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Autore: Kim WinterNight    10/08/2019    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA]
Storia nata dopo aver seguito quasi per intero l'ultima edizione di X-Factor. Non lo avevo mai guardato, e devo dire che mi ha proprio appassionato!
«Venti giovani talenti, quattro giudici molto diversi fra loro ma legati da stima e amicizia, un solo vincitore: questo è SOAD-Factor, un talent show avvincente e pieno di sorprese e colpi di scena!
Chi vincerà? Chi sarà costretto a mangiare la polvere? Chi sarà contento dell'esperienza vissuta? Chi si pentirà di essersi iscritto alla gara?
Scopritelo con me!
Ma soprattutto, tra voi, chi vincerà?
Iscrivetevi alla sfida in una recensione o inviandomi un messaggio privato, rispondete alle domande che vi pongo alla fine di ogni capitolo e divertitevi a scoprire gli ospiti speciali, le assegnazioni dei giudici e i temi delle puntate!»
Trovate il regolamento nel primo capitolo!
Buona lettura a tutti ♥
Genere: Comico, Song-fic, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'SOAD-Factor'
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«Mi dispiace, ma a essere eliminati sono i D-sharp Minor!» esclama Katie Sun.

Dal pubblico si solleva un boato sorpreso e parecchio incredulo, mentre i tre componenti della band vengono inquadrati e le loro espressioni rimangono piuttosto impassibili.

Poco dopo, anche Peter entra nel raggio della telecamera e si mostra con le mani sul viso mentre scuote il capo e pare piuttosto emozionato.

Il giovane si volta verso gli avversari e, istintiavamente, corre ad abbracciarli, seppellendo il bel viso nelle loro spalle.

I tre rimangono piuttosto increduli e ricambiano con fare cortese, per poi venir intercettati da Katie Sun, che li vuole intervistare prima che lascino definitivamente la competizione.

«Allora… Dean, Cynthia, Cole, vi aspettavate che la gara per voi finisse qui?» chiede.

Dean scuote appena il capo. «No, ma forse abbiamo emozionato poco il nostro pubblico, ce ne siamo accorti» ammette.

Cynthia, un istante dopo, scoppia a piangere, sorprendendo tutti i presenti. Nessuno l’aveva mai vista mostrare tanto di sé in maniera tanto esplicita.

«Ma va bene così» interviene Cole, mettendo su un piccolo sorriso.

La violinista intanto si stringe al fianco di Dean e tira su col naso, facendo cenno a Katie di non voler aggiungere altro.

«Io vi saluto e vi auguro il meglio, perché voi – e lo dico sinceramente – siete uno dei talenti più validi di questa prima edizione di SOAD-Factor!» conclude Katie, per poi congedare gli eliminati e incitare il pubblico ad applaudirli ancora.

Poi picchietta sulla spalla di Peter. «Te la sei cavata anche stavolta, sei felice?»

«Come potrei non esserlo? Grazie, grazie a tutti!»

 

 

 

 

 

 

4° Live

 

 

 

 

 

 

Katie Sun dà il benvenuto al pubblico presente nel teatro e di fronte allo schermo del televisore.

«Questa sera il tema della gara sarà molto interessante! I nostri partecipanti dovranno cimentarsi con i classici del rock!» annuncia con enfasi, ottenendo l’approvazione dei presenti.

«Ma prima… salutiamo i nostri super giudici!» prosegue, per poi nominare i componenti dei System uno per uno, mentre la telecamera li inquadra.

«Inoltre, avremo degli ospiti sensazionali, tenetevi pronti! Ma intanto entriamo subito nel vivo della gara e diamo il via alla prima manche con L.A.P.D.!» annuncia, per poi dare spazio al video riassuntivo.

 

I quattro componenti della band raggiungono Daron in sala prove, e l’atmosfera pare subito scaldarsi.

«La storia del rock?» domanda Sarah, non appena il giudice annuncia quale sarà il tema della settimana.

Lui annuisce. «So che riuscirete perfettamente anche in questa impresa! Siete pronti a scoprire cosa vorrei farvi eseguire?»

I quattro rimangono in attesa che lui prosegua; la batterista giocherella con le sue bacchette, Brianna si punta le mani sui fianchi, Michael resta immobile con le mani in tasca e Scott sorride apertamente al chitarrista dei System.

«Che ne dite di Space Truckin dei Deep Purple? Ve la sentite?»

Sarah strabuzza gli occhi e si appoggia contro il fianco di Michael, portandosi una mano sulla fronte. «Vuoi sempre farmi suonare batteristi incapaci, eh?»

Daron ridacchia. «Andrai alla grande. Hai un talento grandissimo, Sarah! Bene, ora vi lascio con Mike, divertitevi!»

