Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: lmpaoli94    19/06/2019    0 recensioni
Dopo che André e Oscar si erano dichiarati finalmente il loro amore, i due fidanzati si ritirarono nel Castello di Colorno in Italia, vecchia dimora del padre di Oscar.
Tra i due il loro amore si rafforza ogni giorno di più, ma la vita non è sempre rosa e fiori come crederanno.
Nuovi intrighi, gelosie e pericoli aspettano i due protagonisti, mettendo a dura prova la loro relazione e il loro amore in uno dei castelli più belli del mondo.
Riusciranno a stare insieme per tutta la loro vita senza che nessuno distrugga il loro sogno d’amore?
Oppure il loro amore verrà spezzato per sempre?
P. S.: Il tempo specifico in cui si svolge la mia storia non è precisato, per tanto il linguaggio dei protagonisti non è consono al 1700/1800.
Storia puramente OOC.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Contessa Du Barry, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Castello di Colorno
Era una bellissima giornata di sole nella città emiliana.
Le nuvole si erano diradate dopo che la cittadina era stata flagellata da continue piogge che sembravano quasi interminabili.
< Finalmente è uscito il sole > fece André fissando l’orizzonte dalla finestra del suo studio < Che ne dici di andare a fare una passeggiata in giardino, tesoro? >
< Non chiamarmi tesoro, André. Sai che non lo sopporto > replicò la donna senza mezzi termini mentre stava leggendo un libro dalla biblioteca.
< Perché? Ogni coppia normale si scambiano nomignoli amorevoli. >
< Ma non io, André. Io sono molto diversa dalle altre donne. >
Da qualche tempo a questa parte André non riusciva a riconoscere la sua amata.
Quando si era dichiarato un paio di anni fa’ mentre Oscar era capitano delle guardie del Re Luigi XVI, sembrava che la vita fosse piacevole da vivere e piena di bellissime sorprese.
Ma più il tempo passava e la loro relazione sembrava incrinarsi senza che se ne potessero accorgere.
< Vuoi venire un po’ a cavalcare in mia compagnia? Sono sicuro che ti farà molto bene. >
< Magari più tardi. Voglio finire di leggere questo capitolo dell’Inferno di Dante Alighieri. >
< Deve essere un libro molto interessante… >
< Infatti lo è, André. Ti consiglio di leggerlo. >
< Magari quando l’avrai finito tu… E poi non sapevo che leggevi il latino. >
< L’ho imparato grazie alla rigida educazione che mio padre mi ha inferto quando ero una bambina… Mi ha quasi trasformata in un uomo… >
< Una donna graziosa e bella come te non può essere mai un uomo > replicò André sorridendogli.
< E’ per questo infatti che non lo voglio più vedere… >
< Purtroppo per te tra qualche giorno ci raggiungerà qui. >
< Ed io non ci sarò. Te l’ho già detto. >
< Oscar, ti prego. Ci devi essere. È tuo padre. >
< Non m’interessa! >
< Ma ci ha regalato questo castello per la nostra felicità! Non possiamo mancargli di rispetto. >
< Ci ha regalato questo castello? Quando la smetterai di mentire a te stesso, André? >
A differenza di Oscar, André andava molto d’accordo con il padre della donna.
Fin quando era il suo stalliere, ha sempre nutrito un profondo rispetto per l’uomo.
< Va bene… Se non vorrai riceverlo, lo farò io. Ma sappi che tuo padre non accetterà mai questo tuo rifiuto. >
< Non me ne importa minimamente di quello che pensa mio padre > rispose scocciata Oscar prima di alzarsi dal suo letto.
< Adesso dove te ne vai? >
< A prendere una boccata d’aria. Parlare di mio padre mi ha fatto innervosire. Ci vediamo più tardi. >
 
 
André fissava la sua amata andare a cavallo negli immensi giardini del loro castello.
