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Autore: queenarya    17/06/2019    1 recensioni
Durante l'estate del suo quarto anno, Hermione Granger riceve una lettera dai gemelli Weasley. Questi le comunicano della punizione del fratello e che continueranno a scriverle al posto suo. Inizia una corrispondenza di posta tra i tre, e, quando Hermione va a casa Weasley per recarsi alla Coppa del mondo di Quidditch, si accorge di un clima diverso. L'amicizia con i gemelli è qualcosa che è evidente si possa formare nel tempo. Così inizierà il suo nuovo anno ad Hogwarts e la sue nuove amicizie.
>(Storia creata perché Hermione merita altri amici e mi piace l'idea che i gemelli, Angelina, Katie, Alice e Lee facciano parte del suo gruppo di persone preferite.)
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, Fred Weasley, George Weasley, Hermione Granger, Lee Jordan | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Quell'estate Hermione la passò sui libri, analizzando e ripercorrendo il programma del terzo anno. Voleva essere sicura di aver memorizzato il più possibile, sopratutto ora che non aveva più la giratempo ad aiutarla al loro quarto anno. Ripercorse le pagine di storia della magia, sfiorando con le dita ogni parola come ad imprimerle a fondo nella sua mente, ignorando pozioni, sapendo che, senza un calderone, qualsiasi cosa avesse imparato durante il terzo anno non sarebbe riuscita a metterla in pratica. Poi rilesse tutti gli appunti presi a Trasfigurazione, dettati con attenzione dalla professoressa McGranitt. Le lettere che lei, Harry e Ron si erano scambiati quelle settimane si erano accumulate sulla sua scrivania - ormai non aveva più un posto preciso in cui metterle, così le teneva lì, pronte a essere viste e riviste se avesse avuto nostalgia dei due- mischiandosi tra i libri di scuola.

I suoi genitori avevano nuovamente fatto domande riguardo all'incidente accaduto al terzo anno e ai guai in cui i tre si erano cacciati (Di nuovo) per salvare Sirius Black dal bacio del dissenatore. Per suo padre erano incidenti che potevano capitare con la magia ma sua madre era sempre meno convinta che lasciarla andare ad Hogwarts fosse una buona idea. Fortunamente ogni volta riusciva a convincerla spiegandole quanto le materie fossero interessanti e promettendole di portarle tanti libri sulla magia, sapendo come la donna amasse leggere e imparare cose nuove.

Alzò lo sguardo dal libro di Aritmazia, attirata dal suono di un picchiettio alla finestra. Un gufo dal piumaggio marrone e rovinato la stava fissando, fermo davanti al vetro, lei lo riconobbe subito come Errol, il gufo della famiglia Weasley. Così Hermione si alzò, un sorriso ad espandersi sul suo volto mentre, aperta la finestra, allungava la mano dando al gufo uno spuntino, slegando poi con attenzione la lettera legata alla sua zampa. Mormorò un "grazie", accarezzando il piumaggio rovinato del gufo, srotolando la lettera con la mano libera. 

 

Cara Hermione, o dovremmo chiamarti Granger?,

Purtroppo siamo desolati nell'annunciarti che il nostro caro fratellino Ronald è finito in punizione dopo aver fatto esplodere la cucina cercando di liberarsi di un ragno, dovevi vedere le facce di mamma e papà quando sono tornati a casa! Io e George non riuscivamo a smettere di ridere. Mamma gli ha vietato di uscire dalla sua stanza per il resto dell'estate, magnanimi come siamo, abbiamo deciso di scriverti questa lettera per informarti degli accaduti di cui chiedevi nella scorsa. 

Di Harry non abbiamo più avuto notizie, scommettiamo che i Dursley se lo siano mangiati per cena, o peggio, che lo abbiano tagliato in mille pezzettini di cui cibarsi durante l'inverno; pezzettini da offrire a Dudley, a quanto pare è a dieta e non ci stupirebbe se si mangiasse Harry. George è convinto che ci manderanno un suo souvenir (un dito forse) assieme ad una lettera in cui dicono di non cercarlo, per questo abbiamo avuto la brillante idea di mandare loro un pensierino! Niente di crudele ovviamente, solo un dolce un po'... speciale... su cui abbiamo lavorato. Ovviamente abbiamo anche mandato altre provviste ad Harry attraverso Errol, non ci ha mai risposto però, siamo leggermente offesi.

