE SMETTILA!!!”
“Beh, Marianne, cosa ho detto di male?!! Dopo tutto anche Antoinette va istruita!!”
“Joséphine invece di dire sconcezze pensiamo ad organizzare la festa a nostra madre.”
“Antoinette, abbiamo tutto il tempo per farle una sorpresa, nostra madre è a Versailles e non rientrerà prima di sera, quindi riusciremo a preparare tutto con calma.”
 
 
 
 
“OSCARRRR!!!!”
“ANDREEE’!! SONO NELLE SCUDERIE, VIENI QUI!!!”
Chiamo a gran voce il mio amico Andrè, facendo segno di sedersi accanto me, in mezzo alla paglia.
 
Raggiungo Oscar, è seduta tra la paglia, intenta a lavorare un manico di legno con un coltellino. Ha fili di paglia tra i capelli ed i vestiti.
 
 
“Ciao Oscar, cosa fai?”
“Lo sai André, non ho ancora finito di intagliare il manico dello stiletto, voglio che mia madre riceva anche il mio regalo questa sera, al suo rientro da Versailles.”
“Fa vedere! … Uhmmm … Però, è davvero bello!!”
“Davvero ti piace André?!”
“Oscar, è lo stiletto più bello che abbia mai visto!”
“Dici davvero Andrè? Credi che mia madre ne sarà felice?”
“Ma certo Oscar, tua madre non si aspetta certo un regalo così bello: uno stiletto con il manico intagliato con  la forma di una rosa ….”
 
“Oscar, mi prometti che un giorno ne farai uno per me?!”
“Ah ah ah … Andrè ma ti immagini, un maschio che possiede uno stiletto su cui è intagliata una rosa?!! Ah ah ah … Bah, ma queste sono cose da femmine! Ah ah ah …”
“Oscar, anche se sono cose da femmine, a me farebbe piacere averne uno.” Dico queste parole tutto fiero e convinto, io vorrei davvero possedere fatto da lei.
“E va bene, come vuoi, però poi, non ti lamentare se qualcuno ti prenderà in giro.”
“Ma no, cosa dici! Io lo conserverei come se fosse un tesoro! … Sai Oscar anch’io ho preparato un regalo per tua madre …”
“Lo so André, come tutti gli anni le regalerai dei fiori come a tua nonna.”
“Beh … no …. Cioè alla nonna regalerò come sempre i fiori ma a tua madre invece ….”
“Invece cosa? .. André cosa nascondi dietro la schiena!”
“Ecco … le ho intagliato questa bambolina di legno. Guarda .. secondo te le piacerà?”
“Una bambola intagliata!!! Credo di si.  Lo sai che non me ne intendo, non sono cose per me! Ma credo che a mia madre farà piacere, infondo è una femmina.”
“Oscar, sai cosa le regaleranno le tue sorelle?”
“André, poco fa le sentivo dire un mucchio di sciocchezze!!”
“Non capisco, cosa dicevano?”
“Smancerie inutili, André! Le regaleranno fiori, fazzoletti, guanti e non so cos’altro. Insomma André, tutti oggetti inutili.”
“Forse inutili per un maschio, ma per una donna….
“Si, si, hai ragione, mia madre è una femmina, a lei farà piacere! …… Allora Andrè, guarda qui, l’ho finito. Secondo te, la rosa sul manico è venuta bene?”
“E’ bellissima Oscar! Sono sicuro che a Madame Marguerite piacerà!!”
“Lo spero André ….”
 
 
 
“Antoniette dove sono le tue sorelle?”
“Nella camera di Joséphine.”
“Perché non sei con loro?”
“Marianne mi ha mandata via dalla stanza.”
“E perché di grazia lo ha fatto?”
“Joséphine, faceva dei discorsi strani…”
“Strani?!! Cosa diceva?”
“Qualcosa sull’amore che io non ho capito bene, qualcosa circa la mia istruzione …..”
“Santo cielo!! Joséphine non cambierà mai.”
“Marianne si è arrabbiata. Diceva a Joséphine di smetterla, perché sono piccola per certe cose, ma lei nulla e così Marianne mi ha mandata via, assieme a Luisa.”
“Ohhh … Giuro che quella ragazza mi sentirà!! … Antoniette, tua sorella è ancora in camera sua?”
“Si, Nanny, credo che sia ancora con le mie sorelle.”
“Adesso ti faccio vedere io, Joséphine!!!”
 
Corro a passo marziale in camera di Joséphine, sono dietro la porta, non busso, entro. Nessuno mi vede perché sono tutte di spalle, Joséphine dice alle sorelle: “Non capisco perché avete fatto uscire Antoniette e Luisa, dopo tutto tra qualche anno nostro padre si prodigherà a trovare un fidanzato, prima o poi dovremo istruirle!”
 
