Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Mihawk_Akai    15/06/2019    0 recensioni
E se Monkey D Luffy avesse una sorella maggiore?
E se questa viaggiasse con lui?
E se essa divertisse a orchestrare le cose alle spalle del nostro caro protagonista e dei suoi cari compagni?
E se... (basta ho finto gli e se.)
Lei è Laila e questa è la sua storia.
~~~~~
Spero di avervi incuriositi.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

OUR FAMILY

Capitolo 1

 

Il mare era calmo, quel giorno. Il vento soffiava dolcemente, scompigliandole i capelli. Era tutto tranquillo...

Avvertì uno scossone. Sospirò.

Più o meno tranquillo.

- Io diventerò il Re dei Pirati!!! -

Sospirò di nuovo: suo fratello era un tale fissato...

- Luffy... ho capito e, credimi, ormai l’hanno capito anche gli alberi perciò, ti prego, chiudi quella bocca. -

Monkey D Luffy rabbrividì: Laila sapeva essere terrificante, soprattutto quando abbassava la voce fino a sussurrare. In quei momenti aveva la tentazione di buttarsi in mare per sfuggirle.

Il ragazzo con il cappello di paglia fece per rispondere me fu distratto de un Re del Mare, appena emerso dalle onde.

Laila sorrise: il suo fratellino non aveva impiegato che qualche secondo per sconfiggerlo.

Era forte, non quanto lei, ma comunque forte. Abbastanza per poter salpare in tranquillità.

- Senti, visto che sei perfettamente in grado di cavartela, io schiaccio un pisolino. Ok? -

- Shishishi! Come vuoi! - poi, guardandola sdraiarsi nella barca, aggiunse: - A volte mi chiedo perché tu stia qui adesso, visto che mi sembra che la pirateria non sia la tua ambizione di vita... -

Laila sorrise: - Beh, la mia ambizione di vita è proteggerti e questo è il modo migliore che ho. -

Come ho promesso a loro, voleva aggiungere. Ma non lo disse. 

Era troppo presto.

Tutto quello che successe mentre dormiva, fece guadagnare a Luffy tanti insulti e, soprattutto, tanti, tanti pugni in testa con i relativi bernoccoli.

Kobe decise che era meglio girarle al largo.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Quando raggiunsero l’isola successiva, si diressero subito verso la base della Marina (Luffy era pienamente intenzionato a permettere a Koby di realizzare il suo sogno) ma Laila si fermò prima del muro.

- Luffy - chiamò - Io vado a fare un giro: c’è una cosa che devo controllare. -

Lui annuì senza neanche guardarla, troppo impegnato a fissare Roronoa Zoro, uno spadaccino imprigionato nel cortile.

Girò i tacchi e s’infilò nella base dall’ingresso merci, senza farsi vedere ed entrò in quello che doveva essere l’ufficio del capitano.

Si mise a ravanare in giro, alla ricerca di qualche documento particolare. Rimase delusa: a parte qualche ricevuta dei tributi (esagerati) che la gente era costretta a pagare a Morgan (così si chiamava il capitano) e un ordine per una statua gigante del capitano idiota non c’era nulla. 

- Beh, avrei dovuto immaginarmelo. Figuriamoci se ci poteva essere qualcosa di utile e interessante in una sede così piccola... -

Si stava apprestando a uscire quando una pila di fascicoli attirò la sua attenzione: da uno di essi spuntava leggermente una fotografia. Gli occhi le si spalancarono per la sorpresa quando noto chi vi era immortalato.

- Non è possibile... - le fuggì in un sussurro.

Delle urla nel corridoio la fecero sobbalzare. Intascò velocemente foto e fascicolo e fece per sparire da lì.

Quando riconobbe la voce di suo fratello capì che tutto quel casino era colpa sua e si rilassò un poco... non si erano accorti di lei come aveva pensato inizialmente.

