Film > Ralph Spaccatutto
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Autore: lmpaoli94    27/05/2019    1 recensioni
Dopo essere rimasti fuori dal loro rispettivo gioco, il panico e la tensione si impadronirono del povero Ralph.
Anche se era un uomo grosso che sapeva badare a se stesso, non riusciva a mantenere la calma quando non vedeva nessuna speranza.
Ma la sa amica e compagna di mille avventure Vanellope non era del suo stesso avviso.
Riusciva a stare calma e ad essere felice in ogni frangente.
Soprattutto sapendo che stava per dare inizio ad una avventura in un mondo completamente diverso dal suo e da quello di Ralph…
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ralph Spaccatutto, Vanellope von Schweetz
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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< Che cosa vorresti dire con queste parole, Toad? > domandò spaventata Vanellope.
< Quello che ho detto… Non riesci a capire? Nessuno torna indietro da questo mondo in vita… >
< Cosaaa?! Perché non ce l’hai detto prima?! >
< Abbassa la voce, Ralph. Vuoi farti sentire da tutti i fantasmi? >
< Non m’interessa! Voglio tornare immediatamente al castello! >
< Lo sai che non possiamo, Ralph. Abbiamo una missione da compiere… Toad, che missione dobbiamo fare per uscire vivi da qui? > domandò confusa Vanellope.
< Non ne ho la più pallida idea. >
< Forse per prima cosa dobbiamo rintracciare Re Boo. Sono sicuro che potrà aiutarci. >
< Voglio proprio vedere come, Vanellope. >
< Tu hai un’idea migliore, Ralph? >
< Sì. Suicidarmi. >
< Smettila di fare lo sciocco ed entriamo nel castello. Questo cortile non fa che mettermi i brividi. >
< Più che altro sto morendo di freddo vestito così e senza scarpe. >
< Ma quello è il tuo abbigliamento, Ralph. >
< Sì Vanellope… Nel mio mondo. Non qui. >
< Va bene, hai ragione. Se torniamo vivi ti prometto che ti comprerò un paio di scarpe. >
< Grazie mille, sei un tesoro > replicò Ralph smorzando un sorriso finto.
< Avete finito di chiacchierare di cose inutili? Se rimaniamo qui senza fare nulla è peggio per noi. >
< Hai ragione, Toad. Chi entra per primo? >
< Posso farlo io. Non ho paura di un gruppo di fantasmi. >
< Allora vai pure, Ralph. Accomodati pure. >
< Ok. >
Ma mentre si avvicinò al portone d’entrata, Ralph sentì un groppo in gola.
La paura si stava impadronendo di lui, facendolo divenire sempre più nervoso.
“Ok. Vedrai che andrà tutto bene” pensò il gigante dandosi forza.
Una volta dentro, sembrò tutto normale.
Il salone del castello era molto vasto ed in mezzo alla stanza una scalinata che portava dritto al piano di sopra.
“Bene. Facevo male a preoccuparmi” fece Ralph tirando un sospiro di sollievo.
Ma appena si girò per richiamare l’attenzione di Vanellope e Ralph, una decina di piccoli fantasmi con il ghigno malefico e i denti aguzzi, si avvicinarono a Ralph mettendogli paura
< Aaah!!! > gridò il gigante < Lasciatemi in pace! >
Chiudendo gli occhi, per poco Ralph non sfondò il portone ritrovandosi nel cortile del castello.
< Che cos’hai visto, Ralph? Perché stai piangendo? >
< Non sto piangendo! > gridò irritato il gigante < E’ solo che non mi aspettavo di ritrovarmi un’orda di fantasmi dinanzi a me. >
< Voi tre! Che cosa ci fate nel castello di Re Boo! >
< Scusaci, piccolo fantasma. Non volevamo entrare senza permesso > replicò immediatamente Ralph con la voce che gli si rompeva in gola.
