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Autore: AlekHiwatari14    21/05/2019    1 recensioni
Questa è la storia di My Hero Academia vista sotto un altro punto di vista. Ecco a voi una What if insolita con la "variante" immessa nella storia principale, una variante che potrebbe cambiare sotto molti aspetti la storia dei nostri protagonisti, una variante di nome Rin Aizawa.
In fondo... questa non è una storia normale, ma la storia degli eroi più grandi che il mondo abbia mai conosciuto.
Se volete sapere come sarebbero andate le cose se ci fosse stata la variante, allora questa è la storia che fa per voi.
BUONA LETTURA!
***
[ATTENZIONE : Cambio rating da giallo ad arancio per eventi che partiranno dal capitolo 26! Eh si! La situazione si scalda ragazzi! ]
{IL PERSONAGGIO SORPRESA È GIÀ PRESENTE, MA SARÀ EFFETTIVO NEL 65.}
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 43
 
Shouto è in camera di Rin. L'ha messa a letto poichè la febbre l'ha abbattuta talmente da addormentarsi nelle sue braccia.
"Buona notte, Ricchan." Le augura baciandola sulla fronte, per poi allontanarsi da lì.
Si sposta per andare verso la porta, quando nota quella foto di loro sulla scrivania. I pensieri l'avvolgono e un sorriso in lui non può mancare, ripensando al momento in cui si è innamorato di lei, ma quei pensieri vengono distolti dai lamenti della ragazza.
Lui sposta lo sguardo verso lei, vedendola agitarsi.
"Ricchan..."Chiama, avvicinandosi a lei e accorgendosi che sta facendo un brutto sogno.
 
***
 
Quel sogno narra di un regno dove il buon re Midoriya e la sua regina Uraraka hanno appena avuto una bellissima bambina il cui nome è Rin.
Il regno è in festa e delle fate, intente a voler battezzare quel bellissimo essere come la loro figliola, si apprestano ad andare davanti a sua eccellenza.
Sono le fate Kirishima, Kaminari e Sero, ma vengono fermate dalla guardia del corpo del re, Iida.
"Avete il permesso per andare da sua maesta?!"
I 3 mostrano l'invito e lui li lascia passare, mentre il re li accoglie con gioia.
"Ragazzi, che ci fate qui?!"
"Non potevamo mancare ad una nascita del genere." Afferma il biondo seguito dal bruno: "Non siamo venuti con le mani in mano."
"Abbiamo dei doni per la piccola Rin, possiamo?!" Chiede il rosso e la castana sorride: "Ma certo, accomodatevi pure."
Uno ad uno si avvicinano a quella culla, iniziando da Denki.
"Io ti dono la gnocchezza! Chiunque ti vedrà sarà attratto dalle tue bellissime forme, soprattutto quelle del sedere."
"Io ti darò l'intelligenza e il saper parlare con chiunque."Dona Hanta seguito da Eijirou: "Io ti dono..."
Si blocca di colpo, sentendo un vento improvviso che spegne tutte le candele. Il palazzo rimane al buio, mentre la porta del castello viene scaraventata giù da un calcio e fa ingresso l'unico vero signore del regno, il re dei draghi.
"Signore, non ha il permesso di..." Cerca di bloccare Tenya, ma lui sbraita:"Me ne frego!"

 