Lo sentì rompere una finestra e si sporse dal balconcino dell’ufficio del capitano, osservando tutta la scena dall’alto. 

Come un angelo custode...

Vide i marine sparare a Roronoa e Koby, vide Luffy bloccare i proiettili e sciogliere le corde; vide Zoro fermare i marine e vide lo scontro tra il suo fratellino e Morgan; per non parlare del favoloso gioco di squadra dello spadaccino e del pirata... ogni cosa.

Senza accorgersene arrossì leggermente: quel Roronoa non era affatto male...

Per qualche attimo dimenticò perfino al foto.

Cambiò stanza, dirigendosi verso quella delle comunicazioni: mise K.O. chi era di guardia, afferrò il primo Den Den Mushi che le capitò a tiro, compose un numero e attese.

Purupurupuru, purupurupuru, purupurupuru, kaccha

- Pronto? Qui Garp, chi parla? -

- Ciao nonno... -

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Andò a cercare Luffy, Koby e Roronoa, dopo aver finito la chiamata, e li trovò in un bar-ristornate  che s’ingozzavano.

Si portò silenziosamente alle spalle del fratellino, dandogli un colpetto affettuoso in testa.

Luffy si girò di scatto e, quando la vide, sorrise: - Laila! Eccoti! - poi si girò verso Zoro: - Zoro! Lei è Laila, mia s-ahia! -

Laila lo aveva colpito in testa. Di nuovo. 

Questa volta meno affettuosamente, però.

Porse la mano a Zoro che la strinse senza esitazione. Laila non poté fare a meno di ghignare: presa ferrea il ragazzo...

- Piacere Laila. Un’altra compagna. - Non voleva che si sapesse della parentela che legava lei e Luffy, per tanti motivi sconosciuti anche al fratello stesso che, infatti, rimase un po’ stranito. Ma non disse nulla: Laila non faceva mai niente a caso, c’era per forza un motivo, non lo vedeva ma era sicuro che ci fosse.

- Piacere mio: Roronoa Zoro, quello nuovo. - 

Un lampo di malizia comparve negli occhi della ragazza, cosa che fece ritrarre la mano a Zoro, inquietato.

- Sai... - continuò lei - puoi vedermi come una guardiana ~indicò Luffy con il capo~ la sua guardiana, perciò... permettimi di farti alcune domande, per precauzione. D’ora in avanti starai con lui 24 ore al giorno perciò voglio essere sicura... -

Zoro deglutì silenziosamente e cercò appoggio in Luffy che, però, gli fece segno di rispondere e basta, se ci teneva alla vita. 

Il tutto da nascosto sotto il tavolo.

Zoro deglutì di nuovo, questa volta rumorosamente.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Dopo mezz’ora di interrogatorio spietato (che avrebbe fatto tranquillamente invidia a quelli che la Marina faceva davanti al peggior criminale esistente) sembrò che Zoro le fosse andato a genio ma non ebbero il tempo di appurarlo perché i marine entrarono nel locale.

Laila decise che avrebbe sorvolato sulla penosa performance del fratello perché le intenzioni erano buone. Quel mocciosetto, Koby, avrebbe fatto molta strada. Di questo ne era assolutamente certa.

Durante il viaggio, però, ripensò alle indagini nella base della Marina e non poté fare a meno di rabbuiarsi. Così si isolò dagli altri due e prese in mano la fotografia.

INIZIO FLASHBACK

- Pronto? Qui Garp, chi parla? -

- Ciao nonno... -

- Laila? Sei tu? Perché hai chiamato? Non lo hai mai fatto prima d’ora... - lo stupore nella sua voce era evidente.

- Le circostanze lo richiedevano. - tagliò corto lei.

- Che cosa ti serve? - chiese lui, serio, dopo qualche attimo di silenzio.

