Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: nisa95_    28/05/2019    1 recensioni
*Per chi si lascia rapire dalle love story tra umani ed esseri mitologici.*
Tutti sognano di trovare l’amore vero, quello per cui si scalerebbero montagne e attraverserebbero deserti, l’amore che abbatte ogni ostacolo.
Selvaggia è una ragazza di diciotto anni come tante, o forse no. Ultimamente non è più in sè da quando ha iniziato a fare strani incubi... Così fuori di testa, da non riuscire più a distinguere ciò che è sogno da ciò che è reale; ma è solo l'inizio, perchè con l'arrivo di Jareth, un ragazzo nuovo a scuola, le stranezze non faranno altro che peggiorare...
Una storia d'amore e morte, in cui il sentimento lega Jareth a Selvaggia e viceversa, che li porterà ad uno scontro destinato a stravolgere tutto ciò che lei conosce o almeno, così credeva.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Selvaggia, ancora scossa dalla strana visione che l’aveva perseguitata quella mattina, sedeva su uno dei pochi tavolini del bar con un bicchiere intoccata d’acqua fresca davanti a lei.
La pioggia aveva iniziato a scrosciare così forte, d’aver reso inutile quella giornata d’apertura…
Assorta nei meandri della sua mente, non si rese conto di chi si era seduto difronte a lei, finché non le rivolse una domanda:
 
Sembri terrorizzata, Selvaggia… Stai cominciando a ricordare?

Selvaggia, serrò gli occhi e si portò le mani sulle orecchie: << Stupida voce, vattene! >> Disse pino, ma in modo deciso più a se stessa che al vuoto.
<< Non puoi scappare da me… >> Disse pacatamente Jareth.
Solo allora lei si rese conto che gli era davanti e che non era sola come lei credeva. Era sconcertata dalla sua presenza.
Come aveva fatto ad entrare se la porta principale era ancora chiusa a chiave? Inoltre il suo superiore, si era recata nel magazzino in fondo al locale e dubitava fortemente che sapesse della sua intrusione.
Selvaggia, prima che potesse riflettere, la sua bocca fu più veloce dei suoi pensieri: << Stanotte ti ho sognato… >>
Il ragazzo biondo dall’espressione impassibile e seria, alzò solo un sopracciglio, invitandola silenziosamente a continuare ciò che aveva iniziato a dire. Lei cercò di rallentare il respiro e raddrizzare le spalle mentre cercava di proseguire, senza incespicare nelle sue frasi: << …Eravamo da soli e portavamo delle corone in testa. Eri gentile con me, dolce e…>> Fece una pausa. Aveva la gola secca e lo sguardo spaiato di lui stava diventando sempre più cupo e irato.
<< E cosa… Cosa, meine liebe?! >> Si accanì Jareth, chiudendo le mani a pugno sul piccolo tavolo rotondo.
<< E sembravamo innamorati! >> Finì tutto d’un fiato.
Lui si alzò così velocemente dalla sedia, che questa cadde all’indietro come era successo a Selvaggia tre giorni prima e si sporse in avanti, afferrando il suo colletto della camicia e sollevandola dal suo posto con una forza disumana. << Sembravamo?! Noi lo eravamo… Almeno io lo ero, ma tu hai rovinato tutto rubando il cuore e portandolo qui, nel mondo dei mortali. >>
La sua voce echeggiava anche nei suoi pensieri, assumendo toni inumani e grotteschi. Lei voleva urlare, ma per l’ennesima volta, la sua voce non voleva uscire dalle sue labbra. Si aggrappò al braccio di Jareth che la sollevava da terra nonostante ci fosse un oggetto che li separasse.
Aveva una presa così debole rispetto alla sua, pensò. << Lasciami…>> Piagnucolò la ragazza, ma lui non le diede retta. Il primo pensiero sensato che fece Selvaggia, era che Jareth fosse completamente pazzo… Il secondo – un po’ meno concreto – e che lo era anche lei; quindi erano una coppia perfetta, si disse ironicamente. << Che… Stai dicendo? >> Mugolò appena, conficcando le unghie nella sua pelle, da lasciargli il segno.
Lui la lasciò andare, spingendola via e lasciando che lei cadesse come una bambola sgraziata, sulla sedia di prima. Jareth le diede le spalle, pronto ad andare via. Era quasi sulla soglia quando Selvaggia gli rivolse di nuovo la parola. Fu solo un flebile mormorio, ma lui riusciva ad ascoltarla anche quando era in silenzio.
<< Ho ancora tante domande da porti… Erlkönig >> Il ragazzo, sembrò irrigidirsi al suono di quel nome con la sua voce. Selvaggia, si erse in piedi ancora tremante e scioccata da ciò che era successo; non era una stupida. Jareth le aveva dimostrato che avrebbe potuto benissimo ucciderla – o renderla del tutto fuori di testa – con uno schiocco di dita; ma non poteva lasciarlo andare così, non senza delle risposte.
 
Non oggi…

E se ne andò via, scomparendo dalla sua vista così com’era apparso.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: nisa95_