Non aspetto che dica altro, con tono grave dico: “Joséphine!!! Si può sapere cosa ti prende!! Ma non ti vergogni di parlare di certe cose, soprattutto davanti alle tue sorelle?”
“Nanny che spavento!! Meno male che sei tu, e non mia madre o peggio ancora mio padre!”
“Joséphine! Tu non devi parlare di certe cose, soprattutto davanti alle tue sorelle più piccole!”
“Oh Nanny, se ti riferisci a Antoniette e Luisa, sono appena uscite e Oscar di sicuro si starà allenando con la spada con André.”
“Joséphine, ti rammento che Silvie ha dodici anni, Marianne ….”
“Tredici ed io quattordici!! Nanny hai dimenticato Oscar che di anni ne ha otto! Ih ih …”
“Joséphine, è inutile che tu faccia tanto la spiritosa!! Hai inteso benissimo cosa voglio dire!”
“Nanny ascolta, io non ci trovo nulla di male se Antoniette e Luisa ascoltano certi discorsi …”
“COSA!!!! Joséphineee!!! Smettila!!! Ricordati che sei una nobildonna e che a breve ti sposerai!!”
“Appunto Nanny, quindi devo essere informata su tutto, giusto?!!”
“JOSÉPHINE!!!! E Voi ragazze non ascoltatela, fuori di qui!!!”
“Si, Nanny hai ragione meglio che le mie sorelle non mi ascoltino, altrimenti tutte si maritano prima di me!! Ah ah ah ….”
“Sfacciata!!!! .. Via ragazze, via!!!!”
Marianne ribatte: “Si Nanny, è meglio andare a preparare la festa a sorpresa per nostra madre!”
Siamo sull’uscio della porta quando ci giunge la voce di Joséphine: “Sorelle, se dovesse arrivare prima del previsto il mio fidanzato, avvisatemi, sapete, non vedo l’ora di vederlo!!”
“Si, certo Jo! Ma perché non vieni con noi ad allestire il tavolo per la cena …”
“Sorella siete già in tante e poi, devo terminare di leggere il mio libro, scenderò più tardi.”
“E va bene, a dopo!”
“A dopo sorelle!!”
 
 
“Nanny, è tutto pronto per allestire il salone e la tavola?”
“Mancano le tovaglie di pizzo, le stavo giusto andando a prenderle.”
“Bene, noi cominciamo ad andare di sotto.”
“Figliole faccio in un attimo!” – Non appena le ragazze si allontanano, sussurro: “Credo che Augustin abbia fatto bene a trovare marito a Joséphine: quella ragazza è davvero incontenibile!!”
 
 Percorro il corridoio quando sento le voci di Oscar e André.
 
 
 
“Oscar dai tira la freccia, vediamo se riesci a colpire  ….”
“André cosa credi che io non sia brava a colpire il bersaglio!! … Aspetta e vedrai …”
“Oscar, si può sapere dove stai puntando la freccia? Guarda che quella non è la mela ma il vaso che tuo padre ha regalato a tua madre!”
“Si, lo so Andrè, ma io voglio che tu metta la mela su quel vaso.”
“Ma sei impazzita Oscar!! E se dovessi colpire il vaso, chi lo sentirà il Generale?!!”
“Ma no, André tranquillo, vedrai che sarà la mela ad essere colpita, non il vaso. Su forza André, vuoi che la metta io?”
“E va bene, ma se si dovesse rompere io non voglio saperne nulla!!” Spalanco le mani ed alzo gli occhi al cielo, speriamo che non accada nulla di irreparabile! Oscar è un vero diavoletto! Non sta ferma un attimo!! Ed a fare le spese delle sue marachelle sono sempre io!!
 
André mette con molta cautela la mela sull’ imboccatura del vaso, io dico: “Adesso spostati André, che devo mirare …..”
“Ti prego Oscar, sta attenta al vaso di tuo padre!! Lo sai che ci tiene tantissimo, non fa che ricordare a tua madre che l’ha comprato in Italia durante la sua ultima missione …”
“Smettila André e spostati.”
 
Mentre prendo la mira, vedo André mangiarsi le unghie, mi diverto a vederlo tanto preoccupato, sorrido beffarda e dico: “Sta attendo André adesso colpisco …”
“Oscar ti prego il vaso ….”
“Smettila!! E poi, se dovesse frantumarsi, dirò a mio padre che sei stato tu! Ah ah ah …”
“OSCARRR!! SEI DAVVERO SLEALE!!! NON E’ GIUSTO!!”
 
“Zitto André, e guarda ….”
 
Sento le voci di quei due birbanti, passo nel corridoio e dico: “Si può sapere cosa sta succedendo qui?!!”
 
Mi rendo conto che Oscar sta per colpire il vaso di Augustin, urlo: “TI PREGO NON FARLO!! TUO PADRE CI UCCIDERA’ TUTTI!!!”
Protesto inutilmente, Oscar ha già scoccato la freccia, mi metto davanti al vaso di schiena, il mio corpo fa da scudo, mio nipote urla: “NONNA COSA FAI?!!”
“IL VASO DI AUGUSTINNN NOOOO!!”
 