Per quanto riguarda la nostra amorevole sorellina, siamo lieti nell'annunciare che si sente molto bene e che sta crescendo ogni giorno di più. Solo ieri io e George le abbiamo dato alcuni consigli su dei ragazzi, ovviamente non abbiamo intenzione di farle frequentare nessuno ma questo lei non lo deve sapere. Spero tu non le dica niente o ne rimarremmo profondamente delusi.

Mamma e papà stanno alla grande, lavorano duramente e sono a casa meno spesso di quanto lo erano prima. Papà è riuscito a comprarsi una nuova macchina, ci ha messo un po' a convincere il ministero ad affidargliene una dopo l'incidente al secondo anno di Ron. Siamo ancora fieri della trovata di nostro fratello e di come l'abbia fatta pagare a quell'albero maledetto per tutti gli spaventi che ci ha fatto prendere! 

Con questo il nostro compito finisce! Abbiamo detto tutto ciò che pensavamo fosse giusto raccontarti e abbiamo cercato di rispondere alle tue domande. Ci dispiacerà se non riceverai altre lettere quest'estate quindi, abbiamo deciso, in quanto a maghi fantastici, di scrivertene altre se ne vorrai! 

Ovviamente tutto all'oscuro del povero Ronald. 

Con grande affetto,

Fred e George Weasley 

 

Hermione lesse la lettera, analizzandola con attenzione. Era stata scritta lentamente, come se i due fratelli avessero pensato ad ogni più piccolo dettaglio. Sorrise, nonostante la notizia pessima su Ron e Harry. Era preoccupata, sopratutto per Harry, che aveva smesso di rispondere alle sue lettere, ma sapeva che non doveva preoccuparsi dei Dursley, Harry aveva la magia dalla sua in fondo.

Lei e i gemelli non avevano mai parlato molto, se non conversazioni occasionali quando erano tutti e tre con Ron, eppure nella lettera avevano usato termini giocosi e amichevoli, come se si parlassero ogni giorno. Ciò l'aveva resa davvero felice, ovviamente non pensava fossero amici, ma apprezzò l'impegno che ci avevano messo per farla sentire come se fosse parte di loro. Lasciò che Errol spiccasse il volo, sedendosi poi alla scrivania, tornando a studiare, mettendo, seppur a fatica, i pensieri e la preoccupazione per Harry da parte. 

 

/*

 

Il mattino dopo decise di rispondere alla lettera dei due.

 

Cari Fred e George, 

Hermione va bene, ma anche Herm se proprio volete un soprannome. 

Mi dispiace molto per il povero Ron, evidentemente liberarsi di un ragno non rientra tra quelle che sono le sue qualità, come non lo sono molte altre cose. Non sa lavarsi i panni da solo, non sa fare un compito da solo, non riesce ad allacciarsi la divisa da solo, diciamo che ha qualità più pregiate... come mangiare moltissimo cibo e non perdere l'appetito anche in situazioni... difficili. Come ad esempio l'anno scorso con Sirius Black, o l'anno prima, con il basilisco in giro per Hogwarts, o l'anno prima ancora, con LUI in giro per Hogwarts. Insomma Ron è molto bravo a mangiare e trattare male le ragazze. Le sue qualità migliori.

Avevo capito che fosse successo qualcosa ad Harry, non ho più avuto risposte alle mie lettere, eppure Shery (il mio gufo) torna sempre senza le provviste. Non credo i Dursley accettino del cibo portato da un gufo... soprattutto con la loro dieta... Spero Harry stia bene, conoscendo quella famiglia, non lo stanno sicuramente trattando nel migliore dei modi. Mi dispiace per lui che deve trascorrere la sua estate in quell'inferno e io non posso neppure aiutarlo. 

Per quanto riguarda le lettere di cui parlavate, mi piacerebbe molto riceverle! Almeno per essere al corrente della vostra situazione, spero di sentirvi presto e spero non stiate combinando casini!