< Signore, posso fare qualcosa per voi? > gli domandò il servitore distogliendo l’attenzione ad André sulla sua amata.
< No, Robert. Va tutto bene… >
< Scusate la mia impertinenza, ma secondo me l’invito che avete fatto al padre della Signora non è stato una buona idea. >
< Robert, Oscar deve capire che non può sempre rimanere in collera con suo padre. >
< La Signora è molto testarda e preferisce sempre fare di testa sua. >
< E’ una donna… e di conseguenza agisce come vuole… Ma non sono nessuno per fermarla. Sono convinto che cambierà idea da sola. >
< E se ciò non dovesse mai accadere? >
< Vorrà dire che andremo incontro al nostro fatale destino: ci dovremo lasciare. >
< Ma Signore, cosa state dicendo? >
< Se anch’io mi mettessi contro i voleri di suo padre, egli non accetterà mai la sua unione. >
< Quindi è per questo che l’avete invitato fino a qui. Per poter chiedere la sua unione? >
< Ho già il benestare del padre di Oscar… Adesso devo mantenere buoni i rapporti con lui. Ma con Oscar che gli fa la guerra non sarà affatto facile. >
< Se solo potessi fare qualcosa per voi due… >
< Parlare con Oscar è inutile. La sua indole di libertà e di donna mi spingono ad essere molto paziente. Spero di non pentirmene in un futuro molto vicino. >
< Andrà tutto bene, Signore. Ne sono sicuro. >
< Spero che tu abbia ragione, Robert. >
< Per quando è atteso l’arrivo di sua Signoria François Augusti Reynier de Jarjayes? >
< Mi dispiace Robert, ma non posso rivelarvelo. >
< Perché no? Avete paura che io possa fare la spia ad Oscar? >
< Certo che no… Il suo arrivo è una sorpresa anche per me… >
Ma Robert non si fidava della parole del suo padrone, decidendo lo stesso di non insistere oltre.
< Capisco… Sarà meglio che torni in cucina per dare predisposizione per la cena di questa sera. Avete dei desideri o dei consigli da darmi su alcuni piatti che possono piacervi, Signore? >
< No, Robert. Dai pure sfogo alla tua immaginazione. >
< Vedrò cosa posso fare, Signore. A più tardi. >
Dopo che André ebbe terminato la sua conversazione con il suo servitore più fidato, Oscar ritornò al castello con l’aria sollevata.
< Ci voleva proprio una cavalcata. >
< Non riesco a capire come tu non ti sia sporcata minimamente. Il terreno doveva essere fangoso dopo tutti questi giorni di pioggia. >
< Infatti lo era… Ma il mio cavallo sa come schivare le pozzanghere. >
< Complimenti, Oscar. La tua classe non può essere minimamente discussa. >
< Mi sta forse prendendo in giro? >
< Perché dovrei, scusa? >
< Hai finito di fissarmi dalla finestra? Sono convinta che se avessi continuato a cavalcare mi avresti guardato per chissà quanto tempo. >
< Non smetterei mai di guardarti cavalcare, Oscar. La tua bellezza e la tua leggiadria non hanno eguali. >
Venendo riempita di complimenti, Oscar si avvicinò ad André baciandolo sulla bocca in maniera molto rapida e fredda.
< Potresti rimanere attaccata a me per qualche secondo in più, non ti pare? >
< Non finché sarai contro di me. >
< Oscar, se ho invitato tuo padre nel suo castello c’è un motivo. >
< Questo non è più il suo castello. Appartiene solo a noi due… E poi non hai pensato chi potrebbe portare appresso mio padre? Gran parte della nobiltà francese che non sopporto minimamente. >
< E’ solo per un breve periodo… Potresti sopportare la loro presenza? Fallo per me. >
Ma Oscar non rispose, dirigendosi in camera sua.
< Vado a cambiarmi. Tra poco sarà pronta la cena > rispose Oscar prima di sparire dalla sua vista.
   
 
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