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Autore: Arashi_art    31/05/2019    2 recensioni
Diana è una ragazza dalle origini italiane che ha vissuto a Busan, il suo migliore amico si chiamava Jimin e la abbandonò all'età di 15 anni per inseguire il suo sogno a Seoul. Tra varie peripezie, i due non hanno più notizie e si rincontreranno 6 anni dopo per caso o per volere del destino? Diana non sa che lui è diventato un idol di fama internazionale e quale sarà la sua reazione?
Si creeranno situazioni ambigue e scopriranno entrambi a loro spese quanto siano cambiati in questi anni.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Salvami

2019

{Diana}


Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte, come accadeva spesso ormai. La mia vita era già alquanto tormentata di giorno che persino la notte non riuscivo a dormire in pace. Ero sommersa dagli incubi e spesso era lo stesso terribile sogno che si ripeteva. Quello più gettonato era la scomparsa improvvisa di Jimin, una telefonata di Tae mi annunciava che se n'era andato all'improvviso. Ogni maledetta volta mi svegliavo completamente sudata, in preda alla disperazione. Poi mi guardavo attorno con la convinzione di essere a Seoul e che il mio ragazzo fosse accanto a me per consolarmi. Invece ciò che trovato alla mia destra era solo un posto vuoto e freddo. Non ero mai stata capace di gestire le situazioni di forte stress ed in quel periodo l'ansia mi stava divorando la mente, un pezzo alla volta. Mia madre era stabile, ma non dava segni di miglioramento e mio padre non poteva ancora tornare dalla Cina.

Ero sola, completamente sola.

Per un momento mi mancò il respiro sotto quella terribile consapevolezza e delle lacrime amare bagnarono la coperta sotto di me. Presi il cellulare e digitai il numero di Jimin, avevo troppo bisogno di sentirlo.

- Diana! - mi rispose allegro.

- Jimin... - dissi solamente.

- Tesoro, cosa succede? -

- Niente. Io...volevo solo sentirti. -

- Ma lì è notte fonda, perchè sei sveglia? -

- Mi sono svegliata per caso e mi è venuta voglia di chiamarti. - mentii, non riuscivo a dirgli la verità.

- Amore, ascolta. Mi piacerebbe davvero molto stare al telefono con te, ma devo andare adesso. Scusami. - disse dispiaciuto.

- Scusa, se ti ho disturbato. -

- Non disturbi mai. Adesso riposati e più tardi ti richiamo, ok? -

- Ok. Ti amo. -

- Ti amo anch'io. -

Rimasì così, con il cellulare premuto sull'orecchio mentre ascoltavo il suono ripetuto di fine chiamata.

Non dormii quella notte e mi alzai esasperata alle prime luci dell'alba insieme ad una rabbia crescente. Andai all'ospedale per fare visita a mia madre come ogni giorno da quando ero atterrata a Roma. Uscivo sempre senza nessuna buona notizia o sviluppo, in più aspettai la chiamata di Jimin che non arrivò per tutto il giorno.

In quel periodo ero giunta persino ad odiare il suo lavoro che mi aveva negato la sua presenza accanto a me. Arianna cercava in tutti i modi di farmi compagnia appena poteva, ma quando nominava i BTS mi si rivoltava lo stomaco. Cambiavo sempre discorso e mi ero accorta di non sopportare più le canzoni che avevo tanto amato. Infatti una sera avevo girato canale per caso e mi ero ritrovata tutti e sette che ballavano Fake love. Avevo sentito montare la rabbia come mai in vita mia ed avevo scagliato il telecomando sul pavimento, facendo balzare fuori le pile.

Adesso non sentivo nessuno di loro da giorni, Jimin mi aveva scritto qualche messaggio, ma era finita lì. Mi sentivo abbandonata a me stessa. Quando iniziai finalmente a calmarmi, il cellulare decise di squillare per farmi irritare di nuovo: Jimin si era degnato di farsi vivo. Riposi alla video chiamata con poca voglia, invece lui sembrava davvero felice e spensierato. Mi salutò con un sorriso luminoso che avrebbe dovuto scaldarmi il cuore, invece mi incupì.