Attua il suo potere esplosivo, cavalcando un'onda di fuoco ed esplosione che lo porta verso il suo bersaglio.
"MerDeku! Perchè non sono stato invitato?!"
"K-Kacchan... io..." Farfuglia lui, impaurito dalla furia di quel re dei draghi che attraversa tutto il corridoio per poi atterrare davanti alla culla.
"Vediamo un po' cosa c'è qui." Dice, sbirciando.
Midoriya va nel panico:"N-no! K-Kacchan! F-fermo!"
"Non osare darmi ordini, MerDeku! Sono solo venuto per darle il mio dono!" Sbraita inzittendolo.
Prende la piccola in braccio brontolando:"Tsk... che mocciosa! Adesso ti renderò esattamente come devi essere."
Le mette una mano in volto facendole quel segno sulla guancia sinistra.
"No! Lasciala!" Esclama Izuku, correndo verso sua figlia, ma non può far nulla. Bakugou fa esplodere anche lui, scaraventandolo via per poi urlare:"Non intrometterti, MerDeku!"
Poi vedendola piangere inizia a dire il suo vero dono:"Tu sarai bella, intelligente e in grado di farti amare da tutti, ma avrai un grande difetto. Sarai un maschio dentro. Amerai chiunque ti dirà che ti ama, ma questi cadranno in un sonno profondo pungendosi sulla punta di un arcolaio. Sarà un sonno che dura in eterno e li porterà a morte certa! L'unico e il solo che sarà immune a questa profezia sarò io. Tu amerai me e prenderò il tuo cuore rendendoti la più orrida creatura sulla faccia della Terra. Insieme regneremo nel male, sarò il solo e unico amore tuo che tu lo voglia o no!"
Un tuono seguito da un lampo attraversa il cielo scatenando la pioggia. La maledizione del re dei draghi è stata inflitta e la sua risata subdola e malvagia non tarda ad estendersi in tutto il regno.
Il povero re Midoriya si accascia a terra piangendo e urlando:"Kacchan, cos'hai fatto? Perchè?!"
"Ben ti sta, MerDeku!" Afferma lui per poi dare un altro sguardo alla bambina. Nervoso, getta la piccola nella culla, manco fosse un sacco di patate, per poi allontanarsi a bordo dell'ombra del suo umile corvo servitore, Tokoyami.
Izuku, affranto, comincia a piangere disperatamente, mentre la regina gli sta vicino.
"Perchè? Perchè Kacchan? Lei non c'entra niente con me!"
Vedendo la situazione disperata, Kirishima si fa avanti.
"Re Midoriya? Io... non ho ancora dato il mio dono. Lasciate che risolva la questione."
"Ti prego, Kirishima."Dice lui seguito dalla sua regina:"Siamo nelle tue mani."
Il rosso si appresta ad andare vicino alla culla. Prende la bambina tra le mani dandole il suo dono.
"Io ti dono l'audacia e il coraggio di affrontare le situazioni difficili e di spezzare ogni maledizione inflitta nel tempo con un bacio, ma non uno qualsiasi. Sarà il bacio del vero amore dettato dall'audacia e dall'amore incondizionato che darai a chiunque incontrarai sul tuo cammino."
Re Midoriya, vedendo la maledizione e sapendo dei piani del temibile re dei draghi Katsuki, decide di fare una scelta drastica.
Non vuole mettere nei guai sua figlia, non con quei sentimenti di odio che quel tipo ha nei suoi confronti. Dopotutto lei non c'entra niente con il loro odio.
Così decide di darlo tra le mani delle sue fate padrine: Kirishima, Kaminari e Sero.
Peccato però che non sia una scelta così intelligente.
Dopo aver trovato riparo in una casetta sperduta nel bosco, la piccola inizia a piangere presa dalla fame.
"Lo vuoi il riso?!" Chiede Denki, tendendogli quella pietanza, ma questo fa piangere la bambina ancora di più.
"Idiota! E' una neonata! Ha bisogno di latte." Fa notare Hanta e lui ribatte:"E dove lo troviamo del latte?"
"Forse sarà dentro." Ipotizza il rosso, mettendo la piccola nella cesta ed entrando in casa.
I tre ingenui lasciano la piccola in giardino tutta sola, ignari che il re dei draghi la sta osservando.
"Tsk...che branco di imbecilli! Tutti sanno che i neonati non mangiano riso!"
"Padrone? Non vorrei intromettermi, ma con quei 3 che si prendono cura della piccola, non credo che la maledizione vada a buon fine. Vedo poche speranze di sopravvivenza per quella povera anima in pena." Si intromette Tokoyami, facendolo ragionare.
Bakugou ha un profondo desiderio nel cuore, quello di vedere Midoriya distrutto nel vedere sua figlia amare chi l'ha maledetta, ma non solo. Renderla malvagia e farla uccidere il suo stesso padre mano nella mano è una gioia per Katsuki, ecco perchè si decide a scendere dall'albero su cui è seduto ad osservare la situazione e andare da lei.
La prende in braccio per calmarla. La scuote violentemente sbraitando:"Zitta, sfregiata di merda!"
Ma non si calma. Anzi, piange ancora di più dal terrore. Bakugou non sa che fare. Si guarda intorno.
"Serve del latte." Fa notare il servitore corvo, innervosendo il biondino.
"Del latte? E dove lo prendo? Dal ca...?" Si blocca di colpo per poi sorride maliziosamente:"Ma certo..."