Sento la freccia colpirmi sul fondo schiena, per fortuna che non è una freccia vera, Oscar dice: “Ah ah ah ah … André visto!!! Ho colpito la nonna! Ah ah ah ah …”
 
“Oscar!! Sei davvero pestifera!!!”
“Nonna sono un maschio, quindi sono pestifero! Ah ah ah …..”
“Guardate che disordine avete fatto!! Tra poco arriveranno i tuoi genitori e qui nel corridoio c’è un disordine indicibile.”
“Nonna, ci sono soltanto gli archi e le frecce …
“Si, ma sparsi ovunque! E poi guarda le due faretre, sono buttate così su pavimento!!!”
“Nonna non preoccuparti ci penseremo io e André a mettere tutto in ordine, adesso per favore lasciaci allenare!!”
“Santo cielo, stasera non si capisce più nulla!!”
 
“Su dai André adesso tocca a te.”
“Oscar, ma le mele le mettiamo sul tavolo non sui vasi, altrimenti io non gioco più!”
“Ah ah ah … André, davvero credevi che avrei rotto il vaso?”
“Certo Oscar, per fortuna che la nonna ci ha salvati, altrimenti altro che festa della mamma, tuo padre ci avrebbe castigati!”
“Come sei fifone André, su dai tocca a te!!”
 
 
 
Marguerite ed io siamo rientrati da Versailles, con noi è arrivato anche il mio fratellino, padre Armand.
“Nanny, è arrivato mio fratello Armand, hai preparato la stanza degli ospiti?”
“Si Augustin, è tutto pronto per l’arrivo di Armand!! Ma dimmi dov’è, voglio salutarlo.”
“E’ di sotto con le mie figlie, ma dimmi dov’è Joséphine, è l’unica che manca!”
“E’ in camera sua, vado a chiamarla.”
“No Nanny, ci penso io a mia figlia, tu va pure a salutare Armand, so che non vedi l’ora di riabbracciarlo!”
“Grazie Augustin, vado dal mio bambino!!”
“Nanny per te saremo sempre dei bambini, non è vero?”
“Certo Augustin!! Il mio Armand ha solo venticinque anni, e non lo vedo da più di tre.”
“Beh, ora avrai tutto l’agio di passare un poco di tempo con lui, visto che si intrattiene per il matrimonio di mia figlia maggiore.”
“Augustin, sarà lui a celebrare il matrimonio di Joséphine?”
“Non lo so Nanny, non abbiamo ancora deciso nulla al riguardo. Vado da mia figlia!”
 
 
Sono seduta comodamente sul mio sofà, sto sfogliando un libro molto interessante: ha delle figure davvero particolari, insegna a una donna nubile come comportarsi la prima notte di nozze con suo marito e non solo. Che dire, davvero interessante! Ih ih …
Guardo con molta attenzione e sussurro: “Certo che il nostro corpo è davvero intrigante, piacevolmente intrigante! Non vedo l’ora di sposarmi e sperimentare tutto ciò che è illustrato su questo libro!”……
Sono talmente presa dalla mia lettura che non mi accorgo che c’è qualcuno alle mie spalle, sento mio padre gridare come un ossesso: “JOSÉPHINEEEE!!! SI PUO SAPERE COSA FAI CON QUEL LIBRO!!! DALLO A ME IMMEDIATAMENTE!!!”
Sobbalzò dal sofà, vedo lo sguardo di mio padre: è allucinato, fuori di se, nascondo il libro dietro le mie gonne.
Ribatto appena: “Pa Padre, cosa ci fate in camera mia? Non si bussa prima di entrare?”
“JOOO, SEI UNA SFACCIATTA!!!”
“Perché Padre, forse è arrivato Charles?”
“JOOO NON CAMBIARE DISCORSO, e dammi quel libro!! SI PUO’ SAPERE DOVE LO HAI PRESO?”
“Dalla Vostra biblioteca personale Padre, è vostro. A quanto pare certe letture Vi deliziano!!”
“JOSEPHINE, NON PARLARMI IN QUESTO MODO, CHIARO!!”
“Padre, perché Voi potete leggere certi libri ed io no?!! Mia madre lo sa? Oppure devo dirglielo io?””
“COME OSI!! VORRESTI ANCHE RICATTARMI?!! Adesso ti faccio vedere io!!”
 
Sono di fronte a mio padre, non ha buone intenzioni, non so se vuole togliermi il libro o punirmi, ma io non voglio darglielo, riesco a divincolarmi, lascio la mia stanza, corro in tutta fretta nella speranza di dileguarmi.
Corro, sento dietro di me il passo di mio padre e le sue grida: “TI ORDINO DI FERMARTI!!! DAMMI QUEL LIBRO!!”
“Non voglio darvelo, debbo prima istruirmi, poi ve lo restituirò!!”
“SVERGOGNATA, FERMATIII!!”
 
Continuo a correre per il corridoio, accidenti a Oscar, ha lasciato le sue frecce dappertutto, rischio di inciampare. Tento in tutti i modi di non cadere ma le frecce sono sparse ovunque, per fortuna che ci riesco.
 
