Fanfic su artisti musicali > System of a Down
Segui la storia  |       
Autore: Kim WinterNight    27/06/2019    4 recensioni
[STORIA INTERATTIVA]
Storia nata dopo aver seguito quasi per intero l'ultima edizione di X-Factor. Non lo avevo mai guardato, e devo dire che mi ha proprio appassionato!
«Venti giovani talenti, quattro giudici molto diversi fra loro ma legati da stima e amicizia, un solo vincitore: questo è SOAD-Factor, un talent show avvincente e pieno di sorprese e colpi di scena!
Chi vincerà? Chi sarà costretto a mangiare la polvere? Chi sarà contento dell'esperienza vissuta? Chi si pentirà di essersi iscritto alla gara?
Scopritelo con me!
Ma soprattutto, tra voi, chi vincerà?
Iscrivetevi alla sfida in una recensione o inviandomi un messaggio privato, rispondete alle domande che vi pongo alla fine di ogni capitolo e divertitevi a scoprire gli ospiti speciali, le assegnazioni dei giudici e i temi delle puntate!»
Trovate il regolamento nel primo capitolo!
Buona lettura a tutti ♥
Genere: Comico, Song-fic, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'SOAD-Factor'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Alex Moses!» annuncia Katie Sun, per poi rivolgersi all’eliminato e sorridergli. «Te lo aspettavi, Alex?»

Lui fa spallucce e rimane impassibile, mentre Janet Stars scoppia a piangere e viene raggiunta dalle sue compagne di squadra, le quali la abbracciano felici.

«Vuoi dire qualcosa?» domanda Katie, pare stranita dall’assenza di reazione da parte del concorrente.

«Solo che mi è piaciuto essere qui e conoscere i System» taglia corto lui, per poi uscire di scena, rivolgendo un cenno ai giudici e agli altri parteicipanti.

Tutti sono spiazzati dal suo comportamento, ma la presentatrice si limita a fare i complimenti a Janet e a concludere con i saluti di rito e il rinnovo dell’appuntamento per la prossima puntata.

 

 

 

 

 

 

3° Live

 

 

 

 

 

 

Katie Sun sorride come sempre alla telecamera e dà il benvenuto al pubblico a casa e quello presente al Fonda.

«Siete pronti per questo terzo live di SOAD-Factor? Il tema di oggi saranno le canzoni uscite nell’ultimo anno! I nostri ragazzi si sono dovuti cimentare in assegnazioni molto difficili, ma prima di vedere come se la sono cavata, diamo un caloroso saluto ai nostri super giudici!»

Come sempre, la bionda nomina i quattro componenti dei System, e il pubblico applaude, grida e li acclama.

«Inoltre vi annuncio che stasera avremo degli ospiti e-splo-si-vi! Ma prima… entriamo nel vivo della gara e diamo inizio alla prima manche! E stavolta sarà proprio la nostra Janet Stars ad aprire le danze, vediamo come ha vissuto questa settimana e la sua quasi eliminazione!» annuncia la presentatrice, dando spazio al primo video riassuntivo.

 

John accoglie Janet e la saluta con un caloroso sorriso. «Ehi, sei più forte di prima, vero?» esordisce.

Lei annuisce e si avvicina a lui per abbracciarlo. «Mi dispiace di averti deluso, però…»

«Non sono deluso, anzi. Sono fiero di te. E ora pensiamo solo alla prossima esibizione. Avendo come tema le canzoni dell’ultimo anno, per te ho pensato a Sweet But Psycho di Ava Max. La conosci?»

Janet rimane per un attimo spiazzata, poi scuote piano il capo. «Temo di no» ammette.

John annuisce. «Non importa. Lavorerai con Martha, vedrai che andrà benissimo!» Si avvia verso l’uscita della sala prove, lasciando che la vocal coach entri poco dopo.

Le prove vanno piuttosto bene, Janet si rende conto che conosceva già il brano, e lo impara e interpreta con entusiasmo.

Infine esclama: «Questa volta non deluderò John e il pubblico che mi sostiene!».

 

«È andata al ballottaggio, ma si è salvata e ora torna su questo palco per far capire a tutti che ha ancora tanto da regalare. Date il benvenuto a Janet Stars, che ci canta un brano di Ava Max!» dice John.

Il pubblico applaude caloroso, mentre la ragazza dai capelli rossi si presenta sulle scene e saluta con entusiasmo, interagendo subito con i presenti.

Quando comincia a cantare, l’atmosfera si fa intima e pare che ogni parola le calzi a pennello.

 

Oh, she's sweet but a psycho

A little bit psycho

At night she's screamin', "I'm-ma-ma-ma out my mind"

Oh, she's hot but a psycho

So left but she's right though

At night she's screamin', "I'm-ma-ma-ma out my mind"

 

She'll make you curse, but she a blessing

She'll rip your shirt within a second

You'll be coming back, back for seconds

With your plate, you just can't help it

 

No, no

You'll play along

Let her lead you on

You'll be thinking, "No, no"

Then saying, "Yes, yes, yes,"

'Cause she messin' with your head

 

L’esibizione si conclude con un boato pazzesco, Janet è felicissima e si avvicina al bordo del palco per poter salutare meglio i presenti. «Grazie a tutti, vi voglio bene!» esclama, poi esegue un inchino e, dopo aver salutato Katie Sun, lascia il palco.

«Abbiamo cominciato con una marea di brividi! Ma non perdiamo tempo e diamo subito spazio al secondo concorrente in gara: PQ Killer!» proclama la presentatrice.

 

Serj saluta il rapper e lo accoglie in sala prove.

«Ehi! Cosa mi aspetta questa settimana?» chiede subito il giovane, lanciando un’occhiata interrogativa sia al suo giudice che a Mike, il vocal coach.

«Voglio metterti alla prova. Te la senti di preparare l’ultimo successo di Daddy Yankee? Con Calma, è famosissima e credo tu la conosca.»

