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Autore: Lord Black    26/06/2019    0 recensioni
Una ragazza apparentemente normale,con una vita apparentemente normale, si ritrova a scavare nel suo passato per scoprire la sua vera natura e identità
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Ciao,non sono brava a fare presentazioni, ma direi che possiamo cominciare da chi sono, anche se nemmeno io so esattamente cosa sono, il mio nome è Taysha Rumak, ho 19 anni e vivo in Canada da ormai 15 anni.
Non mi ricordo molto del mio passato, anzi non ricordo praticamente nulla, attualmente vivo con mio padre Hendy e mia sorella Natasha, 10 anni ben piu grande di me.
Di mia madre non so nulla, mio padre non mi ha mai raccontato nulla di lei e quando provo a tirarla nel discorso lui lo cambia immediatamente, sono sempre stata una ragazza molto curiosa e ho sempre studiato a fondo le origini della mia famiglia ma non ho mai scoperto granchè.
Tornando a noi oggi ho un esame, dire che sono ansiosa è un complimento, mi sveglio tutte le mattine alle 5:00,mi vesto rigorosamente con vestiti blu e verdi con "incisioni" stile celtico/runico, scarpe rigorosamente viola veleno e capelli legati con una fascetta argentea.
La mia sorellona mi dice spesso che somiglio molto alla mamma, pelle color caramello, capelli rigorosamente neri come il carbone e stupendi occhi rossi rubino, di corporatura sono abbastanza magra e sottile, come dice sempre lei, tuttavia la cosa che odio di me è che, a differenza di mia sorella e mio padre che sono alti rispettivamente 190 e 185 centimetri, io sono una nana di 165 centimetri, e ogni volta questa cosa mi fa imbestialire, comunque non perdiamoci in chiacchere che devo andare a fare colazione.
Scendo giu' dalla rampa delle scale scivolando sul sedere e mi lancio dritta sul divano che dista pochi metri piu' in là, faccio sobbalzare Natasha e subito lei mi guarda dicendomi: [Come fai tutte le mattine ad essere così sveglia? Io sto ancora nel mondo dei sogni] e io guardandogli e invidiandogli i suoi meravigliosi capelli ricci, dato che i miei sono lisci, color ambra le risposi [E' perchè io dormo tanto a differenza tua] e mi misi a sogghignare come segno di scherzo e lei di tutta risposta cominciò a farmi il solliteco facendomi piangere dalle risate per poi aggiungere [Io lavoro 15 ore al giorno a differenza tua signorina,non ho tempo per sognare lunghi viaggi come fai tu] e io,mentre scoppiavo dalle risate, dissi a fatica [Dici che anche la mamma sognava così?] e lei tutto d'un colpo si arresto per rivolgermi delle parole un po piu' serie [In effetti si,mamma era esattamente come te, un'avventuriera, hai preso molto da lei sorellina, soprattutto qua] finì indicandomi il cuore e io toccai la sua mano calda domandando [Qua?] e lei con un sorriso un po spento continuò [Si, qua, il coraggio sorellina, il coraggio che sta nel nostro cuore].
Non feci in tempo a farle altre domande che, guardando l'orologio, mi accorsi che stavo facendo tardi per la scuola, dunque mi alzai di scatto, presi il mio toast in bocca, mi misi lo zaino sulle spalle e scesi di corsa per andare a scuola urlando: [Ci vediamo dopo!] non sentii neanche la sua risposta dato che correvo giu' dalle scale troppo in fretta ma capii che aveva risposto nel suo solito dolce modo.