Sono dietro a mia figlia, la inseguo, mi rendo conto che Oscar ha usato l’arco e le frecce e non sono state riposte, devo fare attenzione ma devo acciuffare Joséphine, deve restituirmi il mio libro, non può tenerlo, è un libro per adulti. E se poi lo vedesse Marguerite?!! Nooo Mi manderebbe a dormire nella stanza degli ospiti per almeno un mese. E poi c’è Armand, e lui è un prete. Che imbarazzo!!
 
“FERMATI JO…. TI ORDINO DI FERMARTI!!!”
“Non ci penso nemmeno Padre!”
 
“Maledizione come corre veloce. Mi chiedo perché non sia nata maschio, sarebbe stata perfetta!! Magari somigliante a mio zio Claud!!”
 
“Fermati!!! Accidenti a queste frecce, ma quante ce ne sono?!!”
 
Sono nel corridoio, per andare in camera mia quando ascolto le grida di mio marito, sussurrò: “Ma cosa sta succedendo?”
 
“JOOO FERMATIII!!”
 
“Ahhh capisco, Joséphine l’ha fatto arrabbiare ancora, chissà cosa è successo questa volta!”
 
Mi precipito e vedo mia figlia corrermi incontro, si nasconde dietro di me e mi dice: “Madre, vi prego difendetemi da mio padre …”
“Si può sapere cosa è successo?”
 
Mia figlia non fa in tempo a rispondermi, quando vedo arrivare di corsa mio marito, mi rendo conto che sul pavimento di questa parte del palazzo ci sono frecce ovunque.
Augustin, con molta cautela, fa attenzione a non calpestarle ma è tutto inutile, una faretra è al centro del corridoio, non fa in tempo a scansarla che inciampa, perde l’equilibrio e cade.
Vedo Augustin stramazzare al suolo e batte la testa contro la consolle.
 
 
Sono finito disteso sul pavimento, alzo la testa e vedo delle gonne azzurre, profumate, alzo gli occhi, e mi rendo conto che le gonne appartengono a mia moglie, alla mia dolcissima Marguerite!
Vedo le sue vesti, mi guarda accigliata, mi scruta severamente, mi dice: “Si può sapere cosa sta succedendo!! Joséphine, cos’altro hai combinato?”
“Nulla Madre, se non mi credete chiedetelo a mio padre. Vero Padre che non ho fatto nulla?” Rispondo decisa nascondendo il libro dietro la schiena, tutta dritta impettita, con un’espressione angelica dipinta sul viso.
Mi sollevo energicamente da terra, borbotto: “Possibile che la servitù non abbia tolto tutta questa roba in giro?!!”
“Augustin si può sapere cosa ti prende, perché hai rincorso Joséphine, cosa ha fatto?”
“Ecco … io …”
“Lo vedete Madre, non sa che dirVi, perché io non ho fatto nulla di sbagliato.”
“E allora perché ti rincorreva Joséphine?”
“Nulla Madre, è che io … ecco …. Ho chiesto a mio padre di anticipare di qualche mese le mie nozze e lui si è opposto. Mi ha detto che debbo compiere quindici anni, ne un giorno di più ne uno in meno, vero Padre?”
 
Mia figlia si nasconde dietro le gonne di sua madre. Marguerite non la vede, mi sorride maliziosa mostrando il mio libro, mi sta ricattando.
 Sussurro: “Si, Marguerite, è così!”
Mia madre si gira verso di me, mentre nascondo il mio libro, mi dice: “Joséphine, tuo padre ha ragione, devi aspettare il tuo genetliaco, e adesso va di sotto, sono appena arrivati lo zio Armand ed il tuo fidanzato.”
“Avete detto lo zio Armand?!! Corro!! Voglio che mi racconti le sue avventure di parroco!”
Vedo mio marito impallidire, ribatte: “Aspetta, si può sapere dove vai?”
“Da mio zio!!”
“NOOO!! Devi prima passare in camera tua, ricordi, non sei presentabile!!”
“Ma no, caro, Joséphine è perfetta, va di sotto cara. Ma vedo che hai un libro, dallo a me, ci penso io a riporlo!”
Le parole di Marguerite, mi fanno sbiancare in volto e dico: “No Marguerite, vai a cambiarti, ci penso io. Jo dammi il libro.”
“Vi ringrazio, ma a riporlo ci penso io. Sapete Padre, devo finire di leggerlo, al libro ci penso io, a dopo!!”
 
Non appena mia figlia si allontana, dico: “Augustin perché hai quella faccia? Su caro, voglio vederti sereno in questo giorno di festa, stasera ci siamo tutti!”
“Sssi .. si Marguerite, ecco io … forse è meglio che raggiungo gli altri. Fa presto cara, ti aspetto di sotto.”
“Faccio in un attimo Augustin!”
 