Il ragazzo sgrana gli occhi. «Devo cantare in spagnolo?!» sbotta.

Serj indica Mike. «Lui è qui per aiutarti, conosce bene lo spagnolo. Coraggio, PQ Killer, so che puoi farcela!»

Il giudice lascia la stanza e lascia lavorare il concorrente e il vocal coach.

Le prove procedono, e il principale problema di PQ Killer è la pronuncia in spagnolo.

«Attento a come lo dici, la gente deve capire che tu sai esattamente cosa stai dicendo, per questo conta molto il modo in cui parli. E in quel punto, fai attenzione all’intonazione. Riprova.»

Infine, il giovane si ritrova di fronte alla telecamera con il viso leggermente provato. «Sto lavorando duramente e non mi lascerò eliminare!» afferma.

 

Serj si schiarisce la gola e prende la parola: «Su questo palco vedrete un’esibizione dal gusto pienamente reggaeton. Preparatevi ad alzarvi da quelle fottute poltrone e a ballare al ritmo di Daddy Yankee!».

Tutti esultano, mentre PQ Killer si presenta sul palco vestito con abiti larghi e variopinti, occhiali da sole dalla montatura verde fluorescente e delle sneakers abbinate.

La base parte e subito lui comincia a parlarci sopra, interagendo con il pubblico. «La sapete? Cantatela con me!»

Il ragazzo gioca con le parole, sta dentro il ritmo e riesce a pronunciare discretamente le parole in spagnolo.

 

Con calma, yo quiero ver como ella lo menea

Mueve ese poom-poom, girl

Es un asesina, cuando baila quiere que to' el mundo la vea

I like your poom-poom, girl (Sube, sube)

Con calma, yo quiero ver como ella lo menea

Mueve ese poom-poom, girl

Tiene adrenalina, en medio 'e la pista, vente hazme lo que sea

I like your poom-poom, girl (¡Hey!)

 

Sul ritornello, tutti cantano e molti dei presenti si muovono a tempo sulle proprie poltroncine, mentre qualcuno si è messo in piedi e sta battendo le mani e ancheggiando a ritmo.

La performance si conclude e PQ Killer solleva le mani al cielo e le agita per salutare il suo pubblico, mentre Katie Sun si affretta a raggiungerlo.

«Stupendo, bravissimo! Ci vediamo dopo, ciao e ancora complimenti» lo congeda.

Lui lascia un ultimo saluto a tutti e se ne va con atteggiamento fiero.

La presentatrice annuncia che la terza esibizione sarà quella dei The Millennials e lascia spazio al video riassuntivo della loro settimana.

 

Daron lascia entrare i sei componenti della band nella sala prove, salutandoli con calore.

«Ragazzi, finora avete spaccato! Questa settimana mi è venuto in mente che potremmo osare…» Il giudice sogghigna.

Orbel lo guarda stranito, stringendo con ansia il bordo della propria t-shirt.

«Cioè?» domanda Alina, mostrando un po’ di timore.

«Per voi avrei pensato a Zero degli Imagine Dragons. Ci state?»

Oscar fa un passo avanti, contrariato. «Vuoi davvero farci suonare quella roba?»

Roman lo affianca, battendogli con vigore sul braccio. «Idiota, è il nostro giudice! Che cazzo fai?»

Daron sospira. «Ragazzi, con calma. Se non vi va, possiamo pensare a qualcos’altro…» tenta di tranquillizzarli.

Narducci si stringe nelle spalle e scambia un’occhiata complice con Niko, poi dice: «Perché, anziché lamentarci, non ci proviamo?».

Il bassista dai capelli ricci annuisce. «Sono d’accordo.»

«Anche io!» esclama Alina.

Daron sorride, poi fissa Oscar. «I tuoi colleghi hanno detto che va bene. Su, ragazzo, provaci. So che la arrangerete in maniera stupenda, e uscirà mille volte meglio dell’originale!»

Poco dopo giunge Dana, la vocal coach. «Che succede qui?»

Orbel si schiarisce la gola. «Niente. Siamo pronti per cominciare a lavorare.»

Il giudice lascia la sala e le prove cominciano.

«Oscar, mi piace molto il levare, tienilo! Un arrangiamento reggae ci starebbe bene, sapete?» dice la coach con entusiasmo. «Però, Orbel, su… un po’ più di vitalità!»

Il cantante annuisce e si concentra meglio.

Alla fine, i ragazzi si ritrovano a fare l’ultimo commento.

«Anche se Oscar è una piaga e non voleva fare questa canz…»

«Roman! Taci, bastardo!» lo interrompe il diretto interessato.

Alina sospira. «Andrà benone!» esclama, sovrastando i battibecchi degli altri.

 

«Per i miei ragazzi non è stato facile, ho scelto una canzone che non rientra troppo nel loro stile, ma sentite come l’hanno stravolta!» annuncia il giudice.

I sei componenti della band si fanno avanti sul palco e prendono posizione. Roman stacca il tempo e il brano comincia.

Si rivela essere un brano a tratti reggae e a tratti jazz, un arrangiamento che non ha niente a che vedere con l’originale portata al successo dagli Imagine Dragons.

Orbel mostra qualche difficoltà con l’intonazione, ma sembra mettere entusiasmo in ciò che fa, come gli è stato suggerito dalla coach.

Roman tiene quasi sempre la cassa in quarti, facendo piccole variazioni sul rullante e sui piatti, mischiando il tutto a dei passaggi sui tom.

Niko si diverte, saltella e sorride come suo solito; Alina pare aver preso più confidenza con la sua voce e si esibisce in dei cori quando non suona il violino. Narducci fa dei piccoli assoli di sassofono, mentre Oscar tiene il levare con la tastiera e Orbel ci dà dentro con la chitarra.

