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Autore: Il corsaro nero    29/05/2019    3 recensioni
In una terra diversa da quella che conosciamo noi, il destino degli ultimi saiyan in vita si legherà in un ultimo drammatico incontro: due combattenti solitari che hanno perso molto dalla vita a causa della guerra, uno dei quali persino il proprio mondo, un principe esiliato a causa della sua diversità e un guerriero costretto a combattere una battaglia non sua in nome dell'odio di qualcun altro... riusciranno questi quattro guerrieri, sul ciglio dell'abisso, a resistere? Cadranno a causa dei propri demoni contro cui combattono sempre o il coraggio di una madre potrà cambiare le cose?
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Broly, Lord Bills, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Tarble
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13: Il prezzo della potenza

 

Terra

Terra dei ghiacci, venerdì, 19:03

 

Broly fece un altro potente urlo e il suo corpo venne completamente avvolto da una sfera d'energia verde che si allargò sempre di più nell'area circostanze.

Presi alla sprovvista, i due Trunks si allontanarono in volo.

La sfera, ad un tratto, si sollevò verso l'altro e tutti i presenti videro, con terrore, che sotto di essa vi era Broly con le mani posizionate verso l'alto, il quale la controllava benissimo.

Il saiyan lanciò l'attacco verso i due doppioni, i quali la schivarono senza troppi problemi.

Seguendo la traiettoria della sfera, il Trunks più grande si accorse che stava per colpire Bulma e Mai.

Più veloce della luce, le prese per la vita e le spostò su una rupe lì vicino, appena in tempo, dato che di lì a poco si scatenò una potentissima esplosione.

Trunks osservò senza parole la scena, per poi raccomandandosi: “Restate qui finché non terminiamo... e se Broly ci sconfigge non abbiate alcun timore di scappare. Quel ragazzo è un osso incredibilmente duro...”

“Non si preoccupi, signor Trunks...” lo tranquillizzò Whis, raggiungendo con eleganza e senza alcun timore la roccia: “Ci penso io a loro.”

“Un momento, dove sono Tarble e Gure?!” l'interruppe, preoccupata, Bulma.

Sentendo quella frase, il Trunks più grande si sentì come se avesse perso il respiro.

Solo in quel momento, infatti, si era accorto che nel gruppo non c'erano Tarble e Gure... e non riusciva ad avvertire la loro presenza...

“Non preoccupatevi. Ce li ho io.” li rassicurò una voce sotto di loro.

Trunks e gli altri si sporsero dal ghiacciaio e videro il doppione più giovane che teneva, ancora svenuti e provati, Tarble e Gure.

Doveva averli salvati dalla sfera mentre l'altro salvava la madre e Mai...

“Ehm, ragazzi...” li richiamò Whis “Non vorrei rovinare il vostro momento... ma ho come l'impressione che Broly voglia combattere.”

I due doppioni, voltandosi a guardare il nemico, si accorse che era vero.

Broly aveva serrato le mascelle così tanto che sembrava volesse distruggerle.

Evidentemente, come un vero saiyan, anche lui moriva dalla voglia di riprendere il duello da dove si era interrotto.

Infatti, non appena fu certo di avere l'attenzione dei due Trunks si lanciò con violenza contro quello più giovane ma quello più vecchio, prontamente, interruppe la sua corsa colpendolo in pieno con un calcio e facendolo volare contro un ghiacciaio lì vicino.

“Metti al riparo Tarble e Gure!” si raccomandò il più grande e, dopo che il suo doppione ebbe annuito, partì per raggiungere Broly e riprendere il combattimento.

Velocemente, il Trunks più giovane raggiunse l'altura dove tutti i presenti si erano riparati e, dopo aver appoggiato delicatamente a terra i due coniugi, si raccomandò: “Prendetevi cura di loro! Io vado ad aiutare Trunks!!!”

“Fate attenzione!”

“Lo faremo, mamma. Promesso.” promise il giovane saiyan, sorridendole e facendole il pollice all'insù, prima di partire per raggiungere e aiutare il doppione.

Come una furia, colpì Broly con un calcio alla schiena, facendolo allontanare violentemente dall'altro Trunks, poco prima che venisse colpito da un pugno dell'incredibile saiyan.

Mentre Broly andava a scontrarsi contro ad una montagna, Trunks corse dalla sua versione più vecchia e gli domandò: “Tutto bene?”

“Sì... ma è meglio se, per il momento, pensiamo a Broly...”

Come se gli avesse letto nel pensiero, il saiyan distrusse completamente la montagna su cui era andato a scontrarsi con un urlo così potente che tutti si girarono verso di lui, terrorizzati dal tremendo potere che stava sempre più rilasciando.