 
 
Siamo tutte sedute in salotto, con noi ci sono tutti, tranne mia madre e per fortuna mio padre non ancora non scende, tempestiamo di domande lo zio Armand, mia sorella Marianne è la prima che chiede: “ Zio Armand, come Vi trovate nel nuovo monastero?”
“Oh mia cara nipotina, come vuoi che mi trovi?!! Si prega da mattina a sera!”
Antoinette continua: “Avete officiato qualche funzione, come Battesimi o matrimoni?”
“Certo nipotina. L’altro giorno per esempio ho unito in matrimonio il Conte ….”
Non resisto e ribatto: “Zio, scusate posso farVi una domanda?”
“Dimmi Joséphine …”
“Ecco, non Vi fa rabbrividire che unite in matrimonio altra gente e Voi non potete sposarvi?”
Nanny si arrabbia e mi riprende: “Joséphinee!! Ma sono domande da farsi?!!”
“Nanny, non credo di aver detto nulla di male e poi a parere mio lo zio Armand è un uomo giovane e bello!! Allora zio, non Vi dispiace non poter prendere moglie come fanno tutti gli altri uomini?”
 
"Oh...ma cara, il sacerdozio prevede il celibato!"
"Certo che lo so zio, ma questo non significa che Voi un giorno potreste innamorarVi. In quel caso come fareste?"
"h...ehm....ecco.....Joséphine...io non......"
"Cosa c'è zio, forse avete già una donna?!
 
Ma questa ragazza é davvero impertinente!!!
 
"Zio a dire il vero mi meraviglierei del contrario. Voi, come del resto mio padre, siete davvero un bel uomo, non credo che passiate inosservato alle dame!! Chissà quante ne conoscete!"
"Joséphine, sappi che il mio confessionale é sempre molto richiesto!!! Ih ih ih"
 
Se solo tutti sapessero che salto di letto in letto, verrei immediatamente scomunicato dalla Santa Sede!!
 
"Vedete zio!! Ma secondo Voi perché tante donzelle vengono da Voi per confessarsi?!! Io non credo che sia soltanto per lavarsi dalle proprie colpe!! Io direi che vorrebbero peccare con Voi! Ih ih ih …."
"JOSEPHINNNE!!! Ma cosa dici? Non sono discorsi adatta ad una contessina!!!"
"Ma zio, non vorrete forse negarlo?!! E poi non Vi facevo tanto all'antica come mio padre!! Anche se in questo momento avete assunto il suo atteggiamento!! Certo che si vede che siete fratelli!"
"BASTA!!! E non paragonarmi a mio fratello!! Io sono molto più giovane e bello!!! Ih ih ih"
" Ih ih … Appunto zio: siete giovane e bellissimo! Ah ah ah ah …. Direi molto affascinante! Ih ih ih …"
"Si....grazie cara!! E la tonaca mi dona molto! Lo so!!! Ma ora basta! O il tuo fidanzato penserà male di te!!"
" Chi Charles?!! Ma cosa dite!! Charles ed io la pensiamo allo stesso modo, vero mio futuro marito?"
"Certo mia cara!!! Lo sai che io ti amo così come sei!!" Guardo la mia fidanzata con occhi estasiati
" Lo vedete zio!!! Il mio fidanzato non è un ipocrita o un bigotto!"
 
 
 
“André ma li senti?!!”
“Qui si parla soltanto di matrimonio, nient’altro, che noia! Ma possibile che gli adulti non hanno altri argomenti? E poi perché lo zio Armand dovrebbe sposarsi?!! Bah, va a capire Joséphine!!”
“Oscar,  non pensi che un giorno ti sposerai …”
“Io sposarmi!! Ah ah … Ma cosa dici André! E poi chi mi sposerebbe, tu?!!! Ih ih ih …. Ma noi siamo due maschi!! Ah ah ah …”
“Oscar vedi … io … tu non sei …”
“Cosa dici André?!!”
“Nulla Oscar, nulla! A me basta che mi  vuoi bene, e … nient’altro …”
“Ma che discorsi, certo che ti voglio bene, sei mio fratello, anzi, siamo fratelli, non è vero André?”
“Beh, ecco … io ….”
“Come!! Vorresti dire che non mi vuoi bene?”
“Ma si, certo che si!! Io ti voglio bene, tanto …. Più di quanto tu possa immaginare!”
“André, io non voglio perderti …”
“Ma Oscar, perché mi dici queste cose?”
“Ma li ascolti cosa dicono i grandi?!”
“Si, certo, che prima o poi tutti si sposano …”
“Anche tu pensi di sposarti André?”
“Ecco io …. Non …”
“Io non voglio che ti sposi, altrimenti andresti via da me, ed io non voglio perdere mio fratello!”
“Oscar, sarò sempre con te, te lo giuro!”
“Davvero André!!”
“Te lo giuro Oscar, io vorrò bene solo a te!”
 