 

Hello, hello

Let me tell you what it's like to be a zero, zero

Let me show you what it's like to always feel, feel

Like I'm empty and there's nothing really real, real

I'm looking for a way out

 

Hello, hello

Let me tell you what it's like to be a zero, zero

Let me show you what it's like to never feel, feel

Like I'm good enough for anything that's real, real

I'm looking for a way out

 

Quando i ragazzi concludono l’esibizione, il pubblico applaude, ma rimane piuttosto composto, salvo qualche ragazzina che strilla e si strappa i capelli pronunciando il nome di Oscar o di Roman.

Katie Sun li saluta a uno a uno, poi si complimenta con loro e li congeda, passando ad annunciare la quarta performance della prima manche.

«È ora il turno di HellGal! Vediamo come si è preparata!» esclama.

 

«Helena!» la saluta John, accogliendola in sala prove in compagnia di Mike.

«Ehi, giudice! Ehi, coach!» esordisce lei, mostrando un bel sorriso.

«Allora… questa volta voglio vedere cosa porterai fuori con questo brano. Mike si occuperà di te, ti aiuterà, ma so già che sarai fantastica. Che ne dici di Back Foot dei Dinosaur Pile Up?»

Mike ridacchia. «La conosci, Helena?»

Lei scuote il capo. «Che roba è? Dinosaur… che?»

«Ti lascio con Mike, la ascolterete e vedrai che la adorerai, ne sono certo» conclude John, battendole affettuosamente sulla spalla.

Quando le prove cominciano, HellGal conferma pienamente ciò che il suo giudice ha predetto: si innamora follemente della canzone e si diverte da matti a cantarla. Riesce a impararla molto bene, si destreggia facilmente con le parole e, anche quando trova difficile affrontare la metrica, si impegna ancora di più per riuscire al meglio.

Quando si ritrova di fronte alla telecamera, trascina anche Mike con sé. «Vedete quest’uomo? Lui mi ha fatto amare questo pezzo! È grazie a lui che andrà benissimo!»

Il coach ride e si schernisce: «Sarà solo per merito della tua bravura e dell’assegnazione di John».

HellGal gli circonda le spalle con un braccio e conclude il tutto con un: «Yo!».

 

John sorride apertamente. «Non c’è niente che io possa dire, questa ragazza si commenta da sé!» si limita a dire.

HellGal sale sul palco di corsa, indossando un paio di bermuda rossi con tanto di cappellino abbinato. Comincia come sempre con un saluto al suo pubblico, riscuotendo molti consensi e grida di giubilo.

«Adesso lasciatemi rappare!» esclama, poi si lascia trascinare dal brano, aggirandosi per il palco, gesticolando energicamente e saltando energicamente nei momenti clou.

Quando HellGal canta la terza strofa, seguita dall’ultimo ritornello, si scatena un putiferio e tutti i presenti, nessuno escluso, si mettono in piedi e applaudono con enfasi.

 

People always hating what I got

They talking shit about me cause I'm wicked and they not

Like yeah, whatever

All you jealous bitches know you want

A piece of my sickness, my precious business, my vision commitment, shit perseverance, my feeling, my rhythm, my telling them what

Uh huh, uh huh

I'm gonna go ahead and tell you what

I'm gonna do exactly whatever the fuck I want

I'm gonna keep on doing it till I get to the top

'Cause you know

I guess I'm getting used to feeling like

 

I'm always on the back foot

Yeah, I'm always on the back foot

Yeah

I'm always on the (woo)

It's like I'm always on the back foot

Yeah

 

I'm always on the back foot

I'm always on the back foot

Yeah, I'm always on the back foot

Yeah, I'm always on the back foot

 

L’atmosfera è esplosiva, è difficile per HellGal congedarsi dal suo pubblico, gli applausi sembrano non finire mai.

Katie Sun non trova le parole per complimentarsi, così si limita a stringere la mano alla rapper, la quale infine se ne va, salutando ripetutamente tutti i presenti.

Non si è accorta che anche i quattro giudici si sono alzati e sono ancora in fibrillazione per la sua performance.

La presentatrice riesce a stento a sovrastare il frastuono, annunciando a gran voce che è il momento per i D-sharp Minor di salire sul palco.

 

Daron saluta con un cenno del capo Dean, Cynthia e Cole.

«Ciao, giudice» risponde con educazione il cantante e pianista.

«Miei cari, spero non mi odierete per la scelta che ho fatto per voi… ma sono sicuro che riuscirete a trasformare un brano come questo in uno dei vostri capolavori.»

Cole sgrana appena gli occhi. «Di che si tratta?»

«Age Of Man dei Greta Van Fleet.»

Cynthia annuisce. «Non mi dispiacciono, anche se hanno delle carenze tecniche e dovrebbero un po’ differenziarsi dalle band anni Settanta da cui prendono ispirazione» si lascia sfuggire, poi si porta una mano di fronte alla bocca, come se si fosse accorta di aver detto qualcosa di sbagliato e inopportuno.

Daron concorda con lei con un cenno del capo. «Sta a voi migliorare questo brano» conclude, poi esce dalla sala.

Dana li raggiunge e insieme cominciano a pensare all’arrangiamento.

La voce di Dean riesce perfettamente a toccare le note del brano originale, il violino di Cynthia fa le veci della chitarra e lo spiccato senso creativo e ritmico di Cole aggiunge quel qualcosa che rende il pezzo unico e molto diverso da com’è stato creato dai Greta Van Fleet.

Il cantante decide di spostarsi su una tastiera e di utilizzare vari effetti, senza mai smettere di concentrarsi sul cantato.

Infine, si ritrovano a tirare le somme.

«Sta venendo fuori qualcosa di folle» commenta Cole.

Cynthia annuisce. «Poteva andarci peggio, quest’assegnazione non è poi così male.»

Dean sospira e mormora: «Speriamo di essere apprezzati».

 

Daron annuncia l’ingresso dei suoi ragazzi con un semplice: «Godetevi i D-sharp!».

Il pubblico esulta, ancora in estasi per via di HellGal.

