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Autore: Nini1996    26/06/2019    1 recensioni
Lilì e Freddie si conoscono nel lontano 1977. lei è una giornalista, lui il frontman della band rock più famosa al mondo. Sarà la nascita di una bellissima amicizia e di qualcos'altro.
A CAUSA DI UN ERRORE SI E' CANCELLATA TUTTA LA SERIE, HO DECISO DI RIPOSTARE LA STORIA DA CAPO. SCUSATE. Nini
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< Perché sei così nervosa? > domandò Freddie quasi divertito da quella scena, lasciando da parte il menù.
Lilì arrossì tutta:< Beh non saprei. Forse perché sono al pub con Freddie Mercury e lui mi ha appena offerto da bere. >
Fred fece mezzo sorriso:< Nessuno ti ha mai offerto da bere? >
< Sì ma non era una star mondiale! > replicò la ragazza abbozzando un sorriso.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Freddie Mercury, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Lilì si guardò intensamente allo specchio. Non era più una ragazza.
Adesso aveva 34 anni, eh già! Era cresciuta parecchio ed era altrettanto maturata.
Aveva cambiato taglio di capelli ed era diventata mamma di due splendidi bambini.
Jim le fece segno che poteva entrare.
Angeline annuì.
Con il cuore che le batteva a mille decise di entrare nella stanza, nonostante volesse scappare lontano migliaia di chilometri da Garden Lodge.
Lilì sentì la porta chiudersi dietro di sé. Deglutì a fatica.
La stanza era nella semi oscurità.
Angeline avanzò verso il letto dove stava Freddie attorniato dai suoi innumerevoli gatti.
Lui alzò appena lo sguardo, sembrava più debole di quando si erano visti l'ultima volta.
< Siediti. >
Lilì obbedì.
Freddie allontanò Delilah che stava diventando troppo invadente.
< Jim ti ha convinto a tornare. >
Angeline rispose di sì.
Lui abbozzò un sorriso triste:< Ne sono felice. >
Lilì invece distolse lo sguardo.
< Lily. > la richiamò lui:< Va tutto bene? >
Lilì non rispose, si limitò a sospirare mentre una gattina dal pelo bianchissimo si avvicinava incuriosita.
Iniziò ad annusarla e poi miagolò per cercare di attirare la sua attenzione.
Lilì si voltò e sorrise, un pochino.
< Sembri triste. > fece Freddie:< Parecchio triste. >
Angeline lo guardò dritto negli occhi:< Fred. Non volevo tornare. >
< E allora perché lo hai fatto? > domandò lui stranito.
Lilì prese la gattina in braccio:< Jim sa essere molto convincente e io sono una debole. >
Mercury scosse la testa, in disaccordo con la giovane.
< Jim è un testardo ma mai quanto te, inoltre tu hai un carattere decisamente forte. > replicò Freddie scuotendo la testa:< No, darling. Il motivo è un altro. >
Lilì cercò di rispondere ma con scarsi risultati.
< È qualcosa di grave? >
Angeline si mordeva il labbro dalla tensione. Non poteva, non poteva raccontargli del test fallito. Era già depresso per la malattia, se avesse scoperto della speranza andata in fumo sarebbe probabilmente uscito di senno!
Ormai il labbro sanguinava.
< Oh dear! > ribatté lui:< La faccenda è davvero seria! >
Angeline si alzò in piedi spaventando la gatta e andò alla finestra.
< Quanto? >
< Quanto cosa? >
< Quanto è seria Lily. Sei diventata tutta cupa in un attimo. >
Lilì alzò gli occhi al cielo.
< Mi fai quasi paura Lily. >
Angeline sbuffò e rivolse lo sguardo verso di lui.
< Freddie non sarei mai dovuta tornare. >
Lui si guardò attorno, strinse la coperta con le mani:< Mi odi così tanto? >
< No, no. Certo che no. > si affrettò a dire lei.
< E allora qual è il problema? >
Angeline dovette fare uno sforzo enorme ma riuscì a mettere insieme una frase di senso compiuto:< Non posso stare qui e guardarti morire. >
Freddie non disse nulla, sembrava scosso dalle parole di lei. Turbato fino al midollo da quella frase.
< Non ti obbligo a restare. > riuscì a dire con fatica.
Angeline sospirò e fece per andarsene.
< Te vai davvero? > esclamò Freddie allibito.
Lilì rimase in piedi nella stanza.
< Fred... >
< Come vuoi. Io non ti trattengo. >
Angeline se ne andò e chiuse la porta.