Nel frattempo le fate sono uscite sul retro alla ricerca di qualcosa che produca latte. Kirishima ha avvistato una mucca in lontananza, correndo verso di lei.
E' la mucca Yaoyorozu. Ha faccia e corpo umano. Sta a quattro zampe a causa degli zoccoli che si ritrova su mani e piedi. Ha piccole corna e una coda lunga e sottile.
"Yaomomo! Che piacere vederti!" Afferma Kaminari riconoscendola insieme a Sero che non tarda a domandare:"Signora mucca Yaomomo, ci scusi, ma avremo bisogno del latte. Non è che potrebbe darcene un po'?"
"Cosa? Volete il mio latte? E perchè mai dovrei?" Vuole sapere lei e Eijirou non tarda a chiarire:"Beh, vede, abbiamo una neonata da sfamare, ma non troviamo latte da nessuna parte."
"Già, l'abbiamo avuta in custodia noi." Continua il biondo, preoccupando terribilmente la mucca parlante: "Oh cielo! Povera creatura. Con voi tre combinaguai non oso immaginare le torture e le sofferenze che quella piccola dovrà subire da voi. Il minimo che possa fare è offrirvi il mio aiuto. Solo che c'è un piccolo problema."
"Che tipo di problema?!" Vuole sapere Hanta e lei rivela: "Dovrete mungermi. Da sola non posso far uscire il mio latte."
"E perchè mai? Non puoi stare a due zampe?!" Cerca di capire Kirishima, ma lei informa quell'atroce verità. Scuote la testa:"Mi rincresce, ma purtroppo non posso farlo. Ho tutte le zampe a terra per mantenermi."
I tre si guardano in faccia e Sero chiede:"Ehm... qualcuno di voi ha mai munto una mucca?"
"No, ma posso provarci volentieri." Risponde Kaminari, quando in lontananza si ode una voce:"Che ci fate nella mia proprietà?!"
I tre si voltano e vedono il proprietario dell'animale. E' il contadino Mineta Minoru.
"Chi è quello?" Domandano i tre e Yaoyorozu abbassa la testa rispondendo:"Non fartemelo ricordare. Prima ero libera e indipendente. Pascolavo tranquillamente, poi è arrivato lui che mi ha comprata e mi munge ogni santo momento. Non ne posso più. Il mio latte ha un limite e prima o poi si esaurirà se continua così."
I tre si riuniscono in cerchio e il biondo domanda:"Ragazzi, pensate anche voi a ciò che penso io?!"
I due annuiscono e decidono di aiutarla. Lasciano il cerchio per poi voltarsi verso quel contadino.
"Ehm, mi scusi, signor contadino..." Kaminari cerca di trovare le parole, ma lui si presenta: "Mineta Minoru."
"Che?!" Mormorano i tre, non capendo che si tratta di una presentazione e lui ribadisce: "Il mio nome è Mineta Minoru."
"Si, ma certo. Signor contadino Minoru, posso chiederle un favore?!" Chiede Sero.
"Che genere di favore?"
"Vede, ci saremo trasferiti a qualche chilometro di distanza con la nostra nipotina neonata e purtroppo non abbiamo latte." Spiega Kirishima seguito da Kaminari: "Vorremo acquistare l'animale per nutrirla."
Il nanerottolo li guarda di mal modo per poi dire: "Mi spiace, l'animale non è in vendita, ma..."
"Ma..?!" Ripetono i tre in coro e lui, con un sorriso perverso, aggiunge: "Ma... il latte si! Anzi, ve lo do gratuitamente."
"Cosa?" Domandano, per poi commuoversi.
"Voi siete un gentilcontadino!" Afferma Denki, seguito da Eijirou: "Già! Che audacia!"
"Non le saremo mai grati abbastanza." Continua Hanta, mentre Minoru si volta verso l'animale.
"Hai sentito, Yaomomo? Abbiamo del latte da fare."
"Che imbecilli! Ed io che pensavo che mi avessero condotto alla libertà." Pensa l'animale per poi sospirare:"Ah... e va bene! Mungimi pure, contadino."
"Con piacere!" Afferma lui, avvicinandosi e afferrando il seno della mucca. Lo comincia a palpare volgarmente e a strizzarlo con l'aria pervertita, godendo nel vedere la vista di quel latte che esce a causa sua.
"Certo che mi sembra di vedere un vero e proprio pervertito e malato del sesso." Nota Kirishima, ma Kaminari non la pensa come lui: "Beh, si vede che ama il suo lavoro."
Ormai la bacinella è colma di latte e il contadino lo porge ai tre per poi dire amichevolmente: "Tornate quante volte avete bisogno. E' un piacere mungere per voi."
"La ringrazio. Ci rivedremo presto. Anche perchè la piccola è molto vorace e ha bisogno di crescere." Rivela il bruno, allontanandosi da quella piccola fattoria.
Arrivano a casa, dove non sentono più il pianto della bambina. Si allarmano, non ricordando più dove l'hanno messa.
"Dov'è finita?!" Urla Denki, mettendosi le mani tra i capelli vedendo che dentro casa non c'è, seguito da Hanta: "Eppure ero convinto di averla lasciata qui dentro!"
Eijirou va verso l'esterno della casa, notando la cesta con la piccola fuori in giardino.
"Ragazzi, è qui!" Informa, calmando gli animi di tutti. Porta il secchio pieno di latte verso la piccolina, quando si accorge che ha la bocca sporca di una sostanza bianca.
"Ragazzi, già le avete dato il latte?!" Domanda il rosso, avendo come risposta dal biondo e dal bruno: "No, io non le ho dato niente."
"Già, nemmeno io."
I due escono all'esterno, dando enormi preoccupazioni al rosso che confonde: "Allora chi diamine gliel'ha dato? Ha la bocca sporca di latte."
Non sa che quello non è affatto latte e Katsuki gode nel vedere la scena di quelle fate padrine confuse che fraintendono ogni cosa.
Le giornate passano, diventando giorni e da giorni in mesi e infine si trasformano in anni.
Nessuno sa che Bakugou è sempre lì, ad osservare la sua amata preda e vederla crescere sotto i suoi stessi occhi.
La sua profezia si avvera.
Chiunque sta a contatto con lei si innamora e questo ricade anche su di lui.
Si affeziona pian piano a lei, volendo essere l'unico a possedere il suo cuore, ma il destino ha altri piani per lei.
Ormai ha compiuto i suoi 15 anni e, mentre sta passeggiando nel bosco, si ritrova davanti ad un ragazzo la cui bellezza è indescrivibile. Seduto su un cavallo bianco, dal portamento fiero e freddo, ma dall'animo nobile vi è un principe, ma non uno qualunque. Quello non è altro che il principe Shouto Todoroki, proveniente dal regno lontano e venuto a controllare il regno per unificare gli accordi di pace con il re di quel regno.
Il vento sfiora quei capelli bicolore, mentre la luce del crepuscolo comincia a farsi vedere, dando un'atmosfera del tutto fantasiosa e irreale.