I ragazzi vengono raggiunti dal coach e subito cominciano a lavorare sul brano.

«Brianna, dacci dentro!» dice Mike, rivolgendosi alla cantante.

Lei annuisce con vigore. «Adoro questa roba» ammette.

«Perfetto, allora. Ragazzi, sapete che la mancanza di un bassista si sente nella vostra formazione, però potete arrangiare il brano a modo vostro. Fatemi sentire cosa avete in mente!»

Le prove vanno avanti, nonostante ogni tanto ci si fermi per riflettere sull’effetto giusto da conferire alla tastiera o per accordare meglio la chitarra di Michael.

Quando i ragazzi si ritrovano di fronte alla telecamera, sorridono tutti.

«Rock and roll!» strilla Brianna, mostrando le corna all’obbiettivo, seguita poi a ruota dal resto dei compagni.

 

Daron viene inquadrato e sta sorridendo. «Vi lascio con i miei ragazzi, sicuro che tornerete a vivere l’atmosfera degli anni Settanta e del vero rock’n’roll!»

Il pubblico applaude e accoglie con calore i quattro membri della band, che si sistemano nelle loro postazioni.

Quando cominciano a suonare, tutti i presenti si esaltano e battono le mani a tempo, gridando e cantando a squarciagola il famosissimo brano dei Deep Purple.

I ragazzi sono energia pura: la precisione di Sarah con la batteria impressiona, la voce graffiante e potente di Brianna travolge, la chitarra ruggente di Michael emoziona, e la parte di tastiere e synth creata da cantante e dj trasporta indietro nel tempo.

 

Remember when we did the moonshot

And Pony Trekker led the way

We'd move to the Canaveral moonstop

And everynaut would dance and sway

 

We got music in our solar system

We're space truckin' 'round the stars

 

Come on come on

Come on let's go Space Truckin'

Come on come on come on

Space Truckin'

 

Quando l’esibizione si conclude, è un tripudio generale e anche i quattro giudici applaudono con entusiasmo e trasporto.

Gli L.A.P.D. si attardano un istante sul palco per regalare un piccolo inchino al pubblico, e dopo aver salutato frettolosamente Katie Sun, escono di scena, ancora accompagnati dalle grida di giubilo dei presenti.

La presentatrice sorride sorniona verso la telecamera e annuncia che è giunto il momento di accogliere Diana Holt.

 

John accoglie Diana con calore, stringendole la mano.

«La tua gara sta andando molto bene, sono contento» dice.

Lei sorride dolcemente. «Grazie, John.»

«Questa settimana vi cimenterete con i classici della storia del rock, e per te ho pensato a Still Loving You degli Scorpions» annuncia.

Il sorriso sulle labbra di Diana si allarga e lei annuisce. «È un brano bellissimo, davvero. Sai, un giorno il mio ex ragazzo me l’ha dedicato. Avevamo litigato e lui ha pensato di fare una serenata per me, per riconquistarmi e chiedermi scusa.»

Il giudice si lascia scappare un lieve sorriso. «È stato carino da parte sua. Diana, lavorerai con Martha, arriverà a breve. Buona fortuna!»

La vocal coach prende il posto del giudice in sala prove e aiuta Diana a trovare il modo migliore per interpretare il brano.

«Sei brava, non farti intimorire dalle note alte. E mettici emozione, come sai fare tu» suggerisce.

Le prove per Diana sono dure, e lei tuttavia si impegna al massimo.

Infine è un po’ preoccupata. «Chissà se stavolta le cose andranno bene…» sussurra di fronte alla telecamera.

 

John la presenta brevemente: «Diana vi saprà emozionare, lasciatevi trasportare».

La ragazza sale sul palco con il tiepido applauso del pubblico, e si posiziona di fronte al microfono posto sull’asta. Regala un sorriso ai presenti mentre la base parte.

Comincia a cantare e la sua voce trema appena, venata di emozione.

 

Time, it needs time to win back your love again

I will be there, I will be there

Love, only love can bring back your love someday

I will be there, I will be there

 

Fight, babe, I'll fight to win back your love again

I will be there, I will be there

Love, only love can bring down the wall someday

I will be there, I will be there

 

If we'd go again all the way from the start

I would try to change the things that killed our love

Your pride has built a wall, so strong that I can't get through

Is there really no chance to start once again? I'm loving you

 

Quando Diana raggiunge delle note piuttosto alte, mostra delle difficoltà nell’esecuzione, ma non si lascia placare da questo e prosegue per la sua strada.

È palesemente commossa mentre canta, questo pare arrivare al pubblico, che tuttavia si mostra piuttosto tiepido quando l’esibizione si conclude, applaudendo senza mostrare particolare entusiasmo.