Vedo gli occhi azzurro mare brillare, la mia bellissima Oscar è felice, mi turba, le voglio un mondo di bene.
Ha un gesto per me, che mai avrei immaginato: mi si avvicina con aria furbetta, mi posa un bacio sulla guancia e mi dice: “Oh grazie André! Anch’io ti vorrò sempre bene!”
“ Oscar ….”
“André perché sei diventato tutto rosso?”
“Ecco … io … posso darti anch’io un bacio?”
Oscar mi porge la sua guancia e mi dice: “Certo fratello, dammi un bacio.”
Anche se con non poco imbarazzo, mi avvicino e con tocco leggero,  poso le mie labbra sulla sua guancia, che emozione!!! Per la prima volta ho baciato la mia Oscar …….
 
“André adesso basta con queste smancerie.”
“Vuoi ascoltare la conversazione dei grandi?”
“Ma no!! I loro discorsi sono così noiosi!! Io direi che, in attesa della cena, andiamo a tirare ancora con l’arco.”
Alle nostre spalle udiamo la voce severa della nonna: “Voi due monelli, non pensateci nemmeno. La servitù ha appena tolto tutte le frecce e gli archi che avete lasciato in giro per i corridoi! Adesso è l’ora di cena e rimarrete qui con tutti gli altri!!”
“André, tu siederai accanto a me, devi cenare con noi, capito?!!”
“Oscar ma sei sicura che io …”
“Certo!! Oggi è la festa della mamma, qui a palazzo dobbiamo festeggiare e tu devi stare accanto a me. Ricordati che sono l’erede della famiglia Jarjayes, sono io che decido, capito?!!”
“Ah ah ah …. Oscar, non fai che decidere sempre tu! Dov’è la differenza tra oggi e un altro giorno! Ah ah ah …”
“Ah ah ah ….”
 
 
 
“Entro nella mia camera, so che mia moglie si sta cambiando d’abito, giro la chiave e dico: “Marguerite!!”
“Augustin, ma non dovevi aspettarmi di sotto?”
“Ho cambiato idea mia cara, preferisco aspettarti qui, in camera nostra! …. Marguerite, ti stai cambiando, non è vero?”
“Si, sono dietro al paravento, faccio in un attimo!”
 
A passo felino mi avvicino dietro il separé, vedo mia moglie in biancheria intima e sussurro: “Sei bellissima!!!”
“Ah ah … Augustin ti prego non fare quella faccia, di sotto ci aspettano …”
“E noi li lasceremo aspettare! …. Vieni qui e abbracciami ….”
Mio marito mi abbraccia, gli sussurro all’orecchio: “Deduco che ti sia passata la rabbia nei confronti di nostra figlia, vero Augustin?”
“No, ti prego non nominarla, altrimenti mi passa il desiderio che ho di te ….”
“Ih ih ih … Ti conosco Augustin Reynier François de Jarjayes, a te non passerebbe mai il desiderio, nemmeno se avessimo intorno un concentrato di Joséphine!”
“Lascia stare e non parlare di quella sfacciata! … Vieni con me …”
“Si può sapere dove vorresti portarmi adesso? Nello studio sulla scrivania, o sul sofà?”
“Mi piacerebbe farlo sulla scrivania come questa notte, ma come hai appena detto, non abbiamo abbastanza tempo, meglio il nostro sofà, vieni qui e amami ……. Ti amo Marguerite e buona festa della mamma!”
“Oh caro, anch’io ti amo …..”
 
 
 
Joséphine, nipote mia, ma lo sai che sei davvero tremenda? Se mio fratello ti avesse ascoltata, ti avrebbe messa agli arresti! Ah ah ah …”
“Ahhh zio!! Mio padre è davvero un uomo all’antica, con lui non si può parlare di nulla!!”
“Sentito Charles?!! La tua fidanzata è davvero molto moderna, adesso vorrebbe che noi prelati prendessero moglie! Ah ah ah …”
“Beh vedete Signor Armand, credo che la mia fidanzata non abbia tutti i torti, anch’io la penso come lei …”
“Ah ah … Vuoi dire che vorresti vedermi sposato anche tu Charles?”
“Beh .. ecco, io dico che il Vostro celibato sia ingiusto, tutto qui! Oh beh, forse i miei discorsi Vi hanno scandalizzato, ma è solo un mio modesto pensiero!”
“Ah ah ah …. Oh Charles, mio affabile fidanzato!! Noi due abbiamo davvero tanto in comune, su vieni qui e ….”
 
Sento all’improvviso la voce di mio padre che irrompe nel salone, con tono severo mi dice: “Joséphine!!!! Ti ordino di rimanere al tuo posto!! Ricordati che sei la fidanzata di Charles, non sei sua moglie!!!”
“ Ma Padre, io non ho fatto nulla di male, volevo solo prendere la mano del mio fidanzato, nulla di più.”
” Lo farai dopo che lo avrai sposato!! E adesso voi figlie dovete fare gli auguri a vostra madre, su sbrigatevi!!”
"Si si Padre!!!" Rispondiamo tutte in coro.
Marianne dice: "Su sorelle prendiamo i nostri regali …"
 
Vedo le mie figlie entusiaste, ciascuna di loro si avvicina al tavolino accanto alla consolle e prende il proprio pacchettino, vedo mia figlia maggiore prendere l’immancabile mazzo di fiori. Si avvicinano tutte e cinque alla loro madre, la mia Marguerite è seduta sul sofà, aspetta felice le sue ragazze.
 
