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Autore: Uptrand    26/05/2019    10 recensioni
Gli Yahg hanno deciso di non rispettare gli accordi con il Consiglio della Cittadella e una numerosa flotta di conquista si sta muovendo verso la colonia salarian indipendente di Erinle.
Da due settimane sotto assedio degli yahg e difesa dalle forse dell Iniziativa di Difesa Galattica (I.D.G.) agli ordini del Consiglio.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dasha le prese il viso tra le mani « Tesoro, adesso voglio tutta la tua attenzione, perché hai detto bugia? Su quali parole hanno mentito e chi? » 
« L'asari, dicendo che avrebbe convinto il batarian. » fu la risposta del phantom, udita da tutti.
Olivia si fece ogni istante più seria, mentre rifletteva su quelle parole . Volgendo lo sguardo a Jerod e in generale a tutti i consiglieri « Se per caso fosse già tutto deciso? Non è la prima volta che ho il sospetto che sia tutta una messinscena. » 
« A che vantaggio? » domandò Decus, il rappresentante turian nel Consiglio. 
Fu la Weaver a farsi avanti avendo un'idea « Le elezioni politiche su Thessia non sono terminate, Jeyna era la candidata dell'attuale governo conservatore. Dopo la sua sparizioni non hanno proposto altri nomi in segno per rispetto o così dicono, dovesse tornare come un'eroina vincerebbe facile. »
« Soprattutto se salva un migliaio di persone rapite, magari dopo che il Consiglio rifiuta la proposta di quel Crogar. » commentò Prince, il consigliere umano.
« C'è però un dettaglio che non convince. » disse Eriasa « Gli yahg sono pronti a un risarcimento completo, bene, ma in che valuta? In un rapporto avevo letto che hanno eliminato il denaro dalla loro società, ritenendolo fuorviante rispetto a questa loro dottrina. » 
« Credo che quei cinque simpaticoni siano qui per questo. » dichiarò Dasha. 
« La loro presenza è stata una sorpresa anche per noi, ammettiamo che ancora non ne conosciamo il motivo. » preciso Bakara « Crede che pagheranno per gli yahg? »
« Dipende da cosa pensano di guadagnarci, ma per una simile cifra deve essere qualcosa d'importante. Non dimentichiamoci poi della famiglia a cui appartiene Jeyna: i Thatora. Molto influenti e dannatamente ricchi, non si espongono mai e questo rende difficile conoscere il loro patrimonio. Spero che nessuno prenda per buona la denuncia dei redditi a fine anno? »
« Lei, invece, ha sempre dichiarato il vero? » fu la risposta spiccia di Jerod. 
« Consigliere, mano sul cuore, ho la coscienza pulita. » asserì Dasha sfoggiando un sorriso perfetto. 
Il salarian scosse la testa e lasciò perdere, conosceva la realtà e c'erano ben altri problemi. 
« Direi quindi che rimane la situazione dei batarian da risolvere. Fino adesso abbiamo poche informazioni, ma con quanto sta accadendo renderà difficile rimanere nascosti. Incarichiamo i nostri s.p.e.t.t.r.i., possono gestire la cosa con discrezione e raccogliere le informazioni che ancora ci mancano. » propose Nine'Fogar vas Sozal, la consigliera quarian, il resto dei sui colleghi annuì. 
« Bene...Ka'hairal Areno, lei ha chiesto udienza come rappresentante... »
« No! » fu la secca risposta del batarian. 
« Mi scusi? »
« Come Renim della Nuova Egemonia, sono la guida di tutti i batarian che vivono nella colonia.  Sono succeduto a mio padre, ora i suoi doveri sono i miei. »
Jerod sgranò gli occhi, l'arrivo di Areno era stato presentato come una semplice delegazione. Era evidente che qualcuno aveva interpretato male la situazione. 
« Con il titolo di Renim, lei è in pratica... »
« Il capo di stato della colonia. » specificò Areno. Perfino lui aveva ancora difficoltà a credere a come la sua vita era stata sconvolta in qualche ora. 
