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Autore: jarmione    24/06/2019    2 recensioni
Crowley aveva sempre amato la musica, specialmente i Queen! Non per niente la sua auto trasmetteva solo ed esclusivamente le loro canzoni.
Un giorno, mentre attendeva Aziraphael (che era in ritardo), si mise ad ascoltare una delle sue canzoni preferite.
Ogni volta che la udiva andava in estasi.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia partecipa alla “Parole Intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp.
La parola scelta (nonché titolo) è la numero 6:
 
Tarab. Dall’arabo: estasi nell’ascoltare musica che incanta.
 
 
Crowley aveva sempre messo il tempo in primo piano; senza di esso non riusciva a gestire i suoi affari (nonostante arrivasse sempre in ritardo).
Era così dall’alba dei tempi, da quando aveva tentato Eva a mangiare il frutto proibito e li aveva fatti cacciare dall’Eden.
Era stata una vera soddisfazione, un estasi.
Nell’era moderna in mezzo alla gente civilizzata, che lui considerava degli idioti selvaggi, il tempo era variato.
Era diventato un fattore secondario da novant’anni a quella parte.
In primo piano c’era la sua amatissima Bentley del 1926, sempre lucida e perfetta.
Nulla poteva togliere l’amore che Crowley provava per essa e, men che meno, l’amore che egli provava per la musica che la radio emanava.
Sotto suo preciso ordine (un piccolo miracolo) trasmetteva solo ed esclusivamente musica dei Queen.
Quel giorno mentre attendeva Aziraphael, che a detta sua era caduto nella doccia di casa visto il ritardo di ben venti minuti, ascoltava la radio.
Sotto gli occhiali da sole, inadatti visto il tempo nuvoloso, vi era uno sguardo estasiato.
Le sue orecchie udivano solo la musica, le sue labbra si muovevano a ritmo delle parole e le sue mani ondeggiavano nell’aria; sembrava quasi godere.
Adorava i Queen, ma tra le preferite vi era –Bohemian Rapsody–; quando la sua radio la trasmetteva, lui cambiava e diventava docile come un agnellino…oh almeno…così era per la prima parte della canzone.
 
Mama, just killed a man
Put a gun against his head
Pulled my trigger, now he's dead
Mama, life had just begun
But now I've gone and thrown it all away

 
La sua testa ondeggiava lenta e sinuosa; sembrava un serpente, cosa abbastanza normale per lui.
Nella seconda parte, il ritmo variava.
 
I see a little silhouetto of a man
Scaramouch, Scaramouch will you do the Fandango
Thunderbolt and lightning very very frightening me
Gallileo, Gallileo, Gallileo, Gallileo, Gallileo, figaro, magnifico

 
La sua mani battevano sul volante e la sua testa faceva su e giù, muovendo il ciuffo rosso a ritmo.
E quando partivano i Galielo diventava simile ad un cantante lirico.
Molte persone, passando, lo vedevano e facevano commenti di ogni genere.
Lui li ignorava, anzi! Nemmeno li vedeva talmente era preso dalla musica.
Una volta conclusa la meravigliosa melodia, il mondo sembrò tornare grigio e cupo. Aveva persino iniziato a piovere.
Sbuffò, mentre la nuova canzone partiva.
Osservò l’orologio “Che fine ha fatto quel maledetto angelo?” borbottò.
Cinque minuti dopo, Aziraphael uscì dalla libreria e, dopo averla chiusa, entrò subito in macchina.
Sorrideva come un ebete.
“Non andava l’acqua calda, o sei caduto nel cesso?”
“Sorvolando che il tuo linguaggio non mi piace, ti comunico che anche io ho le mie esigenze” ribatte Aziraphael.
“Sei in ritardo di mezz’ora” puntualizzò “ed essere in ritardo è compito mio, non tuo”
Quella frase fece ridacchiare l’angelo, che ben sapeva l’epicità dei ritardi di Crowley.
“Ridi come una checca isterica”
“Come LA checcha isterica, prego.” ridacchiò ancora Aziraphael “Ed ora andiamo, o faremo tardi al Ritz”
“Vuoi prendermi in giro!?” esclamò il demone, parecchio contrariato.
“Assolutamente!” si difese Azirapahael, che non negò di provare un certo piacere nel punzecchiarlo.
Crowley sbuffò e mise in moto, partendo a tutta velocità e senza il minimo rispetto dei pedoni e delle altre auto.
Meno male che c’erano i Queen a fargli vera compagnia.
  
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