Vedo avvicinarsi le mie figlie, ognuno di loro ha un pacchettino da scartare, la prima ha porgermi il suo regalo è Antoinette che mi dice: “Madre, spero che Vi piaccia. Ho ricamato questo fazzoletto per Voi.”
“Oh grazie Antoinette, è bellissimo!! Figlia cara sei diventata bravissima con il ricamo!”
“Grazie Madre, è tutto merito Vostro, che mi avete insegnato!”
“Madre, questo regalo è mio! Ecco, tenete!”
“Aspetto che lo scarto …. Una borsa tutta bianca e ricamata!! Grazie Marianne è bellissima!!”
“Ecco, Nanny mi ha aiutata a cucirla, ed io l’ho ricamata!”
“Grazie cara, la userò domani sera, quando tuo Padre mi porterà al ballo dei Conti Legran!”
“Sono davvero che Vi piaccia Madre!”
“Madre, questo invece è il mio.”
“Luisa è un fazzoletto!”
“Si Madre, un altro fazzoletto.”
“Grazie cara! Oh ma hai fatto il  punto smerlo, il mio preferito!!”
“Si Madre, è tutto rifinito con il colore dell’oro.”
“Grazie Luisa è davvero molto raffinato!”
 “Madre anch’io ho realizzato qualcosa per Voi!”
Apro la scatolina, esclamo: “Silvie!! Li hai fatti tu?!! Ma sono stupendi piccola mia!!”
“Davvero Madre, Vi piacciono?”
“Sono i guanti più belli che abbia mai visto! Sono sicura che a Versailles non passeranno inosservati. Grazie cara!!!”
Vedo mia figlia Joséphine imbarazzata con un bouquè di fiori, li porge,  mi dice: “Madre, io non ho fatto nulla per Voi, lo sapete che non sono incline a certe mansioni come le mie sorelle, ma Vi regalo questi fiori,  so che Vi piacciono.”
“Sono bellissimi cara, grazie! Ma non è vero che non sei incline a certi lavori, sei bravissima quanto le tue sorelle!”
“Ecco Madre, forse è come dite ma io, negli ultimi tempi, mi sono dedicata alla lettura e non ho avuto tempo per realizzare nulla! ”
“Joséphine, lo sai che ciò che apprezzo è il pensiero e poi, se hai dedicato del tempo alla lettura che ben venga, ne sono felice!”
“Grazie Madre!”
 
Sento mio padre tossicchiare, forse sta pensando al suo libro, ma non mi importa, tanto non dirà mai la verità a mia madre!!”
 
 
André mi sussurra all’orecchio: “Dai Oscar tocca a noi. Dobbiamo dare il nostro regalo!”
“Andrè il tuo dov’è?”
“Eccolo Oscar, ce l’ho con me, e il tuo?”
“In tasca, ma non l’ho incartato come hanno fatto le mie sorelle, sai che certe cose, le trovo superflue ….”
 
La voce di mio padre interrompe la nostra conversazione.
 
“Ehi voi due, cosa avete da dirvi!! Su avanti, tocca a voi fare gli auguri!!”
 
Guardo André e dico: “Vai prima tu …”
“Io, Oscar?!!”
“Si, prima tu, forza vai da mia madre!”
“Oscar ma io mi vergogno, vieni con me.”
“Ma si può sapere di cosa ti vergogni?!! E va bene ti seguo ma il regalo glielo dai per primo!”
“E va bene Oscar!!”
 
Vedo avanzare i più piccoli della casa, sorrido felice e dico: “Oscar, André cosa Vi succede, perché siete rimasti lì, non mi fate gli auguri?”
“Certo Madre …”
Oscar e André sono davanti a me, André fa un passo avanti, ha tra le mani una statuetta, me la porge e dice: “ Madame Marguerite, questa è per Voi, è una bambolina di legno l’ho intagliata per voi!”
“Grazie André, è bellissima!! La metterò sul mio comodino, grazie tesoro! …Oscar, tu non dici nulla alla tua mamma?”
“Ecco, certo Madre, anch’io ho fatto qualcosa per Voi ….”
“Davvero piccolo mio! Tu hai fatto qualcosa per me!!”
Guardo mio padre, mi accorgo che è sorpreso, non sa cosa aspettarsi da me.
Certo non è un fazzoletto o un paio di guanti, infilo la mano nella tasca e tiro fuori il mio regalo.
 
“Madre, questo è il mio regalo …”
Mia madre lo prende, mi guarda con tenerezza e mi dice: “Grazie Oscar …”
“Madre, osservate il manico, sopra è incisa una rosa. L’ho intagliata con il coltellino che mio padre mi ha regalato per il mio compleanno.”
“Una rosa! … Ma si, che bella Oscar, grazie, tesoro mio!”
 