Jim rimasto ad aspettare in corridoio la guardò confuso:< Ma che fai? >
< Jim non ce la faccio. > replicò Lilì:< È così... diverso. Sembra non riesca nemmeno a respirare! >
< Angeline, ti prego. >
< Fanculo Jim. Non ce la faccio. >
Jim scosse la testa:< Sei una codarda. >
< Jim non farmi la predica ti prego. >
Hutton entrò nella stanza di Freddie e trascinò Lilì davanti al letto di lui.
Freddie li fissò stranito:< Che succede? >
< Ora voi due parlate. Mi sono stancato di fare da paciere! Adesso vi chiarite una volta per tutte. > parlò lui deciso e uscì lasciandoli da soli.
Lilì si torceva le mani dallo stress.
Freddie la invitò a parlare di nuovo:< Visto che Jim ci ha chiusi qui non ci resta che parlare. >
Angeline sospirò amareggiata.
< Ok. Parlo io allora. > replicò Mercury sistemandosi sui cuscini.
< Non sei obbligato a farlo. >
< Nessuno mi sta obbligando. > ribatté Freddie accarezzando il manto di Delilah:< Vedi quella gattina lì? > e indicò la gatta tutta bianca.
< Sì. >
< L'ho presa a un rifugio. >
Angeline sorrise:< Sei sempre stato un uomo generoso e con un gran cuore. >
Lui fece spallucce:< Mi mancavi troppo, così ho preso un gatto, cioè una gatta. Pensavo alleviasse il dolore del distacco. >
Lilì fece di sì con la testa:< E ha funzionato? >
Freddie sospirò:< Non molto. L'ho chiamata come te: Lily. >
< Ne sono felice. >
< È anche carina come te. Così elegante. >
La ragazza arrossì.
< Perché mi hai abbandonato Lily? > domandò lui triste.
Angeline sorrise a metà:< Ho fatto la cosa giusta. >
Lui la guardò dritta negli occhi azzurri:< Perché scappi da me? È sempre una rincorsa fra di noi. Tu scappi, io ti raggiungo. È così. Eppure ci amiamo, e tanto! >
Angeline sospirò.
< E non sospirare! > ribatté lui secco:< Sono esausto Lily. >
< Sei stato tu a cacciarmi. > cercò di giustificarsi lei:< Non volevi più vedermi. >
Freddie annuì:< È vero. È anche colpa mia. >
Angeline si sedette vicino a lui:< Non potevo tornare. >
Lui le prese una mano:< Perché? Ti prego dimmi perché. >
< Non... >
< Lily avevamo detto mai più segreti fra di noi. > replicò lui molto seriamente.
Angeline prese tutto il suo coraggio e rivelò cosa la stava facendo stare così male:< Fred ho parlato con mio fratello nei giorni scorsi e abbiamo parlato della mia immunità al virus. >
< Okay? >
< Ho fatto un test, volevo vedere se era possibile... > si fermò per prendere fiato:< Era una possibilità tra un milione. >
< E allora? >
< Non sono compatibile. E nemmeno Frederic lo è. > deglutì a fatica:< Ero la tua unica speranza Freddie. >
Lui la guardò per qualche istante, poi la strinse a sé.
< Non è colpa tua. Tu sei meravigliosa Lilì ed è un miracolo che tu e il piccolo siate perfettamente in salute. > replicò lui con dolcezza:< E poi sono usciti dei nuovi medicinali. Andrà meglio. >
Angeline annuì e lui le asciugò le lacrime con un dito:< Devi smettere di piangere ogni volta che ci vediamo. E' deprimente e fin troppo penoso. >
Lilì disse di sì:< Non posso permetterti niente. >
Poi si rivolse di nuovo a Freddie:< In realtà... ci sarebbe un modo per... >
Lui la esortò a continuare.
< Fred è una cosa davvero assurda quella che ti sto per dire. Pierre ha detto che è un suicidio. >
Freddie fece spallucce.
< Ci sarebbe un altro modo, mio fratello ha detto che è una follia al limite dell'impossibile! > parlò Lilì.
< Lilì ho provato ogni cosa. Non credo sia peggio della medicina indiana. > replicò Freddie ironicamente.
Angeline sorrise imbarazzata:< Oddio. Come posso fare a dirtelo? >
< Dillo e basta. >
Lilì annuì:< Ok. Sono immune, la cosa è genetica. >
< Beh sì, fino a qui c'eravamo arrivati tutti. > scherzò lui.