Katie Sun corre a salutare Diana e le dice: «Bravissima, complimenti! Era una canzone molto difficile, spero che il tuo ragazzo a casa ti abbia sentito!».

Diana sorride, leggermente imbarazzata. «Non stiamo più insieme, ma spero mi abbia sentito lo stesso» commenta, poi lascia il palco e la bionda presentatrice può annunciare che è il turno di Meredith.

 

Shavo corre incontro a Meredith e la abbraccia con entusiasmo.

«Campionessa! Oh, non sai cosa ho in serbo per te…»

Lei ride. «Dai, dimmelo allora! Non lasciarmi sulle spine!»

Il bassista dei System proclama: «Communication Breakdown degli Zeppelin. Ci stai?».

La ragazza solleva la mano destra e i due si scambiano un cinque.

«Allora ti mando subito Dana! Non vedo l’ora di sentirti!» cinguetta il giudice, per poi lasciare la stanza.

La vocal coach giunge poco dopo e per prima cosa ascolta Meredith mentre esegue per la prima volta la canzone, poi le dà qualche suggerimento e le due lavorano insieme senza sosta.

«Il tuo twang è fantastico, e in questa canzone puoi usarlo tranquillamente!»

«Grazie! Mi piace molto la canzone!»

Infine, la ragazza corvina sorride dolcemente verso la telecamera. «Mi sento carica, non vedo l’ora che arrivi il live!» afferma.

 

Shavo ridacchia e parla al microfono: «Avete visto quanta energia? Godetevi la mia leonessa, vi spettinerà tutti!».

Il pubblico strepita e accoglie Meredith con gioia; lei si presenta sul palco con indosso un paio di pantaloni in pelle e una t-shirt strappata con il logo dei Led Zeppelin, perfettamente in linea con la sua esibizione.

La base parte e lei, poco prima di cantare, saluta i presenti ed esegue un grido di battaglia.

«Se la conoscete, cantate con me!» esclama.

 

Hey, girl, stop what you're doin'!

Hey, girl, you'll drive me to ruin.

I don't know what it is that i like about you,

But i like it a lot.

Won't let me hold you,

Let me feel your lovin' charms.

 

Communication breakdown,

It's always the same,

I'm having a nervous breakdown,

Drive me insane!

 

Meredith si agita, molleggia sulle gambe, il suo corpo è fluido e asseconda perfettamente l’emissione vocale.

Verso la fine esegue un acuto pazzesco e il pubblico va in visibilio, tirandosi in piedi per applaudire e gridare il suo nome.

Una standing ovation con i fiocchi, che coinvolge anche i quattro giudici e – probabilmente – i telespettatori.

Katie Sun è raggiante e abbraccia con trasporto Meredith, complimentandosi con lei e congedandola, mentre ancora l’atmosfera all’interno del teatro fatica a raffreddarsi.

«Prolungate l’applauso per Felix Morgan!» esclama la presentatrice, sovrastando a fatica il frastuono che incombe intorno a lei.

 

Serj dà il benvenuto a Felix, ed è già in compagnia di Martha.

«Ciao» saluta timidamente il giovane.

«Felix, per te ho pensato a un brano difficilissimo.»

Il ragazzo dai lunghi dreadlocks sgrana gli occhi scuri e rimane in attesa.

«Vorrei sentirti su Livin’ On A Prayer dei Bon Jovi!»

Felix strabuzza ancora gli occhi. «Sì, è proprio difficilissima…»

Serj poggia una mano sulla spalla della vocal coach. «Lei è qui per aiutarti, non temere.»

Le parole calme e pacate del giudice pare rassicurare il concorrente, il quale si butta a capofitto nelle prove.

Martha gli dà molti suggerimenti e gli fa fare degli esercizi tecnici per affinare l’esecuzione nelle note alte e più complicate.

«Ancora una volta: “whoa, livin’ on a prayer”. Capito? Non devi urlare, ma comprimere il suono e non aprire completamente la bocca. Riprova!»

Felix prosegue imperterrito e si impegna molto, e infine quando arriva il momento di commentare di fronte alla telecamera, sorride appena.

«Speriamo bene, io ho fiducia nella scelta di Serj e ringrazio tantissimo Martha per l’aiuto!» dice.

 

«Felix è pronto per trasportarvi nel suono dei Bon Jovi, con un brano che indubbiamente fa parte della storia del rock mondiale. Godetevelo» presenta Serj con un lieve sorriso sulle labbra.

Il pubblico applaude e, quando Felix fa il suo ingresso, alcune ragazzine strillano e si complimentano con lui per la sua bellezza.

Felix regala un cenno di saluto a tutti e si siede su uno sgabello, imbracciando la chitarra acustica.