I tre prendono posto sul palcoscenico e cominciano a dar vita alla loro performance.

Sono concentratissimi e l’esecuzione è impeccabile, non c’è qualcosa che non vada. Il pubblico, tuttavia, non pare molto entusiasta, come se non recepisse le emozioni che in genere scaturiscono dalla band.

 

And as we came into the clear

To find ourselves where we are here

Who is the wiser to help us steer

And will we know when the end is near

 

Durante l’ultimo ritornello, il pubblico esplode completamente in un boato assordante, quando si rende conto che dal lato del palco stanno facendo il loro ingresso i componenti dei Greta Van Fleet.

I D-sharp Minor continuano imperterriti a suonare, rivolgendo qualche cenno di saluto agli autori originali del brano, poi concludono con eleganza e si raggruppano subito sul fondo della piattaforma.

Katie Sun interviene in un baleno e ficca un microfono di fronte alla bocca di Josh Kiszka, parlandogli con fare concitato: «Ciao Josh! Come stai? È un onore averti ospite a SOAD-Factor!».

Ovviamente ignora completamente gli altri musicisti, i quali ne approfittano per sistemarsi ai loro posti in vista dell’imminente esibizione.

«Fate un caloroso applauso ai Greta Van Fleet, i primi ospiti di questa sera!» strilla la presentatrice, senza che il cantante abbia avuto il tempo di rispondere alla sua domanda.

I quattro giudici salutano gli ospiti, accostandosi ai ragazzi della band per lasciargli strette di mano e pacche sulle spalle.

«Josh… dimmi un po’. Le malelingue vi hanno paragonato tante volte ai Led Zeppelin… è una questione che va avanti da tempo ormai…» insinua la presentatrice, rimettendosi accanto al cantante.

Lui sospira. «Sì, ma ci tengo a dire per l’ennesima volta che loro sono una delle nostre più grandi ispirazioni, ma in ciò che facciamo c’è della sostanza e noi vogliamo essere i Greta Van Fleet, non gli Zeppelin!» afferma il giovane.

«Certo, è chiaro! Siete qui per presentare il vostro ultimo singolo, Lover, Leaver. E noi siamo qui per sentirvi!»

«Grazie» replica piatto Josh.

«E allora lasciamo il palco ai Greta Van Fleet!»

La band comincia a suonare, ma è chiaro che stiano eseguendo un’esebizione in playback. Il pubblico non sembra accorgersene, è in visibilio e acclama i giovani.

 

Oh my holy Lord!

She sets my soul on fire

Flames of love and sweet perfume

She's my heart's desire

She's an angel straight from Hell

Draws me to the deep

In the darkness, way below

It's my heart she'll keep, yeah

 

Thunder underground

Watch the castle fall

Sound of wind, it takes the sky

Winter takes us all

Mountain eye, it hits the sky

Watches as we pray

Laughing out and smiling proud

This is where we lay

 

Lover

Leaver

Taker

Believer

 

L’esibizione si conclude e i presenti tornano ad alzarsi in piedi. Per un attimo la telecamera inquadra Daron e Shavo, i quali sghignazzano tra loro, parlottando e rivolgendo occhiate in tralice verso i Greta Van Fleet.

Katie Sun raggiunge ancora Josh e lo saluta con calore, congedando la band e concentrandosi nuovamente sulla gara.

«Dopo i primi ospiti di oggi, è giunto il momento di aprire il televoto. Vi ricordo che il meno votato di questa prima manche sarà a rischio eliminazione. Perciò, cominciate pure a votare da adesso!»

Elenca i vari metodi per il televoto, poi parte un video riassuntivo delle cinque esibizioni appena svolte, con annessi codici esclusivi per ogni concorrente.

Poi la presentatrice si rivolge ai giudici: «Mentre il pubblico vota, sentiamo cosa ne pensate dei ragazzi!».

Il primo a parlare è Shavo, il quale non ha visto i suoi ragazzi in gara nella prima manche.

«Credo sia andata molto bene. Sicuramente la performance che mi ha colpito di più è stata quella di HellGal, mentre ho visto i D-sharp un po’ spenti…» osserva.

John annuisce. «Sono d’accordo con te sui D-sharp. Sono stati impeccabili dal punto di vista tecnico, ma mancava qualcosa di più… emotivo. Anche io ho apprezzato molto HellGal, questa settimana abbiamo fatto un ottimo lavoro. Anche Janet si è data da fare e si è visto. Ottimo lavoro anche per PQ Killer, e bello l’arrangiamento dei The Millennials.»

Daron parla subito dopo: «È vero, forse i D-sharp Minor avrebbero potuto fare di più, ma nessuno è perfetto».

Serj gli lancia un’occhiata ammonitrice. «Non te la prendere. Cerca di essere obiettivo. Anche io mi rendo conto che PQ Killer non è stato brillante con lo spagnolo, però ha lavorato e i risultati si sono visti, come per i tuoi ragazzi» ribatte.

Katie Sun interviene: «Come vedo, siete molto presi dalla gara! Questo è un bene! Ora vediamo come ha votato il pubblico da casa!».

La bionda chiude il televoto e attende la busta in cui è contenuto il responso.

Nell’aria si respira un’atmosfera tesa, i cinque concorrenti rimangono immobili e in attesa, mentre il pubblico mormora piano.

«Il pubblico ha deciso» comincia la presentatrice, dopo aver estratto il foglio. «Che il primo a essere a rischio eliminazione è…»

Una musica atta a trasmettere ansia si diffonde per il teatro.

«D-sharp Minor!» esclama infine la bionda.

Si leva un boato di meraviglia e di protesta dai presenti, e anche i giudici si scambiano occhiate perplesse.

I tre componenti della band rimangono impassibili, solo Cole mostra un minimo di sorpresa, sgranando appena gli occhi.