Fortunatamente la mia scuola dista solo 350 metri da casa mia, ma soffermiamoci un attimo sulla mia casetta; Essa non è molto grande e si trova al terzo piano di un condominio in centro alla mia cittadina, ha una porta scura all'entrata e un tappetino per terra rosso con scritto "Benvenuti" in una lingua strana, mio padre dice che si tratta di runico antico, il pavimento è fatto in legno di betulla chiaro e le pareti di cemento dipinte tutte quante di blu notte con scritte in quella lingua bizzarra, mia sorella dorme su un divano marrone in pelle davanti ad un tavolino di cristallo, a detta sua forgiato direttamente dalla mamma, e con un grosso televisore da 50 pollici e con il beato 4K, continuando c'è la mia cameretta solitamente molto disordinata, ha le pareti color ocra con tutte delle scritte in lingua celtica,runica ed elfica, anche il mio letto è molto simile, ho una scrivania nera con tanti cassetti dove metto oggetti vari, cose per la scuola, documenti e una pietra con una lettera verde incisa sopra, Natasha mi raccontò che fu mia madre a darmela e che quella runa rappresenta il suo amore per me, quindi è un oggetto estremamente prezioso per me, continuando c'è il bagno con il water rigorosamente giallo con pavimento in pietra rialzata e finestra decisamente troppo piccola per la puzza che fa mia sorella, ogni volta è una guerra credetemi, poi c'è la camera di mio padre Hendy, una grande camera che contiene anche l'ufficio di lavoro di papà, tuttavia a noi è proibito entraci quindi pazienza, ed infine c'è la soffitta, nulla di speciale, discretamente grande con statue, mobili e oggetti vari molto impolverati, ma comunque un luogo dove sognare.
Molto bene, ora che sapete di casa mia sarà meglio correre, la prof Caschetto, soprannominata "Casco di banana" per via dei suoi capelli biondi a forma appunto di un casco di banane, si arrabbierà parecchio con me e, detto fra noi, credo proprio che lei mi odi, comunque entro in classe respirando affannosamente per la fatica e, per mia fortuna, sono giusta in orario e la prof non era ancora arrivata, quindi mi sedetti accanto ai miei due migliori amici, Sebastian e Sarah, siamo amici di lunga data, pensate che ci conosciamo dalle elementari, comunque subito Sarah cominciò a spettinarmi i capelli e mi disse: [Ehy bella fanciulla, come stiamo oggi?] e io, sistemando nel mentre le cose sul banco sorridendogli gli risposi [Tutto come al solito milady, solita vita e solita scuola con le solite noiosissime prof] ed entrambe ci misimo a ridere come matte, poi Sebastian aggiunse: [Dite che oggi casco di banane verrà?] e subito lo guardammo fisse gelide, immobili come quando dormi con un braccio sotto al cuscino e al mattino non lo senti piu; Dietro di lui c'era lei, con la sua statura "alta un metro e una banana", la sola Germana Caschetto che si mise a guardare lui e tutta la classe con uno sguardo freddo e apatico come il ghiaccio del Nevada.
Subito Sebastian si girò e lei con tono suo solito freddo gli disse: [Signor Sebastian, fiati ancora una volta sola e giuro che non rivedrà mai piu' questo istituto] subito lui impallidì e si sedette al suo banco con una pelle talmente pallida che sembrava fosse appena uscito nudo da un congelatore, non volendo pensare a ciò mi misi anche io sotto con gli studi.
Quello era l'Istituto Reginald, la scuola piu' prestigiosa nell'ambito dello studio antico, scritture, simboli, arte, storia, alfabeti, c'era di tutto ed ero stata molto fortunata che conoscevo a menadito il celtico e un po di runico e mi hanno ammesso subito come una delle migliori alunne.
Comunque il pomeriggio passò al suo solito fra studi, interrogazioni, test vari e molte risate e urla della prof, e come di consueto alle 6:15 in punto ero a casa, spaparanzata sul divano a guardarmi film fantasy e mangiando schifezze, tuttavia quella era una serata particolare, sentivo che c'era qualcosa di strano, ma non ci feci granchè caso e, dopo aver mangiato l'ottimo pesce con salsa piccante preparato da mio padre e dopo aver fatto la battaglia di cuscini con Natasha andai dritta verso la mia stanza, che tra parentesi sulla porta c'e il cartello "Do not disturb,i'm a fantasy fangirl" creato da mia sorella appositamente per la sottoscritta, ho già detto che adoro mia sorella? No? Ok,comunque mi infilai sotto le mie coperte gialle con l'alfabeto celtico scritto sopra e accesi la mia lampada da notte a forma di delfino, che emanava una bassa luce che variava dal giallo al viola veleno, e misi quasi subito a dormire, pronta per cominciare una nuova giornata.
   
 
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