< Freddie... tu dovresti... sai la genetica... >
Lui la guardò senza capire.
< Dio Fred! Dovresti mettermi incinta di nuovo e sperare che il DNA sia compatibile. Lo so, è l'idea più scema di sempre. E' una follia, quando Pierre me l'ha detto sono scoppiata a ridere! > replicò lei tutto d'un fiato.
Freddie non parlò, poi scoppiò in una sonora risata.
< Tutto qui? >
Angeline allargò le braccia sbalordita:< Freddie quello che ti ho detto ha dell'assurdo! Dovresti essere scioccato, non ridere di gusto! >
Lui scosse la testa e continuando a ridere le disse:< Non sai quanto mi manca scopare con te! >
Angeline era allibita:< Le tue affermazioni sono sempre molto raffinate. >
Mercury la attirò a sé e la baciò.
Era praticamente bloccato in letto dove trovava la forza di baciarla in quel modo?!
Angeline si staccò subito da lui:< Freddie è pura follia! Avere un bambino solo per curare la malattia... >
< Fanculo. > replicò Freddie:< Ti amo, lo sai. Voglio una famiglia con te, quante volte te lo devo dire?! >
< Anch'io ti amo. > controbatté Lilì:< Ma fare sesso in queste condizioni... ti ucciderà! >
Freddie sorrise ancora:< Gran bel modo per andarsene, non credi? >
Lilì sospirò:< Freddie ti rendi conto che questo minerá le tue condizioni di salute in modo probabilmente tragico?! >
Lui la fece sdraiare sopra e le sorrise:< Cercherò di resistere nove mesi. >
< Non è detto che funzionerà, ci sono così tante incognite che... >
< Scoperemo finché non funzionerà! >
< E tu creperai nel frattempo. >
Lui fece spallucce:< Non importa. In qualche modo bisogna pur morire, no? Sempre meglio che crepare di AIDS comunque. >
Lilì annuì.
Freddie si abbassò i pantaloni del pigiama:< Non sono in gran forma Lily. >
Angeline sorrise e lo baciò:< Ti sono sempre piaciute le cose pazze, vero? >
< Sì, sono così pazzo che mi sono innamorato di te! > scherzò Freddie sollevandole la camicia.
Angeline si tolse tutti i vestiti rimanendo completamente nuda sopra di lui:< Merda Fred. Non voglio che succeda. >
< Davvero? > ridacchiò Freddie passando una mano fra le cosce di Angeline:< Dalla tua espressione sembra che tu stia godendo parecchio. >
< La cosa dimezzerá il tuo tempo! > ansimò lei.
< Sarà veloce. > replicò Freddie infilando la mano fra il suo bacino e quello della donna che amava, per facilitare il lavoro.
Angeline singhiozzò appena e tornò a baciarlo con passione crescente.
< Prometti che ci sposeremo dopo che tutto questo sarà finito. > le fece promettere lui aggrappandosi ai suoi capelli biondi.
Angeline rossa in viso e con le mani strette più forti che mai al lenzuolo annuì appena.
< Vuoi davvero...? >
< Argh Freddie! > urlò lei quasi piangendo:< Certo che sì! Ti amo pezzo di scemo. >
Lui annuì appena e chiuse gli occhi godendosi il momento.
Angeline invece li tenne sempre socchiusi per godere delle espressioni beate di Freddie, almeno per un po'.
Lilì seduta su di lui soffocò un grido e lo guardò negli occhi.
< È stato veloce. > commentò Freddie esausto:< Te l'avevo detto. >
Angeline annuì impercettibilmente crollando al suo fianco.
Freddie e Lilì respirarono profondamente per qualche minuto, cercando di normalizzare la respirazione.
< Niente male come morte. Fossero tutte così! > ridacchiò lui.
Lilì non rispose, si strinse a lui.
Sapeva che avevano sbagliato di grosso, che era stata un idiota a dargli quella possibilità, quella microbica speranza.
Lo aveva solo debilitato ancora di più!
Ma entrambi lo desideravano da tanto, troppo, tempo.
< Allora... che giorno il matrimonio? > domandò a un tratto lui, appena si fu ripreso.
Lilì sorrise:< Quando vuoi tu. >
Freddie annuì:< Dopo che sarò guarito. Faremo una festa enorme! E inviteremo tutti! Compresa la principessa Diana. >
Angeline sorrise e lo baciò sulla barba che aveva deciso di far crescere:< Ti prego fatti ricrescere i baffi. >
In fondo che cosa costava sognare?
   
 
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