- Ho trovato un rapporto, nella base della Marina dove siamo approdati e... -

- Aspetta! Tu e tuo fratello siete partiti!? Per diventare pirati?! E avete già combinato casini alla Marina?! Io non ci posso credere! Se vi prendo vi... -

- Nonno. - richiamò la ragazza - Concentrati, per favore. -

- Oh, sì, giusto... Dicevi? -

Laila sospirò e continuò: - Ho trovato questo rapporto e questa foto e, beh, devo trovare la persona che vi è immortalata... -

- Laila... - la voce di Garp era un po’ preoccupata - chi vuoi trovare? -

- Lui. - scansionò la fotografia e la mandò al viceammiraglio della Marina, in modo che potesse vederla anche lui.

- Oh. Lui, quindi... Posso sapere perché ti interessa? -

- No. - chiara e concisa.

- ... - lo sentì sospirare - Posso dirti solo che lavora per lui... -

- Per ... lui? -

- Sì: da quello che so, è uno dei suoi sottoposti migliori. Il suo braccio destro, quasi... -

- Capisco. Mi basta trovare lui e avrò tutte le risposte che mi servono... -

- Laila... -

- Ti ringrazio, nonno. Ah, un’ultima cosa... -

- Dimmi... -

- Alla base della Marina dove mi trovo ora (guarda il numero da cui ti chiamo e la trovi senza problemi) c’è il capitano che è tipo tutto corrotto e tiranneggia i cittadini. Luffy e Roronoa lo hanno sconfitto ma forse sarebbe meglio che lo prendessi tu in custodia... per precauzione. -

- Ah, ok. Finisco di mangiare e parto. Buona sfortuna, nipote degenere! -

- Ahahah! Buona fortuna anche a te, nonno rompipalle! -

Kaccha.

FINE FLASHBACK

Tornò a guardare la fotografia: un ragazzo dai capelli biondi (di poco più grande di lei) stava mezzo di spalle, con i vestiti eleganti ma rovinati dalla battaglia, tubo di metallo tra le mani che probabilmente aveva usato come arma nel combattimento...

Non si vedeva bene il suo volto ma Laila era certa di non sbagliarsi, sarebbe stata in grado di riconoscerlo ovunque.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Sentì dei passi e vide un’ombra avvicinarsi sempre di più. Chiuse rapidamente il fascicolo e infilò la fotografia nella tasca della giacca.

Alzò quindi la testa di scatto, fulminando con lo sguardo il povero idiota che aveva osato disturbarla.

Zoro fece due passi indietro, appena incrociò il suo sguardo: - Ohi, ohi! Calma! Volevo solo fare due chiacchiere. Posso? -

Laila fece un cenno allo spadaccino che si sedette al suo fianco.

L’imbarazzo tra i due era palpabile, al punto che Roronoa avrebbe potuto facilmente tagliarlo con una delle sue katane.

Fu Laila a interrompere il silenzio, comprendendo il motivo per cui il ragazzo era venuto lì da lei.

- Sei un bravo ragazzo, Roronoa. E non ti sei lasciato intimorire da me e questo ti ha fatto guadagnare molti punti ai miei occhi, sai? -

Zoro ridacchiò. Tutte le volte che lei lo guardava o gli rivolgeva la parola gli veniva una fifa blu che metà sarebbe bastata, ma piuttosto che dirlo ad alta voce si sarebbe tagliato entrambe le braccia.

- Sentì, io devo andare da una parte: alla prossima isola ruberò una barca e me ne andrò. Tornerò, quello sicuramente, ma ho bisogno che tu ti prenda cura del mio ... di Luffy mentre non ci sono. Posso fidarmi di te, vero? -

Zoro annuì: - D’accordo, non ti preoccupare, ci penso io ma... -

- Ma...? -

- Non dovresti chiedere il permesso del capitano, prima di fare una cosa del genere? -

Laila lo guardò, a metà tra il divertito e lo scandalizzato: - Ma io non sono mica una sua sottoposta! -

Zoro sbattè le palpebre, restituendole uno sguardo stralunato.