Hermione

P.S Prometto di non dire nulla a Ginny anche se non trovo affatto giusto che le vietiate qualsiasi relazione! 

 

Shery, il gufo che Hermione aveva comprato con i pochi galeoni che le erano rimasti, era un gufo giovane e lento nelle consegne delle lettere. Spesso ci metteva più di una settimana per volare fino a destinazione, nonostante questa fosse vicina. Ma per comunicare con i Weasley sarebbe bastato. Legò la lettera alla zampa e, con estrema calma, lasciò volare via il gufo, guardandolo sparire nel cielo azzurro di quella mattina.

 

/*

 

Cara 'Mine,

Mi dispiace per il soprannome, è stato inventato da Fred, ma entrambi lo troviamo terribilmente carino.

Abbiamo ricevuto la tua lettera e ci duole ammettere che tutti noi siamo preoccupati per Harry,  il fatto che tutti i nostri gufi (E non ne abbiamo di certo molti. Errol e Leo sono gli unici gufi che abbiamo.) tornino privi delle provviste che abbiamo ordinato di consegnare ad Harry ci rincuora. Ci piace pensare che le abbia ricevute e non siano state mangiate da qualche animale randagio, O PEGGIO, buttate in un cassonetto. Sarebbe uno spreco di cibo - squisitamente orribile - enorme!

I tuoi complimenti sulle qualità di Ron ci hanno fatto pensare, facendoci giungere alla conclusione che, forse, a nostro fratello serve una bella lezione. Pensiamo di mettere un altro ragno da qualche parte per casa, forse nel suo letto...

Ora che sai che il ragno della cucina è stata colpa nostra, dovrai mantenere più segreti: come la sorpresa ai Dursley e le non relazioni di Ginny. Non avremmo mai pensato di avere così tanti segreti con te 'Mine! Ovviamente ci stiamo assumendo la nostra responsabilità con queste lettere, potrai mai perdonarci per i nostri peccati?

Speriamo proprio di sì.

I gemelli migliori del mondo

Forge e Gred

 

/*

 

Cari Forge e Gred,

Mi piacciono molto i vostri nuovi nomi, sono davvero... creativi.

Sospettavo che il ragno fosse una vostra idea per spaventare Ron, come se non avesse avuto abbastanza traumi nella foresta, inseguito da una famiglia di Acromantule. Mi chiedo dove sia finita la macchina di vostro padre, secondo Ron è tornata nella foresta e ci è rimasta. Sono contenta abbia trovato il suo posto nel mondo.

Comunque, non avrei pensato neppure io di avere così tanti segreti con i "gemelli migliori del mondo", potrei minacciarvi di rivelarli se non vi metterete a studiare seriamente all'inizio del vostro sesto anno. Ora siete costretti a farlo.

Qui la vita procede tranquillamente, niente di divertente da segnalare, se non i miei libri. Ho riletto di nuovo gli appunti di Trasfigurazione, mi mancano davvero molto le lezioni con la McGranitt.

Scommetto invece che voi siete molto contenti lontani da scuola.

Hermione

 

/*

 

Cara Granger ('Mine),

Ci deludi nell'insinuare che non ci manchi affatto Hogwarts! È ovvio che ci manchi e, anzi, io e George non vediamo l'ora di tornarci e trascorrere le nostre giornate con Angelina, Alice, Katie e sopratutto, il nostro migliore amico, Lee!

Ciò che non ci manca invece è studiare, ci toglie il tempo per ideare i nostri scherzi, è tempo prezioso per noi e non possiamo di certo utilizzarlo negli studi. Ti prego 'Mine, non farci studiare forzatamente, non riusciremo a resistere a qualcosa del genere! Sarebbe un inferno per le nostre menti geniali apprendere nozioni scolastiche! Vuoi forse ucciderci?

Parlando di qualcosa di più serio dello studio...

Sai, l'altro giorno Percy ha avuto la brillante idea di mangiare uno dei biscotti che avevo lasciato sul mio comodino: una delle nostre ultime invenzioni, i Canary Creams, l'abbiamo chiamata così. Purtroppo per Percy non era ancora stata testata quindi la sua trasformazione in canarino... è stata un disastro. Ginny non la smetteva di ridere e Charlie, che è venuto a trovarci dalla Romania, ha cercato di acchiappare il povero Percy per quasi un ora. Abbiamo dovuto aspettare che papà tornasse dal Ministero per ritrasformare Percy.