« Ci dica cosa sta accadendo su Khar'shan e come lei si trova in questa posizione? »
« C'è confusione, ma per il momento non si segnalano violenze all'interno dell'insediamento. In questo siamo aiutati dalla presenza dell'esercito Yahg, anche se si sono allontanati la città rimane in pericolo. Questa paura fa si che per il momento tutti siano uniti contro il nemico esterno. »
« Capisco. »
« Con la morte...l'assassinio di mio padre... serviva una guida e ho capito che non si poteva rimanere sulla vecchia via, anche se era il suo volere. Sono stato convinto che era necessario un cambiamento. »
Il salarian fissò Asiria per un'istante limitandosi a  dire « Immagino. »
« Nel giro di poche ore sono riuscito a raccogliere un discreto seguito, tutti batarian della mia età. Della generazione che non è cresciuta aggrappata a vecchie glorie che ormai non significano niente. Siamo riusciti a imporci, senza usare nessuna violenza. Ammetto che in questo sono stato facilitato dal fatto che nessun altro membro del governo sembrava aver intenzioni di combattere per il comando in quel momento. » 
« In pratica, ha fatto un colpo di stato? » commentò Jerod. 
« Si. » affermò lui dopo un profondo respiro. 
« Sentiamo cosa ha da dire. »
« Mio padre era un individuo forte, ma troppo orgoglioso per riconoscere la verità... a noi batarian serve aiuto. Ora più che mai, il nemico sta bussando alle nostre porte. Il Consiglio è l'unico che può darcelo...ma veramente questa volta, non siamo mai stati una priorità per voi. Ma forse adesso, con gli yahg che vi danno problemi, ci darete retta. Non posso mostrarvi niente per convincervi a darmi fiducia, ho solo questo... » azionò il suo omnitool e inviò un file. 
Questo arrivò istantaneamente sui terminale di consiglieri, diedero una lettura e incominciarono a parlottare fra loro sorpresi. 
« Le cose stanno veramente così? Nessuna sorpresa? » domandò Jerod. 
« Si, quello è il testo della prima legge che ho varato. La cancellazione della schiavitù come pratica legale presso il mio popolo. Qualcosa che mio padre e altri vecchi si erano sempre rifiutati di fare, per semplice orgoglio. Anche quando non c'era più nessuno schiavo, ne navi di schiavisti dirette a saccheggiare le colonie nei Sistemi Terminus. Non è mai stato qualcosa in cui i batarian della mia generazione abbiano creduto, sentivamo palare di schiavi nei racconti dei nostri genitori ma nessuno di noi ne ha mai avuto o visto uno. So che per il Consiglio appoggiare un governo che considera legale la schiavitù era motivo d'imbarazzo, cosa che vi ha trattenuto dall'aiutarci. Ma da adesso, le cose cambieranno. » 
« Riconosco che è un gesto che apprezziamo, credo che i miei colleghi siano d'accordo con me. Però capirà che non possano decidere al momento se i batarian meritano di ricevere fondi e quanti, solo per questo servirà un'altra udienza. » 
Areno strinse la mani a pugno, sapeva che quanto stava dicendo il salarian non era sbagliato « Noi non abbiamo tempo! » esclamò rabbioso. 
« Weaver! » gridò voltandosi di scatto verso di lei. « Il Leviatano di Dys per il suo denaro. Cosa ne dice? » annunciò a gran voce, sapendo di star giocando la sua ultima possibilità.
L'espressione della donna non cambiò minimamente, ma dimostrando il più basso interesse possibile « Anche immaginando che sia stato recuperato dalle macerie della base sotterranea, ricordo che l'hai fatto crollare tu su ordine di Olivia, perché mi dovrebbe interessare? »
Areno deglutì a vuoto, avrebbe voluto un'arma o qualcosa di solito a cui appigliarsi. Quello non era il suo campo, era un militare da quando era adulto. 
