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Autore: Spensieratezza    26/06/2019    1 recensioni
Questa sarà una raccolta che racconterà tutti i momenti più belli della storia d'amore dei due Originali
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Elijah, Klaus
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Fin dal primo momento che Elijah MIkaelson comparve nella vita dei Salvatore, quando si trovò faccia a faccia con Elena, terrorizzandola a morte, era riuscito a portare una maschera impeccabile.
Nessuno di loro avrebbe mai potuto immaginare che il nobile Elijah, fosse così tanto attaccato a uno dei nemici più grandi che i Salvatore avrebbero mai incontrato e con cui avrebbero avuto a che fare.
 
Anche in seguito, quando Elena liberò Elijah, decidendo di fidarsi di lui.
Forse era perché il maggiore dei Mikaelson era stato incontrato da loro, in linea solitaria, forse fu quello ad aver ingannato.
Elijah sembrava così indipendente, solitario, nessuno avrebbe potuto immaginare che avesse dei fratelli, ne tantomeno, che avesse una predilezione per un mostro sanguinario.
 
Elijah si rese conto di saper mascherare molto bene i suoi sentimenti.
I Salvatore non sospettarono di niente, fino anche a quando lui stesso rivelò che Klaus fosse suo fratello.
Era quindi insondabile fino a questo punto. La sua devozione per suo fratello, così nascosta e inimmaginabile.
Non era un problema.

Elijah aveva ancora così tanto rancore per il minore, pensava ancora che avesse sparso in mare tutta la sua famiglia e lo odiava per questo, per giunta non gli importava davvero che cosa pensasse di lui, di LORO, una famiglia di vampiri che per lui non significava niente.
Non gli importava nemmeno che cosa pensasse Elena, nemmeno se questa era così simile a Katharina.
Quindi come poteva importargli qualcosa degli altri?
 
Certo, Elijah era consapevole che se tutti loro fossero stati meno disperati, meno concentrati sulla minaccia Klaus, se fossero stati più attenti e ancora, se avessero avuto MODO di vedere lui assieme a Klaus, se avessero avuto modo di vederli vicini, Elijah sapeva che lo avrebbero capito, non ci sarebbe stato modo che sarebbe riuscito a nascondere questo, i sentimenti che provava per lui erano così profondi e intensi che anche un cieco se ne sarebbe accorto.
Si beò per un po comunque di questa sorta di ignoranza. Era in un certo senso, piacevole, e quasi liberatorio, dopo esser vissuto all’ombra di Klaus tutti quegli anni, ritrovarsi a vestire i panni di un estraneo, mostrarsi ad altre persone come se a lui di questa persona fondamentalmente non gli importasse NIENTE.
Loro non avevano IDEA di quanto intenso fosse quel rapporto, ancora dopo tutti gli omicidi, i tradimenti, le pugnalate. Non ne avevano idea e se da una parte questo fosse liberatorio a suo modo, dall’altra lo faceva sentire in uno strano modo.
Aveva voluto LUI che i Salvatore credessero che era pronto a ucciderlo, ma quando era da solo, quando loro non erano con lui, un vuoto incolmabile lo pervadeva, una tristezza senza precedenti. Non sarebbe stato forse mai possibile che riuscisse ad uccidere suo fratello, il fatto di restargli così lontano era già per sé così insopportabile da essere a tratti, doloroso.
E chissà, forse questa follia di volerlo uccidere era solo un modo contorto per avere una scusa di rivederlo, parlargli, avere una scusa così per volersi immischiare in questa sorta di caccia all’uomo.
 
 
 
“Sei molto onorevole.” Disse Elijah a Stefan.
Quest’ultimo si volse verso di lui a queste parole.
“E tu?” gli chiese Stefan di rimando. “Perché tutto il piano dipende solo dal tuo onore, Elijah.”
 

Elijah a dire la verità, aveva sempre pensato di non essere un uomo onorevole, dentro di sé lo sapeva e giudicava sempre un mistero, il fatto che tutti pensavano che fosse nobile e onorevole.
Cos’erano, i modi da gentiluomo, la cadenza, il fazzoletto, l’aspetto solenne? Cosa?
 
Elijah disse a Stefan che non lo avrebbe deluso, ma una scossa di dolore lo attraversava nel momento in cui si imponeva di pensare di tenere fede al giuramento.
 

Quando Stefan se ne andò, rimase fermo, immobile. Un dolore inimmaginabile che lo pervadeva.
Vuoto. Come se non avesse senso, la sua intera vita senza Klaus avesse perso di significato. Il cuore gli urlava qualcosa che già sapeva. Non sarebbe mai riuscito ad andare fino in fondo.
 