Pensiamo sia arrabbiato con noi ma non ne siamo sicuri. Non ci parla da due giorni...

Scrivici presto.

Con affetto,

Fred

 

/*

 

Il resto dell'estate passò in modo piacevole. Le lettere che ricevette dai gemelli Weasley erano sempre divertenti da leggere e raccontavano eventi successi in famiglia che neppure Ron menzionava. 

L'ultima lettera che i gemelli le avevano mandato arrivò il 14 agosto, portata da Leo, un gufo piccolo e carino che Sirius aveva comprato a Ron in segno di scuse. Era evidentemente agitato e si muoveva avanti e indietro per la stanza mentre lei apriva la lettera per leggerla, guardandolo male a causa del forte chiasso che emetteva. 

-Va bene, va bene la leggo! Ma per favore fermati!- L'aveva pregato, cercando di acchiapparlo per fermarlo, non riuscendoci. Così si era arresa, sedendosi, guardando finalmente le parole della lettera sperando che così il gufo si calmasse.

 

Cara 'Mine,

Abbiamo finalmente ricevuto notizie da Harry, mamma ha mandato una lettera ai Dursley chiedendo loro di lasciare Harry libero il prossimo lunedì, (fino alla fine dell'estate) siccome si terrà la Coppa del Mondo di Quidditch. Non so tu, ma noi siamo esaltati alla sola idea. Fred continua a urlare da ore assieme a Ron, Ginny è con loro ed è davvero contenta all'idea che venga anche tu. Abbiamo chiesto a mamma di non mandare nessuna lettera ai tuoi genitori perché volevamo invitarti per conto nostro...

Comunque, Harry è riuscito in qualche modo a convincere i Dursley, non abbiamo la minima idea di che stratagemma abbia usato ma siamo davvero contenti di non doverlo trascinare via com'è successo l'estate del suo secondo anno. Parlando della Coppa di Quidditch speravamo volessi unirti a noi, andremo a prendere Harry Domenica, ma pensavamo di passare a prendere te questo giovedì. Ti conviene avvisare i tuoi genitori altrimenti io e Fred ti porteremo via con la forza!

Con affetto,

George, Fred e la famiglia Weasley al completo.

P.S Porta i tuoi bagagli, resterai con noi per il resto dell'estate.

 

Hermione aveva letto la lettera più volte, era sicuramente sollevata dalla notizia di Harry e la prospettiva di passare l'estate a casa Weasley, assieme ai suoi migliori amici, la rendeva davvero felice. Così era scattata al piano di sotto per parlare con i propri genitori.

 

/*

 

Cari Fred e George, 

Sono felice di annunciare che... I MIEI GENITORI HANNO DETTO SÌ!

Non ci ho messo molto a convincerli, mi è bastato citare il nome della signora Weasley ed erano già sicuri di mandarmi, a quanto pare i miei amano molto vostra madre, beh alla fine chi non lo fa?

Comunque, la mia valigia sarà già pronta per quando questa lettera arriverà da voi, quindi non aspetto altro che ritrovarvi sotto casa mia! 

Ci vediamo presto,

Hermione

 

/*

 

I signori Weasley arrivarono con la loro macchina rosa giovedì mattina, e subito Arthur Weasley scese, accompagnato da Percy e Molly. La prima ad abbracciarla fu Molly, che la strinse tra le sue braccia paffute, baciando la sua guancia. Subito dopo l'aveva sostituita Arthur, che aveva lasciato qualche pacca affettuosa sulla sua spalla. Lei e Percy si salutarono invece con un semplice cenno del capo, aveva una piccola piuma gialla sul collo ma Hermione non glielo fece notare. 

-Buongiorno Monica, Wendell...- iniziò il signor Weasley, fermandosi poi a fissare l'uomo davanti a se, nei suoi occhi era ovvia l'immensa quantità di domande che voleva fare. Però si trattenne quando Molly pizzicò il suo braccio, come ad avvertirlo che se solo avesse iniziato a sparlare sui babbani e i loro modi di fare, non avrebbe mangiato nulla quella sera. Così, con un cenno del capo a Percy, i due andarono a prendere i bagagli - pieni di libri - di Hermione. 