«Nessuno se l’aspettava» commenta Katie. «Be’, ma questa è una gara e il livello è molto alto, per cui sono cose che succedono. Ma ora diamo il via alla seconda manche, così scopriremo chi andrà al ballottaggio con i ragazzi!»

Viene annunciato che il primo a esibirsi sarà Peter Fitzgerald e poco dopo parte il video riassuntivo della sua settimana.

 

Shavo accoglie il ragazzo in sala prove. «Lavorerai con Martha» annuncia, accennando con il capo alla vocal coach che già si trova nella stanza.

Lui annuisce. «Bene. Cosa mi aspetta?» chiede.

Shavo sorride. «There Goes My Miracle, direttamente dall’ultimo album di Bruce Springsteen!» proclama.

«Seriamente devo esibirmi con un brano del Boss? Oh, cristo…» borbotta Peter, portandosi una mano al cuore, evidentemente emozionato all’idea.

Il giudice annuisce. «Sì. So che puoi farcela. Ora ti lascio con Martha, buon lavoro!» conclude, per poi lasciare la stanza.

Peter e Martha si mettono al lavoro, e optano per un arrangiamento acustico, nel quale il concorrente suonerà il pianoforte e canterà.

«Sei bravo, Peter. Non c’è bisogno che tu spinga tanto, ricordati che lui è sempre così delicato… cerca di entrare nell’atmosfera del brano e di farlo tuo.»

Lui annuisce. «Certo. È che sono molto emozionato…» ammette, sbattendo le ciglia.

«Lo so, e questo deve trasparire. Ricorda sempre che non devi mascherare le emozioni, un cantante capace di trasmettere qualcosa a chi lo ascolta sarà sempre un passo avanti.»

Infine il giovane si ritrova di fronte alla telecamera. «Seguirò i consigli di Martha, ma soprattutto il mio cuore» conclude.

 

Shavo lo presenta con enfasi: «Ecco a voi il primo degli Over a salire sul palco. Godetevelo e commuovetevi con lui».

Peter sale sul palco e subito frotte di ragazze strillano il suo nome e scoppiano in lacrime. Lui si siede dietro il pianoforte e sorride sghembo in direzione del pubblico, per poi concentrarsi sul brano.

L’atmosfera è struggente e molti dei presenti ascoltano rapiti la performance.

 

Sunrise, sundown

The street's gone golden brown

Auburn skies above

I'm searching for my love

Searching for my love

 

There goes my miracle

Walking away, walking away

There goes my miracle

Walking away, walking away

 

Alla fine dell’esibizione, quasi tutti i presenti hanno gli occhi lucidi.

Peter si mette in piedi e va incontro a Katie, eseguendo un elegante baciamano, che viene apprezzato dalle ragazze presenti e commentato con degli oooh di meraviglia e ammirazione.

La presentatrice, spiazzata, arrossisce e fatica a congedarlo, balbettando un saluto.

«Bene… ora è il turno di… Felix…» farfuglia la bionda, cercando di ricomporsi.

 

Serj accoglie Felix insieme a Dana.

«Salve» saluta educatamente il ragazzo dai lunghi dreadlocks.

«Ciao, Felix! Come stai? Stavolta ho dovuto riflettere un bel po’ per scegliere cosa farti preparare…»

Il giovane annuisce.

«Ho pensato a un brano molto attuale, che va fuori dal tuo solito stile. Voglio sentirti fare qualcosa di diverso. Ho pensato a Old Town Road, sentila e dimmi se ti piace come idea.»

Dana, seduta di fronte al computer, fa partire il brano e il giovane lo ascolta con attenzione. Sul suo viso si dipinge pian piano un piccolo sorriso.

«Che te ne pare?»

«È una figata. E voglio provarci!» commenta.

Serj annuisce con vigore. «Bene! Allora ti lascio lavorare con Dana!» dice, per poi lasciare la stanza.

Le prove vanno bene, e Felix sembra contento di cimentarsi in qualcosa di nuovo. Per lui risulta un po’ difficile stare dentro al groove della canzone, non è il suo solito genere, tuttavia segue diligentemente i consigli della coach.

«Proverò a trasformarmi in PQ Killer per un giorno» scherza di fronte alla telecamera.

 

Serj presenta il suo concorrente con un sorriso. «Felix saprà affrontare questa prova. L’ho voluto mettere di fronte a questo brano perché so che riuscirà a dare il massimo e a sorprendervi.»

Tra gli applausi del pubblico, il giovane sale sul palco e qualcuno grida il suo nome con enfasi.

Indossa camicia e pantaloni in jeans, sembra un ragazzo qualunque, ma quando la base parte e lui comincia a cantarci sopra, il teatro lo ammira e lo ascolta.

Tutti si rendono conto che sta riuscendo benissimo a tenere il tempo, a entrare nel ritmo, come se avesse sempre rappato nella sua vita. Riceve grida di approvazione e tutti vanno a tempo con le mani, coinvolti come non mai dalla sua energia.

 

You know what? I'm done, done, done

 

Yeah, I'm gonna take my horse to the old town road

I'm gonna ride 'til I can't no more

I'm gonna take my horse to the old town road

I'm gonna ride 'til I can't no more

(Kio, Kio)

 

I got the horses in the back

Horse tack is attached

Hat is matte black

Got the boots that's black to match

Ridin' on a horse, ha

You can whip your Porsche

I been in the valley

You ain't been up off that porch, now

 

Can't nobody tell me nothin'

You can't tell me nothin'

Can't nobody tell me nothin'

You can't tell me nothin'

 

Quando la performance si conclude, tutti si lasciano prendere dall’entusiasmo e qualcuno si alza per applaudire calorosamente Felix.

Katie lo raggiunge e gli sfiora il braccio. «Caspita! Cos’hai combinato? Hai buttato giù il Fonda!» commenta.

Il ragazzo sorride timidamente e giocherella con uno dei suoi dread. «Non so, è venuto tutto naturale» risponde.

