Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
Segui la storia  |       
Autore: bridgetvonblanche    05/06/2019    3 recensioni
[zombie apocalypse!AU]
Things really change when the undead pick a side in a war.
Genere: Angst, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


[Till the world ends trailer]




Parto


 

Tante erano state le sue prime volte da quando, insieme a Namjoon, Kim Seokjin aveva deciso di creare un luogo che potesse essere considerato un rifiugio per tutti coloro che, come loro, fossero stati disposti a combattere per un futuro migliore, diverso da quello apocalittico che il governo ed il suo esercito avevano invece prospettato.

La sua prima missione, la sua prima operazione. La sua prima lezione di primo soccorso, il suo primo tentativo di salvare un compagno da un morso di zombie, conclusosi decretando la sua prima vera sconfitta.

Hireath stessa poteva considerarsi una sua "prima volta", la miccia iniziale all'origine di tutti i movimenti di ribellione contro l'esercito imperiale. Da quel primo giorno alla gilda ne erano seguiti tanti altri, alcuni più frenetici, altri più sereni e tranquilli. C'erano stati nuovi arrivi, nuove missioni, tante perdite. Eppure, mai come in quel momento, Seokjin sentiva il peso di una importante responsabilità gravargli sulle spalle. Aveva trascorso gli ultimi quattro anni della sua vita chiuso in un laboratorio a studiare i non-morti e ora il destino lo stava mettendo nuovamente alla prova, chiedendogli di aiutare una donna a mettere al mondo una nuova vita.

Si sforzò di deglutire, mentre i suoi occhi vagarono veloci verso il volto contratto di Yoongi, ancora convalescente per la brutale operazione della notte precedente. Seduta accanto a lui, la piccola Lily stava passando sulla sua fronte accaldata un panno di acqua tiepida, nel disperato tentativo di frenare i suoi continui spasmi.

— Hyung andiamo, dì qualcosa, —

Dall'altro lato di quella branda improvvisata dove Yoongi era stato fatto adagiare, Jung Hoseok stava invece cercando in ogni modo di accertarsi che il suo compagno fosse realmente riuscito a sfuggire al contagio e stesse ora lottando con tutto sè stesso per reagire al quel dolore lancinante.

— Vaffanculo Hoseok, —

— Yokatta, sembra proprio si stia riprendendo, — decretò quindi, tirando un sollevato sospiro di sollievo ed aiutando poi la piccola Lily nella medicazione e nel dosaggio dell'antidolorifico. Che Yoongi avesse evitato di contrarre il virus grazie al tempestivo intervento di Hoseok era ormai palese, ma ora il problema più grave era sperare che non morisse a causa di una possibile infezione.

— Ahhhhh! —

Il primario di Hiraeth non ebbe però il tempo sufficiente per cercare una soluzione che potesse alleviare ulteriormente il dolore del proprio compagno, perchè la sua attenzione venne richiamata dalle urla di un'altra paziente.

Sdraiata sull'unico vero lettino presente all'interno della stanza, Lee Hyeseon era in travaglio ormai da quasi 24 ore. Le contrazioni del basso ventre erano aumentate così come le sue disperate urla di dolore e questo poteva significare solo una cosa: il momento del parto era ormai imminente. Lo sguardo concentrato di Jin si pose quindi sugli strumenti di metallo già disposti ordinatamente sul banco accanto al letto della giovane e per poi passare sulle proprie mani, un poco tremanti, aperte ora sotto i suoi occhi inquisitori.

Nella tensione del momento, il medico di Hireath sobbalzò impercettibilmente quando avvertì una terza mano posarsi sulla spalla, stringendola con vigore. Sollevò quindi il proprio sguardo Kim Seokjin, scontrandosi così con il sorriso sempre radioso di uno dei suoi più fidati compagni che ora, accanto a lui, non stava probabilmente cercando di fare altro che infondergli un pò di coraggio.

Dal canto suo Jung Hoseok non aggiunse altro, perchè qualsiasi parola sarebbe stata superflua in un momento del genere. In fondo, un medico del suo calibro non aveva mai avuto bisogno di qualcuno che gli dicesse cosa fare o come agire ma, forse, ciascuno di loro col tempo aveva dato per scontato il fatto che Seokjin non fosse solo un medico eccellente. Lui era, come tutti e prima di tutto, un comune essere umano, un soldato come tanti, un uomo con le proprie paure e le proprie incertezze.