Lei aveva guardato la macchina per quasi quattro minuti. Quando aveva visto il veicolo rosa parcheggiare si era aspettata di vedere anche Fred e George, come d'altronde avevano detto nella loro ultima lettera. Non chiese alla signora Weasley del perché i due gemelli non fossero presenti, ma, in fondo, moriva dalla voglia di sapere se si fossero cacciati in qualche altro guaio. E ovviamente di sgridarli...

-Spero che con Hermione per casa si calmino un po'. Non voglio ritrovarmi quella dolce ragazza trasformata in un canarino com'è successo a Percy.- Hermione ascoltò i discorsi della signora Weasley con sua madre, distogliendo lo sguardo, fingendo di non saperne niente, inoltre, aveva paura che, guardando Molly in faccia, sarebbe scoppiata a ridere. 

-È stato di pessimo gusto.- Borbottò Percy, passando accanto alle due donne, tra le braccia un altro baule, seguito dal signor Weasley. Molly lo guardò male prima di alzare la bacchetta verso di lui, un aria infastidita in volto.

-Fred te lo aveva detto di non toccare le sue cose. E tu sei persino entrato nella loro stanza dannazione!- 

-Viviamo sotto lo stesso tetto e sono loro fratello maggiore! Ne ho tutto il diritto!- Hermione sorrise quando Arthur si fermò dopo aver sistemato i bauli, guardando male i due familiari. -Smettetela di litigare dannazione. Facciamo una pessima figura!- A quelle parole i suoi genitori si misero a ridere. 

-Starà bene... i gemelli non le faranno niente.- La rassicurò Monica Granger, sorridendole dolcemente, spostando poi lo sguardo sulla figlia. Hermione sentì il cuore batterle velocemente e ammirò sua madre davvero tanto; era fortunata ad avere dei genitori così, lo era davvero. 

Molly annuì poco convinta. -Bene, allora. Ci prenderemo cura della piccola Hermione, non devi preoccuparti!- Esclamò muovendosi allegramente verso la macchina, agitando le braccia per far salire Percy sul sedile posteriore. -Forza sbrigati Arthur, prima che Fred e George ci distruggano casa in qualche modo! O peggio, Ron trovi un altro ragno!-

Hermione si era voltata verso i propri genitori, avvicinandosi velocemente a loro. Aveva circondato sua madre in un abbraccio, stringendosi forte a lei. -Stai attenta quest'anno okay? Non vogliamo sorprese.- Disse dolcemente Monica Granger al suo orecchio. Hermione annuì, passando ad abbracciare il padre, che le accarezzò lentamente la schiena. -E impegnati a scuola.-

-Lo faccio sempre!- Si imbronciò lei, facendo ridere i due adulti. -Tornerò per le vacanze di natale.- Sorrise prima di voltarsi e avvicinarsi alla macchina, guardando la signora Weasley imprecare contro i suoi figli e borbottare che se avesse trovato la casa distrutta se la potevano sognare, la Coppa del Mondo di Quidditch.

Hermione salì, sedendosi accanto a Percy.

 

/*

 

Il primo ad abbracciarla appena arrivarono a casa Weasley fu Fred. Aveva visto la macchina rosa del padre scendere dal cielo, tornando visibile, e subito era uscito di casa, aspettando a terra che Hermione scendesse. Poi la ragazza si era ritrovata con addosso uno dei gemelli, senza avere la minima idea di chi fosse. 

-Oi 'Mine, c'è l'hai fatta finalmente.- Aveva detto questo, prima di circondare il suo corpo con le braccia, stringendola a se. Durò solo qualche istante, ma fu il loro primo abbraccio e Hermione si appuntò la cosa. Guardando il ragazzo dal basso ebbe difficoltà nel riconoscere chi dei due fosse. Restò in silenzio per qualche istante osservandolo: il sole caldo di quel giorno lo illuminava dall'alto facendo risplendere ogni sua caratteristica. Le piccole lentiggini sulle guance, i capelli disordinati dopo aver dormito, un piccolo ghignetto sul volto illuminato da due occhi dorati che sembravano miele. Il suo sesto senso le urlò un nome, e decise di ascoltarlo.