 
Il ragazzo, sentendosi osservato, sposta lo sguardo. Vede lei, vede Rin.
L'argentea, non sapendo che fare, cerca di fuggire, ma non ci riesce. E' troppo presa dalla bellezza di colui che gli è di fronte, ma non solo. Anche quel principe sembra incuriosito. La ragazza non fa più di due passi. Si blocca, voltandosi indietro, proprio quando lui le dice:"Aspetta."
Quel voltarsi della ragazza colpisce il principe. E' proprio come il dono datogli dalla fata padrina Kaminari. La sua bellezza è surreale. Talmente bella che quel principe non può far a meno di lei. Quello sguardo, quel portamento, quella dolcezza le ricorda la madre e questo basterebbe a far innamorare il principe Shouto, ma vuole sapere di più su di lei.
"Chi siete? Qual è il vostro nome?"
"Sono una semplice contadina. Non c'è ragione per cui voi dobbiate sapere il mio nome."
"Beh, anch'io sono un contadino." Finge lui, volendo rinnegare la posizione data dal padre.
"Non vi ho mai visto da queste parti e, con quelle vesti, non credo siate un contadino." Fa notare, risplendendo agli occhi del ragazzo.
"Avete un bellissimo modo di fare. Posso sapere il nome di questa soave fanciulla con cui parlo?"
"Soave? Non ho nulla di soave."
Il vento inizia a soffiare ancora e sposta i capelli dal volto di lei che, impaurita, cerca di non mostrarla al ragazzo.
Molti elementi la avvicinano a lei.
"Mi chiamo Shouto." Fa il primo passo lui, scendendo dal cavallo e andando verso di lei.
"Shouto?"
"Qual è il vostro nome?"
"R-Rin..." Mormora lei, tenendo la mano sulla cicatrice.
"Rin, se posso dirlo, siete la cosa più bella che abbia mai visto."
Lei arrossisce per poi guardare a terra.
Il cellulare squilla. E' Midoriya. Il principe vede il nome sul display e annulla la chiamata, per portarsi il cellulare in tasca e dire con rammarico: "Mi spiace, Rin, ma devo andare."
"Non si preoccupi, Shouto."
Il ragazzo va verso il cavallo bianco, ma poi si blocca. Sposta lo sguardo su lei per informarle: "Sappi che passerò di qui stanotte. Mi farebbe piacere portarvi al castello con me e rendervi la mia regina."
Quelle parole sorprendono la ragazza che si volta verso di lui chiedendo: "Cosa? Io? Perchè proprio io?"
Lui sorride, prendendo la corda con cui cavalca e guida il suo destriero, per poi rivelare: "Avete molte cose che mi ricordano una persona che ho amato e, appena vi ho vista, non ho saputo resistere all'impulso di conoscervi. Vi considero perfetta per regnare al mio fianco."
Prima di salire e andare, stacca un bottone dal suo abito e glielo da tra le mani, per poi continuare:"Consideratelo un dono di promessa. Tornerò per farvi mia sposa. Perchè io... credo di essermi innamorato di voi. E' assurdo, lo so, ma non vedo altre persone al mio fianco adesso. Non vedo nessun altro a parte voi."
Con questo si china, baciandole la mano.