< Eppure l’hai fatto, stupido gigante… Allora? >
< Scusateci ancora per l’irruzione, ma siamo ospiti di Re Boo. Dobbiamo ritrovare la Principessa Peach e Mario > gli spiegò Toad.
< Non si trovano qui! > disse uno di loro < Andatevene finché siete in tempo. Non vorrete che la nostra collera sia incontenibile. >
< No no, assolutamente. Facciamo subito quello che ci dite. >
< Mi dispiace per voi, ma purtroppo non possiamo. Abbiamo bisogno di Re Boo per tornare indietro. >
< Re Boo non perderebbe mai tempo per tre creaturine insignificanti come voi, stupido funghetto. >
< Come hai detto, scusa? > replicò irritato Toad.
< Osi sfidarmi? Ti vorrei ricordare che io sono vivo, mentre tu… >
< Che cos’è tutto questo baccano?! >
Una voce fragorosa riscosse in tutto il castello e in tutto il cortile.
< Allora?! Nessuno mi risponde?! >
Spaventati dalla voce, le decine di fantasmi che avevano spaventato Ralph si dispersero in pochi secondi.
< Dalla voce perentoria credo che sia Re Boo… >
< Il nostro Re lo potrete trovare in biblioteca. Vi sta aspettando. >
< Grazie mille… Ci voleva tanto? > replicò risentito Toad < Avanti, entriamo. >
Una volta ritrovatasi nel salone centrale, Ralph, Vanellope e Toad si guardarono intorno.
< Secondo te che stanza dobbiamo prendere? >
< Salite le scale e prendete la prima porta a destra. Mi troverete lì > rispose Re Boo con tono grave.
< Grazie mille per, l’aiuto… Non avrei mai pensato che Re Boo fosse così gentile. >
< Non fidarti mai di un fantasma, Ralph. Sono crudeli per natura. >
< Ma veramente… >
< Non è colpa mia se in passato ti abbiamo fatto qualche scherzo, funghetto. >
< Come fai a sentire quello che dico? >
< Ti voglio ricordare che ti trovi nel mio castello… Qui i muri hanno anche le orecchie, sai? >
< Odio quando hai ragione. >
< Allora? Come vi sembra il mio castello? > domandò Re Boo piombando all’improvviso spaventando i presenti.
< Dannazione Re Boo! >
< Vedevo che non stavate arrivando quindi ho deciso di venirmi incontro… Allora, tutto bene? >
< Ho avuto giorni migliori > rispose Ralph.
< Credo anch’io… Venite con me. Ho trovato una cosa in biblioteca che può interessarvi. >
Incuriositi, i tre avventurieri seguirono Re Boo senza paura.
< Ecco, questa è la mia biblioteca. Attenti a dove mettete i piedi. >
< Perché? >
Ma senza attendere la risposta, Vanellope azionò un marchingegno di difesa che per poco non colpì il povero Toad.
< Meno male che l’ho visto all’ultimo. >
< Altrimenti avresti preso un libro in faccia, funghetto… Ahahah mi sarei scompisciato dalle risate > replicò divertito Re Boo.
< Non è per niente divertente… Allora? Questa cosa? >
< Calmati. Siamo quasi arrivati. >
< Dovremmo schivare nuove trappole? >
< No, se guardate avanti a voi. >
Ma Ralph non faceva altro che guardarsi intorno incuriosito.
< E tutti questi libri di pozioni e incantesimi? >
< Non sono affari tuoi, gigante da strapazzo. >
< Scusa, non volevo. >
< Diciamo che mi piace molto il mondo magico. Ed ora, visto che sono morto, ho tutto il tempo per leggere queste cose. >
< E le trovi interessanti? >
< Diciamo di sì… Ma la cosa più interessante delle ultime settimane è la lettera che voglio mostrarvi. >
< Quale lettera? >
< Ecco qui, Toad. Questa è una lettera scritta dalla principessa Peach in persona. >
< Com’è possibile? Vuoi forse dirmi che Peach è stata qui? >
< Sembrerebbe proprio di sì. >
< Che vuol dire sembrerebbe? Tu lo sapevi! >
< Mi dispiace ma non so cosa dirti… >
< Tu menti! Che cosa gli hai fatto?! >
< Niente! >
< Bugiardo! >
Vanellope e Ralph non avevano mai visto Toad così furibondo e arrabbiato.