Eppure eccolo lì, un novellino che trattava con Dasha Weaver. Aveva discusso a lungo con Asiria su chi avrebbe dovuto trattare con la Signora di Noveria, Areno aveva sperato fosse lei a occuparsene.
Ma a ragione gli aveva risposto che doveva essere lui, in qualità di nuovo capo dei batarian. 
« Perché parliamo di un razziatore quasi totalmente intero, da esso ha ottenuto le parti migliori: nucleo e neuroni, ma non significa che il resto sia da buttare. Anzi, credo che quelle parti siano anche le più difficili da studiare e proprio per questo ottenere qualcosa di commerciabile dev'essere un'impresa. A lei non interessa la tecnologia, ma avere qualcosa da vendere. » dichiarò costringendosi a sorridere alla fine, per mostrarsi sicuro. 
Quella era stata un'altra idea della sua ragazza, in sole due ore era riuscita a mettere giù alcune osservazioni da poter usare in quella negoziazioni. Vi era solo il problema che si trattava di ipotesi, a lui il compito di farle sembrare certezze. 
La vide sorridere leggermente, le sembrò un animale pronto a strappargli la pelle. 
« Certe decisioni vanno ponderate, dovrò discuterne con il mio CdA. Serve tempo. »
« Non ho tempo! » gridò rabbioso, dando sfogo a tutta le tensioni trattenuta fino a quel momento. 
« Infatti...tu...io mi posso permettere di attendere, aspettare che il prezzo cali. » fu la fredda e spietata dichiarazione di lei. 
« Vada all'inferno Weaver! Anche voi Consiglieri! Non volete darmi subito quello che mi serve? Allora forse lo faranno quegli altri tizi che accompagnavano gli yahg, se ho ben capito sono ricchi quanti lei o quasi. Mi serve denaro, non m'importa da dove lo prenderò! » dichiarò sfuggendo ad Asiria che aveva provato a placarlo, quella parte non era stata assolutamente prevista. 
Furioso e a grandi passi si allontanò sotto gli occhi di tutti, ebbe solo un momento di vergogna quando incrociò lo sguardo di Olivia. 
Sapeva di star sbagliando, ma non sapeva cos'altro fare adesso che l'enorme responsabilità di badare al suo popolo gravava su di lui. 
A meta corridoio sentì qualcuno trattenerlo da dietro. 
Si voltò di scatto, pronto a litigare con Asiria.
Quasi desideroso di farlo, per liberarsi di tutta la rabbia che sentiva dentro. 
Isabella, la vista del phantom lo bloccò. 
Poi la vide indicare con una mano, seguendo quella direzione con lo sguardo vide Dasha fargli cenno di avvicinarsi. Lui non avrebbe voluto, ma la donna che lo tratteneva non gli lasciava scelta. 
« Minacciare di vendere ad altri la merce che prima a proposto a me, una mossa estrema e decisamente pericolosa. Le sue abilità di negoziazione sono veramente uno schifo, qui e ora potrei ridurla in mutande. In futuro, deleghi questo compito ad altri. »
A pensarci dopo si sarebbe preso a pugni sui denti, per quello che gli uscì di bocca in quel momento « Però sembrano aver funzionato. » disse sorridendo, tremante ma felice per quel capovolgimento.  
Dasha si sporse leggermente verso di lui « Non tenti la fortuna, solo perché fa parte della combriccola di Olivia. »
Areno annuì in silenzio.
La Weaver si voltò verso il Consiglio « Avrei una proposta... » dichiarò con un ghigno.
« Sentiamo... » rispose Jerod. Sui volti dei consiglieri la medesima espressione. 
Quei sei individui a modo loro, erano dei “mostri” in quello che stava per avvenire. 
Fu una trattativa infernale di quarantacinque minuti, nelle quali Areno parlò poco e solo per monosillabi, Steve si annoiò a morte, Olivia cercò di fare da mediatore quando sembrava che tutto stesse per andare male e Isabella si sentiva avvampare nel vedere Dasha dare il meglio di se in quella negoziazione. 