Non vi era dunque motivo per biasimarlo. Lee Hyeseon era diventata, sotto ogni aspetto, parte integrante della loro famiglia: tutti ad Hiraeth l'avevano accolta, aiutata, vista crescere insieme a quel bel pancione che avrebbe presto dato origine ad una nuova vita. La sua tensione era dunque più che comprensibile, considerato anche il fatto che in qualche modo, tutti si sentivano un pò "padri" o comunque dei "fratelli maggiori" iper-protettivi nei confronti di quella nuova vita: era quindi loro il compito far si che quel bambino venisse al mondo in totale sicurezza.

E l'unica persona in grado di farlo era lì, davanti agli occhi di tutti.

Seokjin sembrò aver capito questo tacito pensiero di Hoseok, perciò non lasciò trascorrere che il tempo di un sospiro, atto più che altro a rinconquistare e riprendere tra le mani tutto il suo coraggio, prima di avvicinarsi a passo sicuro ad Hyeseon.

— Cara, adesso è arrivato il momento di spingere, ok? — le comunicò, afferrandola poi per le caviglie e tentando così di rilassare le sue gambe già incredibilmente tese.

— Avanti Hoseok, avvicinati e tieni questo, potrebbe servirmi, — ordinò poi, costringendo il giovane dinamitardo ad avvicinarsi a sua volta al lettino e reggere uno strumento di cui fino a quel momento, Hoseok aveva sempre ignorato l'esistenza.

— Hyung, sei sicuro di quello che mi stai chiedendo? — domandò quindi il più giovane con aria titubante, stringendo tra le mani un grosso forpice di metallo e cercando di non far trapelare la sua preoccupazione evitando di soffermarsi più del dovuto sul volto già sofferente di Hyeseon.

— Hai appena tagliato un braccio al tuo migliore amico, non dirmi che non sei capace di assistere ad un parto, — commentò severo, cominciando poi a distendere ed allargare le cosce della ragazza, coperte solamente da una sottile e leggera vestaglia bianca.

— Te lo concedo, — gli fece eco Hoseok, avvicinandosi ad Hyeseon e afferrandole poi la mano, permettendole così di stringere la sua con tutta la forza possibile.

— Ci sei quasi Hyeseon, ancora un paio di spinte! —

Il pianto liberatorio che seguì quella frase riuscì a sovrastare persino le urla di dolore della giovane partoriente che, stremata a causa dello sforzo compiuto, crollò quindi esausta sul lettino, allentando un poco la presa sulla mano incredibilmente sudata di Hoseok che, imitando il gesto della ragazza, dovette accasciarsi a sua volta su uno sgabello, asciugandosi il sudore dalla fronte come se avesse partecipato attivamente al parto.

— Ecco, il nuovo membro del gruppo, —

Solo una frase come quella di Seokjin fu in grado di risollevare gli animi di tutti i presenti che, nella concitazione del momento, erano rimasti completamente in silenzio, a bocca asciutta, in tacita attesa.

— È un maschio o una femmina? — chiese quindi Hoseok, avvicinandosi curioso a quella delicata creatura che Seokjin stava cercando di pulire alla bell'è meglio dal sangue di Hyeseon per poi coprire con una morbida coperta.

— È un maschio Hoseok, ma non vedi? — gli rispose impettito, esortandolo così il suo più giovane compagni ad osservare con maggiore attenzione il corpicino del neonato.

— Sarà l'orgoglio di suo padre, — esclamò quindi un incontenibile Hoseok, una punta di orgoglio e gli occhi lucidi dalla gioia, seguendo poi con lo sguardo il primario della gilda avvicinarsi cauto ad una Hyeseon ancora intenta a cercare di tornare a respirare regolarmente solo per poterle adagiare sul petto affannato il figlio appena dato alla luce, avendo la premura di non farlo ricominciare a piangere.

Sistemò quindi la sua piccola testa sul seno gonfio di lei, rimanendo poi chiuso in un piacevole silenzio ad ascoltare i dolci suoni emanati dalla labbra della ragazza nel tentativo di quietare il proprio bambino. Prese quindi posto accanto a lei, beandosi del bellissimo e sincero sorriso di Hyeseon, che mai prima d'ora aveva avuto occasione di vedere. Sapeva che questo era il suo modo per ringraziarlo e, sinceramente, a Seokjin non servì nient'altro.