- Cosa!? -

- Sono una sua compagna, un’amica quasi, quello sì, ma non lavoro per lui e non ho bisogno della sua autorizzazione per fare qualcosa. -

Zoro si era aspettato tutto tranne che una risposta come quella...

- Mnh. Ok... facciamo che non indago oltre che è meglio. Anche perché ho la sensazione che se lo facessi finirei a fare compagnia ai pesci... -

Laila ghignò: - Vedo che ci siamo capiti. -

L’intenzione era quella di far cadere lì la conversazione e infatti Zoro si era già alzato, ma poi gli venne un dubbio che lo fece girare nuovamente verso la compagna.

- Ma che cosa dovrò dire a Luffy quando mi chiederà dove vai? -

- Non chiederà mai dove vado: al massimo ti chiederà perché non ci sono e basta solo che tu gli risponda che sono andata via perché avevo una cosa da fare e lui non indagherà oltre, credimi. -

Zoro si chiese quanto bene quei due si conoscessero perché la sicurezza in certe affermazioni da parte di entrambi era davvero strana. Non fece in tempo, però, a porre la domanda che la voce del loro stupido capitano li interruppe: - Waoh! Che uccello enorme! Lo prendo e ce lo mangiamo, vi va? -

E senza neanche dar loro il tempo di ribattere si era lanciato stile razzo a prendermelo solo che ... rimase incastrato nel suo becco.

Zoro si portò istantaneamente ai remi, seguendo quella bestiaccia con la barca. Laila, invece, non poté fare a meno di lanciare al fratello minore idiota una quantità di insulti tale da scandalizzare perfino lo spadaccino.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

A parte l’incontro con degli idioti che si erano fatti fregare da una ragazza (che, dopo averli accuratamente pestati, avevano poi costretto a remare al posto loro) raggiunsero l’isola senza troppi problemi.

Come già aveva pianificato, affidò Luffy a Roronoa e andò a cercare una barca per partire. La trovò, la rubò e la nascose, per poi andare a vedere cosa stavano facendo quei deficienti dei suoi compagni. Il casino che c’era in città l’aveva sentito forte e chiaro ed era sicura al 100% che fosse colpa loro.

Così trovò Luffy che combatteva contro un pirata chiamato Buggy il Clown, Roronoa che dormiva per terra (insanguinato) e una ragazza che cercava di scappare con un sacco (probabilmente pieno di oro e tesori rubati al Clown). 

Vide Buggy attaccare la ragazza e Luffy fare per scattare verso di lui per fermarlo, gli occhi pieni di preoccupazione.

Sospirò e scattò in avanti. Si frappose tra il pirata con il naso rosso e la ragazza dai capelli arancioni, salvandola.

Ghignò inquietantemente quando il pirata alzò lo sguardo verso di lei, sorpreso, e, con un pugno nello stomaco, lo lanciò nuovamente verso suo fratello, che riprese immediatamente la sua serie di attacchi.

Poi si rivolse alla ragazza, ancora a terra spaventata: - Nuova compagna? -

Lai scosse la testa con forza: - Assolutamente no! Non sarò mai una pirata! Sono ... un’alleata temporanea, ecco. -

Laila annuì, per nulla convinta: la sua mente stava già scommettendo su quanto tempo avrebbe impiegato a diventare una sua compagna a tutti gli effetti.

- Sono Laila, comunque. Una loro compagna. - 

-  N-Nami, piacere. Una ladra che ruba ai pirati. -

Laila ridacchiò: - Ma davvero? Interessante... Comunque mi faresti un favore? Quando hanno finito di combattere li avvisi che sono andata a farmi un giro e che non tornerò per un bel po’? Grazie e buona fortuna con il tuo furto! -

Non le diede neanche il tempo di ribattere che già era sparita.

