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Autore: dragun95    28/05/2019    1 recensioni
Un'isola misteriosa e inesplorata sembra lo scenario adatto per un'avventura. Questo è quello che pensa Nathan quando decide di imbarcarsi per esplorarla, ma ciò che trova laggiù è più grande di quanto lui possa aver anche solo potuto pensarlo.
Mostri giganteschi abitano l'isola, i possenti Kaiju e per uno scherzo del destino il ragazzo dovrà imparare a conviverci e cooperare. Perché nelle tenebre un'oscura minaccia si sta preparando a tornare direttamente dal passato.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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Capitolo 5


[cinque mesi dopo]

Era una bella giornata e questo rendeva la foresta ancora più calda, tra gli alberi Nathan stava facendo lo slalom per evitare di non battere contro uno di essi,

"Spero che questo gli piaccia!" Pensò guardando il frutto a grappolo simile ad un lampone grosso quanto un pallone da football, che teneva stretto sotto braccio, mentre il cristallo che portava al collo emetteva bagliori colpito dai raggi solari, quando un'improvvisa scossa lo fece quasi inciampare sui suoi stessi piedi, da qualche parte lì vicino due dei "grandi" abitanti dell'isola si stavano scontrando, aveva capito che era una cosa che succedeva spesso...i Kaiju....o Nuykain come li chiava il popolo di Kai si scontravano per il predominio di almeno una parte di territorio,

-In fondo lo fanno tutti gli animali- annuì saltando un tronco caduto e continuare a muoversi quando incappò in un grosso occhi aperto che lo fece frenare di colpo sul posto rischiando di scivolare.

Il grosso occhio si alzò rivelando una grossa testa spinata con un corno sul naso e una grossa corazza ad aculei ossei sulla schiena, di colore marrone, a prima vista sembrava un'anchilosauro, 

-Oh sei tu Angiras- il castano tirò un sospiro di sollievo vedendo il Kaiju che conosceva, il grosso animale lo guardò emettendo un lieve ruggito, tramite il legame del cristallo, capì che lo stava salutando,

-Scusa ma ora dovrei andare, dovrei portare questo frutto a Kai- il grosso mostro si alzò sulle zampe posteriori muovendo la testa di lato per intimargli di passare, lui sorrise grato andando avanti lanciando un'ultimo sguardo ad Angiras e avrebbe giurato di averlo visto ghignare, o almeno gli sembrava che lo fosse, difficile a dirsi, quando gli arrivò una sensazione al petto ero Godzilla che stava comunicando con lui, Nathan deglutì per la sensazione trasmessa, ormai erano cinque mesi che era sull'isola: aveva imparato a consocerei il luogo e i due gruppi di mostri che la abitavano, oltre che a comunicare con loro sempre grazie agli insegnamenti di Kai.

Arrivato al rifugio saluto Mothra, la grande falena si girò a guardarlo salutandolo con un ruggito ed osservando il frutto che teneva in mano,

-Questo...è per....Kai...- gli disse rosso in viso, la falena si girò dandogli la schiena avvolgendosi tra le sue ali con la testa per dirgli che non li avrebbe disturbati, ma emise un ringhio di sotto fondo, lui sorrise anche se sapeva che era gelosa, entrò nel rifugio scostando la corteccia che faceva da porta, vedendo la mora seduta contro il tronco con in mano una pergamena e un contenitore con della sostanza nera, appena si accorse di lui alzò la testa per guardarlo,

-Ben tornato Nath- lo salutò sorridendogli dolcemente, 

-Grazie. Impari molto in fretta lo sai- si complimentò lui, in quel periodo mentre lei gli insegnava tutto sull'isola e come comunicare con i Nuykain, il ragazzo gli aveva insegnato a parlare in modo migliore non più come una selvaggia e nelle ultime settimane le stava insegnando anche a scrivere, si avvicinò per vedere cosa stesse scrivendo sulla pergamena la calligrafia era sbavata è irregolare come quella di un bambino, ma se non altro riusciva a capirci qualcosa, la ragazza notò l'oggetto che teneva sotto braccio,

-Ecco...questo è...per....te...- le porse il grosso frutto, che le fece luccicare gli occhi prendendolo e osservandolo leccandosi leggermente le labbra, si sedette prendendo un coltello fatto con una pietra levigata iniziando a tagliarlo, portandone un pezzo alla bocca, dopo un morso fece un'espressione delizia portandosi la mano alla guancia,