Ma quel momento di appagamento e benessere fu però spezzato solo dopo qualche minuto dall'indicazione dei battiti di Hyeseon, fattisi improvvisamente più discontinui ed irregolari, segnalati dall'elettrocardiogramma ancora legato a lei. Se prima questi erano dovuti alla concitazione del parto, ora però non avevano motivo di essere tanto veloci.

— Hyeseon? Hyeseon! — provò a chiamarla Seokjin, lo sguardo intento ad osservare ogni minimo cambiamento sullo schermo dell'elettrocardiogramma.

— Seokjin che cosa succede? —

Hoseok, che si era momentaneamente allontanato per tornare a controllare le condizioni di Yoongi, si avvicinò nuovamente al proprio compagno, spaventato anch'egli dai suoni, non proprio confortanti, emessi dall'elettrocardiogramma.

— Merda, — sputò il primario di Hiraeth, scattando sull'attenti e correndo a prelevare una siringa ed un flacone dal bancone posto accanto al lettino.

— Seok-jin, — sussurrò flebilmente Hyeseon, lo sguardo fisso e la bocca quasi completamente secca.

— Le serve una trasfusione di sangue, subito! — dichiarò a quel punto il giovane medico, il tono di voce più alto e preoccupato di quanto avesse voluto far trasparire, inserendo poi un grosso ago nella vena del braccio di Hyeseon.

— Lo sapevo, — asserì poco dopo, quasi più rivolto verso sè stesso che non ad un qualche particolare interlocutore.

— Sapevi cosa? — si preoccupò di chiedere Hoseok, la sua mano fredda poggiata ora delicatamente sulla fronte scoperta e ancora sudata della ragazza, nell'estremo tentativo di offrirle un pò di sollievo.

— La malattia che l'ha resa immune agli occhi degli zombie, — comunicò Jin un istante dopo, quasi non vedesse l'ora di liberarsi di questa pesante consapevolezza, — Si tratta di emofilia, — aggiunse, estraendo poi l'ago dalla vena di Hyeseon ed osservandola così tornare a respirare regolarmente.

Il vero problema ora non erano più i suoi battiti, tornati regolari dopo una massiccia dose di morfina, ma una grossa macchia di sangue che si stava espandendo di secondo in secondo dal suo basso ventre, ancora contuso per lo sforzo di poco prima.

— Spiegati meglio, danazione! —

— Incapacità di coagulare il sangue, — fu costretto a confessare Jin di fronte all'insistenza del suo compagno, esortandolo comunque a procurarsi poi qualche salvietta per cercare di porre un freno all'espansione di quella già enorme pozza di sangue.

— Jungkook mi aveva confidato che era stato parecchio difficile rimarginare la sua ferita sulla spalla, ma stupidamente ho pensato che fosse perchè quella era, di fatto, alla sua prima vera operazione sul campo, — ammise in seguito, osservando impotente i parametri di Hyeseon tornare ad essere irregolari, — Se venisse attaccata dagli zombie morirebbe dissanguata prima ancora di trasformarsi, per questo per loro non costituisce un buon nutrimento, — concluse quindi il suo discorso, la mente concentrata tuttavia a cercare di trovare una soluzione il più velocemente possibile, per evitare il peggio.

— Allora smettila di parlare e prendi il mio, — lo esortò Hoseok senza tirarsi indietro, liberandosi immeditamente dell'impiccio dato dalla sua pesante giacca mimetica per mettere in bella mostra davanti al medico le vene delle proprie braccia.

Ma non riuscì a fare che un passo in direzione di Seokjin e Hyeseon, prima di essere fermato nelle sue nobili intenzioni da un gesto di dissenso proprio da parte del primario.

— Il tuo sangue, seppur immune, non è compatibile col suo, senza considerare che potresti soffrire della sua stessa malattia e rischieresti a tua volta, — ammise quindi, affranto, prendendosi poi la testa tra le mani in un esasperato gesto di stizza, — L'unico che potrebbe farle da donatore è.. —

Seokjin alzò lo sguardo, già annebbiato dalle lacrime, per evitare di mostrarsi ulteriormente vulnerabile nel momento in cui invece avrebbe dovuto essere più forte di chiunque altro all'interno di quella stanza. In quel momento, anche se in maniera indistinta a causa del suo stesso pianto, i suoi occhi riuscirono comunque a scorgere due figure avvicinarsi alla grande porta a vetri del laboratorio.