La bionda lo congeda, non prima di avergli fatto ancora dei complimenti. Tra il calore infuocato del pubblico, il giovane lascia il palco.

«Stasera sarà davvero difficile decidere chi eliminare… non vorrei essere nei panni del pubblico a casa! Bene, andiamo avanti con Meredith!» sproloquia la presentatrice, lasciando spazio al video riassuntivo.

 

Meredith entra in sala prove, dove Shavo e Martha la attendono.

«Ragazza mia! Oh, non vedo l’ora che tu rivoluzioni il brano che ho pensato per te!» strepita il giudice, andandole incontro e afferrandole una mano.

«Oddio… cosa devo aspettarmi?» farfuglia, leggermente agitata.

«Conosci The Struts

«Quella band che cerca di imitare un po’ i Queen?» fa lei scettica.

Shavo annuisce. «Sì, loro. C’è un brano, In Love With A Camera, che trovo deliziosamente adatto a te! Voglio che tu lo migliori, che diventi un fottuto capolavoro nelle tue mani!»

Meredith lo fissa confusa. «Come posso renderlo un capolavoro? Ho capito di quale parli, ma…»

Il giudice scuote il capo. «Sarai fantastica! E li spettinerai tutti, dannazione!» si esalta ancora.

La giovane sospira e si lascia sfuggire un sorriso. «Okay, mi fido di te.»

«Grande! Ti lascio con Martha, vedrai che verrà fuori una bomba!» conclude il bassista dei System, per poi uscire dalla stanza.

Come da lui previsto, le prove vanno a gonfie vele. La ragazza riesce a fare un ottimo lavoro, seguendo le dritte della sua coach.

«L’acuto non farlo in falsetto. Ci arrivi benissimo, usa il twang. Coraggio, riprova! “She’s in love with a camera”» suggerisce Martha.

«“She’s in love with a camera”. Va bene?»

Martha annuisce. «Okay, riprendiamo dal ritornello. E ricordati sempre di pensare bene a quello che stai dicendo, fallo arrivare a chi ti ascolta.»

Alla fine, Meredith è carica più che mai e sorride di fronte all’obbiettivo. «Non mi aspettavo che mi sarei divertita tanto a eseguire questa canzone, spero che tutto questo sia positivo!»

 

Shavo ridacchia. «All’inizio Meredith era scettica, ma vedrete ciò che riuscirà a fare stasera! Buon ascolto!» proclama.

La ragazza sale sul palco e si precipita al centro, salutando il suo pubblico. Riceve un caloroso benvenuto con tanto di applausi e sorrisi ricambiati.

La base parte e lei è subito sul pezzo, muovendosi a tempo e molleggiando sulle ginocchia.

Quando giunge al ritornello, tutti si esaltano e gridano entusiasti, rendendosi conto che è veramente brava e che si sta divertendo molto durante l’esibizione. L’atmosfera è allegra e carica di energia.

 

She love lookin' at herself

And she don't need no one else

If she's in love, she's in love with a camera

She just wanna get that shot

If I'm in or if I'm not

She doesn't care, she's in love with a camera

 

She love lookin' at herself

And she don't need no one else

If she's in love, she's in love with a camera

Ooh, girl, when you love yourself

I don't want nobody else

She doesn't care, she's in love with a camera

 

Infine un boato avvolge il Fonda, e la concorrente saluta i presenti con entusiasmo, ringraziandoli attraverso il microfono.

Katie Sun la raggiunge e si complimenta con lei, poi la congeda, mentre ancora gli applausi faticano a spegnersi.

«Siamo alla penultima esibizione. Ecco a voi Diana Holt!»

 

John sta parlottando con Mike, quando Diana entra in sala prove e li saluta timidamente.

«Diana… questa settimana ho pensato per te a un brano di Lady Gaga, estratto dalla colonna sonora di “A Star Is Born”.»

La giovane guarda il suo giudice e sorride. «Ho visto quel film un sacco di volte. Mi fa piangere.»

«Che ne dici di Always Remember Us This Way?» propone il batterista dei System.

Diana sgrana gli occhi. «Davvero?»

«Davvero. Lavoraci su con Mike, saprà come supportarti al meglio.» Detto questo, John lascia una leggera pacca sulla spalla del coach, poi dà un piccolo buffetto sulla guancia della ragazza e lascia la sala.

Le prove scorrono senza troppi problemi.

«Diana, il falsetto va molto bene, ricordati di pensare come se stessi ingoiando l’aria… altrimenti l’effetto è sporco e il suono ha più difficoltà a fuoriuscire. Ripeti un attimo la prima strofa.»

La ragazza segue i consigli del coach e si emoziona parecchio, ripetendo più volte che l’intera colonna sonora del film la commuove.

«Spero solo di non scoppiare a piangere sul palco» commenta infine.

 

«Diana è emotività pura. Ormai siete abituati a ciò che può trasmettere, eppure anche stavolta saprà stupirvi, ne sono certo» la presenta John, sorridendo dolcemente.

La giovane sale sul palco e il pubblico la accoglie con calore.

Non appena comincia a cantare, la sua voce mostra subito infinite emozioni, il che la fa leggermente tremare, conferendo un effetto cry al suo cantato.

Infine il viso di Diana si riga di lacrime silenziose, ed è incredibile come riesca a controllare la voce nonostante tutto.

 

Lovers in the night

Poets trying to write

We don't know how to rhyme

But damn we try

But all I really know

You're where I wanna go

The part of me that's you will never die

 

So when I'm all choked up

But I can't find the words

Every time we say goodbye

Baby, it hurts

When the sun goes down

And the band won't play

I'll always remember us this way

 

Molti dei presenti piangono a dirotto, e infine anche Diana, dopo aver concluso la performance, si lascia andare a un singhiozzo. Non smette di ringraziare il pubblico e chiunque la sostenga.

La telecamera inquadra Shavo, il quale ha gli occhi lucidi e si asciuga frettolosamente alcune lacrime dalle guance.