-Fred, ciao.- Disse. Il ragazzo restò fermo sul posto, le sopracciglia a sollevarsi con un aria confusa, dopotutto, quasi nessuno riusciva a riconoscerli al primo colpo. Hermione pensò di aver sbagliato e subito si preparò a scusarsi, venendo però interrotta da George che, spuntato alle spalle del fratello aveva abbracciato la ragazza. 

-Hai davvero azzeccato al primo turno, sei un portento 'Mine!- Esclamò il gemello staccandosi a guardarla, voltandosi verso Fred, che aveva sogghignato con un aria incuriosita. -Non ce l'aspettavamo!- 

Hermione ridacchiò prima di guardarli. -Ho tanti trucchi.- 

Prima che i gemelli potessero rispondere la figura di Ron aveva circondato il corpo di Hermione impacciatamente. L'aveva stretta appena prima di chiudere gli occhi mugolando. -Mi dispiace averti lasciata sola con le loro lettere.- Hermione l'aveva guardato staccarsi prima di sorridere appena scuotendo la testa, guardando Percy passare accanto ai gemelli lanciando loro uno sguardo truce, trasportando uno dei suoi bauli.

Fred e George si scambiarono uno sguardo offeso, portando entrambi le mani al petto, come se fossero stati appena traditi da colui di cui si fidavano di più. 

-Sopportarci?-

-Volevi dire "essere onorata dalla presenza di due ragazzi così giovani...-

-Intelligenti...-

-E affascinanti!- Avevano concluso sistemandosi accanto ad Hermione appoggiando entrambi un braccio sulle spalle della ragazza. -Scommetto che 'Mine qui si è divertita molto a scriverci invece.- Hermione sbuffò abbassando la testa, era indecisa su come comportarsi. Avrebbe dovuto scherzare con loro come se fossero amici da tanto tempo? Non ne aveva la minima idea.

-In realtà sono profondamente delusa! Come diavolo vi è venuto in mente ti trasformare Percy in un canarino!? E se si fosse fatto male?- I due gemelli sobbalzarono scostandosi dalle sue spalle e Hermione li seguì con lo sguardo mentre si stringevano l'uno all'altro.

-'Mine. Come puoi pensare che sia colpa nostra...?- Esclamò George.

-Noi abbiamo solo lasciato la Canary Cream sul comodino! Siamo innocenti!- Rispose Fred. 

-Potrai mai perdonarci o nostra cara Hermione?- Mormorarono in coro, chinando le loro teste. Quando Hermione alzò il braccio per colpirli i due erano già sfrecciati via ridacchiando. E com'erano apparsi scomparvero,  dirigendosi verso chissà quale trovata geniale. Hermione non aveva fatto in tempo a dire nulla, né sgridarli per aver lasciato le loro caramelle in giro per casa. Per un momento le venne il terrore che avrebbero portato le loro invenzioni ad Hogwarts, e decise che, se solo ci avessero provato, avrebbe davvero dato una lezione a entrambi. Non poteva permettere che le loro caramelle creassero un disastro a scuola, non dopo i vari guai degli anni precedenti. Quello doveva essere un anno calmo e tranquillo per tutti, sopratutto per Harry che, dal suo arrivo ad Hogwarts, di anni tranquilli non ne aveva avuto neppure uno.

-Entriamo?- Propose Ron indicando la casa, lanciando uno sguardo alla macchina rosa del padre, facendo una smorfia. -Ha proprio un colore orribile vero? Come se non ci prendessero già abbastanza in giro...- Hermione soffocò una risata, voltandosi a guardare a sua volta la macchina, contemplandola per qualche istante.

-Già...- Ammise.

 

/*

 

Due giorni dopo Arthur, Fred, George e Ron erano andati a prendere Harry utilizzando la metropolvere, lei era rimasta seduta sul divano ad aspettarli, Ginny accanto a se. Quest'ultima aveva un aria agitata mentre si tormentava le mani, unendole e poi stringendole, riunendole di nuovo, allontanandole e unendole ancora. La signora Weasley era in cucina, intenta a parlare con i suoi due figli più grandi, Bill e Charlie (quest'ultimo venuto a trovarli dalla Romania, di nuovo).

