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Autore: MattySan    24/05/2019    2 recensioni
Sequel di Gli Affari Sono Affari.
Sono passati mesi dall'ultima avventura di Leodore e adesso tutto sembra andare per il meglio nella sua vita.
Ma il passato tornerà a farsi sentire in modo inaspettato, coinvolgendo il leone e gli altri protagonisti in una reazione a catena dalla quale nessuno sarà escluso.
E stavolta Leo non sarà solo.
Genere: Drammatico, Generale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Capitan Bogo, Judy Hopps, Nick Wilde, Sindaco Lionheart
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Leo si svegliò, era pomeriggio inoltrato e aveva dormito decisamente troppo, uscì dalla sua stanza dirigendosi in salotto, dove vide Manchas ancora dormiente con sempre l’iPod collegato con le cuffie alle sue orecchie.
Il leone sorrise, sapeva quanto il giaguaro nero facesse per lui ma era ancora con i pensieri fissi sul caso, comunque c’era già passato e stavolta avrebbe reagito fin da subito e con determinazione, non come la volta precedente.
Era un leone e soprattutto era il sindaco di una immensa metropoli, non sarebbe stato fermo a guardare. Si inchinò vicino a Manchas, gli accarezzò dolcemente la fronte, spense il suo iPod e lo ripose sul tavolo.
“Grazie” gli sussurrò.
Improvvisamente, la mano di Manchas afferrò quella di Leo e la strinse forte ma gli occhi del giaguaro erano ancora chiusi, forse era una reazione del sonno e Leo che era leggermente arrossito in volto, prese una coperta e coprì Manchas, lasciandolo dormire beatamente mentre sfoggiava un tenero sorriso.
Chiamò Gazelle che le disse di essere ancora al servizio di Bogo alla centrale, ma che si sarebbe recata alla sua villa tra un’ora per prendere alcune cose, così il leone pensò di fargli una sorpresa e dopo essersi vestito, scese le scale e uscì in strada per recarsi alla più vicina pasticceria.
Comprati i dolci preferiti della sua amata, Leo si diresse con la macchina alla sua villa che da quando Gazelle era andata a vivere con lui, ora era abitata unicamente da Bruce, Jacob e Kiefer ad eccezione di Gerard che aveva comprato un appartamento per conto proprio in centro. Dopo che Leo svoltò l’angolo ed entrò nella periferia di Zootropolis, si sentì subito meglio, ora si era gettato tutto il caso alle spalle e aveva i pensieri fissi solo sulla sua Gazelle.
Arrivato al cancello, entrò e parcheggiò la macchina nel cortile, scese e salì gli scalini della struttura e fu Kiefer a riceverlo.
“Ciao Leo! Gazelle non è ancora arrivata ma non dovrebbe tardare, nel frattempo la puoi aspettare nel grande salone” disse la tigre mentre tornava al piano di sopra.
Leo si sedette e nascose la scatola dei dolci dietro un mobile, si guardò intorno e si rilassò comodamente sul divano, prendendo un bicchiere di whiskey dal bancone della sala e sorseggiandolo mentre se ne stava in dolce attesa di Gazelle.
Vista l’attesa, decise di posare un attimo il bicchiere sul tavolo e di mettere su un disco per ascoltare un po’ di musica adatta all’atmosfera, andando a cercare nel grande archivio posto nella sala accanto, dove vi era un’infinità di CD di intere generazioni musicali ed era una scelta non proprio facile.
Mentre scorreva tra i CD, un particolare attirò la sua attenzione.
Vi era incastrato qualcosa in mezzo alla fitta fila dei dischi, sembrava spesso e aveva l’aria di essere una specie di fascicolo o documento, lo afferrò con due zampe perché era veramente incastrato tra tutti i dischi e si riusciva ad afferrarlo a fatica ma pian piano venne fuori.
Era una specie di fascicolo bianco sul quale erano incise parole e lettere ad occhio incomprensibili, ad eccezione di una frase.
“Project… Pro… X…” si sforzava Leo di leggere ma sembrava non capirci granché.
In fondo al corridoio si udì il rumore della porta che si apriva.
Dei passi iniziarono a venire verso la sala grande.
Leo rimise subito il fascicolo al suo posto e afferrò al volo il primo CD che gli era capitato, richiuse lo sportello e inserì il CD nell’apposito dispositivo musicale, andò dietro il mobile e afferrò la scatola di dolci.
Gazelle fece appena in tempo a entrare nel salone e subito fu raggiunta dalla voce di Bryan Ferry che cantava ‘’Avalon’’ ed era udibile per tutta la sala, il CD scelto a casaccio da Leo era un album dei Roxy Music del 1982 e Gazelle ne fu subito estasiata, correndo incontro a Leo e dandogli un grande bacio.
“Grazie mille amore mio per la sorpresa, avevo proprio bisogno di svagarmi!” disse lei felicemente mentre apriva la scatola dei dolci e si sistemava sul divano insieme al leone, il tutto accompagnato da qualche bicchiere di whisky e dalla musica che riscaldava l’atmosfera.
Leo non volle fare domande sul caso, adesso gli importava solo di loro due ma inevitabilmente la sua mente portò subito alla luce quanto aveva visto poco fa.
Cosa significava quel fascicolo bianco?
Probabilmente niente, lui non avrebbe mai dubitato della sua Gazelle, ma ancora una volta le sue sensazioni non lo tradivano, lui sentiva che c’era qualcosa.
“Sei stato un amore come sempre con me, ho tanto bisogno di te proprio adesso che siamo nuovamente coinvolti in qualcosa che non ci appartiene” disse Gazelle mentre abbracciava forte Leo.
Lui ricambiò fortemente quell’abbraccio, per qualche istante dimenticò di nuovo tutto e si lasciò andare, i due si stesero sul divano in preda ad un attacco di passione e Gazelle sorrise interrompendo il leone facendogli segno di silenzio col dito, dicendo che sarebbe stata pronta ad una brava notte appena sarebbe arrivata a casa.
Leo annuì e si alzò dal divano, la musica si interruppe e Leo si avviò verso l’uscita.
“Io devo prendere alcune cose, arrivo subito ma te intanto vai a casa”.
“Ma dai ti accompagno io! Ho la macchina qui fuori!”.
“Anche io! Vai pure non voglio farti aspettare!”.
Leo uscì dalla villa e si diresse in macchina ma non se ne andò via subito, fece il giro e si piazzò da una parte in attesa che lei uscisse.
 