< Sono convinto che è stata qui e tu l’hai torturata con degli stupidi giochetti allucinanti! >
< Ti stai forse riferendo alla trottola di legno che ho nei bassi fondi del castello? Non sono così crudele come pensi. >
< E allora come spieghi questa lettera che tengo in mano? >
< Lei aveva un assoluto bisogno di aiuto… Aiuto che gli ho generosamente offerto senza pensarci due volte. >
< Ed io ti dovrei credere? Che cosa dice questa lettera? È scritta con parole incomprensibili. >
< Quando ho visto Peach nella mia biblioteca intenta a scrivere su questo foglio di carta, ho notato che c’era subito qualcosa che non andava… Stava scappando da qualcuno… Ma non avrei mai pensato che fosse il drago Bowser. >
< E tu che cos’hai fatto? >
< Gli ho detto che l’unico posto sicuro era la nave volante che si trova nel Regno dell’arcobaleno… Ma lei non sapeva come arrivarci.
Voleva ritrovare Mario, colui che l’aveva sempre protetta in ogni occasione… Ma in quel momento stava soffrendo la sua lontananza… >
< La sua lontananza? Ma cosa stai dicendo? >
< Sì. Peach era alla ricerca di Mario. >
< Non è vero. Stai dicendo un sacco di bugie. >
< Sei libero di non credermi, Toad… Io non ho niente da perdere a differenza tua e dei tuoi amici. >
< Dopo che la principessa ti ha confessato le sue sofferenze, che cos’è successo dopo? >
< L’ho fatta uscire da questo mondo e l’ho vista che stava prendendo il piano sotterraneo del castello… >
< E poi? >
< Da quel momento non h più saputo niente di lei. >
< Perché dannazione non ce l’hai detto prima?! > gridò furibondo Vanellope.
< Perché raccontarvi questa storia nel castello della principessa non era un’idea geniale… E’ sotto il totale controllo di Bowser e di… >
Ma Re Boo si bloccò di colpo, non finendo la frase.
< Di chi? A chi ti stavi riferendo oltre che al drago? >
< Devo riportarvi nel nostro mondo. È meglio per tutti noi. >
< No, aspetta… >
Ma magicamente, Toad, Vanellope e Ralph si ritrovarono nel giardino esterno del castello che si fissavano con sguardo allibito.
< Re Boo! Re Boo! >
< E’ inutile gridare. Quando non vuole farsi trovare scompare all’istante. >
< Deve dirci chi è l’alleato di Bowser. Chi ha il controllo del castello oltre a lui? >
< Non lo so, Vanellope… So soltanto che ogni minuto che passa, questo edificio diventa sempre più pericoloso. >
< E adesso che cosa facciamo, secondo te? >
< Dobbiamo prendere le scale sotterranee del castello. È l’unica maniera per scovare delle tracce della principessa. >
< E se arrivassimo ad un punto morto? >
< Qualcosa mi dice che non sarà così, Ralph. >
< Ne sei sicuro? >
< Teniamo bene gli occhi aperti. I sotterranei del castello possono nascondere insidie di creature che nemmeno voi immaginate. >
< Niente ci fa paura > replicò coraggiosamente Vanellope < Ormai dovresti conoscerci, Toad. >
< Sì. Avete ragione. >
< Dobbiamo camminare ancora per molto? >
< Vedrai che camminare sarà il tuo ultimo problema, Ralph. Venite con me. >
   
 
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