-Quanto ci metteranno secondo te?- Chiese infine Ginny, quando dopo dieci minuti non era ancora riapparso nessuno. Hermione iniziò a sospettare che i Dursley avessero davvero rinchiuso Harry in qualche posto nascosto per darlo in pasto a Dudley, come Fred aveva ripetuto spesso in quei tre giorni. Ovviamente ogni volta negava la cosa ma forse, in fondo, aveva iniziato a crederci anche lei.

-Conoscendo i Dursley staranno inveendo contro tuo padre per essere arrivato con un metodo poco... babbano.- Spiegò sotto lo sguardo confuso della rossa. -Sai, a certi babbani non piacciono le cose che non possono capire e i Dursley fanno parte di questo gruppo. Pensa, non permettono ad Harry di parlare di Hogwarts, solo perché è una scuola di maghi.- Ginny aveva annuito con un aria comprensiva, guardando di nuovo il cammino. 

-Mi dispiace per Harry, che deve vivere lì. Non capisco proprio perché il professor Dumbledore l'abbia portato lì, capisco che siano i suoi zii... ma, lasciarlo in quell'inferno... con quelle persone.- Ginny guardò le proprie mani con aria pensierosa e Hermione circondò la sua spalla con il braccio, stringendola in un piccolo abbraccio. La capiva, non era di certo l'unica a preoccuparsi per Harry e sapeva quanto fosse difficile per lui stare con i Dursley. Non capiva neppure lei, la decisione di Dumbledore, ma se aveva scelto davvero i Dursley come tutori, doveva avere avuto una buona ragione.

-Harry deve resistere ancora un po'... e poi è già fortunato a dover passare solo l'estate da loro. Dobbiamo rendere la sua vita ad Hogwarts piena di momenti felici.- Sorrise la mora, guardando davanti a se. -Dopotutto siamo suoi amici.-

Ginny sorrise.

 

/*

 

Il primo a tornare fu Fred (dopo circa altri dieci minuti), un ghigno impresso sul volto mentre tirava fuori un sacchetto di caramelle dalle tasche, guardandolo: aveva il lato rotto e sembrava fosse caduto a terra. Ginny si era subito alzata in piedi sussurrando un "Oh no", stessa cosa aveva fatto Hermione, restando in silenzio guardando il fuoco verde formarsi nuovamente nel cammino e George uscirne, trascinando il baule di Harry. I due gemelli si guardarono prima di lasciarsi sfuggire una risata soddisfatta. 

-Secondo te le ha mangiate?- Chiese il primo.

-Lo scopriremo quando torneranno anche Harry e Ron- Rispose il secondo appoggiando il baule contro il muro, voltandosi verso il fratello. -È stata una trovata incredibile Fred, così impareranno a non infastidire mai più Harry!- 

Hermione, che era rimasta in silenzio fino a quel momento, aveva fatto un passo in avanti con aria arrabbiata. Usare le loro caramelle su un babbano era imperdonabile! Per quanto quel babbano fosse crudele non era comunque giustificato! 

-Fred non l'hai fatto davvero!- Esclamò, attirando l'attenzione dei gemelli. -Non puoi davvero aver usato una delle tue caramelle su un babbano! Non sulla famiglia del babbano, lo stesso babbano che si occupa di Harry ogni anno!- Hermione sembrava furibonda alla sola idea. Conosceva i Dursley e temeva davvero che, una volta che Harry fosse tornato a casa alla fine dell'anno scolastico questi l'avrebbero trattato ancora peggio. 

-Perché no 'Mine?- Aveva risposto Fred con un sorrisetto, scuotendo il sacchetto di caramelle, lanciandolo poi a George, che lo prese senza problemi. -Dovevamo provare la nostra fantastica invenzione su qualcuno! Il cugino grasso e crudele di Harry sembrava la scelta giusta.-

-Inoltre, se lo meritavano, l'hanno trattato fin troppo male. Non dargli niente da mangiare! E se fosse morto?- Si era intromesso George infilando le caramelle in tasca. Hermione non sapeva proprio come rispondere, per la prima volta non trovava le parole adatte per farlo. 