-Ne vuoi?- allungò la mano porgendone un pezzo al castano, che deglutendo annuì sedendosi vicino e prendo il pezzo offerto, lo studiò leccandolo per sentirne il sapore ed infine morderlo, subito sentì un sapore che sembrava un miscuglio tra lamponi, fragola e anguria, molto rinfrescante e dolce,

-Wow...mi stupisce sempre l'ecosistema di quest'isola. Cose del genere non le trovi altrove!- affermò osservando il frutto, 

-Ti manca il mondo oltre la mia isola?- lui sembrò pensarci su,

-Be...ammetto che mi mancano un po' le comodità moderne. Ma questo posto non è male....escluso il rischio di essere calpestato o mangiato da un Kaiju- rispose ridendo all'ultima frase che in effetti era una briciola di verità, si prese una ciocca di capelli strofinandola tra i polpastrelli notando che erano cresciuti parecchio, 

-Forse è arrivato il momento di tagliarli- sussurrò,

-Se vuoi posso aiutarti? Sono molto brava con il taglio dei capelli- le chiese facendo ruotare il coltello in pietra nella mano, lui sorrise non sapendo se fidarsi di farsi tagliare i capelli con un coltello, quando  entrambi avvertirono che i loro amici mostri li stavano chiamando, avvertendo le voci di Mothra e Godzilla che gli dicevano che un nuovo Nuykain stava per nascere.


I due arrivarono alla sporgenza da cui si vedeva il grosso cristallo che stava brillando, attaccato ad esso vi era un grosso bozzolo che si stava muovendo, si guardarono a vicenda mentre un'ombra li copriva, Mothra li aveva seguiti ed atterrò dietro di loro coprendoli appena con le sue ali, in caso qualcosa ci avrebbe pensato lei a proteggerli, improvvisamente il bozzolo si spaccò.

Dall'apertura strisciò fuori una creatura mammifera, che si alzò sulle quattro zampe, la morfologia era uguale a quella di un canide, ma al posto del pelo presentava una serie di squame cornee suddivise l'una sull'altra formando un'armatura di colore grigio rossastro, le zampe erano munite di quattro lunghe dita artigliate, una coda lunga squamata con punte ossee sui lati facendola assomigliare ad una mazza, la testa presentava delle lunghe orecchie appuntiti simili a corni con dei fori, mentre dalla mandibola uscivano delle zanne affilate con due denti a mezza luna che spuntavano dall'inizio della spaccatura delle mascelle.

-Wow- sussurrò Nathan guardando il nuovo Kaiju alzare la testa annusando l'aria, mentre la grande falena li avvolgeva meglio con le ali per nasconderli, il grosso canide si guardò intorno iniziando a mangiare ciò che restava del bozzolo da cui era uscito,

-Che sta facendo?-,

-Sta mangiando il bozzolo. Appena nati i Nuykain se ne nutrono per ottenere le prime energie della loro vita- gli spiegò la ragazza sorridendo a quella scena,

-Capisco, un po' come i bruchi che mangiano il guscio dell'uovo da cui sono usciti come primo cibo per sostentarsi- lei lo guardo senza capire che cos'avesse detto,

-È solo un po' di scienza....te lo spiego dopo- disse grattandosi il collo, mentre guardava il nuovo Kaiju voltarsi verso la foresta e correre via tra gli alberi,

-Mi sembra troppo piccolo però. Sarà stato grande almeno una decina di metri-,

-Crescerà, con il giusto nutrimento in poco tempo sarà abbastanza grande da potersi scontrare con gli altri Nuykain-,

-Quindi dovremmo considerarlo un nemico o un'alleato?- lei scosse la testa,

-Difficile a dirsi per ora- il castano la guardò per poi sedersi sul bordo lasciando penzolare le gambe, tirò un sospiro di sollievo poggiando i palmi a terra e tirando indietro il busto guardando il cielo, Kai si sedette al suo fianco poggiandogli una mano sulla spalla,

-Tutto bene?- gli chiese cercando di capire a cosa stesse pensando, lui annuì guardando davanti a se,

-Per secoli l'uomo ha sempre pensato di essere il padrone del pianeta, che questo mondo ci appartenesse. Certo siamo la specie più evoluta....ma ora che ho visto questo ho capito....che questo mondo non ci è mai appartenuto davvero come credevamo noi!- ghigno ridendo, lasciando interdetta la mora che non capiva cosa volesse dire,