- Scusa se non ti ho richiamata in questi giorni, ma siamo stati davvero troppo impegnati. Appena torno a casa, crollo per la stanchezza. -

- Tranquillo. -

- Novità? -

- Nessuna. -

- Lo so che sei arrabbiata. Scusami. Sto facendo il possibile per sentirti ogni giorno, vorrei solo essere lì. - si passò una mano tra i capelli come faceva sempre quando era nervoso.

- Ma non ci sei. -

-Diana... - sospirò appena. - Non sai cosa darei per starti accanto. -

Non risposi, mi stava solo innervosendo.

- Domani sera vado con Arianna in discoteca, ho bisogno di distarmi un po'- lanciai la novità con noncuranza.

- Ah.- commentò, poi aggiunse. - Mi hai sempre detto che non ti piacciono quei posti. -

- Ho cambiato idea. -

Fece una pausa come per metabolizzare quel cambiamento, poi mi rivolse uno sguardo preoccupato.

- Non bere troppo e stai attenta, per favore. -

- Non ti fidi? Pensi che ti possa tradire?-

- Diana, non ho detto questo. Mi sto solo preoccupando per te. -

- No, ti preoccupi per te. Poi cosa mi chiederai? Di stare alla larga da ogni singolo ragazzo che ci sarà la dentro?

- Ma cosa stai dicendo? Non mi piacerebbe che qualcuno allunghi le mani su di te, ma... -

- Tu te la spassi a Seoul ed io invece devo rimanere chiusa in casa in depressione? -

- Cosa vuoi che ti dica? Vai e pomicia tutti i ragazzi del locale? Portateli pure a letto? Sei la mia ragazza, cazzo.-

- Lo sapevo! Sei uguale a Pietro! -

Lui sgranò gli occhi in totale incredulità, persino io ero stupida di me stessa, ma non avevo più il controllo delle mie emozioni.

- Hai esagerato adesso. - disse con un tono irritato che non avevo mai sentito e riagganciò.

Rimasi a fissare lo schermo del mio cellulare mentre la mia mente non ragionava in preda alla rabbia. Non me lo sarei fatta ripetere due volte, sarei andata con Arianna in discoteca.

Infatti la sera dopo mi ritrovai in un locale nel centro di Roma a parlare con un ragazzo davvero figo: alto, moro e con un splendidi occhi azzurri. Arianna stava chiacchierando con il suo amico seduta sul divanetto accanto a me ed ogni tanto mi lanciava delle occhiate fulminee. Sapevo che voleva controllarmi, così mi allontanai non appena si alzò per ordinare un altro drink. Mi lasciai trascinare al centro della pista affollata e seguii i movimenti scoordinati del mio compagno sconosciuto. Ad un certo punto un fotografo si avvicinò a noi due chiedendoci il permesso di scattare una foto da pubblicare sulla pagina della discoteca. Accettai ed il ragazzo mi afferrò la vita per metterci in posa davanti all’obiettivo. L’alcol che avevo buttato giù iniziò a confondermi leggermente le idee, e così cinsi il suo collo con un braccio.

- Ti va di prendere una boccata d’aria?- mi urlò il moro vicino all’orecchio.

Confermai con un cenno del capo e così seguii la sua mano tra il dedalo di corpi scatenati. Le mie orecchie sospirarono di sollievo una volta fuori, non mi accorsi che gli occhi vigili di Arianna mi stavano osservando.

- Non ci siamo nemmeno presentati, mi chiamò Luca. - disse lui accostandosi vicino alla parete del retro.

- Hai ragione, che stupida. Diana. - risposi mentre gli stingevo la mano grande.