 
 





*

Quando vide Klaus steso a terra come un animale ferito – l’animale che SEI – una sorta di gioia perversa, assieme alla rabbia, fece capolino.
Finalmente lo aveva trovato. Ed era inerme, vulnerabile.

Come uno stallone impazzito e selvaggio, che calcia e morde chiunque si trovi davanti, ma finalmente sei a terra. IO ho il potere su di TE.
“Elijah..”

Quando mise la mano dentro il suo cuore, fu più per fargli male che per ucciderlo davvero.
Per i vampiri immortali, non c’era niente di più angoscioso e terrificante, la minaccia di sentirsi strappati il cuore dal petto. L’unica cosa che poteva seriamente uccidere un immortale.
Esitai quando presi il suo cuore nel mio pugno. Se avessi voluto ucciderlo avrei potuto farlo in un secondo, ammetto che però godevo nel terrorizzarlo a morte.
Ma un vampiro SA come prendere il tuo cuore, quando fermarsi per non uccidere o quando fare quella piccola pressione in più che ti lascerebbe senza vita.
Quando mi disse che la nostra famiglia non era andata persa, lo guardai stranito.

Tutto, mi aspettavo,che pregasse per la sua vita o che facesse appello al nostro essere una famiglia, tutto ma non QUELLO.
Mi ero ormai rassegnato ad averli tutti perduti, quando guardai Stefan e Bonnie, l’avrei fatto comunque, solo con un’altra scusa.
“Mi dispiace.”

Non era vero. Non mi era mai dispiaciuto, neanche prima, neanche sapendo che avrei infranto la promessa.
 
 
 
 
 





*

La sua recita era finita. Non aveva mai davvero voluto ingannarli, non con coscienza. Ma agendo così forse aveva ingannato anche sé stesso.
Forse quando le persone con ti conoscono ancora bene, puoi cercare di mascherare il tuo attaccamento verso qualcuno, ma non c’è scampo ad un certo punto, quando si tratta di scegliere, le maschere cadono finalmente a terra.
E lui aveva dovuto gettare via la maschera.
E ora tutti sapevano, ora tutti avrebbero saputo.

Li avevano visti scappare via insieme, avevano osservato quando Elijah dopo aver quasi strappato il suo cuore, lo aveva portato via con sé.
E che importanza aveva se avevano sentito dalla bocca di Klaus, che l’ha salvato, per rivedere la sua famiglia?

Elijah non credeva davvero che avessero prestato fede a quelle parole, nonostante le avessero sentite. La verità era che agendo come aveva fatto, aveva dato una chiara dimostrazione di quanto quel legame era forte. Che importava perché lo aveva fatto. Lo aveva fatto e con i fatti aveva dimostrato di esser capace di tradire tutti loro per restar fedele a suo fratello, che la sua unica fedeltà era data a lui.

In questo momento questo era il marchio che si sarebbe sempre portato addosso. Lo sapevano ora. Sapevano che esisteva un legame tra di loro e di certo non si erano bevuti la storiella che lo faceva SOLO per la sua famiglia.
Alla fine se ami tanto qualcuno, prima o poi viene fuori.
E il fatto che questo pensiero non gli dispiacesse più di tanto e che ci fosse una sorta di autocompiacimento quasi, era insieme, stupendo e terrificante.
 
“Come si fa a uccidere un lupo mannaro immortale e il suo fratello doppia faccia?”

Damon aveva posto quella domanda, Stefan non sapeva cosa dire, parlarono a lungo, anche dopo e con il senno di poi, si dissero che avrebbero dovuto arrivarci da soli, che Elijah non avrebbe mai ucciso suo fratello, non era naturale.
 
 
 
 
 




*

Klaus non la smetteva di trasformarsi in lupo. La sua trasformazione era piena di furia, furore, rabbia, Elijah lo lasciava sfogare per quanto credeva che poteva bastare, poi cercava di tenerlo fermo e tranquillo.

“Basta!!” gli diceva, cercando di calmarlo, ben consapevole che non poteva spingersi tanto oltre. Il veleno di licantropo non lo avrebbe ucciso, non lui, ma era comunque in grado di provocargli allucinazioni e non ci teneva proprio.
“Basta? “ ridacchiò Klaus, tornando sé stesso. Nudo davanti ad Elijah. Spinse Elijah contro un albero, rudemente.

Elijah gemette.

 “Non sembravi tanto forte, quando  ti sei fatto bloccare da una ragazzina, una strega. “lo provocò lui.
“Non dovresti provocarmi. In fin dei conti, tutto questo è anche colpa tua!” si avvicinò a lui.

Elijah ansimò e Klaus ci mise un attimo per capire che non era solo per confusione o paura.
Guardò il suo corpo. Era nudo, certo, per via della trasformazione si era adoperato per toglierseli prima di strapparseli.
Sorrise perfidamente.