Solo allora la sua mente, già ottenebrata dal concreto timore di poter perdere Hyeseon, lo riportò ad una conversazione di qualche settimana precedente l'attuazione di quel folle piano così a lungo ideato per la riconquista del mondo.

— Quindi? —

Sapeva che la sua non era semplicemente una richiesta di spiegazioni.

— Quello che sto cercando di dire è che potrebbe avere complicazioni durante il parto, — gli aveva risposto Seokjin in tono sincero, riponendo poi la cartella clinica di Hyeseon all'interno del cassetto della sua scrivania malmessa.

— E io ti sto chiedendo se esiste un modo per evitare queste "complicazioni", — aveva tenuto a precisare Taehyung, sbattendo poi la mano contro il tavolo del primario, in un gesto di profonda e comprensibile frustrazione.

— Al momento non riesco a pensare ad altro che ad una trasfusione di sangue, —

Seokjin ci aveva pensato a lungo. Se i suoi sospetti fossero stati confermati, nel momento in cui il bambino fosse venuto al mondo Hyeseon avrebbe avuto bisogno di qualcuno disposto a donarle una non indifferente quantità di sangue.

— Ok, allora in quel caso tu farai quello che hai detto Seokjin, — lo aveva sentito pronunciare quelle parole cercando di controllare tutta la collera e la preoccupazione che, evidentemente, stavano squarciando il suo animo, perennemente diviso tra i suoi doveri di capitano ed il suo amore per lei.

— Voglio che tu le sia accanto in quel momento, se ció dovesse anccadere,— Seokjin si era permesso di aggiungere in coda a quella richiesta che, sapeva, Taehyung gli stava facendo non in qualità di generale, ma semplicemente come amico.

Lo aveva peró solo osservato attentamente scuotere la testa insieme a quella sua folta chioma ormai nuovamente castana prima di udire la sua voce farsi più roca e sottile.

— No, io non le salverò la vita rimanendole vicino, tutto ciò di cui ha bisogno è un sangue compatibile, — disse tutto d'un fiato, sospirando profondamente prima di aggiungere, — E tu sai benissimo che non sono io il suo donatore ideale, —

— Taehyung, —

Aveva provato a frenare quel suo flusso insensato di pensieri perchè, in cuor suo, Seokjin aveva capito fin dall'inizio dove il suo capitano sarebbe andato a parare.

— Voglio che tu mi prometta che se dovesse verificarsi l'eventualità proverai il tutto e per tutto, —

Avrebbe dovuto utilizzare qualsiasi mezzo per fargli cambiare idea e invece, pur avendone l'occasione, Seokjin aveva invece scelto di non muovere un solo dito. Non si era preso nemmeno la briga di obiettare, nè aveva speso una parola per contraddirlo, per fargli capire che forse avrebbero potuto esserci altre soluzioni.

— Al resto lascia fare a me, —

Così gli aveva detto Taehyung, interrompendo in quel modo la loro conversazione, prima di chiudere la porta dell'infermeria e lasciare così il giovane medico da solo con i suoi pensieri.

Seokjin non aveva mai creduto troppo nei miracoli. Poche, anzi pochissime erano state le volte in cui, nel corso della sua vita da medico e fedelissimo uomo di scienza, si era ritrovato in ginocchio a terra sperando in un qualche intervento dall'alto. Che fosse il destino, il karma o dio stesso, quell'entità superiore non si era mai palesata davanti ai suoi occhi sempre così scrupolosi e indagatori. Che fosse per deviazione professionale o meno, Kim Seokjin non aveva mai lasciato niente al caso, ad un indefinito unmyeong.

Eppure in quel momento di totale sconforto, davanti ai suoi occhi increduli era apparsa, proprio come per miracolo, la sola persona in grado di poter salvare la vita ad Hyeseon.

— Jungkook! 



 




 

a/n  

it's a boy!
(credevate fosse tutto finito ehh?)

bvb

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS) / Vai alla pagina dell'autore: bridgetvonblanche