Marianne mi sussurra all’orecchio: “Allora cara Joséphine, e tu dicevi che non saresti stata l’unica a regalare a nostra madre qualcosa non realizzato con le proprie abilità! Ma hai visto!! Anche la nostra sorellina Oscar ha fatto qualcosa per nostra madre!”
“Smettila Marianne, non rinfacciarmelo!! E poi, come ho già spiegato, la lettura mi ha portato via del tempo!!”
“Si, certo Joséphine …. La lettura!!”
 
 
“Avanti figlie mie, venite intorno a me, cosa aspettate a dare un bacio a vostra madre?”
“Ma certo Madre ….”
Vedo avanzare tutte le mie figlie, sono intorno a me, ma non vedo Oscar ….
 
 
André mi sussurra: “Oscar, tu non vai da tua madre?”
“André, mia madre ha interpellato le mie sorelle, non me!”
“Ma Oscar ….”
“André, non l’hai sentita?! Ha detto figlie mie, non figli!!”
 
 
“Oscar, perché non vieni anche tu, forse non vuoi dare un bacio a tua madre?”
“Ecco …. Io ….”
“Su vieni, aspetto un tuo bacio …”
“Emm … Certo Madre ….”
Mi avvicino a mia madre, la donna più importante della mia vita, mi abbraccia e mi bacia, le sussurro: “Auguri Madre, buona festa della mamma!!”
Sento appena le sue parole: “Grazie figlia mia!!”
 
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Palazzo Jarjayes, 12 Maggio 1789
 
 
Madame Marguerite, Vi ho portato questi fiori, sono per Voi. Vi porgo i miei auguri per la festa della mamma!!”
“Oh Grazie Andrè!! Come sei caro! In tutti questi anni non ti sei mai dimenticato di me!”
“Come avrei potuto Madame! Mia nonna e Voi siete state le donne più importanti della mia vita, dopo mia moglie naturalmente!! A proposito dov’è Oscar?”
“E’ nella Vostra stanza, sta allattando la piccola Sophie.”
“Bene, vado da lei!”
“Aspetta André, quelle rose sono per mia figlia?”
“Certamente! Stamattina ho raccolto ben tre mazzi di rose, uno per la nonna, uno per Voi, e questo è per la mamma più bella: mia moglie! Adesso scusatemi, vado da lei, con permesso!”
“Vai pure mio caro ….”
 
Percorro in tutta fretta lo scalone, sono dietro la porta, è chiusa, busso ma prima tento di nascondere dietro la schiena le rose che ho portato al mio amore.
 
“Avanti!!”
Entro, guardo estasiato la mia Oscar, non riesco a dire nulla, è così bella, sta allattando la nostra bambina!!
 
“André perché sei rimasto lì senza dire nulla?”
“Ecco … io …. Oscar …”
“Ah ah ah … André mi ricordi quando eri bambino, avevi la stessa espressione! Ih ih … Ricordi tanti anni fa quando mia sorella era fidanzata con Charles?”
“Certo che me lo ricordo. Mi dicesti che non volevi che mi sposassi, perché non volevi perdermi!”
“Beh, ti sei sposato André e non ti ho perso! .. André è inutile che nascondi le rose dietro la schiena, tanto le ho viste! Ah ah ah …”
“Ah già!! Ecco … sono per te, eccole amore!”
“Sono bellissime André, grazie amore mio!”
“Oscar, una è per nostra figlia, la piccola Sophie, infondo è grazie a lei che oggi festeggi la festa della mamma! Auguri amore mio!”
“Grazie André, André ti amo ….”
“Oscar, amore mio ….”
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Piccolo siparietto tra le Autrici e il Generale dopo aver concluso la “One”
 
 
“Autrici!!!!”
“Generale!”
“Anche in questa “one” mi avete fatto scivolare, ma dico non c’è una sola volta che mi risparmiate qualche figuraccia?!”
“Ma Generale, se le lettrici si divertono, perché negare loro qualche risata?”
“MADAMIGELLA, MADAME, SIETE DAVVERO IMPOSSIBILI!!  Grunt … meglio che torni dalla mia Marguerite, prima che cominci ad agitarmi!!”
“Generale ….”
“Cosa c’è Arpia?!!”
“Emm .. Attento al modo in cui fate gli auguri a Vostra moglie, sapete, noi possiamo spiarVi! Ih ih ih ….”
“DANNAZZIONE!!! ARPIE, SAPPIATE CHE CHIUDERO’ LA PORTA A CHIAVE!!”
“Si certo, ma noi abbiamo una chiave universale: la nostra piuma magica! Ah ah ah ah …”
“Non è possibile!!!! Ma voi due non andate mai in vacanza?”
“Certo Generale, ma con noi portiamo sempre e ovunque la nostra penna! Ah ah ah ah ….”
“SGRUNTTT….. MALEDIZIONE!!!”

 
   
 
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