“Ti sfido a fermarmi, cosa aspetti? Se mi dai le giuste motivazioni, potrebbe essere anche che me ne stia buono tranquillo e la smetta di distruggere il bosco e i villaggi.”
Confusione pervadeva lo sguardo di Elijah, ma Klaus capì subito che era consapevolezza travestita da confusione.
“Sei così tanto animale DENTRO e FUORI da riuscire a calmarti solo grazie all’aiuto di un guinzaglio al collo?” cercò di provocarlo Elijah, il respiro corto.

Klaus ridacchiò e  si avvicinò di più a lui,  addosso al corpo di Elijah, vide gli occhi di Elijah sgranarsi, il respiro mozzarsi, ma non per via della paura o della rabbia, o paura del dolore, ma per altro.

La prova dei suoi veri sentimenti, all’altezza dell’inguine.

“Cosa c’è, Elijah? Hai qualche problemino?” con una forza sovrumana, lo sollevò da terra e lo spinse rudemente contro il terreno, facendolo cadere a terra, poi lo sovrastò, mettendosi sopra il suo corpo.

“Il nobile Elijah, sei riuscito a ingannare tutti loro, a ottenere la loro completa fiducia, non sanno chi sei veramente, solo io LO SO.”
 “Tu non mi conosci affatto!”

Lo spinse via e lottarono in simultanea, fino a quando Klaus non cadde ancora sopra di lui. Sopra il suo corpo.
Elijah respirò profondamente.

I loro copi erano incastrati come pezzi di puzzle, malgrado Elijah avesse ancora i vestiti.

“Tu riesci sempre a far uscire il mio lato più bestiale, Elijah.”
Oh, la cadenza con cui aveva pronunciato il suo nome.

“Vuoi che smetta di distruggere ogni cosa? Distraimi. Ti metto alla prova. Non c’è bisogno che ti dica come fare, vero?”
E come gli aveva leccato l’orecchio un secondo dopo.

“Sei disgustoso.” Disse ma il suo tono trovava la cosa tutt’altro che disgustosa e Klaus lo percepi.
Sorrise.

“Il piccolo Elijah qua sotto sembra trovare la cosa tutt’altro che disgustosa.” Disse Klaus, cominciando a massaggiarlo là sotto, con la mano, da sopra ancora i vestiti.

Elijah sgranò gli occhi e ansimò, non poteva impedirselo.
“Non sei in te..” disse Elijah.

“Nemmeno tu. Continui a reprimere la voglia che hai di scoparmi, per continuare a recitare la parte del virtuoso e dell’uomo di sani principi, io almeno sono me stesso nel bene e nel male, dunque chi tra noi due è la vera BESTIA, io mi chiedo.” Disse Klaus, scandendo le parole.
 
Era troppo. Elijah si alzò come una furia, sbattendolo ad un altro albero.
“Uh-oh, quanta furia, ho forse toccato un nervo scoperto.”
“Sei davvero sicuro che è quello che vuoi??” gli chiese con una rabbia che malcelava la sua passione.

“E quello che TU vuoi, lo sai?”

“E va bene, Niklaus,, lo farò! Ma ti avverto. Non sarò – gentile – stavolta!”

“Guai a te..se lo sei.” Disse Klaus, con un sorrisetto beffardo.
Elijah lo spinse rudemente di nuovo sul terreno.


“Mi chiedo, se i Salvatore sapevano cosa avevi in mente quando mi hai portato via da quel cerchio di fuoco.” Lo provocò il licantropo.
 “Stai zitto! Sei..” disse Elijah mettendosi sopra di lui e cominciando a sbottonarsi la camicia bianca.“Una bestia. Senza moralità, senza coscienza..senza..”
“E questo ti PIACE.” Disse Klaus.

Un morso sensuale, senza utilizzare i denti, colse Klaus impreparato proprio sul mento.
“Sei eccitato.” Disse Klaus, sbottonandogli i pantaloni con le dita.
 
Era vero. Era eccitato ma Elijah Mikaelson aveva sempre un orgoglio e una dignità.
Solo che al momento non se lo ricordava.

Lasciò che Klaus gli sbottonò i pantaloni, ma le mani di Klaus non si fermarono li, lo accarezzavano sulle cosce fino ad arrivare al torace e Elijah glielo lasciava fare, per qualche secondo aveva ceduto al lasciarsi toccare da lui, ma le sue mani erano una droga, non poteva permettersi che gli annebbiassero la vista.
Gliele prese e gliele mise sopra la testa.
Klaus ridacchiò e gli leccò il collo.
“Sta fermo.” Disse Elijah, già mezzo andato.