Prese la barca e salpò.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Appena si fu allontanata un po’ dalla costa tirò fuori dalla tasca una Vivre Card, che portava scritto il nome di Mia, e impostò la rotta in base a quello. Per fortuna la persona che cercava si trovava momentaneamente nell’East Blue altrimenti non sarebbe stata in grado di raggiungerla...

Poi scese sotto coperta e controllò le provviste che c’erano più attentamente (prima non era stata a guardare tutto con precisione): qualche verdura, un po’ di frutta, molti agrumi e... - Fragole! Sì! - tre casse del suo cibo preferito. - Che culo! ... Ok, mancano solo le proteine ma mi basta accoppare un Re del Mare e sono a cavallo. -

Viaggiò per qualche giorno, prima di trovare la persona a cui apparteneva la Vivre Card. 

Arrivò all’accampamento di soppiatto, facendo attenzione a non farsi scopri... - E tu che cosa ci fai qui? - ...re. Come non detto: era impossibile coglierlo di sorpresa.

Sospirò e si mise di fronte all’uomo che l’aveva sgamata: - Cercavo te. - rispose - Ho bisogno di parlarti. - 

L’uomo annuì e le fece segno di seguirlo in un luogo più sicuro.

Si inoltrarono nella foresta fino a raggiungere un’altra radura piccola, graziosa e soprattutto più sicura di quel campo base pieno di orecchie estranee.

A quel punto Laila si buttò addosso all’uomo, abbracciandolo con forza: - Mi sei mancato così tanto... -

Lui le accarezzò dolcemente la testa, sorridendole: - Allora, di volevi parlare? -

Laila estrasse la fotografia dalla giacca: - Lui, il nonno mi ha detto che lavora con te... -

L’uomo annuì: - È così. Ma perché ti interessa? - 

- Si-si chiama ... Sabo? - chiese con voce tremante.

Lui la guardò leggermente sorpreso e annuì nuovamente. 

- Da dove viene? - 

Laila vide l’occhiataccia che le lanciò (come se non fosse sua abitudine rispondere a domande simili) ma lo pregò comunque di farlo.

- L’ho trovato nell’Est Blue, a Dawn: aveva lasciato l’isola ma un Tenryūbito gli ha sparato. L’ho recuperato e fatto curare dal mio medico di bordo. Sfortunatamente ha peso la memoria nell’incidente e quindi ha voluto rimanere con noi. -

- Capisco... ecco perché non è tornato... -

- Mnh? - 

- Vedi lui... lui è nostro fratello. Abbiamo fatto un giuramento: ci siamo scambiati le coppe sakazuki. Sabo, Luffy, Ace, Ann ed io. Però lo credevamo morto in quell’incidente. -

L’uomo annuì:- Capisco... quello che mi sfugge, però è come tu sia entrata in possesso di quella fotografia. -

- L’ho trovata mentre rovistavo in una base della Marina, alla ricerca di qualche cosa che potesse risultarti utile ma non ho trovato nulla di interessante. A parte la foto di Sabo, ovviamente. -

Lui annuì e il silenzio cadde tra loro.

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Si diresse verso un tronco d’albero caduto al bordo della radura e vi si sedette, subito imitato da Laila che appoggiò la testa sulla sua spalla. Per quanto possibile ovviamente: Laila era alta ma l’uomo era 80 cm buoni più alto di lei. 

- Senti, non è che lo posso incontrare? -

Lui scosse la testa: - Non si trova qui, ma al quartier generale. Non vuole mai venire nell’Est Blue, per ovvie ragioni. -

Laila non poté fare altro che annuire, delusa: aveva davvero sperato di poterlo incontrare di nuovo.

- Se vuoi, però, puoi chiamarlo al Den Den Mushi. -

Le stelle che comparvero al posto degli occhi della pirata furono una risposta più che esaustiva.

Si alzò e scomparve tra gli alberi per poi ricomparire qualche minuto dopo con uno di quei simpatici animaletti per la comunicazione tra le mani. 

Compose il numero del ragazzo e attese che rispondesse.

