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Autore: Aliasor    18/06/2019    4 recensioni
Vola da lei, mia piccola Tenshi. E ottenebra il suo cuore.
[Capitolo uno]
Qualche anno dopo la sconfitta di Le Papillon, appare un emulatore che ha ottenuto, in qualche modo, il miraculous della farfalla e lo sta usando per creare le Tenshi, una nuova versione delle Akuma.
Contemporaneamente, durante l'ultimo anno di liceo, nella classe arriva un nuovo studente cieco che non nasconde il proprio humor verso la propria condizione.
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Lila, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
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Mosse le dita, erano smaltate di nero e ricoperte di linee verdi che sembravano ricoprire tutto il suo corpo, poteva sentire il peso di qualcosa sulla sua testa. Erano piccole corna?
Notò anche un paio di orecchie a punta eppur stranamente lunghe, ma in effetti Oberon era il re delle fate. Sul volto una macchia a forma di farfalla, tipica di molte “vittime”. Sentiva anche una nota di peluria facciale in più.
Il bastone si era riparato, dopotutto era il tramite della magia. Se avesse potuto vedersi avrebbe notato che i capelli erano diventati verde accesso, non era facilmente riconoscibile in quello stato.
Dava una sensazione davvero strana, si sentiva forte, ma non quanto nella sua forma fusa con Nooro. Era come se avesse subito solo un leggero potenziamento fisico.
Gli mancavano solo gli zoccoli per sembrare uscito da un fumetto sulla magia.
<< Bene, io andrò avanti mentre tu, Endrick II, tu ti farai rapire da Lila. Che ne pensi, Nooro?>>
Il Kwami volò attorno alla varie versioni. << Beh, col signor Gabriel ha funzionato una cosa del genere. Quindi direi che è una buona idea, signore. Ma c’è qualcosa che non mi torna, non capiranno tutto una volta ritrasformato? Ci saranno due di voi.>>
<< Il trucco finale sarà lì, voglio che vincano. Bene, tu resta qui con Papillon.>>
Nooro non comprese quelle parole, voleva che vincessero? A che pro?
Oberon e Enrick II uscirono dal capannone e si divisero in direzioni diverse, pronti  farsi notare dai loro rispettivi obiettivi. Fare contemporaneamente da vittima e carnefice, una scelta ardita, ma interessante.
Per il momento spostiamo verso Oberon, ciò che farà la copia per ora non ci interessa.
Come fare per attirare l’interesse di Parigi sino a quando Titania non avesse portato il suo alter ego? Ci pensò un po’, poi trovò.
Saltellò da un palazzo all’altro lasciando cadere una polvere sulle vie prodotta dal suo “nuovo” bastone.
In “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, Oberon versa su Titania una sostanza che la porta ad innamorarsi di un uomo mutato in somaro, ma qui l’amore non funziona così. La polverina si limitava ad un altro effetto. Non far vedere nulla.
Buio assoluto.
Bastò davvero poco, pochissimo per far cadere le persone in preda al panico. Quando affrontano qualcosa di sconosciuto va sempre a finire in questo modo.
Con un po’ di fortuna avrebbe colpito anche i due eroi, loro non erano abituati ad essere cieco come lui.
<< Fermo dove sei, amico.>>
Lupus in fabula, oserei dire.
<< Gli eroi di Parigi, che onore.>> Fece un inchino. << Peccato non ci vedremo per molto!>>
<< Si riprende con le Akumizzazioni.>> Commentò la coccinella. << E come ti chiami?>>
<< Ora sono Oberon.>> Emise un mugolio. << Siete sicuri di voler stare entrambi qui? Credo che Titania si sentirebbe sola con solo lui.>> Aggiunse con un sorriso.
A pochi metri di distanza da loro, Lila, in una versione femminile di Oberon, dalla quale di differenziava solo per le righe rosse, saltava verso la Torre Eiffel con Endrick sotto braccio.
Quella trasformazione la aveva velocizzata e potenziata più di quanto era Volpina. La differenza tra la sua forza e della di Gabriel Agreste era visibile anche in cose piccole come queste.
Creare due cattivi non collegati tra di loro senza i potenziamenti di qualcuno.
Era letteralmente su un altro piano. Era come paragonare un persiano e una ligre.
<< Gattino, qui ci dividiamo. Io penso a Titania, tu a Oberon.>>
<< Certo, Milady.>> Si girò. << Personalmente ho sempre preferito “La Tempesta”, non la prendere a male.>>
<< Oh, andiamo micetto.>> Gli lanciò contro la polvere. Non gli fu difficile schivarla, era pur sempre una felino. Chissà se cadeva in piedi.
Si lanciò pronto a dargli una testata, quando hai le corna da capra fai come le capre. Grande classico accettato anche dai romani, più o meno.
Una testata in pieno petto, questo faceva dannatamente male.