“Mi sa che quel saiyan è un vero e proprio talento fuori dal comune...” commentò il Trunks più giovane mentre l'altro commentava, con un sorriso triste: “Peccato che sia un nostro nemico... fosse stato un nostro alleato, sarebbe stato un ottimo rivale e il nostro futuro non avrebbe più dovuto preoccuparsi di niente... che peccato...”

Per tutta risposta, l'altro Trunks fece un sospiro per poi volare contro Broly e dandogli un potente pugno sul viso.

Inaspettatamente, però, Broly sembrò non provare minimamente dolore.

Fece un secondo urlo e poi fu lui a colpire violentemente al volto Trunks.

Il giovane saiyan fece un urlo strozzato prima di andarsi a scontrare, per effetto della forza del rinculo, contro una roccia lì vicino.

L'altro Trunks, allora si lanciò contro Broly ma l'avversario, come se si aspettasse una mossa del genere, si avvicinò di scatto a lui e cominciò a tempestarlo di pugni i quali venivano prontamente parati da Trunks con il braccio.

Nonostante ciò, il saiyan si accorse subito che c'era qualcosa di strano...

“Che cosa?!” fece il ragazzo mentre Broly, dopo aver rilasciato l'ennesimo urlo selvaggio, continuava a colpire l'avversario.

“Stai diventando sempre più forte! Com'è possibile?!” domandò, incredulo, e, proprio quando il nemico stava per colpirlo, l'altro lanciò un attacco di sorpresa a Broly, il quale, a causa della sorpresa, si fermò ma l'attimo di smarrimento durò poco, in quanto Broly ritornò a urlare, risvegliando ancora più energia.

“Assurdo... ma quando potere aveva dentro di sé?!” esclamò, senza parole, Trunks prima che Broly, dopo aver fatto un sorriso sadico e spietato, riprendesse a combattere, furioso e selvaggio più che mai.

 

Inferno

Settore Est, venerdì, 19:24

 

Tutti i presenti nel piccolo e puzzolente locale osservavano con eccitazione ed entusiasmo il combattimento generato dal giovane pieno di cicatrici e da quella sua folla e violenta trasformazione tranne una persona.

La donna col cappotto e l'ocarina aveva un'espressione nervosa e si teneva la testa con la mano destra mentre con un dito della mano sinistra tamburellava lo sporco e unto bancone, sibilando: “Non va bene. Non va bene per niente.”

“Si può sapere che ti prende, ragazza? Non morirà solo perché è diventato di colpo più sadico...” rise il barista ma, per tutta risposta, Kohra si voltò e gli lanciò un'occhiata così feroce che fece raggelare l'uomo.

Se gli sguardi avessero potuto lanciare raggi incandescenti, adesso sarebbe ridotto in cenere.

“Chiudi quella ciabatta, brutto grassone!” lo aggredì la donna, nervosa a mille, agguantandolo per la camicia e avvicinandolo ai suoi occhi neri adirati, facendo persino voltare dei clienti della bettola, spaventati dal carattere focoso e irritabile della donna “Se continua così, il mio Broly morirà sul serio!”

Nonostante fosse spaventato dall'aura omicida che Kohra emanava in quel momento, il barista ebbe la forza di domandare, in un sussurro: “Cioè? Che intendi?”

“Intendo dire che quella trasformazione è molto potente e più lo scontro andrà avanti più la sua forza crescerà, ma perderà, allo stesso tempo, il controllo... finché non verrà consumato dal suo stesso potere e si autodistruggerà.”

“Accidenti... sei una vera esperta di questa trasformazione...”

“E' naturale! Sono morta a causa di quella maledetta trasformazione!”

Quell'urlo fece voltare alcuni presenti, sbigottiti e spaventati.

Infischiandosene degli altri che la guardavano, Kohra riprese, sibilando: “E il tutto non avverrà velocemente... ma lentamente e tra atroci sofferenze... ad ogni respiro si sentirà solo soffocare e sentirà dolore dappertutto! Questa... questa è la peggior morte in assoluto... nessuno meriterebbe una morte del genere... eppure mio figlio, il mio Broly... è destinato ad una fine del genere... il mio bambino...”

Dal tono s'intuiva che fosse sconvolta ma dal viso bellissimo e giovane della donna non uscì nemmeno una lacrima.

Dopo un po', lanciò il barista contro un muro a cui era affissa una bacheca piena di annunci e d'inserzioni pubblicitarie, creando una profonda crepa nel muro e facendo volare in tutta la taverna i foglietti con su scritto gli annunci.