Comincia a suonare e qualche istante dopo dà il via al cantato, riuscendo subito a catturare l’attenzione dei presenti.

 

Once upon a time not so long ago

 

Tommy used to work on the docks

Union's been on strike

He's down on his luck

It's tough, so tough

 

Gina works the diner all day

Working for her man

She brings home her pay

For love, for love

 

She says, "We've gotta hold on to what we've got

It doesn't make a difference if we make it or not

We've got each other and that's a lot

For love we'll give it a shot."

 

Whoa, we're half-way there

Whoa, livin' on a prayer

Take my hand, we'll make it. I swear

Whoa, livin' on a prayer

 

L’esibizione è suggestiva e molto emozionante, tant’è che diverse persone scoppiano a piangere o nascondono a fatica gli occhi lucidi.

Nell’ultimo ritornello, quando il brano sale di tonalità, Felix si dimostra all’altezza e riesce a raggiungere con disinvoltura anche le note più alte, seguendo i consigli di Martha.

Infine il pubblico esulta e lo applaude con immensa ammirazione, mentre Katie Sun lo raggiunge e lo saluta con due baci sulle guance, complimentandosi per l’esibizione.

Felix lascia il palco con in sottofondo ancora l’applauso del suo pubblico, e a questo punto la presentatrice dichiara che la prima manche si è conclusa e che è ufficialmente aperto il televoto.

Parte un video riassuntivo delle quattro esibizioni appena avvenute e Katie Sun elenca il numero associato a ogni partecipante, invitando il pubblico da casa a scegliere il suo preferito e ricordando che il meno votato andrà al ballottaggio a fine puntata.

«Prima di andare avanti, voglio sentire il parere dei nostri quattro giudici!»

John prende la parola per primo: «Complimenti a tutti, mi sento di dire che questa volta per i telespettatori sarà difficile scegliere. Forse agli L.A.P.D. manca il supporto costante di un bassista, ma sono stati comunque bravi».

«È la loro formazione, sono originali proprio per questo» ribatte subito Daron, sentendosi colpito. «E comunque io credo che l’esibizione di Diana oggi sia stata un po’ meno emotiva del solito» aggiunge.

«Non litigate anche stavolta» sospira Serj, sollevando una mano per placare gli animi. «Concordo con entrambi sugli appunti che avete fatto ai reciproci concorrenti. Complimenti a Meredith e a te, Shavo, per l’assegnazione.»

Il bassista annuisce con fierezza. «Anche a me è piaciuta molto Meredith. E da bassista mi sento di concordare con John: gli L.A.P.D. con un bassista sarebbero una vera e propria bomba! A me Diana ha emozionato molto invece… e complimenti anche a Felix, quel brano dei Bon Jovi non è certo facile!»

La presentatrice ringrazia i quattro giudici, poi torna a posare gli occhi sulla platea.

«Adesso mi sento davvero emozionata nel comunicarvi i grandissimi ospiti di questa sera! In una puntata dedicata interamente alla storia del rock, non potevano mancare loro, i pilastri che ancora oggi portano in giro la loro iconica musica! Fonda Theater, voglio sentire tutti quanti applaudire e gridare, voglio che vi alziate in piedi e accogliate con estremo calore i grandissimi Rolling Stones!»

Nella sala si scatena letteralmente il putiferio, e perfino i componenti dei System paiono visibilmente emozionati e onorati: si mettono in piedi e raggiungono il centro del palco, accogliendo personalmente Mick Jagger e compagni.

L’iconico cantante saluta tutti con entusiasmo e pare non vedere l’ora di esibirsi. Nonostante non sia più giovanissimo, dà sempre il meglio di sé quando si esibisce, come un vero animale da palcoscenico che si rispetti.

Katie Sun cerca in tutti i modi di trattenere lacrime di emozione, spostandosi in un angolo del palco e lasciando la scena ai grandi ospiti di SOAD-Factor.

Mick si accosta al microfono e comincia a parlare: «Per noi è un grandissimo onore trovarci qui. Siamo molto felici e ora vogliamo sebntirvi cantare a ritmo di rock’n’roll! Siete pronti?».

Tutti esultano e non ci pensano due volte a rimanere in piedi, battendo le mani a tempo non appena Charlie Watts comincia a battere sulla grancassa per dare inizio a (I Can’t Get No) Satisfaction, uno dei più grandi successi della band.

Il riff di chitarra si diffonde nell’aria e il pubblico va in visibilio, mentre Mick si agita come fosse un ragazzino e comincia a cantare.