<< Qualcuno mi aiuti, non capisco che diamine  sta accadendo!>>
<<< Fai silenzio o ti butto di sotto.>>
<< Fantastico, rapito da Lila in versione supercattiva. È quindi messa leggermente peggio del solito. Ci mancava solo questa oggi.>> Commentò, bisogna concedergli che era un ottimo attore. Si sarebbe meritato l’oscar dei villain per quella scenetta.
Certo che però Labybug ci stava mettendo un po’ troppo, il suo originale a cosa stava pensando?
Poi notò lo yo-yo usato in un modo che avrebbe reso Spider-man orgoglioso di lei. Si stava lanciando con sprezzo del pericolo per salvarlo.
Ah, gli eroi, così ingenui. Così… eroici.
<< Ormai farti Akumizzare è diventato un sport per te, Lila? Siamo tipo alla quinta o sesta volta?>>
<< Sono stata Tenshizzata, nulla  che vedere con le normali Akuma, Ladybug.>> Anche li lanciò addosso una sostanza, stavolta liquida.
Evitarla fu un bene, un povero passante, investito solo perché passava di sotto, si ritrovò trasformato con la testa di somaro. Per alcuni era semplicemente mostrare ciò che avevano nel loro piccolo cervello, non vedo come eleggere ogni volta Bourgeois.
E nessuno osi lamentarsi che era stato Puck a fare quell’incantesimo, siamo in una storia in cui un cieco si trasforma in un villain a tema farfalla con l’aiuto di una creaturina magica per combattere i suoi equivalenti positivi vestiti da coccinella e gatto nero, in una città la cui la polizia è utile come il lattosio per un intollerante.
La ragazza sembrava avere una predilezione per portare la gente che voleva togliersi dai piedi su quella torre, ognuno ha le sue fissazioni alla fine. A questo proposito, quella costruzione andava in malora costantemente, sapevo che i parigini all’inizio la odiavano, ma qui si esagera!

Oberon e Chat Noir si stava affrontando bastone contro bastone, testone contro testone.
<< Belle corna.>>
<< Bella coda, scodinzoli se ti gratto dietro l’orecchio?>>
<< Devo farlo provare a Ladybug.>> Commentò interessato.
Rimase spiazzato. << N… non credo sia una cosa molto composta da fare!>> Poi si girò verso la torre, doveva velocizzare il suo piano. La sua copia aveva una durata limitata, lo spreco di tempo non era permesso.
Tanto lo sapeva, in quell’occasione non sarebbe mai riuscito a prendere i loro Miraculous, l’obiettivo era un altro. Nessuna polverina accecante avrebbe fermato un tipo innamorato cotto, forse una cerbottana con due chili di cianuro, ma non una polverina.
Beh, forse per dieci secondi.

<< Ancora non ci credo che abbiamo avuto questo piano ridicolo.>> Commentò Papillon.
<< Non guardi me, signore. Ha fatto tutto lei. In ogni caso, mi creda, ho visto un rapper akumizzato proveniente dal futuro, c’è molto di peggio.>>
<< Apprezzo molto.>>