 
L'amore che prova quel principe è ben visibile. Ormai è deciso a prendere quella contadina come sua sposa e niente e nessuno gli farà cambiare idea.
Sale sul cavallo bianco ricordandole:"Allora a stasera."
"D'accordo. A stasera."
Il ragazzo va via e Rin è decisa in tutto e per tutto a dirlo ai suoi zietti Kirishima, Kaminari e Sero. Vuole dire che si è innamorata e che fuggirà a bordo del cavallo bianco verso l'infinito e oltre, ma una volta tornata a casa i tre la rimproverano.
"Dove sei stata?" Domanda Kaminari e lei replica:"Ero nel bosco."
"Nel bosco?" Continua Sero, seguito da Eijirou:"Tutta sola?!"
"Beh, non ero sola. Ho incontrato un ragazzo." Confessa lei, ma la reazione che hanno i tre non è di certo delle migliori.
"Cosa?!" Urlano in coro, quando Kirishima le chiede: "Hai incontrato un ragazzo?"
"Si, mi ha detto delle cose dolcissime." Rivela lei, sedendosi al tavolo e ripensando all'incontro con Shouto.
I tre si guardano in faccia.
"Riunione!" Afferma il rosso, mettendosi in cerchio con gli altri e aprire il discorso: "Ragazzi, credo che sia arrivato il momento."
"Già, dobbiamo dirglielo, non possiamo tenerglielo nascosto."
"Lasciate fare a me." Dice Kaminari, staccandosi per andare deciso da lei per farle il discorsetto.
Si siede al tavolo davanti alla ragazza, guardandola negli occhi e dirle:"Rin, tu non sai come sono fatti i ragazzi. Vorranno il tuo corpo, il tuo seno, le tue parti intime e saranno volgari con te, vorranno scoparti e riscoparti, quindi per favore. Pensaci bene. Lo sai che i ragazzi voglio sono questo da voi femmine!"
"Ehi! Pikachu? Non credere che noi ragazze siamo tutte carine e coccolose. Non siamo di certo delle santarelle come pensate voi maschietti. E poi è un bel tipo. Non mi dispiacerebbe fare certe porcherie con lui." Afferma lei, lasciando uscire il suo lato mascolino e malizioso fuori.
"Oh, avanti! Non dirai sul serio?" Si aggrega Sero, innervosendo anche Kirishima: "Già, non puoi innamorarti di lui!"
"Si, ma è successo, quindi mettetevi l'anima in pace perchè stanotte mi incontrerò con lui e mi condurrà al palazzo reale."
Denki, sentendo quelle parole, va in escandescenza, ma non è il solo:"Non ci credo!"
"Adesso accadrà il primo sortilegio!" Urlano gli altri due, lasciando perplessa l'argentea che chiede: "Di quale sortilegio parlate?"
"Il re dei draghi ti ha dato il dono di innamorarti di chiunque dica che ti ama, ma se questo non è lui allora..." Si ferma Eijirou, pensando alle gravi conseguenze, quando Hanta aggiunge:"Allora gli altri cadranno in un sonno eterno dove moriranno senza cibo e acqua."
Sentendo quelle parole, la ragazza si altera. Sbatte le mani sul tavolo, alzandosi di scatto e sbraitando: "Dov'è?!"
Quell'urlo lascia le tre fate padrine perplessi.
"Dov'è cosa?!" Domanda Sero e lei allora chiarisce:"Questo re dei draghi. Dov'è?! Devo dargli una lezione! Come ha osato infliggermi una maledizione tale?!"
Ormai è decisa a fargliela pagare, quando Kaminari la ferma: "No, non puoi. L'unica che può spezzare il sortilegio sei tu."
"Huh? Come sarebbe?!"
"Il bacio del vero amore. Te l'ho consegnato io. Puoi darlo alla persona che ami e distruggere il sortilegio." Rivela Kirishima. La ragazza è confusa:"Che significa che me l'hai dato tu? Io non ricordo un cavolo!"
Il rosso guarda i compagni e i tre si trasformano così in fate davanti ai suoi occhi, mentre Sero aggiunge:"Siamo le tue fate padrine. Non possiamo lasciarti sola."
"Che bella fregatura! Certo fate padrine un po' più sveglie le potevo avere!"
"Sempre a lamentarti. Dovresti esserci grato." Ribatte il bruno.
"Già, non è da tutti avere delle fate padrine. Ad ogni modo, anche spezzando il sortilegio, il re dei draghi è testardo." Continua il rosso seguito dal biondo: "Già, lui non si fermerà. Vuole il tuo cuore ad ogni costo."
"Beh, allora lo combatteremo!" Afferma lei ancora più decisa e convinta.
Nel frattempo, il principe Shouto è giunto al castello, ma lì un enorme minaccia lo attende.
Arcolai su arcolai invadono quel castello. E' una vera e propria foresta. La profezia è giunta, ma il principino non vuole mollare.


