-Ma guarda, la piccola Weasley! Cosa ci fai qui sola soletta?-

-Vattene Malfoy! Non sono dell'umore per le tue prese per il culo-

-Uhh tiriamo fuori gli artigli-
-Con quelli come te non c'è altro da fare se non contrattaccare-
-Mi sembra che tuo fratello Lenticchia non l'abbia ancora capito- ghigno

-Non sono mio fratello. E non chiamarlo Lenticchia- ribatti per poi allontanarti facendo volare i tuoi capelli rossi. Quei capelli che ho odiato a lungo, ma che ora sembrano fuoco. Quel fuoco inaspettato che è anche il tuo carattere.
 

T'ho detto amore e tu m'hai messo in gabbia
M'hai scritto sempre ma era scritto sulla sabbia

-Weasley, penso che potrei essermi innamorato di te-
-Pensi che potresti, Malfoy?- mi chiedi guardandomi col fuoco negli occhi e un ghigno sarcastico sul volto
-Si Weasley, penso che potrei. Cosa ti aspettavi?-
-Nulla di più, nulla di meno- sorridi avvicinandoti per baciarmi

T'ho detto eccomi e volevi cambiarmi

-Sei un Mangiamorte! Come ho fatto ad essere così stupida?!-
Ti ho guardata andare via dopo aver sputato quelle parole con tutto il disprezzo di cui eri capace. Non ho mosso un muscolo e non ho pronunciato parola, immobilizzato.

T'ho detto basta e m'hai detto non lasciarmi
 

-Non ha senso continuare Weasley- ti ho detto
"Non ho intenzione di metterti in pericolo solo perché sono egoista e mi sono innamorato di te" ho pensato. Non l'avrei mai detto ad alta voce, ma tu lo sapevi, lo capivi dal mio sguardo.
-Non farlo. Non lasciarmi, Malfoy. Non lasciamo che questa guerra del cazzo vinca ancora una volta- e non ho saputo resistere al tuo sguardo fiero fisso nel mio.

Abbiamo fatto l'amore e mi hai detto mi dispiace
Mi hai lanciato una scarpa col tacco e poi abbiamo fatto pace
Abbiam rifatto l'amore e ti è piaciuto un sacco
E dopo un po' mi hai lanciato la solita scarpa col tacco
Gridandomi di andare e di non tornare più
 

-Ti sono mancato, Weasley?- ghigno mentre stesi a letto, dopo aver fatto l'amore, arriccio una ciocca dei tuoi capelli tra le mie dita.
Ti svegli improvvisamente dallo stato di trance dato dal piacere e mi tiri uno schiaffo in faccia.
-Ma che cazzo...?- non faccio a tempo a finire la frase che mi interrompi iniziando a urlare
-Silente! Silente è morto e io sono andata a letto col responsabile-
-In realtà è stato Piton...- provo a difendermi, ma ancora una volta non mi lasci finire la frase
-Non me ne frega un cazzo di chi ha pronunciato l'incantesimo, Malfoy! Tu hai portato i mangiamorte al castello! Greyback ha morso mio fratello Bill! Il mio fratellone!- urli ancora, la rabbia ti impedisce di piangere
-Vattene di qui! Non ti voglio più vedere! Mai più!-
-Non volevo venisse Greyback, non volevo succedesse tutto questo- sussurro uscendo

Io ho fatto finta di uscire e tu hai acceso la tv
E mentre un comico faceva ridere io ti ho sentito che piangevi
Allora son tornato ma tanto già lo sapevi
Che tornavo da te senza niente da dire senza tante parole
Ma con in mano un raggio di sole
Per te che sei lunatica
Niente teorie con te soltanto pratica
Praticamente amore
Ti porto in dono un raggio di sole per te
Un raggio di sole per te
 

Ti vedo piangere qualche giorno dopo, in un angolo buio del castello. Mi avvicino lentamente, in silenzio, e ti abbraccio. Tu appoggi la testa sul mio petto e ti calmi pian piano.
Ti prendo il volto tra le mani e ti bacio. Un bacio dolce e lento, un bacio che esprime tutto quello che sento, un bacio che rende superflue le parole. Un bacio che chiede scusa per Silente, per tuo fratello, per i Carrow che ormai da un mese terrorizzano il castello, per la guerra, per tutto. Un bacio che dice che ti amo, che senza di te questa vita non avrebbe più alcun senso.
Tu sorridi tra le lacrime. Hai capito. Il tuo sorriso dice che mi perdoni, che mi ami anche tu. Quel sorriso mi ricorda che sono importante per qualcuno.
Ti prendo in braccio e facciamo l'amore in silenzio, in quell'angolo di castello, nell'ombra, di nascosto da tutti. Solo noi, solo tu ed io. Due semplici ragazzi senza cognomi, senza schieramenti.
 

Che cosa pensi tu
Se dico amore dimmi cosa intendi
 

Potter è morto. Sono tra i miei genitori, nelle fila dei mangiamorte. Ti guardo e una lacrima solca il tuo viso. Non ti avevo mai vista piangere e la tua lacrima è lo specchio della mia.
"Ti amo" mimo con le labbra, senza alcun suono. Per la prima volta te lo faccio sapere in maniera diretta, senza giri di parole o frasi sarcastiche
"Ti amo" mi rispondi allo stesso modo. Per la prima volta me lo fai sapere in maniera diretta, senza domande retoriche e sorrisetti provocatori.

Voldemort è morto. Non ci sono più schieramenti, ma siamo comunque ai lati opposti della sala. Io sto tra i miei genitori, tu nel mezzo della tua numerosa famiglia, il capo appoggiato alla spalla di tua madre. Vedo Potter che ti guarda e so che devo fare qualcosa, sarà gelosia la mia ma non posso perderti.
Mi alzo sotto lo sguardo stupito dei miei genitori e mi avvicino a te, lentamente. Tu alzi il viso e incontri i miei occhi. Prima sembri stupita, poi mi regali uno dei tuoi splendidi sorrisi. Ti alzi e mi vieni incontro.
-Ti amo- ti sussurro quando siamo vicini
-Ti amo- rispondi prima di prendere il mio viso e baciarmi. Ti stringo forte a me mentre ricambio il bacio con tutta la passione e l'amore di cui sono capace.
Poi ti prendo per mano e incuranti di tutto e tutti lasciamo quella sala che questa notte ha visto troppa morte.



È la prima song-fic che scrivo quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e se avete qualche consiglio da darmi.
Detto questo spero che la storia possa piacere, a me è venuta in mente in treno (fare la pendolare è orribile ve l'assicuro) in un attimo di follia mentre leggevo e ascoltavo Jovanotti e mi sono divertita un casino a scriverla.