Il batarian fissava incredulo in contratto che aveva tra le mani, in esso venivano promessi trecento miliardi di crediti da restituire in vent'anni a tasso zero. Lo stanziamento dei fondi sarebbe stato supervisionato da Olivia, giusto per evitare che qualcuno facesse il furbo. 
Ma era stato deciso anche molto altro, il Consiglio aveva fatto notare che una sostanziosa iniezione di denaro come quella era inutile se i batarian non creavano un'economia capaci di sostenersi da sola.
La Weaver aveva però un'idea precisa, a lui sembrava una completa follia ma decise che probabilmente non era la persona giusta per giudicare le idee di lei. Quindi rimase in silenzio, rimuginando sul fatto che un'idea tanto semplice quanto assurda potesse essere valida. 
Nessuno aveva mai pensato qualcosa di simile, anche perché sfidava ogni buon senso.
Quando il Consiglio richiamò la delegazione yahg questa si fece attendere per ben dieci minuti, la scusa era che Jeyna stesse discutendo animosamente. Quale però fosse l'argomento della discussione non si sapeva. 
Ma quando si presentò era chiaramente allegra. 
« Consiglieri, se permettete, il capo dell'Adunata batarian Crogar vorrebbe conferire con voi. »
Un cenno d'assenso e il menzionato si fece avanti. 
« Solo per rispetto verso i benefattori del mio popolo e della ambasciatrice Jeyna, libero tutti gli schiavi in mio possesso come segno di pace. » dichiarò visibilmente contrariato. 
« Un gesto che il Consiglio apprezza, sicuramente l'ambasciatrice merita tutti i nostri ringraziamenti, ma perché questo cambiamento? Mi pareva quanto mai fermo sulle sue decisioni. » dichiarò Jerod.
« Avete un'ottima ambasciatrice, non ho altro da dire. » e incrociò le braccia, senza guardare più nessuno e scocciato dalla situazione. 
« Con la questione dei prigionieri risolta, il Consiglio vorrebbe ridiscutere degli scienziati che avete aiutato a far evadere? »
A farsi avanti questa volta fu Okex, l'ambasciatore yahg, costringendo l'asari a farsi da parte. 
« Avete i prigionieri senza aver dato nulla in cambio, l'impegno di un risarcimento completo da parte del mio governo. Non avete dato ancora niente, ma avete già avuto molto. Vi ricordo che noi non siamo stati sconfitti. In ogni caso quegli individui dove siano non lo sappiamo. »
I consiglieri si scambiarono degli sguardi e sorrisero: negazione, il trucco più vecchio che ogni governo poteva usare per giustificarsi. 
Quello che serviva al Consiglio, il Dominio yahg riconosceva ufficialmente che quegli scienziati non risiedevano presso di loro. 
Adesso potevano mandare qualcuno a cercarli, per recuperarli o assassinarli a seconda delle circostanze. 
Sarebbe stato molto più complicato se la presenza di quegli individui fosse stata ufficializzata.
« Per adesso il Consiglio accetta questa versione, ma ne riparleremo in un secondo tempo. Ammiraglio...» Olivia scattò sull'attenti « Credo che lei avesse alcune domande da rivolgere ai nostri ospiti. » 
« Sissignore. » quindi si voltò verso la delegazione yahg « Jessie Taylor, una donna umana di carnagione scura, lei...dovrebbe aver partecipato all'attacco...dove si trova? Desidero conversarci. » 
Sorprendentemente a risponderle fu Paul Kondom della C.D.W. « Penso di poterle rispondere io, almeno in parte, dopotutto...conosco questa storia dall'inizio. La signora Taylor ha lavorato per la mia impresa per quasi due anni... »
« Con quali incarichi? » 
« Questo temo di non poterglielo dire, capirà, come la sua amica Dasha abbiamo i nostri segreti. Diciamo solo che era impegnata sul campo, nei Sistemi Terminus. Durante quell'incarico entrò in contatto con gli yahg, posso dire che lei rimase affascinata dallo loro cultura e questo permise un avvicinamento che sfociò in un discreto commercio. » 
« Mi scusi? » fu la sola cosa che Olivia riuscì a dire, tanto era scioccata. 