 

I can't get no satisfaction

I can't get no satisfaction

'Cause I try and I try and I try and I try

I can't get no, I can't get no

 

When I'm drivin' in my car

And a man comes on the radio

He's tellin' me more and more

About some useless information

Supposed to fire my imagination

 

I can't get no

Oh no no no

Hey hey hey

That's what I say

 

Tutti si rendono conto che si tratta di un medley quando la canzone viene interrotta bruscamente, per poi essere sostituita da Miss You, per somma gioia di chi ha la fortuna di assistere all’esibizione degli Stones.

La band è esplosiva e ogni componente dà il massimo, nonostante non si possano definire dei giovani ragazzini pieni di energia. Eppure sembrano avere più grinta di molte band giovani e all’apice del successo.

 

I've been holding out so long

I've been sleeping all alone

Lord I miss you

I've been hanging on the phone

I've been sleeping all alone

I want to kiss you

 

Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh

Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh

Oooh oooh oooh

 

Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh

Oooh oooh oooh oooh oooh oooh oooh

Oooh oooh oooh oooh

 

Una brevissima pausa ed è il momento di Brown Sugar. L’atmosfera è calda e si respira una buona aria, aria di divertimento che rimanda a quei tempi in cui sesso, droga e rock’n’roll facevano da padroni nella vita di musicisti e fan della band. Del resto i Rolling Stones sono sempre stati considerati i cattivi del rock, sempre in conflitto con i buoni, ovvero The Beatles.

Mick è instancabile e la sua voce risuona graffiante per tutto l’ambiente, scaldando i cuori e le anime di chi lo ascolta. I riff di chitarra vincenti e la parte ritmica ben amalgamata completano il quadro.

Probabilmente molti dei presenti non si rendono neanche conto di che cosa sta succedendo di fronte ai loro occhi.

 

Gold coast slave ship bound for cotton fields

Sold in a market down in New Orleans

Skydog slaver knows he's doing alright

Hear him whip the women just around midnight

 

Brown sugar how come you taste so good?

Brown sugar just like a young girl should

 

Grida di giubilo e persone che si divertono, pare di essere stati catapultati a Woodstock, e questa sensazione si amplifica quando la band comincia a eseguire Start Me Up, un’altra delle colonne portanti della storia del rock.

Nessuno pare poter credere che stia succedendo davvero, che durante una qualsiasi puntata di un qualsiasi talent show si possa assistere a un piccolo grande live dei Rolling Stones.

 

If you start me up

If you start me up I'll never stop

If you start me up

If you start me up I'll never stop

I've been running hot

You got me ticking gonna blow my top

If you start me up

If you start me up I'll never stop

You make a grown man cry

Spread out the oil, the gasoline

I walk smooth, ride in a mean, mean machine

 

La band continua a suonare e, dopo un emozionante assolo di Keith Richards, il medley si conclude e nel Fonda si diffonde un baccano impressionante, come mai prima d’ora era successo.

I componenti dei System, rimasti in piedi a un lato del palco durante tutta l’esibizione degli Stones, li raggiungono e stringono loro la mano, onorati di poterli accogliere e includere in questa grande avventura.

Anche Katie Sun si decide a tornare sul palco e riesce a stento a salutare gli ospiti, gli occhi lucidi e l’espressione confusa e stralunata.

I membri dei Rolling Stones vengono acclamati ancora, finché poi Mick Jagger non prende in mano il microfono e si rivolge al pubblico e ai partecipanti di SOAD-Factor: «Grazie perché sostenete questi giovani ragazzi e venite qui a sentirli ogni settimana. Grazie perché noi sappiamo come ci si sente agli inizi, e sappiamo quanto questi talenti abbiano bisogno di calore. Cercate di essere sempre così buoni con questi ragazzi, anche quando non faranno tutto in maniera perfetta. Okay? E voi, partecipanti, siate competitivi, sì, ma soprattutto… divertitevi e state uniti, questa è una bella esperienza e dovete godervela senza rancori! Complimenti ai colleghi dei System per questa iniziativa!».

Il clamore pare eterno, e tarda a scemare mentre gli ospiti lasciano il palco, non prima di aver salutato più e più volte tutti gli spettatori.

Katie Sun non ha fatto la sua solita intervista, ma forse in questo caso si è resa conto che non era necessario. Non ci sono tante cose da chiedere a delle leggende come gli Stones, o meglio, non senza risultare banali o scontati.

La bionda ossigenata si riprende un attimo, poi annuncia la chiusura del televoto e attende che le venga consegnata la busta con il responso.

La telecamera inquadra i partecipanti che, assiepati in un angolo del palco, paiono ancora elettrizzati per l’esibizione degli Stones e per le parole che Mick ha dedicato loro.

Katie riceve la busta e proclama: «Il pubblico ha deciso che il meno votato di questa prima manche è…».

La solita musica ansiogena si diffonde per la sala, riportando il quasi totale silenzio in platea.