Kohra, con lo sguardo basso e nero, rimase completamente immobile mentre i fogli volavano attorno ad essa, come una superba statua di marmo in mezzo ad una bufera di neve.

Si era di nuovo lasciata trasportare dalle sue emozioni e non si era controllata... ma era suo figlio quello che rischiava di morire.

Mentre stringeva con forza e rabbia i pugni, pensò a Paragas.

Aveva messo a repentaglio la vita di suo figlio per poterla vendicare... come diavolo aveva potuto fare una cosa del genere?!

Detestava profondamente Vegeta, con tutto il cuore... ma perché diavolo coinvolgere anche Broly?!

Per colpa sua... Broly doveva aver passato tremende sofferenze... e adesso rischiava persino di morire e se non fosse morto prima di raggiungere i suoi limiti l'avrebbero ucciso quei tre... e lei era lì, immobile, ad osservare la lenta e inesorabile fine del suo unico figlio.

Se solo avesse potuto... sarebbe corsa a salvarlo da morte certa.

Ma lei era morta e si trovava nell'aldilà...

Proprio in quel momento, un foglietto le volò davanti un foglietto che prese con l'indice e il medio.

Se lo posizionò davanti agli occhi e, osservando lo scarabocchio che rappresentava due uomini molto grossi e muscolosi intenti a lottare, lesse: Vuoi uscire, anche solo per ventiquattro ore, dall'aldilà? Cercasi lottatori molto forti ed esperti per combattimenti con grandi esperti di qualsiasi combattimento possibile. Se siete interessati, chiamate questo numero oppure recatevi a quest'indirizzo, dalla vecchia sibilla Baba. Potreste avere la possibilità di vedere il tuo futuro. Non lasciarti scappare una simile occasione d'oro!

Kohra osservò a lungo il biglietto, poi, osservando il volto di suo figlio in tv, decise di tentare.

Afferrò di nuovo il barista per il colletto e gli domandò, con uno sguardo che lanciava fiamme: “Dov'è un telefono?!” “D... di là...” farfugliò l'uomo, prima di essere buttato in malo modo per terra.

La donna seguì le indicazioni e, dopo aver trovato un telefono pubblico, digitò il numero della pubblicità e si mise in attesa, nervosa.

Poco dopo, si sentì una voce metallica annunciare: “Servizio di segreteria telefonica. Il numero da lei chiamato potrebbe essere spento o irraggiungibile. Riprovate più tardi.”

Chiuse con violenza la chiamata, sbuffando scocciata, per poi riprovare ma, ancora una volta, si sentì di nuovo la voce metallica con le stesse e identiche parole.

Se non riusciva a telefonare, non aveva che una sola cosa da fare.

Cercare di persona questa fantomatica sibilla.

Tornò dal barista e, mettendogli sotto il naso l'annuncio, domandò, con aria furibonda: “Indicami la strada più veloce per arrivare a quest'indirizzo!”

L'uomo l'osservò a lungo, poi disse: “L'indirizzo che stai cercando, ragazza, si trova in un altro distretto degli inferi. Per arrivarci, servono un aereo e un biglietto. Sappi che quest'ultimo costa un occhio della testa. E se provi a intrufolarti dentro senza, ti stanano subito. Quindi è meglio procurarselo.”

“Maledizione! Anche se sono un asso a rubare e a rapinare, non posso perdere tanto tempo! Broly rischia di morire da un momento all'altro!”

“Se t'interessa, c'è un piccolo magazzino non molto lontano da qui dove vengono custoditi dei biglietti aerei per gli altri distretti... purtroppo, anche altre anime degli inferi li prendono di mira, per non parlare delle guardie... Avrai bisogno di molta astuzia per riuscire ad ottenere il biglietto.”

“Nessuno è più forte di me ma detesto ragionare... non sono un genio della logica, io seguo l'istinto fin da quando ero bambina...”

“Credimi, ragazza... se vuoi ottenere quei biglietti hai un bisogno enorme dell'astuzia e dell'intelligenza... ti basterebbe trovare un compagno molto sveglio, arguto, astuto e intelligente e saresti a cavallo...”

“E io dove lo trovo un tizio incredibilmente intelligente?!”

Aveva appena finito di pronunciare quelle parole, che Kohra sgranò gli occhi, come se un improvviso pensiero le fosse venuto in testa, per poi fare un sorriso sadico e dichiarare, con un’aria da vittoria: “Io conosco un tizio del genere... ho persino il suo numero di telefono.”

 

Terra

Terra dei ghiacci, venerdì, 19:38

 

“Non riesco a credere che esista un saiyan così potente...” commentò Bulma, osservando, senza parole, il pandemonio generato da Broly “Quindi è questa tutta la potenza di un supersaiyan...”