Katie Sun saluta la ragazza, le fa i complimenti e infine la congeda, ammettendo di aver dovuto lottare moltissimo per non scoppiare in lacrime.

«Riprendiamoci un po’, perché è ora giunto il momento dell’energia dell’ultima band in gara: L.A.P.D.!» annuncia la presentatrice.

 

Daron aspetta che i ragazzi dei L.A.P.D. lo raggiungano in sala prove, poi sorride e li saluta con un cenno del capo.

«Vogliamo spaccare tutto stavolta» esclama subito Brianna.

«Come sempre, ragazzi!» replica il giudice con gli occhi che brillano.

«Speriamo bene» bofonchia Michael.

Sarah e Scott si scambiano un’occhiata intrisa di timore e restano in ascolto.

«Avete presente Elevate dei Papa Roach? Fatela vostra!» strepita il chitarrista dei System.

A tutti e quattro si illuminano gli occhi, e subito cominciano a commentare con entusiasmo, mollando pacche amichevoli al loro giudice e iniziando fin da subito a pensare a un arrangiamento degno di nota.

«Mi piace già la vostra energia. Mike vi raggiungerà tra poco, così potrete lavorare fin da subito» conclude Daron, per poi uscire dalla sala prove.

I quattro giovani si accorgono a malapena che lui non c’è più, talmente sono occupati a parlottare tra loro, immaginando come sarà la loro esibizione.

Le prove con Mike procedono discretamente bene, l’arrangiamento sembra convincere il coach e il quartetto è carico per il live.

«Michael, dacci dentro con quei cori! Così, bravo!» suggerisce Mike, rivolto al chitarrista, mentre i L.A.P.D. provano il ritornello.

Alla fine si ritrovano di fronte alla telecamera e hanno tutti un enorme sorriso stampato in faccia.

«Stavolta sarà standing ovation per noi!» esclama Brianna, facendo le corna in direzione dell’obbiettivo.

 

Daron ridacchia. «Avete visto che energia? Preparatevi per l’esibizione di questi ragazzi, perché ne uscirete completamente stravolti!» afferma con estrema convinzione.

Il pubblico comincia a gridare: «L.A.P.D., L.A.P.D., L.A.P.D.!», incoraggiando i giovani musicisti a salire sul palco.

Ed eccoli comparire poco dopo, abbigliati da vere rockstar e con un atteggiamento spavaldo e sicuro, che subito attira l’attenzione.

Sarah siede dietro la batteria e stacca il tempo, poi Michael prende a fare i cori insieme a Brianna, e poco dopo tutto lo strumentale fa il suo ingresso.

I ragazzi suonano un perfetto beat per il rap di Brianna, la quale stavolta si concentra sul cantato e non si barrica dietro la tastiera.

I presenti paiono molto coinvolti nell’esibizione e battono le mani a tempo, poi quando esplode il ritornello e DJ Scott XX ci dà dentro con sintetizzatori e tastiere, il Fonda Theatre è infuocato e completamente rapito dalla loro energia.

 

'Cause I need something to lift me up when I'm down

I get lost in my head for so long, I can't get out

When I'm feeling like I'm crawling in my skin and sinking down

I need something to lift me up

 

I wanna elevate

Elevate

Watch me elevate

 

Woah, lift me higher

Woah, when I get down

Woah, lift me higher

Woah, oh

Watch me elevate

 

Michael suona la chitarra e fa i cori, e stavolta è molto coinvolto e riesce a cantare con energia e trasporto. DJ Scott XX va a ritmo con la testa e armeggia con le sue mille manopole, mentre Sarah batte su piatti e tamburi con una precisione disarmante.

Infine ecco arrivare la fine, insieme all’agognata standing ovation che Brianna aveva predetto. Tutti gridano, applaudono, fischiano e acclamano la band.

I giovani eseguono un inchino e salutano con calore il pubblico, mentre Katie Sun li raggiunge e li congeda.

L’entusiasmo è tale che per la presentatrice è difficile riprendere il controllo della situazione, ma fnalmente riesce ad attirare nuovamente l’attenzione su di sé e annuncia che è arrivato il momento id aprire ufficialmente il televoto.

Parte un video riassuntivo delle cinque esibizioni appena avvenute, e la bionda elenca i numeri assegnati a ogni concorrente, ricordando i vari metodi che il pubblico da casa può utilizzare per votare il suo preferito.

«Mentre si svolge il televoto, ne approfittiamo per dare il benvenuto ai secondi, grandi ospiti di questa sera! Fate un enorme applauso a Slash, Myles Kennedy & The Conspirators

Nel teatro si diffonde un boato pazzesco, mentre i cinque musicisti si apprestano a posizionarsi sul palco per eseguire un brano.

La presentatrice si fa da parte e lascia la band alla sua esibizione e al suo pubblico in delirio. Non è roba da tutti i giorni ritrovarsi di fronte al leggendario chitarrista dei Guns N’ Roses, il pubblico lo sa bene, e probabilmente non se l’aspettava.

Le prime note di Boulevard Of Broken Hearts, l’ultimo singolo estratto da Living The Dream, si diffondono nel teatro e molti dei presenti sembrano riconoscerle all’istante.

La band suona egregiamente e la voce di Myles è dolce ed energica al tempo stesso.

 

You've struggled night and day

My shooting star, my burning flame

How many dues you've paid

But now the world is yours to take

 

You're thunder screaming out

You can't have any doubt at all

 

It's time to heed the call

Of all you are, of all you are

Stand up and find resolve

On the boulevard of broken hearts

 

Alla fine dell’esibizione, si verifica un’altra standing ovation e i quattro componenti dei System si accostano ai colleghi musicisti per salutarli e dar loro il benvenuto in trasmissione.

Katie Sun si piazza di fronte a Slash con un sorriso a cento denti e comincia a parlargli con fare concitato: «Slash, è un vero onore fare la tua conoscenza! Grazie per aver portato il tuo progetto a SOAD-Factor. Come stai?».

