Capitolo 1: “Entra”

Malfoy Manor

21 luglio 1995 ore 3.00

Un ragazzo biondo si sveglia nel cuore della notte.

Qualcuno ha urlato.

Risate agghiaccianti.

'Cosa stavo sognando?' pensa il biondino ' Ah si... vincevamo la coppa del quidditch, soffiando il boccino allo sfregiato!' ghigna.

'Certo, sarebbe come schiantare un bambino... Potter è finito'

Il ragazzo scende dal letto a baldacchino.

L'urlo di un donna lo fa trasalire.

'Mamma?'

Raccoglie tutto il suo coraggio e si precipita per le scale.

Presidenza, Hogwarts

23 luglio 1995 ore 15.40

Una donna bionda guarda attentamente il preside.

Attende.

Un ragazzo si muove nervosamente.

'Ho deciso, probabilmente anche lui avrebbe fatto la stessa cosa' si morde le unghie perfettamente curate.

'Spero di non pentirmene' questi sono i pensieri della donna e del ragazzo.

Una lacrima scende da un occhio dell'anziano preside.

Aula Dieci, Tribunale, Ministero della Magia, Londra

12 agosto 1995 ore 8.10

“Testimone per la Difesa: Albus Percival Wulfric Brian Silente” disse una voce pacata alle spalle di Harry, che voltò la testa così in fretta che si fece male al collo.

Silente avanzava con serenità nell'aula, sfoggiando una lunga veste blu mezzanotte e un'espressione... emozionata.

La lunga barba e i capelli scintillavano alla luce delle torce mentre si avvicinava a Harry e guardava in su verso Caramell attraverso gli occhiali a mezzaluna posati a metà del naso adunco.

Per un attimo il suo sguardo si soffermò su Harry, gli occhi scintillarono.

'Tutto cambierà'.

Grimmauld place 12, Londra

12 agosto 1995

Harry ed il signor Weasley tornarono a Grimmauld Place, felici per aver vinto la loro causa.

Nella casa c'era movimento.

La porta di cucina era chiusa.

La signora Weasley mandò Harry in camera dei ragazzi dicendo che gli avrebbe portato del cibo, era commossa.

Il signor Weasley era perplesso quanto il ragazzo.

Qualunque cosa fosse successa era una novità anche per lui.

Al piano di sopra Madama Chips si aggirava per lo stretto corridoio.

Harry non seppe interpretare la sua espressione.

Ma cosa ci faceva qui Madama Chips?

C'era stato uno scontro? Dei feriti?

Nella camera cerano Ron, Hermione, Ginny e i gemelli, che circondarono Harry per chiedergli com'era andata.

“Lo sapevo!” urlò Ron, scagliando i pugni in aria. “Te la cavi sempre!”.

“Dovevano assolverti” disse Hermione, che si stava consumando dalla preoccupazione quando Harry era entrato nella camera e ora teneva una mano tremante sugli occhi, “non c'erano argomenti contro di te, nessuno”.

“Sembrate tutti piuttosto sollevati, però, considerando che sapevate già che ce l'avrei fatta” osservò Harry sorridendo.

Fred, George e Ginny si diedero a una sorta di danza di guerra cantando: “ Ce l'ha fatta, ce l'ha fatta, ce l'ha fatta...”

“Ma perché siamo chiusi qui?” chiese Harry.

“Missione dell'Ordine, ci hanno costretto a rimanere chiusi qui, dev'essere roba grossa, hai visto nulla mentre salivi qui?” chiese Ron.

Prima che Harry potesse rispondere entrò la signora Weasley con un vassoio in mano.

“Harry, caro, Arthur mi ha raccontato tutto, sono davvero contenta, ora però mangia qualcosa, non hai mangiato niente a colazione”. Adesso piangeva senza vergogna. “Sirius dovrebbe venire tra poco”. Disse uscendo dalla stanza.

Sembrava avesse dimenticato le incomprensioni della sera prima.

O forse non erano più importanti.

I ragazzi non ci fecero molto caso: la signora Weasley era sempre molto emotiva.

“Certo, quando Silente è comparso al tuo fianco, figuriamoci se ti condannavano” disse Ron allegramente.

“Si, è stato decisivo” ammise Harry.

Prima che potessero continuare Sirius entrò nella stanza.

Era irriconoscibile: il viso rigato di lacrime, era felice, euforico, era come se gli ultimi 14 anni non fossero mai esistiti.

“Ehi Sirius, hai visto? Non mi hanno condannato” disse Harry.

“Si Sirius hai visto? Non l'hanno condannato!” disse Fred Weasley.

“Beh amico, con la vecchiaia ti stai rammollendo, guarda in che condizioni sei...” continuò Geroge.

Sirius non li lasciò continuare.

“Harry, devo parlarti”disse abbracciandolo.

I ragazzi erano sempre più confusi.

Forse la redenzione prima ad Azkaban e poi nella casa cominciavano a dare segni di pazzia.

“Per prima cosa: sono davvero felice che tu sia stato assolto... non potevano condannarti... non c'erano prove...” lo portò fuori dalla stanza.

Piangeva.

“Harry io... non so come dirtelo... ci sono delle persone che dovresti incontrare... vieni”

Qualche metro più in là, appoggiato al muro c'era anche Remus, anche lui piangeva, quando ci vide si avvicinò.

Mi strinse una spalla.

“Harry, io... tu...” faceva fatica a parlare.

“Che succede?” chiese Harry.

Sirius e Remus si guardarono.

Li guardai, sembravano... più giovani.

Probabilmente è così che sarebbero stati se mamma e papà non fossero morti.

"Harry... ora devi essere forte... all'inizio non capirai, sarai confuso... neanche noi capiamo.
E non per vantarmi ma noi malandrini eravamo molto brillanti.
Anche se non sembra abbiamo letto molto libri, ci siamo documentati, sai per fare gli scherzi, e poi, per creare la Mappa...
questo però non ha senso..." disse Remus.

“Lascia stare i discorsi Remus... qualunque cosa gli diremo non capirà comunque... per tutti i boccini anch'io faccio fatica a capirlo.

Seguimi Harry, così capirai” Sirius mi portò davanti ad una porta.

“Entra”

continua...

ho aggiornato molto in freytta  per i miei standard... spero che il capitolo vi piaccia.

dal prossimo si comincerà ad avere un po di risposte.

Ringraziamenti:

giuly_pattinson: grazie x il commento e per averla messa tra i preferiti. per il titolo, il significato lo spiegherò tra un po... c'ho messo parecchio per trovarlo (grazie a mia sorella che mi ha dato l'idea!) anche in questo ho lasciato un po di suspence, spero ti piaccia!!!!!!!

grazie anche alle due persone che hanno messo la storia tra le seguite:

1 - ArwenBlack [Contatta]
2 - LilyPrincessInPink [Contatta]