-Se volessero i Kaiju o Nuykain come preferisci chiamarli.....credo che potrebbero benissimo conquistare il pianeta spazzando via l'umanità!-,

-Mothra e Zilla non lo farebbero mai, loro tengono al l'equilibrio del loro pianeta!- affermò sicura la ragazza piantando i piedi a terra per alzarsi e guardandolo seria,

-Ma non tutti lo pensano, o sbaglio?- lei si dovette mordere il labbro, per quanto detestava ammetterlo aveva ragione, alcuni dei Nuykain non condividevano lo stesso orientamento di pensiero e avrebbero voluto prendersi il loro territorio spazzando via i parassiti che lo abitavano, Kai si sedette nuovamente poggiando la testa contro la spalla di Nathan che arrossì, lei guardò l'orizzonte insieme a lui cercando di non pensare a niente.


Quella sera toccò alla mora accendere il fuoco per la cena, dispose come sempre le pietre a cerchio per creare un focolare e accendere il fuoco sedendovisi vicino ed allungando mani e piedi per riscaldarsi meglio, socchiuse appena gli occhi concentrandosi solo sul calore delle fiamme, facendo riaffiorare antichi ricordi: vide le fiamme che avvolgevano parte della foresta e il suo villaggio, le case che bruciavano le persone che scappavano, il sapore della terra in bocca quando un fulmine colpì il terreno provocando un rumore e una luce accecante.

Riaprì gli occhi di colpo ritrovandosi nel suo rifugio, poteva sentire le lacrime che gli scendevano sulle guance le asciugò subito e si portò le ginocchia al petto,

"Perché sono sopravvissuta solo io?" Si chiedeva avvolte dopo la distruzione del suo villaggio e il fatto di essere rimasta l'ultima della sua tribù, quando sentì Nathan rientrare,

-Pesca fruttuosa!- sorrise trionfante mostrando la rete piena di Abaloni ancora nella conchiglia,

-Oh frutti di mare- la ragazza si leccò le labbra, sapeva quanto fossero buoni quei grossi molluschi, lui le sorrise poggiando la rete e prese una lastra di ferro che aveva piegato tempo fa per dargli una forma ovale, ci mise dentro un po' di acqua e la mise il contenitore sul fuoco,

-Posso aiutarti- gli propose lei guardandolo armeggiare con i molluschi,

-Tranquilla sono abituato a farlo, mi hanno addestrato a sopravvivere in quasi tutti gli ambienti ostili- le rispose usando il coltello per rimuovere la carne dal guscio e metterla dentro il contenitore, coprendolo con una pietra sottile per farli cuocere, 

-Ecco fatto, vedrai che ti piaceranno cotti al vapore- lei gli sorrise leggermente avvicinandosi al fuoco, 

-Mia madre me li cucinava quando riusciva a pescarli, li preparava mettendosi a pochi centimetri dalle fiamme finché non erano cotti- i suoi occhi assunsero un'espressione triste, il castano le si sedette vicino grattandosi il collo non sapeva come comportarsi in quella situazione,

-Mi dispiace Kai...- riuscì solo a dire, lei lo guardò regalandogli un piccolo sorriso,

-Grazie...sai sono passati più o meno dodici anni da quando sono rimasta sola.....è stato doloroso. Ma Mothra e Zilla si sono presi cura di me-,

-Tu hai qualcuno che ti aspetta, nel mondo esterno Nath?- chiese diventando rossa per l'imbarazzante domanda e mordersi subito dopo il labbro per averla detta, il ragazzo arrossì grattandosi la guancia e scuotendo la testa,

-No....mio padre è morto quando ero piccolo, con mia madre non ci parlo da anni....credo non mi sopporti. Per il resto non ho nessuno che mi aspetta a casa- gli rispose lui, la mora lo guardò sentendo un sospiro di sollievo al cuore per poi diventare rossa come un peperoncino piccante quando avvertì la voce della sua amica falena nella testa che la punzecchiava dicendogli che aveva una cotta per il ragazzo, lei scosse la testa sentendosi osservata,

-S..sono...pron..ti....i frutti di mare?- chiese facendo una risata imbarazzata indicando la puntola rudimentale sul fuoco, lui annuì togliendoli dal fuoco.