«Diana Holt!» annuncia infine la presentatrice.

I presenti mormorano, mentre la telecamera inquadra il viso sconcertato della ragazza che è appena stata nominata per andare al ballottaggio.

Katie Sun si affretta a dare il via alla seconda manche, e non perde troppo tempo prima di fare il nome del primo concorrente che si esibirà: HellGal.

 

John accoglie Helena con un’espressione enigmatica.

La ragazza entra in sala prove e gli lancia immediatamente un’occhiata interrogativa. «Devo preoccuparmi, giudice?» chiede.

Lui scuote lievemente il capo. «No, anzi. Non vedevo l’ora di dirti a quale canzone ho pensato per te!»

La giovane, con il suo solito outfit da rapper, si piazza di fronte alla figura corpulenta del suo giudice e lo guarda dritto in faccia, incrociando le braccia sul petto magro. «Sentiamo!»

«Janis Joplin, Piece Of My Heart

Helena fischia e si porta una mano al petto. «Cazzo, che roba! Non avevo mai pensato di poter cantare qualcosa del genere…»

«Martha ti aiuterà, non preoccuparti.»

La giovane annuisce e solleva il pollice della mano destra. «Okay, ci provo.»

John le lascia un breve buffetto sulla spalla e la saluta, per poi lasciar entrare la vocal coach.

Martha sostiene Helena nel memorizzare il testo, ma ben presto passa a vedere con lei degli aspetti più tecnici.

«Il brano va interpretato, ma devi stare comunque attenta alla tecnica, altrimenti non avrà l’effetto che vuoi. Il twang lo sai usare, perciò non avrai problemi. Attenta alla nota più alta: “whoa, take it!”, è un la bemolle. Ricordati di comprimere il suono e di non spingerlo fuori. Pronta? Fammi sentire: “whoa, take it!”.»

Helena esegue, e dopo aver provato diverse volte, raggiunge il risultato sperato.

Quando la giovane si ritrova a parlare di fronte all’obbiettivo, sorride con sicurezza. «Janis, sarai fiera di me!» esclama, per poi ridacchiare.

 

John presenta la concorrente in tono pacato. «HellGal vi presenta un brano che ha veramente segnato la storia della musica, non solo quella del rock. Il brano di una grande donna che è scomparsa troppo presto. Godetevi la sua esibizione.»

Il pubblico applaude con trasporto, mentre la giovane fa il suo ingresso in scena. Stavolta non porta i suoi soliti vestiti larghi e il cappellino verde militare, bensì ha optato per un outfit total black con tanto di pantaloni in pelle aderenti e giacca abbinata. Sembra quasi irriconoscibile agli occhi di tutti, e tuttavia i presenti apprezzano questo suo momentaneo cambio di look.

La base parte e HellGal comincia a muoversi a tempo, salutando con entusiasmo i presenti.

Poi comincia a cantare e l’intero Fonda Theater rimane incantato dalla sua voce potente e graffiante come non mai.

 

Oh, come on, come on, come on, come on!

 

Didn't I make you feel like you were the only man - yeah!

An' didn't I give you nearly everything that a woman possibly can ?

Honey, you know I did!

And each time I tell myself that I, well I think I've had enough,

But I'm gonna show you, baby, that a woman can be tough.

 

I want you to come on, come on, come on, come on and take it,

Take it!

Take another little piece of my heart now, baby!

Oh, oh, break it!

Break another little bit of my heart now, darling, yeah, yeah, yeah.

Oh, oh, have a!

Have another little piece of my heart now, baby,

You know you got it if it makes you feel good,

Oh, yes indeed.

 

Il pubblico è in visibilio, letteralmente, e questo non fa che caricare ulteriormente Helena.

Prosegue con disinvoltura e le parole scivolano fluide fuori dalla sua bocca; canta con una consapevolezza incredibile e pare quasi aver scritto lei il testo della canzone.

Quando arriva alla nota più alta e impegnativa, ma anche più d’effetto, l’atmosfera nel teatro si fa ancora più calda e calorosa nei suoi confronti.

Alla fine dell’esibizione, Katie Sun le salta letteralmente al collo, abbracciandola con trasporto e facendole un sacco di complimenti, mentre in platea c’è un baccano infernale che sembra non voler mai cessare.

La presentatrice congeda la concorrente e, sovrastando a fatica il frastuono, annuncia: «Le emozioni non sono finite, è giunto il momento di Peter Fitzgerald!».

 

Shavo saluta Peter e lo fa accomodare in sala prove, dove già Mike è presente, pronto per lavorare con il ragazzo.