 
Sferra attacchi su attacchi per cercare di evitarli, ma non ci riesce. Esplosioni su esplosioni spaventano il cavallo che indietreggia verso quelle punte dove lui si punge. Cade così in un sonno eterno.
Lì, in quel castello, ha preso il controllo lui, Bakugou.
Ormai è destinato a regnare. Il re Midoriya, per troppo amore verso la figlia, si è punto insieme alla sua regina cadendo nel sonno eterno.
In quel castello tutti dormono. Tutti tranne il re dei draghi e il suo umile servo.
"Tokoyami, porta questo bastardo in camera!"
"Si, mio signore."
Così quel re dei draghi può finalmente sedersi sul suo amato trono attendendo che la sua sposa arrivi, cosa che non tarda ad accadere.
Rin, presa dall'amore verso Shouto, corre a salvare il suo amato. Una volta lì, però, si rende conto di qualcosa di incredibile.
Guarda verso il trono e quella stanza è così familiare a lei, ma mai quanto il ragazzo che sta seduto lì su.
Sorride alla vista della ragazza. Quel re dei draghi lei lo conosce.

 
"Finalmente ci rincontriamo, Rin."
"Tu... io ti conosco. Tu hai vegliato su me per tutti questi anni." Rimane sconvolta, mentre si avvicina a lui.
Kirishima, Kaminari e Sero iniziano a controllare dove possa essere finito il principe, non accorgendosi minimamente di aver perso le tracce di quell'argentea su cui dovevano vegliare.
"A quanto vedo ti ricordi di me."
"Sei stato tu a farmi il maleficio, non è vero? Credevo fossi una fata padrina, che vegliassi su me e non... non un mostro del genere."
Lui si alza e afferma:"Io sono il tuo re. Si, ho fatto il maleficio, ma è solo per vendetta. Vendetta verso tuo padre, ma tu non c'entri nulla. Volevo il tuo cuore fin dal primo istante che ti ho vista. Ecco perchè ho lanciato l'incantesimo."
"Bakugou... è questo il tuo nome?!"
"Sono io e farò di te la mia regina. Me lo devi dopo averti nutrita col mio seme per tutti questi anni." Rivela lui, lasciandola perplessa.
"Il tuo seme?! Io non ricordo una cosa del genere..."
"Silenzio e vieni avanti, regina dei draghi!" Invita lui, ma lei è terrorizzata. Ha paura, ma non c'è altra soluzione.
Deve fingere per strappargli il cuore e correre dal suo amato Shouto. Così prende un respiro e dice con tono deciso:"Si, amore mio. Sono qui per essere la tua regina!"
"Fatti avanti!"
Lei avanza verso di lui, ma alcuni abitanti del castello ancora svegli e nascosti decidono di attaccare quella ragazza pensando fosse l'unica via d'uscita.
Ojiro, vedendo la situazione insostenibile decide di attaccare l'argentea per farla fuori a colpi di coda insieme a Shinkawa, ma quel re dei draghi crea un vortice esplosivo catapultandosi dinanzi a lei e facendo esplodere tutti pur di proteggerla.
Quel gesto lascia la ragazza perplessa a chiedere: "Perché mi hai protetta?"
"Che domande, mia regina. Perché io ti amo."
Quelle parole e quel salvataggio entrano nel cuore della ragazza. La maledizione si palesa nuovamente in lei. Cambia atteggiamento e le sue più nobili intenzioni vanno a quel paese, arrivando ad un'unica conclusione.
"Re dei draghi, fammi vedere quanto fuoco arde dentro di te." Gli dice guardandolo maliziosamente e lasciandolo perplesso.
"Huh?" Farfuglia lui, mentre lei si getta tra le sue braccia ordinando: "Silenzio e scopami!"
Prende le sue labbra senza preavviso, lasciando quel re incredulo. Sbarra gli occhi sentendo quelle mani della ragazza poggiarsi ovunque durante quel bacio.
Gli tocca i pettorali e mette le mani sulla cintura mentre lui intrigato le dice:"Questa cosa mi sta decisamente piacendo."
Si lascia andare, prendendola nei modi più sconci e volgari esistenti.
Nel frattempo le fatine hanno trovato Shouto e cercano di rianimarlo, ma non ci riescono.
"Rin devi baciarlo!" Esclama Kirishima, ma Kaminari avverte:"Scusate, ma Rin non era dietro di noi?"
"Già, dov'è finita?!" Si chiede Sero, lasciando il rosso dire:"Serve Rin! Andiamo a cercarla. Lei è l'unica che può distruggere questo sortilegio."
"Si, ma quando eravamo entrati al castello era con noi." Pensa il biondo e il bruno continua: "Non c'è altra soluzione. Deve essere qui in giro. Andiamo!"
I tre si apprestano a cercarla. Guardano in ogni angolo del castello. Vanno su e vanno giù, quando alla fine la trovano nell'ultima stanza dove avrebbero voluto trovarla. E' nella sala, sul trono del re e su quel re dei draghi. Assistono a qualcosa di atroce ai loro occhi. Quei due, Rin e Katsuki, lo stanno facendo selvaggiamente. Le urla di goduria del re dei draghi si estende su tutto il regno e traumatizza le fate padrine.
"Scusate, ma non eravamo venuti per salvare il principe?" Cerca di capire Eijirou, avendo come risposta da Denki:"Si, ma a quanto pare è passato in secondo piano."
Sfinito il re si addormenta su quel trono, ma lei ne vuole ancora. E' come una droga. Lo bacia ancora una volta, tentando di svegliarlo, ma vedendo Kirishima lì ad osservarli si alza di scatto, coprendosi col mantello del re. Fortunatamente, Bakugou non si sveglia.
"Rin, che stai combinando?" Domanda il rosso e lei tenta di giustificarsi: "Non è come sembra."
"Davvero? Perché a me sembra che stai proprio su..." Nota Sero, vedendola alzarsi dalle membra del ragazzo.
"E' una prospettiva sbagliata! Ci sto vicino e non..."
"Rin, stai proprio su..." Continua a battere il biondo, quando le ribadisce:"Ti sto dicendo che è la prospettiva. Non ci sto sopra."
"Comunque sia, sei un vero sonnifero." Nota Kirishima, mentre lei si copre con quel mantello, creando una sorta di fascia-vestito con cui va da loro.
"Già! Visto che si è addormentato forse sarebbe meglio che tu facessi ciò per cui siamo venuti." Ricorda Hanta e lei non tarda a dire:"Oh, certo. Mi ero dimenticata del principe Shouto." 
Si tocca la nuca e i tre si guardano in faccia per poi chiedersi: "E questo sarebbe anche il vero amore?"
"Non chiedermelo a me. Io non ci capisco niente." Risponde il rosso alla domanda del bruno e il biondo non tarda a pensare a voce alta: "Già, è fin troppo strana."
"Ehi! Invece di perdere tempo, devo andare dal mio amato principe. Venite oppure no?!" Si innervosisce l'argentea, per poi cominciare a correre verso l'ala est dov'è stato rinchiuso il suo amato Shouto.