“Cos’hai pensato, quando avevi il mio cuore in mano, Elijah? Ti sei sentito eccitato nel sentire la mia vita dipendere dalla tua? Hai avuto una contrazione proprio la sotto? Come se mi stessi possedendo e scopando in quell’istante? “ gli diceva, mentre Elijah finiva di spogliarsi, gli occhi socchiusi, esitante.

“Non sei così virtuoso come vuoi far credere a tutti, Elijah.” Gli disse sprezzante.
 “Brutto arrogante, saccente, presuntuoso…”

Fu una questione di un attimo. Un secondo prima Elijah aveva la testa sul suo collo sussurrandogli quelle parole, un attimo dopo aveva infilato la mano nel petto di Klaus, facendolo sobbalzare dalla sorpresa, paralizzandolo.

“Vediamo se così—finalmente starai zitto..” ansimò Elijah, tenendo saldo il cuore nelle sue mani.
“E-Elijah..”
“Non sei più così arrogante adesso..”

Con una spinta veloce senza preparazione, si infilò dentro di lui.

Klaus si inarcò contro di lui, mentre Elijah respirava profondamente cercando di dissimulare il suo piacere.
“S-sei—l’u-u-nico..c-che..”

“Che riesce a sottometterti? Grazie! Sono lusingato, ma lo sapevo già.”
“D-di cui…non ho p-paura..”

“Davvero?” ridacchiò. “Sembra il contrario..”

accennò a un paio di spinte, non troppo profonde.
“L’unico a cui affiderei il mio cuore..l-let-teral-mente..perchè sono sicuro che non..non mi farebbe m-mai del m-male..”

Elijah aveva cominciato a spingersi contro di lui più in fretta.

“Sei troppo sicuro di me, Niklaus. Io non direi certe cose, con un uomo che ha il mio cuore letteralmente in mano, in questo momento.” disse Elijah.

“Io ti conosco..” disse Klaus, l’espressione quasi dolce, così estranea per un tipo come lui, un tono quasi estemporaneo. “Le tue mani, conosco le tue mani più di ogni altra cosa..so come stringono quando vogliono stritolare, uccidere, e le tue ora sono..si allentano su di me, per non stritolare il mio cuore, si allentano sulle corde del mio cuore, sono incerte, quasi..carezzevoli..”

Elijah posò rudemente le sue labbra contro quelle di Klaus, forse per soffocare la potenza di un’emozione dirompente, forse per farlo tacere, o entrambe le cose. Fu un bacio sentito, così tanto che faceva piangere.

“Parli troppo..” disse Elijah, inarcandosi ancora, la sua voce molto più soffocata di prima, quasi come a trattenere un pianto.
“Tu sei l’u-unico..da cui mi fiderei..a farmi toccare il cuore..perchè so..che non lo stritoleresti..” diceva Klaus.

Elijah aveva smesso con le battute pungenti, ma aveva preso a baciargli il collo così forte come a lasciargli un succhiotto, proseguì con una scia di baci lungo tutto il torace.
Klaus non disse più niente, ma si limitò a toccarlo, ad aggrapparsi alle sue spalle e Elijah lo lasciò fare.

Era una dimostrazione d’amore quella di Elijah, lasciarsi accarezzare, così.
Le spinte proseguivano e Elijah aveva gli occhi velati di lacrime.

Quando l’amplesso finì, si tolse dal suo corpo, ma rimase al suo fianco, cingendogli la vita con un braccio.
Rimasero così.
 
 
 
 
 
*

“Oh..è stato..pazzesco.” disse Klaus.
“Lo ammetto.” Disse Elijah, gettandogli i vestiti per terra.
“Quant’è durato?”
“Due giorni. Ti sei…dato da fare..” disse Elijah.

“Anche tu e non avevi il geme della licantropia.” Disse Klaus ridacchiando.






















Ragzzi, spero che amerete questa raccolta come la sto amando io ancora prima di scriverla. Era da tanto che volevo fare una raccolta sulla storia d'amore tra loro due, ci avevo già provato ma questa è una cosa che voglio fare SERIAMENTE, e cercare di renderla realistica per quanto possibile. Sono ossessionata da questi due da sempre e in questo primo capitolo volevo trasmettere sia la passione, che i loro caratteri che spero siano risultati abbastanza IC, mi scuso per le parolacce ma volendo attenermi il più fedele possibile al canon, dovevo usare il più possibile il loro linguaggio.

Elijah ho cercato di struutturare al meglio la sua compostezza, le sue smorfie, ma Elijah è anche una persona che si lascia andare agli istinti, alla passione, all'amore, ma non lo ammette mai del tutto, così come Klaus, questo capitolo è ispirato alla puntata 2 x 21/2 x 22!
   
 
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