Anche ai consiglieri quell'ammissione non piacque per niente, gli sguardo severi che lanciavano mentre parlavano tra loro erano più che eloquenti. 
« Vi posso dichiarare che si è trattato di un commercio innocuo. Tecnologia civile vecchia di almeno un secolo e … »
« Per favore, non ho tempo da perdere ad ascoltare gli stupidi trucchi di un dilettante allo sbaraglio. » lo interruppe malamente Dasha « Jessie Taylor, vogliamo sapere di lei. »
L'uomo sorrise divertito prima rispondere « Parole grosse per chi ha conseguito da poco la licenza minore di studio. » frase che fu accompagnata da diverse risatine. 
Gli occhi porcini di Kondom si fecero attenti, mentre osservava quella donna arrossire per la vergogna. L'aveva presa in contropiede, voleva gustarsi quella sensazione. 
« Avresti dovuto essere più discreta. Comunque complimenti per aver ripreso a studiare, dimmi, adesso sai leggere e scrivere oppure c'è qualcuno che lo fa per te? » 
« Jessie Taylor! » disse Olivia piazzandosi ben davanti a lui.
« Dicevo...dopo aver dato un contributo significativo a prendere contatto con gli yahg si è dimessa , da quel momento non ho più avuto sue notizie. » 
Olivia guardò lui e gli altri grandi industriali, le fecero ribrezzo. Le ricordavano i maiali della “La fattoria degli animali”di George Orwell.  
Avete letto quel libro quando ancora studiava, trovandoli veramente disgustosi. 
Dasha era più spietata, ma anche così le sembrava migliore di tutti loro.
« In questo “innocuo” commercio, chi altri è coinvolto? Magari i suoi amici dietro di lei? Credo che dobbiate pur aver registrato da qualche parte questi traffici? Fosse anche solo per giustificarli al fisco, sono curiosa di sapere con che nome? »
« Questa piccola tratta si è poi dimostrata abbastanza redditizia da convincermi a invitare i miei soci a partecipare, non potendo la mia umile impresa fornire tutto quello richiesto dai miei clienti. » 
« Il nome? » 
« Amalgama Groups. » 
Olivia non seppe mai dove trovò la forza di rimanere calma, avrebbe voluto sbatterlo a terra per costringerlo a parlare « Io... forse vi sfugge che nelle ultime due settimane vi è stata un'inchiesta segreta su questa Amalgama, tra le varie accuse le più gravi sono commercio di persone, rapimento di minori ed esperimenti medici su individui non consenzienti. »
L'unica reazione di quell'uomo fu di sorridere « Non poteva saperlo se era segreta, fossi stato a conoscenza che ci cercavate vi avremo dato tutte le informazioni richieste. La Amalgama è ufficialmente registrata come un'impresa nei Sistemi Terminus, solo su Parnack. Per gli altri crimini le assicuro che non abbiamo colpe. »
« Sul serio? »
« Noi siamo responsabili della nostra merce solo fino a quando è nostra. Chieda agli yahg, probabilmente qualcosa della nostra tecnologia sarà finita in mano a degli estremisti. Le “correnti” politiche esistono anche presso di loro, spero non vorrà fare di tutta l'erba un fascio.»