Il chitarrista indossa come sempre il suo cilindro e gli immancabili occhiali scuri. Annuisce e replica laconico: «Grazie. Sto bene».

Come previsto, Katie ignora il resto della band. I ragazzi rimangono in disparte, osservando l’intervista che si svolge di fronte ai loro occhi.

«Per realizzare questo album hai usato un metodo diverso, non analogico…» prosegue la bionda, senza staccare gli occhi dall’ospite.

Slash annuisce. «Costa troppo fare dischi analogici» commenta.

«E allora ti sei dato al Digital Audio…»

«Al giorno d’oggi è difficile avere un ritorno su un disco da centomila dollari. Così lo abbiamo fatto su Pro Tools» prosegue il chitarrista, accennando al resto della band. «E comunque siamo una band» puntualizza, e nella sua voce c’è una nota di disappunto che Katie Sun pare non cogliere.

«Il lavoro con il produttore Michael Baskette è stato da te molto apprezzato…» continua la bionda.

«Elvis è praticamente un genio, uno dei migliori!»

Sta per aggiungere qualcosa, ma viene interrotto dalla presentatrice che comincia a stringere i tempi e a ringraziarlo per essere stato presente.

Il chitarrista pare infastidito dal suo comportamento, ma si sforza di salutare il pubblico, rivolge un ultimo cenno ai System e segue la sua band giù dal palco.

Il pubblico, ancora in visibilio, fatica a concentrarsi nuovamente sulla gara e sul parere che Katie sta chiedendo ai quattro giudici.

«Queste cinque esibizioni sono state molto buone» commenta Serj. «Felix mi ha sorpreso, ma in fondo mi aspettavo che sarebbe stato grande.»

«I miei ragazzi hanno ottenuto una standing ovation, non credo ci sia altro da aggiungere. Complimenti anche agli altri» dice Daron.

«Com’è che stavolta non hai qualcosa da puntualizzare?» lo punzecchia John.

Il chitarrista lo fulmina con lo sguardo e si sistema meglio sulla sua poltrona, evitando di replicare.

«Su, ragazzi, non alteratevi. Aspettiamo il voto del pubblico» interviene Shavo, ponendo fine al battibecco dei suoi colleghi.

Katie Sun prende la palla al balzo e si affretta a chiudere il televoto, per poi attendere qualche istante che le venga consegnata la busta.

Una volta con il foglio sott’occhio, declama: «Il concorrente meno votato dal pubblico a casa, colui che andrà al ballottaggio con i D-sharp Minor è…»

Musica di sottofondo con atmosfere ansiogene, tensione nell’aria.

«Peter Fitzgerald!»

Tutti rimangono sconvolti, mentre il ragazzo raggiunge il centro del palco, seguito poi dai tre dei D-sharp Minor.

«Adesso apriamo nuovamente il televoto e, badate bene, votate il vostro preferito, è molto importante! Questi ragazzi hanno bisogno di voi!» dice Katie, poi si rivolge al trio: «Volete dire qualcosa a chi vi guarda da casa?».

Cole fa un cenno a Dean, e il cantante prende la parola: «Ringraziamo tutti quanti e speriamo bene».

Katie Sun lo guarda imbarazzata. «Okay, bene… Peter? È la seconda volta che vai al ballottaggio…»

Il giovane si accosta al microfono. «Lo so, e non riesco a capire perché. Però spero che vada bene, chi mi conosce sa quanto impegno e cuore posso mettere in ciò che faccio.»

Un grido si leva dalla platea, dove alcune ragazze protestano e gridano all’ingiustizia.

La bionda si affretta a placare gli animi e chiude il televoto, dopo aver chiesto a Daron e Shavo se volessero aggiungere qualcosa. I due giudici si scambiano un’occhiata e scuotono il capo.

Infine Katie Sun riceve la busta con il responso e si schiarisce la gola.

L’atmosfera si fa nuovamente tesa e i quattro ragazzi a rischio eliminazione restano immobili, in attesa.

«Il pubblico ha deciso che ad abbandonare SOAD-Factor…»

Una pausa, un lieve sospiro da parte di Peter.

«Sarà, o saranno…»

 

 

 

 

 

 

NOTE FINALI

Cari lettori, rieccoci con il terzo live!

Beh, che ve ne pare? E degli ospiti che ne pensate?

Ho voluto inserirne due, perché le esibizioni erano meno rispetto alla volta scorsa, spero vi abbia fatto piacere ^^

Per costruire le interviste agli ospiti – anche se volutamente faccio in modo che Katie Sun non sia brava nelle interviste, perché in tutti i talent che ho seguito non riesco mai a ricavare informazioni nuove o importante dai colloqui dei presentatori con gli ospiti XD – ho cercato informazioni su internet, e le loro dichiarazioni quindi fanno parte di vere interviste che ho pescato qua e là!

Vi aspettavate che Alex lasciasse la gara? Ha rischiato anche in altri momenti di non fare un buon lavoro, ma stavolta gli è costata l’eliminazione!

Venendo alla parte burocratica…

Questo mese al ballottaggio abbiamo:

-        D-sharp Minor (che hanno eseguito Age Of Man dei Greta Van Fleet)

-        Peter Fitzgerald (che ha cantato There Goes My Miracle di Bruce Springsteen)

Ditemi chi secondo voi verrà eliminato per MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre la mezzanotte del 26 luglio 2019.

Ho però una comunicazione da darvi: il mese prossimo non potrò aggiornare il 27 perché non sarò a casa, perciò vi dico fin da subito che probabilmente l’aggiornamento arriverà nei primi di agosto.

Ma voi rispondete comunque entro il 26 luglio, mi raccomando! ^^

Detto questo, vi ringrazio come al solito e vi do appuntamento alla prossima puntata

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > System of a Down / Vai alla pagina dell'autore: Kim WinterNight