Dopo la cena il castano poggiò la schiena contro il tronco lasciandosi andare ad un sospiro di piacere, 

-Gli Abaroni erano squisiti!- affermò prendendo un pezzo di legno ed usandolo come stuzzica denti, anche la mora concordò con lui, non aveva mai provato quel metodo di cottura né lo avrebbe mai pensato di cucinare al vapore ma i molluschi non erano usciti per niente male, 

-Hai ragione- gli rispose, quando avvertì la sua amica farle avere un messaggio telepatico, subito si spalmò una mano sulla fronte, come aveva fatto a dimenticarsi di quella notte,

-Tutto bene Kai?- gli chiese notando il gesto che aveva fatto tenendo tra i denti il pezzo di legno, lei si alzò afferrandogli il polso,

-Si ma dobbiamo andare da una parte e non c'è tempo per spiegare ora- disse in fretta e furia trascinando il ragazzo fuori dal rifugio in piena notte, sotto lo sguardo confuso e interrogatorio del castano che voleva avere delle risposte,

"Mothra vieni da me!" Le lanciò un messaggio telepatico e la grande falena non tardò ad arrivare planando davanti a loro abbassando un'ala, Kai spinse con forza Nathan a salire sul dorso della Nuykain per poi salirci anche lei così che la sua amica potesse spiccare il volo, nella notte le sue ali sembravano brillare di un vivace colore arancio,

-Mi spieghi dove stiamo andando?- chiese in fine il ragazzo che fremeva di avere spiegazioni, stringendo la vita di lei che si limitò a girare la testa e sorridergli,

-Tranquillo lo vedrà presto!-.

Mothra volò fino ad uno spiazzo verdeggiante planando e lasciando scendere i due passeggeri per poi rivolgere lo sguardo sulla sua amica, lei gli lanciò uno sguardo d'intesa per poi sbattere le ali librandosi in volo e svanendo nella notte sapeva che Kai l'avrebbe chiamata quando avrebbero finito, 

-Volevi farmi vedere questo?- la ragazza ridacchiò stendendosi sull'erba ispirando il profumo dell'aria serale, invitando poi con lo sguardo il castano a fare lo stesso, deglutendo la seguì sedendosi al suo fianco e sdraiarsi avvertendo il fresco della sera,

-Perché siamo qui?- chiese voltando la testa verso di lei, 

-Aspetta e vedrai- gli rispose semplicemente continuando a guardare il cielo che nel frattempo le nuvole che lo coprivano si diradarono e la luna iniziò a brillare come una luce soffusa sull'isola, quando i raggi arrivarono a circondare i due tra l'erba dello spiazzo iniziarono a fiorire dei fiori, Nathan non poteva credere ai suoi occhi, allungò la mano esaminandone uno erano con dei petali a triangolo bianchi con delle sfumature azzurre,

-Sono fiori lunari-,

-Fiori lunari?- ripete lui alzando un sopracciglio,

-Sono fiori che sbocciano solo quando sono illuminati dai raggi della luna. Più la luna è completa e più i petali si aprono- spiegò guardando la luna che era piena, lui si sdraiò tra i fiori ispirandone il profumo, tenue ma intrigante ed osservare la luna, sentendo Kai che si metteva vicino a lui usando il suo braccio come cuscino, facendolo arrossire, 

-Sono felice che tu sia qui a vedere i fiori con me. Sono anni che non parlo con un'altra persona- disse percependo il tocco del castano sulla guancia, aprì gli occhi facendoli specchiare in quelli di lui, che era intento a deglutire imbarazzato,

-Stare con te è molto bello. Mi fa stare bene- ancora un'altro sorriso e il cervello del ragazzo andò in tilt, sebbene il suo addestramento quella ragazza riusciva a metterlo a terra con un semplice sorriso e nei mesi che era stato con lei anche se inizialmente di controvoglia aveva iniziato ad apprezzarla e si quell'adorabile indigena aveva fatto breccia nel suo cuore, lui avvicinò lentamente il viso al suo vedendo che non si allontanava portò le labbra a sfiorare quelle di lei, che le schiuse come ad accogliere quel bacio ma non arrivò visto che lui si era allontanato,

-Perché...-,

-I tuoi tatuaggi brillano- le disse notando che i tatuaggi di Kai stavano iniziando a brillare di rosso, lei si tirò su di colpo vedendo che aveva ragione è un forte dolore la colpì come un fulmine facendole portare le mani petto ansimando facendo preoccupare Nathan, ma la persona più preoccupata dei due era proprio lei, sentiva chiaramente che Mothra era in difficoltà.
  
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