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Autore: SuperCorpKL    21/05/2019    2 recensioni
Tanti universi, tanti incontri, tanto amore e solo due protagoniste. Loro.
Kara e Lena.
Raccolta di shot dedicata interamente a loro.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono cose che ti stravolgono la vita.
Persone che sono capaci di mettere in dubbio tutto.
Persone a cui non si sa perchè, nè come, si resta incatenati.
Le incontri e non riesci più a star lontano da loro.
Ho sempre creduto che il destino siamo noi a crearlo, non ho mai avuto grandi regali dalla vita. Sin da bambina ho lottato con unghia e denti per tutto, sono stata mandata via dal mio pianeta per accudire il mio cuginetto, il mio pianeta è andato distrutto e ho dovuto lottare per ambientarmi su un nuovo pianeta, per non essere definita strana ho dovuto nascondere la mia vera natura. Ho nascosto tutto per anni e quando mi sono rivelata al mondo ho dovuto lottare per affermarmi, nessuno credeva in me. Una supereroina donna, a cosa serve?Abbiamo Superman noi. Ho lottato per la fiducia e sono riuscita ad ottenerla con sacrifici e dimostrazioni, sono sempre stata messa alla prova. Non ho mai avuto nulla in regalo, ma quando ho incontrato lei ho subito pensato che la vita voleva regalarmi qualcosa. Ho sentito subito una connessione con quella donna, i suoi occhi verdi parlavano e raccontavano una storia triste piene di lotte, anche di lotte interiori. I suoi occhi dal primo incontro hanno sempre cercato i miei e i miei hanno sempre cercato i suoi come a cercare un rifugio sicuro, l'ho voluta sin da subito nella mia vita e sin da subito lei c'è stata. 
Non sono forse queste le anime gemelle? Due anime sole che si incontrano, che sono destinate a stare insieme nonostante tutto, nostante gli ostacoli ed è certo che noi di ostacoli ne abbiamo avuti e fin troppi. Non gli ostacoli che hanno tutti, la distanza o le incomprensioni iniziali. Ostacoli grandi, a volte quasi impossibili da superare e insieme ci siamo sempre riuscite. Solo una volta ho avuto paura di perderla davvero, le ho nascosto una parte di me e non perchè di lei io non mi fidassi, avrei affidato la mia vita nelle sue mani in qualsiasi caso. Sono sempre andata oltre il suo cognome e la sua storia familiare ma dopo aver scoperto quello che le nascondevo, lei mi ha allontanata, è andata via. Spiegarle il motivo per cui non le avevo detto di essere Supergirl non è stato facile e in un certo senso non c'era un vero e proprio motivo tranne quello di proteggerla, di mostrare il mio lato umano e lati del mio carattere che solo lei riusciva a far venire fuori. Ho avuto paura quella volta, paura di averla persa per sempre e sono andata fino l'altra parte del mondo per riportarla da me.


Entrai come una furia dentro camera sua, poco mi importava della gente che sotto mi acclamava, li avrei visti dopo. Era una suite, lei era sotto la doccia, lo sentivo il rumore dell'acqua mescolarsi con il battito regolare del suo cuore. Mi avvicinai al suo letto e presi la foto che era poggiata lì, eravamo noi due da sole in una delle nostre giornate felici, passai le dita sulle goccioline di lacrime versate da lei e il mio cuore si strinse nel petto, mi ero promessa di non farle mai del male e invece l'avevo fatto.
"Che ci fai qui, Kara?" chiese con rabbia. "Sono venuta qui per non vederti, chi ti ha detto dove stavo?"
"Ho chiesto di localizzare la tua posizione al DEO." ammisi piano voltandomi, quasi restai a bocca aperta per la sua bellezza, era in accappatoio davanti i miei occhi. "Ma prima di buttarmi fuori fammi parlare."
"Non voglio sentirti parlare, sono venuta in Italia per stare tranquilla e non vederti."
"Ti prego, Lena."
"Hai due minuti."
"Va bene." deglutii, due minuti per riaverla e dovevo spenderli bene. "Ascoltami, ho sbagliato. Dovevo dirti sin da subito chi ero, che rischiavo la vita ogni giorno per la gente, hai ragione."
"Questo lo so già, dovresti dire altro." disse mettendo le braccia conserte.
"Giusto." mi avvicinai a lei e il suo sguardo si ammorbidì visibilmente anche se non voleva farmelo vedere. "Io mi fido di te, del tuo cognome non mi è mai importato nulla! Tu non sei loro e lo so benissimo. Non ti ho detto questo per proteggerti, sapere il mio segreto poteva esporti e io non ero pronta a farlo, saperti in pericolo mi faceva male già quando stavi con me e non me lo sarei mai perdonata. Poi con te potevo essere Kara, solamente lei e avevo bisogno di questo, di farti vivere il mio lato umano."
"E mi avresti mentito per sempre?"
"No, te l'avrei detto. Volevo trovare il modo giusto e invece l'hai saputo nel modo sbagliato. Mi dispiace."
"Bene." disse annuendo, si avvicinò verso la porta finestra e l'aprì. "Adesso puoi andare."
"Lena...ti prego."
Indicò fuori e mi sentii il mondo crollare addosso, l'avevo persa e mi odiava. Con passo lento mi avviai verso fuori ma mi fermai davanti lei.
"Io ti amo, voglio che tu sappia questo. Ti amo e lo farò sempre quindi aspetterò che ti passi."
Feci un altro passo prima di sentire la sua mano sul mio braccio, mi voltai e la vidi sorridere debolmente prima di fiondarsi sulle mie labbra.