Improvvisamente un'altra figura uscì dal cammino, era Ron, che, con aria annoiata, si pulì i vestiti dalla polvere, andando poi a sedersi sul divano, accanto a Ginny che, in silenzio, si era sistemata in un angolo.

-Sono sempre più fastidiosi!- Aveva esclamato aspettando Harry e suo padre. -Avete visto come ci guardavano? Come se fossimo alieni, che c'è di strano nell'essere un mago eh?- Le sue braccia si erano spalancate con indignazione mentre scuoteva la testa con aria sempre più arrabbiata. Fred e George si erano girati versi di lui continuando a sogghignare.

-Aspetta che Harry torni e ne riparleremo Ron!- Esclamò George.

-Non devi preoccuparti- Aggiunse Fred.

Hermione avrebbe voluto scuoiarli vivi.

 

/*

 

Quando Harry uscì dal cammino stava sorridendo con un aria contenta. Hermione si era subito buttata su di lui, stringendolo in un abbraccio stretto, come se ne andasse delle loro vite. Gli era mancato, e non avere sue notizie l'aveva preoccupata molto. Sorrise appoggiando le mani sulle sue guance, guardando il suo volto, sistemando i suoi occhiali con le dita.

-Ciao Herm.- La salutò lui continuando a sorridere. Hermione perdonò i gemelli, ma lo fece solo perché vedere Harry così felice era qualcosa che voleva da molto. Decise di parlare dopo delle loro vacanze e delle loro novità, e si fece da parte per fare in modo che anche Ginny abbracciasse Harry. 

-L'ha mangiata!?- Aveva esclamato Fred improvvisamente, totalmente elettrizzato all'idea. George si unì al fratello, appoggiando le mani sulle spalle di Harry quando Ginny si spostò di lato e questo annuì. -Ci siamo riusciti! E ha funzionato?- Harry annuì nuovamente ridacchiando. 

Hermione distolse lo sguardo sospirando, era inutile stupirsi in mezzo a così tanti Weasley. Era l'unica che evidentemente aveva un briciolo di ragione e non avrebbe mai, MAI, fatto nulla ad un babbano, per quanto esso fosse crudele. Sapeva che un singolo scherzo poteva distruggere qualsiasi rapporto con i babbani, e non era una cosa che desiderava provare. 

-Che cos'era?- Chiese Harry incuriosito, guardando i due gemelli che avevano iniziato a parlare tra loro di come avrebbero potuto farsi dei soldi con le loro creazioni, finalmente. George e Fred si scambiarono un occhiata prima di appoggiare una mano contro il cuore. 

-Una delle nostre ultime invenzioni! La Ton-Tongue Toffee! Una caramella che ti fa allungare la lingua, stavamo cercando proprio qualcuno su cui provarla.- Spiegò George appoggiandosi alla spalla del fratello.

-E tuo cugino sembrava la persona giusta.-

-Non ci credo che l'avete fatto davvero!- Si era aggiunto alla conversazione Ron, capendo finalmente cosa avessero fatto i fratelli. -Non posso credere di essermelo perso!- I gemelli sogghignarono ritrovandosi circondati dalle attenzioni dei più piccoli, sentendosi ancora più incredibili e intelligenti del solito. Hermione aveva sospirato appoggiandosi contro il muro.

Ginny, che era rimasta in silenzio fino a quel momento si era alzata, guardando i due fratelli. Hermione era sicura avrebbe detto loro qualcosa, sgridandoli sul loro comportamento, dicendo che era stato di pessimo gusto e che non se lo aspettava da loro... 

E invece la rossa portò una mano tra i capelli. -Non potevate trasformarlo in un canarino come avete fatto con Percy? Immaginate la faccia di sua madre mentre provava ad acchiappare l'uccello!- Aveva esclamato con un ghigno eccitato in volto. 

-Sempre se quell'uccello si fosse alzato in volo!- Aveva aggiunto Fred.

-Sono sicuro non ci sarebbe riuscito.- Si era intromesso Ron-

Hermione lasciò la stanza.

 

 

 

 

   
 
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