Cominciò a saltare via inseguito, gli sembrava di giocare al gatto col topo. Di certo era il primo cattivo che invece di inseguire si faceva inseguire. Aveva anche capito come funzionavano quelle colossali orecchie che si era ritrovato, in combinazione con il bastone funzionavano come un sonar da pipistrello.
Peccato non poter mantenere quell’abilità anche nella vita di tutti i giorni.
<< Sono in ritardo?>> Con un ultimo balzò arrivò dalla “compagna”, il suo entusiasmo era discutibile.
<< E tu saresti?>>
<< Oberon. Hai presente, Titania e Oberon? Hai mai  sentito la canzone di Caparezza? “Robin Hood e Little John, Yoko e Lenon, Titania e Oberon”.>>
<< Come ti pare, siamo della stessa squadra in pratica.>>
<< … Smorzi davvero l’entusiasmo.>> Aggiunse demoralizzato. << In ogni caso prendiamo i Miraculous.>>
Come se gli interessassero davvero.  Wow, mi sento davvero ripetitivo.
Ecco, ora veniva la parte difficile. Far perdere il loro duo in modo naturale e far salvare la copia, altrimenti tutti i suoi progetti futuri sarebbero andati a farsi benedire.
<< Potrei lasciarlo cadere da qui se non mi date i vostri Miraculous.>>

Oh no, aveva trovato l’unica persona che effettivamente sapeva fare il suo lavoro. Perché non aveva puntato a qualcuno di inutile tipo Chloé? O il criceto di classe? Se si poteva akumizzare un robot perché non colpire un animaletto da compagnia che mangia i suoi cuccioli?
<< Wow buttare di sotto, non credi sia un po’ troppo?>>
<< No.>>
Una dannata psicopatica!
Ma cosa mangiava la mattina? Pane e Freddy Krueger? Non si erano nemmeno lasciati in modo così pessimo, erano serviti solo cinque bodyguard per dividerli. Quattro per bloccare Lila, uno per girare Endrick verso un muro. Ci mise dieci minuti per di realizzare di star litigando contro una pianta grassa… pardon, come Lila era una pianta finta magra.
Ci ragionò un po’ sopra. Era palese che non avrebbero mai potuto vincere, si trattava di una trasformazione scadente. La potenza dipende dall’intensità dei sentimenti, una semplice vendetta produce solo spazzatura. Lui era in possesso solo di 1/3 della sua forza per essersi diviso.
Il miglior risultato ottenuto dal precedente Papillon era, secondo lui, Zombacino. Era riuscito a creare un affettuoso esercito. Si moltiplicavano da soli anche senza il suo intervento e la sua Akuma era difficile da espellere.
<< La Tenshi nel tuo orecchino è al sicuro? La mia è nel bastone.>>
<< Ma sei scemo o cosa?>>
<< Non dovevo dirlo? È la mia prima trasformazione, sai… sono emozionato.>>
I due eroi di Parigi si scambiarono uno sguardo confuso. Nessuno dei due aveva il coraggio di dirlo ad alta voce.
Alla fine fu Chat Noir a parlare.
<< Non ho mai visto un cattivo così ridicolo dai tempi di Mister Piccione...>>

E ora… pausa! Vediamo cosa fa il nostro Chimaira, impegnato con i suoi passatempi da cattivo.
Mosse le spalle, erano indolenzite dal troppo uso del suo potere. Trattenere uno come Wang Fu non era semplice anche con i suoi poteri.
D’altra parte gli stava balenando in mente un’idea niente male, davvero geniale.
Aveva osservato tutto ciò che il suo discepolo stava facendo, ma sarebbe stato interessante dargli una mano in modo un po’ diverso.
Da qualche parte nel corridoio aveva la cosa adatta, la cosa perfetta per rendere la sconfitta dei discepoli del suo vecchio “amico” più umiliante.
<< Il Miraculous del drago e del pavone li ho già “buttati”… direi che potrei usare il drago in questa occasione.>> Posò la sua mano sinistra su una statua di donna, la statua di una giovane ragazza. << Ti dono il nome, la vita e il Kwami del drago. Ti chiamerai Shelly Phrastus.>>
In un breve momento frammenti di pietra caddero a terra, al posto della massa di pietra ora c’era una ragazza viva e vegeta con addosso l’abito tipico di un contraente.
<< Ora per favore vai ad aiutare Ladybug e Chat Noir a sconfiggere Titania e Oberon. Ma ricorda, non esagerare, sono nostri amici.>>
<< Va bene… padre.>>

Anche questo è finito! Quale sarà il piano di Endrick? E il ruolo di questa nuova ragazza? Per onor di cronaca il suo nome è una doppia citazione.
Vi lascio ancora i miei link per i miei racconti seri, oggi è uscito anche un nuovo capitolo. Si consiglia la lettura dai 15 anni in su.
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