« Abbiamo una trentina di bambini trattati come cavie, comprati e venduti su cui facevano test per biotici e questi sono solo quelli che abbiamo trovato vivi. Vuole sapere quanti sono quelli morti? »
« Davvero tragico...ma vorrei sapere dov'era chi doveva impedirlo? Forse lei dovrebbe perdere meno tempo a tessere intrighi di potere con la Weaver e il Consiglio, non mi stupisco che lei abbia trascurato la sua base al punto che è stata invasa senza problemi. »
« Ma come osa... »
« Per non parlare che trovo ipocrita che una donna che ha abortito, si preoccupi così tanto per dei bambini. » 
Olivia fece un passo indietro, come si fosse scottata. 
Non capiva, quello doveva essere un segreto. Loro non potevano sapere. 
« Abbiamo sentito la storia che lei avrebbe concepito un feto, con il suo marito turian, grazie a una tecnologia sperimentale... ma la Taylor è stata così gentile da fornici una versione diversa e decisamente più credibile. Dopotutto sappiamo che era presente, quando la sua gravidanza è stata confermata. Non convinta da questa storia ha fatto delle analisi, pare che il padre fosse suo fratello. »
Nella stanza scese il silenzio totale.
« Lei è scemo. » dichiarò Olivia davanti a quell'assurda bugia. 
« Questa sarà la storia che noi sosterremo. Olivia William Shepard, figlia maggiore del grande eroe, a sua volta eroina della galassia è solo una persona avida di gloria che ha formato un triangolo di potere con Dasha Weaver, persona dal passato mai del tutto chiarito e poco raccomandabile, e il Consiglio della Cittadella. Talmente priva di morale, rispetto alla versione pubblica, da avere un rapporto incestuoso con il fratello verso cui è sempre stata troppo premurosa. »
« Nessuno crederà a questa merda! » 
« Io si. » dichiarò Jeyna facendo voltare tutti verso di lei « Ho incontrato la signora Taylor su Parnack, si era convertita alla Dottrina del Dominio. Mi ha raccontato molto della “faccia nascosta” di Olivia William Shepard, fornendomi al contempo delle prove credibili. Sappia che appena possibile ho intenzione di rendere tutto pubblico, credo che le persone debbano sapere chi è la loro grande eroina. » 
Kondom si sentiva euforico, aveva zittito la Weaver e messo a tacere una Shepard. Non credeva che quella notizia sull'aborto avrebbe messo a zittito la rossa eroina così facilmente. Quella menzogna che avevano pianificato era perfetta, vera e falsa in parti uguali. La gente non avrebbe saputo cosa credere. 
Non aveva niente di personale contro Olivia, ma troppo volte era sembrata disposta a collaborare con la Weaver. Quelle due donne assieme avevano una sorta di sinergia, qualcosa che a volte aveva fatto male al suo portafoglio. 
Era contento che fosse riuscita a salvare la galassia due anni fa, ma adesso per i suoi affari sarebbe stato più utile che lei e il suo mito crollassero. Magari in mondo eclatante, danneggiando anche la Noveria Corps. 
Passi pesanti risuonarono nella sala, « Ehi! » gridò rabbioso Steve. 
Paul camminò all'indietro, alzando d'istinto le mani in gesto di resa. 
« Mi tocchi con un dito e le faccio causa. » 
Il fratello però si era intanto fermato, appena si era messo tra lui e Olivia. 
Lo guardava con espressione truce, apparentemente indeciso su cosa fare. Ben consapevole di cosa avrebbe voluto dire colpire qualcuno di così importante, in una situazione come quella. 
Dall'altra parte voleva difendere Olivia. 
Ma una figura ben più imponente di qualsiasi umano gli si mise davanti: Okex, l'ambasciatore yahg.
« Sappia che lei sarà accusato di crimini di guerra, secondo le leggi del vostro Consiglio. L'assassinio di tutti gli yahg, quando ha conquistato la base su Erinle, non resterà impunito. » 
Lui lo guardò esterrefatto « È impazzito? Si erano tutti suicidati ben prima del mio arrivo. »
« Questa è soltanto la sua versione. » 
« Il soprannome di “Comandante Massacro” è ben meritato. » disse Kondom da dietro lo yahg. 