Purupurupuru purupurupuru purupurupuru kaccha.

- Pronto? -

- Sabo. -

- Ah! Dragon-san! Sì, lo so. Sono in stra-mega ritardo con il mio rapporto. Giuro, dopo lo faccio e... - il ragazzo dall’altro capo del Den Den Mushi cominciò a parlare a raffica ad una velocità incredibile, permettendo a Laila di sentire e riconoscerne la voce.

Era sicuramente lui.

- Sabo. - lo richiamò l’uomo, che pareva chiamarsi Dragon - Non è per questo che ho chiamato. -

Il ragazzo si gelò: aveva riconosciuto un tono particolarmente serio, anche per un uomo come il suo capo, perennemente imbronciato.

- Mi dica. Cosa succede? -

Dragon lanciò un’occhiata alla ragazza cercando l’ennesima conferma a proseguire, che ottenne subito anche se un po’ titubante.

- C’è qui una persona che vorrebbe parlare con te. -

- Ah, sì? E chi? I ragazzi hanno tutti il mio numero... -

Il ragionamento ad alta voce del giovane fu interrotto dalla voce di Laila che, per la prima volta, parve tremante.

- Già ma io no. -

Sabo tacque. Non sapeva chi ci fosse dall’altra parte ma quella voce gli era estremamente familiare.

Nella testa gli comparve l’immagine di una bambina (di cui però non riusciva a distinguere bene tutti i tratti del volto) che disse, con le mani sui fianchi e l’aria offesa - Già ma io non la penso così. E se non ci penso io a mettere un freno a tutti voi finite sempre nei pasticci. -

- ...chan? Sabo-chan? -

Il ragazzo sbattè le palpebre un paio di volte prima di riuscire a connettere tutti i pezzi: - Sabo-chan? Ma, scusami, tu chi ti credi di essere per chiamarmi in un modo tanto, tanto... -

- Ridicolo? - completò per lui Laila. Rise. 

- Lo so: me l’hai già detto tante volte ma a me piace vedere i bronci sui vostri volti tutte le volte che vi chiamo così. È terribilmente divertente. -

Perfino a Dragon scappò un ghigno a quell’affermazione: quella ragazza era davvero terribile, meglio non averci mai a che fare.

- Ma si può sapere chi diavolo sei tu? - sbottò Sabo, spazientito.

Di solito non era così sgarbato ma quella voce sconosciuta ma allo stesso tempo così maledettamente familiare l’aveva scosso, e non poco.

Laila cercò Dragon con lo sguardo e, dopo aver ottenuto il suo incoraggiamento a continuare, proseguì.

Beh, incoraggiamento. Si era semplicemente limitato a farle un cenno affermativo con il capo. 

Santo cielo come era comunicativo quell’uomo.

- Beh, mettiti comodo, Sabo-chan. È una lunga storia. -

 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

 

Angolo dell’Autrice:

 

Konnichiwa Minna-san! I’m back!

Sono tornata a rompervi le scatole con una nuova storia! 

Siete contenti? Eh? Sono certa che non ve ne freghi assolutamente nulla.  

È una fic che volevo scrivere da un pezzo ma che non ho mai trovato la voglia di comporre poi, volete la noia degli ultimi giorni di scuola, volete le amiche rompipalle, alla fine sono qui. Con un capitolo che probabilmente da solo è più lungo dell’altra mia storia per intero.

E, non preoccupatevi, continuerò anche Heart’s Storm nelle vacanze. 

Comunque, a proposito di amiche, questa storia è dedicata a ElY_05, la mia rompipalle preferita. 

Beh, che dire? Stop, direi...

Come sempre, se volete, lasciate un commentino (anche solo di due righe), le critiche vengono accettate tranquillamente perciò non fatevi problemi a dirmi se qualcosa non va.

Detto questo mi eclisso.

Ci vediamo presto (spero).

Mihawk_Akai

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Mihawk_Akai