 
Apre la porta della stanza e lo vede lì a dormire tranquillo.
Si avvicina al suo amato, gli sfiora i capelli per poi accarezzarglieli.
Quel tocco, quell'amore, risveglia il cuore di Shouto, ma non è ancora in grado di aprire gli occhi. E' cosciente. Sa che c'è qualcosa che non va in lui, quando percepisce quelle labbra posarsi sulle sue.
Quel bacio riesce a risvegliarlo e vedere il volto della sua amata Rin davanti gli da enorme gioia.
"Rin... sei venuta a salvarmi..."
"Non avrei mai potuto lasciarti solo, mio principe."
In quell'istante il corvo servo del re dei draghi afferra con la sua ombra la ragazza, portandolo al suo padrone.
"Rin!" Chiama, vedendo che gliela strappano dalle mani, mentre questa urla:"Shocchan!"
Il principe si alza velocemente per andare da lei a salvarla. Segue quell'ombra, ma ormai è troppo tardi.
Rin è finita nelle mani di quel re dei draghi.
"Rin!" Urla nuovamente il suo nome, quando Bakugou con un sorriso subdolo afferma: "E' inutile! Adesso lei è la mia regina e tu non potrai farci nulla."
"Mi spiace, Shocchan... "
"No, tranquilla. Resisti!" Incita lui non sapendo la realtà dei fatti.