«Peter, ti giochi il tutto per tutto. Sei già andato al ballottaggio due volte e questa settimana non puoi rischiare. Con questo brano devi dare il massimo!» esordisce il giudice, utilizzando un tono leggermente preoccupato.

Il concorrente annuisce. «D’accordo.»

«Vorrei sentirti su Love, Reign O’er Me dei The Who» annuncia Shavo.

Peter lancia un’occhiata prima a lui, poi a Mike, e infine annuisce. «Ci provo. Spero di non rischiare anche questa volta…»

Shavo gli batte sulla spalla. «Impegnati, non pensare ad altro, concentrati solo sul brano.»

Poi il bassista dei System lascia la sala e Peter rimane con il vocal coach.

Le prove procedono con qualche difficoltà, il concorrente è spaventato e teme di non reggere anche stavolta la competizione.

«Buttati su questa canzone e non pensare ad altro, andrà bene! Riprova un attimo il ritornello!» lo incoraggia Mike, senza dargli troppo tempo per formulare cattivi pensieri.

Infine, Peter sorride mesto di fronte alla telecamera. «Stavolta la vedo dura, ma non mi arrenderò fino alla fine» si limita a commentare.

 

Shavo annuncia l’ingresso di Peter con un’unica parola: «Ascoltatelo».

Il ragazzo di bell’aspetto scatena subito le grida eccitate delle sue ammiratrici e rivolge lo sguardo verso un punto ben preciso della platea, come se tra i presenti avesse riconosciuto qualcuno. Sorride con dolcezza, poi si concentra sul pianoforte dietro cui si è accomodato.

Comincia la sua esecuzione e il silenzio cala improvviso in sala.

 

Only love can make it rain

The way the beach is kissed by the sea

Only love can make it rain

Like the sweat of lovers layin' in the fields

 

Love, reign o'er me

Love, reign o'er me

Rain on me, rain on me

 

L’atmosfera è suggestiva e le ammiratrici di Peter piangono a dirotto, strappandosi i capelli e soffiandosi il naso più e più volte.

Eppure, è come se mancasse qualcosa all’esibizione, manca un certo tocco di magia e di trasporto che è sempre stato tipico delle performance di Peter.

Quando il giovane finisce di eseguire il brano, l’applauso c’è, ma non è caloroso come al solito.

Lui si accosta al microfono e parla, evitando che Katie Sun possa intervenire per congedarlo: «Anche se verrò eliminato, ci tengo a ringraziare tutti. E dedico ogni mio successo a Lucille, lei sa perché».

Dalla platea si leva un grido stridulo che fa sobbalzare alcuni degli spettatori lì accanto, e la telecamera inquadra una ragazzina bionda che piange forte, stringendosi le braccia al petto.

La presentatrice si affretta a salutare il concorrente, poi lui sorride ancora una volta verso Lucille e lascia il palco.

«Che meravigliosa dichiarazione d’amore! Bene, ma ora passiamo subito a PQ Killer!»

 

Serj lascia entrare il ragazzo, il quale lo saluta con un cenno del capo.

«Questa settimana dovrete cimentarvi con brani della storia del rock. Per te ho pensato a Roadhouse Blues dei Doors. Voglio che tu ti metta in gioco, e che ti trasformi in una versione tutta tua di Jim Morrison!» esclama il cantante dei System.

PQ Killer sgrana appena gli occhi e si sistema meglio il cappellino da rapper sulla testa. «Andrà malissimo…»

«Adesso arriva Dana e lavorerete insieme. Non essere negativo.»

«Non sono propriamente un bravo cantante…»

Serj scrolla le spalle. «Io sono convinto del contrario, voglio che me lo dimostri.»

Poco dopo, Serj lascia la sala prove e il suo posto viene preso da Dana.

Durante le prove, PQ Killer ha evidenti problemi con l’intonazione, così la vocal coach si concentra maggiormente sull’aspetto tecnico.

Alla fine, il giovane sospira di fronte alla telecamera. «Mi sento molto insicuro, non voglio deludere Serj… vedremo…»

 

Il giudice sorride appena e dice: «Ascoltiamo cosa ci ha preparato PQ Killer. Sappiate sempre che lui si impegna moltissimo, e questo conta per forza».

Il pubblico accoglie con calore il ragazzo, il quale si presenta sul palco con il suo solito abbigliamento da rapper navigato.

La base parte e poco dopo lui comincia a cantare, mostrando i suoi evidenti problemi con l’intonazione, i quali tuttavia si notano abbastanza poco perché Jim Morrison non era un cantante dagli sconfinati virtuosismi.