All’improvviso mi prese i fianchi per farmi sbattere il bacino contro al suo. Sentivo i muscoli forti del suo petto sotto il leggero cotone della camicia, ma ritraendo la mano sinistra, vidi il mio piccolo tatuaggio che mi rimproverava a gran voce. Rimasi immobile finché non mi afferrò il viso e mi avrebbe baciata, se non lo avessi spinto via.

- Sono fidanzata. - pronunciai con la voce ferma.

- Da come ballavi prima, non sembrava proprio.- rispose lui stizzito.

Non potevo dargli torto. Non mi ero trattenuta, volevo distrarsi e non pensare a Jimin almeno per un po'. Ma quel fiore di ciliegio mi aveva salvata da una fine disastrosa, a cui non avrei mai più potuto porre rimedio. In una frazione di secondo mi portò con la schiena al muro, intrappolata dalle sue braccia e capii che non si sarebbe arreso. Stavo per sfoderare una mossa insegnatami da Jungkook, quando Arianna scansò Luca per pararsi davanti a me.

- Ehi, lei sta con me. - affermò con i pugni sui fianchi.

- Seriamente? Siete lesbiche?- chiese lui incredulo.

- Si, c’è qualche problema? -

Non avevo mai visto quell'aspetto così determinato della mia amica e ne rimasi ammirata. Poi lo sorprese, e soprattutto sorprese me, perché toccò mie labbra con un bacio rapido. Luca allora ci salutò e raggiunse il suo amico con cui Arianna aveva parlato per tutta la sera.

- Andiamo via. Prima che tu possa fare una cazzata.- disse mentre mi trascinava lontano verso il parcheggio.

 

-Ma dico, sei fuori? Stai con un ragazzo meraviglioso che ti ama alla follia da anni e tu lo ripaghi così? - mi ringhiò contro quando salimmo in macchina.

- Arianna, lo so. Ero veramente incazzata e non stavo ragionando. Non sarei mai stata capace di tradirlo. Grazie comunque. - dissi con la testa china.

- Diana, nessuno può capire a pieno come ti senti in questo periodo. È un momento molto difficile, ma non devi buttare via tutto ciò che hai trovato. Per qualsiasi cosa, anche la più banale, io ci sarò sempre. -

Quelle parole erano molto simili a quelle che Jimin mi aveva detto molto tempo prima. La colpevolezza di ciò che avevo fatto, mi investì in quel momento e non riuscì a reggere tutto quel peso. Erano mesi che non piangevo, avevo consumato tutte le lacrime il giorno della mia partenza da Seoul, così mi lasciai andare. Arianna mi abbracciò nonostante lo spazio ristretto e scomodo, non sapevo come ringraziarla perchè mi aveva impedito di fare del male a Jimin.

- Non volevo...mi manca così tanto...- la mia voce era soffocata dalla sua spalla.

Arrivammo a casa sua sorreggendoci a vicenda ed io riuscii a malapena a lavarmi per poi crollare sul letto che mi aveva preparato.

Inconsapevole che qualcuno taggò il mio nome nella foto con Luca.


 

"I need your love before I fall." - Save Me








 

Heilààà
Un altro Diana POV perchè non mi era venuta nessuna idea con il POV di Jimin XD
Bene, so che il comportamento di Diana è sbagliato, ma ho cercato di far capire quanto
lei soffra in questo momento. E' stata accecata dalla rabbia e dalla solitudine, brutte bestie.

Non mi sono dilungata troppo nelle descrizioni perchè era già abbastanza lungo così il capitolo,
quindi avevo paura che diventasse un poema. 
Ho aggiontato adesso perchè domani SIGNORE E SIGNORI SARO' A LONDRA! 
Eh, sì. Sarò al concerto del 2 e torno il 4, quindi godetevi questo capitolo ;)
Spero vi piaccia questa svolta!
Alla prossima settimana <3

-Arashi-

 

   
 
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