Tutto il ghiacciaio, ormai, si era trasformato in un ammasso di lava causato dai mille attacchi distruttivi di Broly... per certi versi, il disastro che Broly stava generando era simile a quelli che causava Goku quando si trasformava in quello scimmione pericoloso non appena guardava la luna piena...

“Già... se non lo sapessi, giurerei che Broly non è un saiyan...” commentò Tarble, il quale si era seduto su un masso lì vicino dopo che Whis, con l'aiuto del suo bastone, aveva rimesso in sesto lui e la moglie.

“Senti da che pulpito viene questa frase... quando ti sei trasformato, hai fatto un bel macello!” gli ricordò, scocciato, Beerus e il saiyan, imbarazzato, balbettò: “Mi dispiace... non ricordo quello che è successo... solo che ho provato una grande rabbia e il desiderio di vendicarmi di Paragas...”

“Beh, quando questa storia sarà finita, dovrai imparare a controllarti!”

“Lo farò...”

Beerus fece un grugnito, poi si rimise a guardare lo scontro.

Sul serio quel ragazzino era il secondo figlio di quel vecchio tirchio insopportabile di Re Vegeta III?!

Quando non si trasformava in una bestia assettata di sangue, non assomigliava per niente a suo padre... per questo non l'aveva riconosciuto... o almeno così sperava...

Beerus osservò lo scontro poi notò: “Quel saiyan sembra davvero molto potente...”

“Eh già, lord Beerus... credo che sia persino più potente di lei.” commentò Whis.

La reazione di Beerus fu uno strillo: “CHE COSA?!?! FIGURATI SE SONO PIU' DEBOLE DI QUELLO STUPIDO SCIMMIONE!!!!”

“Allora vada ad affrontarlo... un avversario forte in più farebbe solo piacere a Broly.” fu la pacata risposta dell'angelo.

Furibondo, Beerus lanciò una sfera che distrusse una montagna lì vicino.

L'attacco ebbe l'effetto di far girare Broly e di fermare momentaneamente lo scontro.

“Beerus? Ma che fai?” domandò, stupito, Trunks.

Di solito, il dio se ne stava appartato ad osservare gli scontri.

Il fatto che avesse richiamato l'attenzione di Broly era un evento davvero fuori dal comune...

“Sembri molto forte, ma non riuscirai mai a sconfiggere un dio della distruzione!” lo provocò, divertito, Beerus, mentre si metteva in posizione da combattimento, per poi dire: “Broccoli, vediamo se sai tenermi testa.”

Sentendo quelle parole, Broly fece una faccia stupita per poi voltare la testa da tutte le parti, come se cercasse qualcuno.

“EHI, STO PARLANDO CON TE!!!!” strillò, adirato, il dio “SE MI PRENDI IN GIRO IN MODO COSI' STUPIDO, TI DISTRUGGO, CHIARO?!”

“Guardi, Lord Beerus, che quel saiyan si chiama Broly non Broccoli...” gli fece notare, con un lieve tono seccato, Whis e, per tutta risposta, Beerus, rosso come un peperone, dichiarò: “E' UGUALE!!!!!”

Sentendo quelle frasi, Cheelai, sempre nascosta assieme a Lemo, commentò, scocciata: “Ma come diavolo si fa a confondere un nome tanto semplice come Broly?!”

“Sarà stato un lapsus.” fu la pacata risposta di Lemo che fece da contrasto alla voce energica di Cheelai: “Per me quel tizio ha sassi di luna al posto del cervello...”

Nonostante la confusione, Broly capì che l'avversario voleva sfidarlo e, pertanto, si mise a urlare di nuovo, come se volesse ottenere tutta la sua energia.

“Faccia attenzione, Lord Beerus... ho come l'impressione che stia diventando sempre più forte...” fece notare Whis ma il dio rispose: “E' solo uno stupido mortale con una coda di scimmia! Figurati se un tizio del genere mi crea dei problemi!”

“Come vuole. Io l'ho avvertita.”

Ignorando gli ammonimenti dell'angelo, Beerus si mise in posa e, con un sorriso divertito e di sfida, commentò: “Erano secoli che non incontravo qualcuno che avesse l'ardire di sfidarmi... ammetto che è stato un bel po' noioso... ma se speri che abbia perso la mano, ti sbagli di grosso.”

Dopo un po', Broly smise di gridare e cominciò a correre verso Beerus, il quale, mentre si metteva in posizione da combattimento, aggiunse, sempre più eccitato: “Fammi divertire.”

   
 
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