Sono un idiota! Che sto facendo?
 
Leo rimase in silenzio ad attendere, finalmente vide uscire Gazelle, lei salì in macchina e se ne andò, il leone scese dalla sua vettura ed entrò nuovamente nella villa, andando nuovamente ad aprire i mobili dei dischi nella sala principale.
“Che sto facendo? Che sto facendo?” si chiedeva all’infinito nella testa ma intanto non la smetteva di cercare quel fascicolo di prima, si ricordò che era nella stessa sezione del precedente disco dei Roxy Music che aveva riposto poco fa.
Trovò la sezione ma non c’era il fascicolo, anzi, lo spazio dove era incastrato prima adesso era più ampio e la fila di dischi era più ordinata.
Lo aveva preso Gazelle?
Era l’unica spiegazione.
Il leone richiuse tutto e tornò in macchina.
Si guardò nello specchietto e si accasciò sul volante, non sapeva davvero cosa pensare.
“Sono impazzito, sono impazzito…” si ripeteva continuamente, per poi alzare la testa improvvisamente dal volante, sistemare lo specchietto e accendere la macchina.
“Probabilmente sarà un suo disco inedito, lo avrà preso per tenerlo al sicuro in cassaforte in casa nostra” si disse e ci fece una risata sopra.
Ma perché non aveva preso allora anche altri dischi?
Ce ne sono molti inediti ed edizioni speciali limitate in quella collezione.
Leo scacciò tutte queste domande e partì, dirigendosi verso casa sua per concentrarsi unicamente sulla bella notte che avrebbe passato con la sua amata, era una vera iena a letto e lui già era eccitato all’idea.
Ma il dubbio rimaneva comunque.
Leo lo avrebbe scoperto.
  
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