 
Lei si abbandona nelle braccia di quel re dei draghi, quando quel principe continua a invocare il suo nome per farla ragionare: "Rin! Rin!"
Lei abbassa lo sguardo rivelando quella verità così dura da accettare: "Io amo entrambi e questo non posso negarlo, ma... ho dato a lui ciò che era la mia prima volta con te."
"No!!!" Sbraita Shouto a quella realtà. Preso dalla rabbia e accecato dal dolore, quel principe decide di battersi con quel re pur di avere la donna che ama.
Gli ricorda troppo la madre, gli ricorda troppo la donna che ha sempre amato e che ha sempre sperato di ritrovare in un'altra persona, persona che è Rin. La sua dolcezza, la sua spontanetà, il suo senso di coraggio gli ricorda quella amata madre scomparsa a causa di quell'odiato re del regno lontano Endeavor, ovvero suo padre.
"Tu me la pagherai!" Urla lasciando uscire quella parte di sé che non ha mai accettato. Lasciando uscire le fiamme del braccio sinistro insieme al ghiaccio del lato destro per poi gettarsi su quel re dei draghi.
"Fatti sotto, bastardo diviso!"
Rin viene gettata a terra da Bakugou, mentre questi con un esplosione si fionda su di lui.
Ghiaccio, fuoco ed esplosioni archeggiano nell'aria. Colpo e contraccolpo, ma la battaglia non dura a lungo. Accade qualcosa che mai si sarebbe immaginato di vedere.
Quell'odio viene distrutto da qualcosa di unico e immaginabile. I due abbassano l'ascia di guerra, ritrovandosi a guardarsi negli occhi.
"Bakugou..."
"Todoroki..."
Si chiamano guardandosi negli occhi.
Si avvicinano pian piano, mentre il biondo gli dice:"Dove sei stato per tutto questo tempo?!"
"Ti amo, mio re..." Farfuglia lui, avvicinandosi e sfiorando la mano al ragazzo.
I due si avvicinano sempre di più per potersi sfiorare le labbra.
Sono sempre più vicini e l'urlo di Rin si fa sentire:"No!!!"

 
 
***

Quell'immagine si estende nella sua mente e talmente distruttiva che si sveglia di soprassalto, vedendo il ragazzo lì  ad osservare la foto di loro alle medie. Lo vede posare quella immagine lì, sulla scrivania e precipitarsi da lei preoccupato, chiedendole: "Ricchan, stai bene?!"
La ragazza ha il fiatone addosso, mentre in lacrime balbetta:"Shocchan, ho fatto un incubo orribile. Ho sognato che tu e Bakugou..."
Si interrompe immaginando ancora la scena piazzata davanti ai suoi occhi. Il bicolore è curioso di sapere e si avvicina a lei ancora di più. Si siede sul letto, domandando: "Io e Bakugou cosa?!"
Lei tentenna nel dirglielo, ma lui continua a chiedere curioso:"Avanti, adesso parla. Non puoi tenermi sulle spine."
Lei, allora, non riesce a trattenere quel sogno terribile di loro due e svela:"Ho sognato... che te... e Bakugou... cioè..."
"Cioè, cosa?!"
"Ho sognato che vi baciavate!" Esclama gettando fuori quella realtà orribile del sogno.
Cala un silenzio imbarazzante. I due si guardano e riguardano senza dire una parola, quando lui scatta. Si innervosisce: "Ricchan! Ma che razza di pensieri ti vengono nella mente?"
"Non è colpa mia! Te l'ho detto che era un brutto sogno!"
"La febbre ti fa davvero un brutto effetto, sai?!"
"Piuttosto, che facevi vicino alle mie foto?"
"Niente, pensavo." Le dice, abbassando lo sguardo per poi domandarle:"Vuoi che stia qui stanotte? Così non fai altri incubi del genere."
"Si, Shocchan. Rimani qui con me."
Lo abbraccia e lui sospira: "Spero solo che il professore non ci becchi, altrimenti l'espulsione parte in automatico."
"Tranquillo. Non ci beccherà." Rassicura lei, sdraiandosi e facendo mettere anche il ragazzo vicino a lei. I due si guardano teneramente negli occhi. I due si addormentano così, l'uno accanto all'altra, ma i pensieri di Shouto ne sono tanti, forse troppi. Non può fare a meno di starle vicino e aiutarla a riprenderla dalla dannata febbre.
Dall'altro lato del corridoio, qualcun altro si accinge ad entrare in camera sua. Distrutto da ciò che gli è successo, si getta sul letto con le lacrime agli occhi.
E' Shinkawa che non riesce a fare a meno di lamentarsi:"Perchè proprio a me..? Perchè quel cazzo di dito doveva infilarmelo nel didietro? Mi fa male. Fa tanto male. Tantissimo male. Che poi è una cosa innaturale essere inculati da una vecchia rimbambita come Recovery Girl. Dovrebbero mettere le tenaglie a lei e a quel bastardo di Aizawa. Dovrebbero legarli, chiuderli in un luogo isolato e gettare la chiave. Altro che eroi..."
Si mette le mani sul sedere, stando a pancia in giù e continuando:"Non voglio più vedere quei due in vita mia. Porca miseria. Dovevo andare da Toru, ma... come faccio con il sedere così? Non ce la faccio. Non ce la faccio..."
Stremato si addormenta in quella posizione, ignaro di ciò che gli attende l'indomani.
   
 
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