Per Steve fu troppo « Me ne frego di cosa pensate! Il I reggimento è al di sopra di ogni legge di guerra, quando viene mobilitato. »
« Sappia che per noi yahg lei è doppiamente colpevole. Chiederemo che ci venga consegnato e allora potrà essere giudicato anche per un altro crimine, assurdo che voi non lo consideriate tale, di aver generato una prole malata da una femmina insana. »
Quelle parole furono tanto assurde per Steve che gli ci vollero alcuni secondi per capire, per essere sicuro di aver intenso bene. Si sporse in avanti, riuscì solo a mormorare quella frase per la rabbia che sentiva « Vediamo di capirci. “Tempo scaduto”, il motto del mio reggimento, significa che il tempo a disposizione dei nostri nemici è scaduto. Noi facciamo una sola cosa, ma la facciamo dannatamente bene: distruggiamo l'obiettivo. Quindi lei e i suoi simili non sentitevi al sicuro solo perché siete compatti e tanti, mi serve solo l'ordine e Parnack lo riduco a un deserto. Il suo pianeta, voi yahg, la vostra dottrina e alleati per me potete andare a fare in culo. » 
Okex era stato scelto per un motivo, aveva superato le prove che lo rendevano idoneo a vivere tra non-yahg che non osservavano la Dottrina. 
Avrebbe dovuto uccidere l'umano che aveva insultato la sacra legge, ma grazie all'addestramento passato si controllò. 
Per nulla intimorito da quelle parole esagerate, gli puntò contro un dito enorme quanto il suo proprietario. 
Le parole che voleva dire però non uscirono mai. 
Isabella, non sapeva dire quando fosse arrivata, era di fianco a lui. 
Era immobile, braccia lungo i fianchi, solo gli occhi di lei gli erano puntati contro. 
« Se avete finito di dar spettacolo, il Consiglio desidera proseguire. » dichiarò serio Jerod, interrompendo quel confronto per quanto interessante. 
« Signor Kondom, è da un po' che ce lo domandiamo: in che veste partecipate a questa udienza? »
« Consiglieri, gli yahg hanno eliminato il denaro dalla propria società. Il nostro commercio con loro è in verità un baratto, le nostre merci in cambio di lavoro gratuito. Io e miei soci siamo qui per ufficializzare la nascita della Amalgama Groups, fusione di un quinto di ognuna delle nostre società, il cui scopo è lo sviluppo di un'economia stabile nei Sistemi Terminus e favorire l'integrazione degli yahg, vorcha e batarian. Razze troppo a lungo discriminate. Mentre Vorcha e Batarian avranno un regolare stipendio, gli yahg lavoreranno per noi mettendoci a disposizione il loro esercito per la sicurezza delle nostre navi, beni sui pianeti e impiegati. Come insegna la Weaver... avere una sicurezza privata è una necessità vista la pericolosità dello spazio. »
« Capisco, quindi vi appellate agli stessi principi di cui gode la Noveria Corps? » chiese il salarian.
« Esatto, sebbene nata da parte delle nostre società la Amalgama Groups sarà un'entità autonoma e indipendente con sede nei Sistemi Terminus. Così sarà presentata alla borsa galattica tra qualche giorno. Sono certo che tutto sarà accettato senza problemi, dopotutto, le basi legali della sua nascita si ispirano a quelle della creazione della Noveria Corps. Per non dire che sono identiche. Credo che in nome della libera concorrenza e del commercio nessun avrà da obiettare. Mentre, riguardo alle accuse che ho sentito per la prima volta in questa sede, ci dichiariamo innocenti ed estranei. Come anche riguardo a qualsiasi cosa sia coinvolta Jessie Taylor, nostra ex-dipendente da molto prima di tutto questo. Siamo estranei a tutto, quindi nessun crimine ci è imputabile. Noi ci siamo limitati al commercio, come stabilito dalla legge. Siamo pronti a denunciare chiunque provi a diffamarci.»
   
 
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