Quella volta rimasi stupita, pensavo davvero di averla persa perchè difficilmente Lena perdona e invece era andata contro il suo orgoglio per me. Da quel giorno siamo state più unite che mai fino anche a qualche ora fa' quando ho lottato contro uno dei nemici più potenti, per un attimo ho temuto di perderla, di cedere e invece è bastata una sua parola sussurrata arrivata al mio orecchio per trovare la forza. Oggi ho capito ancora di più che lei è la mia forza e voglio averla al mio fianco per il resto della mia vita.

"Kara, ne sei sicura?" mi chiede mia sorella. "Non è che il combattimento ti ha scombussolata?"

"Ne sono sicura, Alex. Io la amo con tutta me stessa, voglio solo lei al mio fianco." sorrido.

"Sono davvero felice per te, sorellina."

"Grazie..." dico poggiando una rosa sulla scrivania. "Pensi che accetterà?"

"Scherzi? Certo che si, è innamorata persa di te."
Sorrido e guardo il suo ufficio, è tutto pronto.

"Pensi che le piacerà? Forse dovevo trovare un posto migliore del suo ufficio o magari portarla a Parigi, a lei piace volare stretta a me, ormai non prende neanche più aerei perchè dice che con me sta più sicura." sorrido ancora, sono davvero felice e agitata.

"E' il posto del vostro primo incontro."

"Il posto dove i nostri occhi si sono trovati la prima volta." sottolineo.

"Ecco, lo dite sempre voi due." abbassa lo sguardo sul telefono. "Stanno arrivando, allora io vado. In bocca al lupo, Kara."  mi sorride e mi lascia un bacio veloce sulla guancia prima di sparire dietro la porta.
La stessa porta dove arriva lei, l'amore della mia vita.

"Amore, che ci fai qui?" mi chiede. "Non dovresti riposare dopo la lotta di oggi?"

"Avevo voglia di star con te." le dico lasciandole un bacio sulle labbra.

"Sarei passata io, ovviamente." mi lascia un altro bacio e va verso la scrivania dove trova la rosa che ho messo lì per lei. "E questa?" 

"Per te." sorrido.

"Grazie, amore." mi sorride felice. "C'è qualcosa che vuoi dirmi? Hai fatto qualche guaio?"

"Una cosa c'è...ma non ho fatto nessun guaio."

"Dimmi." mi dice ansiosa.

"Intanto, stai tranquilla." la rassicuro avvicinandomi. "Ricordi che questo è il posto dove ci siamo viste la prima volta?" 

"Certo, tu eri con tuo cugino. Non ti avevo mai vista ma sono rimasta a fissarti per non so quanto tempo." sorride e io ricambio.

"La prima volta che ti ho salvata, la ricordi?"

"Si, come dimenticarla. Ho sempre odiato volare e quando quei droni mi hanno attaccata per fortuna sei arrivata tu." 

"Lì ho capito che c'era qualcosa che ci legava. Ho iniziato a venire nel tuo ufficio, solo per vederti."

Mi guarda dubbiosa ma sorridente e mi invita a continuare.

"Ricordi quando abbiamo pranzato insieme alla CatCo durante la mia pausa?"

"Quello fu un bel momento anche se dopo successe quella cosa con i daxamiti..."

"Non pensare a questo, eri bellissima quel giorno. Ho adorato quel vestito, mi sono persa ancora di più nel tuo sguardo quel giorno."

"Kara..." mi chiama con gli occhi lucidi.

"Oh...aspetta. Ricordi quando sei stata avvelenata?" ancora mi fa male pensare quel giorno, pensavo davvero di averla persa. "Ero cosi spaventata, non potevo perderti."

"Hai rischiato di farti scoprire da tutti." annuisce e una lacrima scorre sul suo viso.

"Ne abbiamo passate tante. Ma siamo finalmente insieme e nessuno può farti del male. Non vado da nessuna parte senza di te, ricordi? L'ho promesso."
Mi avvicino e le raccolgo la lacrima e lei fa lo stesso.

"Amo tenerti in braccio. Amo vederti felice." sorrido. " Qualsiasi cosa succeda, ti proteggerò sempre."
La stringo tra le mie braccia.

"So di essere indistruttibile, ma tra le tue braccia, mi sento veramente al sicuro."

"Ti amo, Kara." la sento sussurrare e mi stacco leggermente da lei.

"Ho una domanda adesso, da farti." sospiro e prendo l'anello dalla tasca della mia giacca. "Signorina Luthor, vuole farmi l'onore di diventare mia moglie?"

Sgrana gli occhi e guarda l'anello, non si aspettava una cosa del genere, non abbiamo mai parlato di matrimonio ma io voglio farlo, voglio che sia mia moglie.

"Kara...io, io certo che voglio sposarti."

Si fionda tra le mie braccia e la sollevo felice. 
Non avrei mai immaginato di incontrare l'amore della mia vita così.
Non avrei immaginato tutto questo con lei.
Il destino ha incrociato le nostre strade e per una volta sono grata. 
Grazie, destino. Grazie di aver messo questa donna nella mia vita, te ne sarò grata per sempre.


Questa è la mancanza raga, la mancanza delle Supercorp e siamo ancora a nulla...ma come faccio? Ho bisogno di gioie e ho scritto questa per regalarne qualcuna anche a voi, basta disgrazie, pianti e musi lunghi...oggi le facciamo sposare. 
Buona lettura raga, spero vi piaccia.

   
 
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