 

Yeah, keep your eyes on the road, your hand upon the wheel

Keep your eyes on the road, your hand upon the wheel

Yeah, we're goin' to the Roadhouse

We're gonna have a real

Good time

 

Yeah, back at the Roadhouse they got some bungalows

Yeah, back at the Roadhouse they got some bungalows

And that's for the people

Who like to go down slow

 

Let it roll, baby, roll

Let it roll, baby, roll

Let it roll, baby, roll

Let it roll, all night long

 

Il concorrente inserisce anche una strofa rappata, creata da lui per l’occasione, ma la cosa non pare impressionare più di tanto i presenti.

Alla fine dell’esibizione, viene applaudito e qualcuno grida il suo nome con fare eccitato, ma presto l’entusiasmo si spegne e Katie Sun si trova un po’ in imbarazzo nel salutarlo e congedarlo.

«Ci stiamo avviando verso la fine, mancano solo due esibizioni! È ora il turno di Janet Stars!»

 

John va incontro a Janet e le regala un piccolo abbraccio.

«Sei pronta a lottare anche questa settimana?» le chiede.

Lei annuisce e sorride. «Certo! Voglio dare il massimo!»

John ricambia il sorriso, poi domanda: «Ti piacciono i Jefferson Airplane?».

Janet fa cenno di sì con il capo. «Vuoi farmi cantare un loro pezzo?»

«Somebody To Love, ti va?» le propone.

Alla rossa si illumina il viso dai lineamenti da elfo. «Oh, sì!»

«Bene, lavorerai con Martha. Mi raccomando, emozionami anche stavolta!»

Janet attende l’arrivo della vocal coach, poi subito si entusiasma e si getta a capofitto nelle prove. Il brano le piace e pare calzarle a pennello.

Martha la aiuta giusto a sistemare qualche imprecisione tecnica, ma le cose vanno abbastanza bene.

Janet sorride verso la telecamera e i suoi occhi chiari brillano. «Questo brano piaceva tanto a mia madre. Te lo dedico, mamma. ovunque tu sia, spero tu sia fiera di me.»

 

John pare parecchio toccato dalle ultime parole pronunciate da Janet nel video, perciò si limita a pronunciare il nome della sua concorrente, senza aggiungere altro.

Janet viene accolta con un calore enorme e si dirige al centro del palco, sorridendo con dolcezza al pubblico.

«A te, mamma» sussurra al microfono, per poi lasciarsi avvolgere completamente dalla musica.

 

When the truth is found

To be lies

And all the joy

Within you dies

 

Don't you want somebody to love?

Don't you need somebody to love?

Wouldn't you love somebody to love?

You better find somebody to love

Love

 

Qualche lacrima sfugge al controllo della ragazza, ma lei riesce comunque a mantenere la concentrazione e a non far tremare troppo la voce.

Si emoziona e, alla fine, sorride tra le lacrime. Non è triste, solo emozionata e profondamente commossa.

Katie Sun si avvicina per salutarla, ma viene anticipata dall’accostarsi di John. Il giudice si piazza di fronte alla ragazza e la attira in un avvolgente abbraccio.

«Mi dispiace, non avevo idea che questa canzone ti ricordasse tua madre. Perdonami, Janet» dice John, come se fossero solo loro due e non avessero l’attenzione di tutti addosso.

«Non scusarti, va bene così. Grazie per avermela fatta eseguire, mi serviva sfogarmi un po’» replica la rossa, battendogli affettuosamente sulla schiena.

Katie Sun tossicchia imbarazzata e i due sciolgono l’abbraccio. John torna discretamente al suo posto e la presentatrice congeda la concorrente, mentre il pubblico applaude con calore e affetto.

«Non ci resta che assistere all’ultima esibizione: The Millennials per voi!» esclama trafelata la bionda ossigenata.

 

Daron dà il benvenuto ai suoi ragazzi in compagnia di Mike.

«Pronti a lavorare?» chiede loro, senza perdersi in chiacchiere.

«Certo!» affermano Niko e Roman all’unisono.

«Perfetto. Volete sapere cosa ho in serbo per voi?»

Orbel annuisce. «Spero di esserne all’altezza.»

«Basta impegnarsi, lo sai come la penso» replica il giudice. «Bene, preparate Run Like Hell dei Pink Floyd.»

Il cantante sgrana gli occhi e fa un passo indietro. Narducci gli poggia una mano sulla spalla come se volesse sostenerlo, mentre Alina sussurra qualche parola rassicurante.

Oscar rimane con le braccia conserte e fissa sfacciatamente il giudice. «Bella sfida, grazie!» esclama con entusiasmo.

Daron sorride e lascia la band in compagnia di Mike, il quale subito chiede ai giovani se conoscono già il brano e, dopo aver appreso che più o meno tutti sono in grado di suonarlo, vuole a tutti i costi che glielo facciano sentire.

Per Orbel non è facile cantare la canzone in questione, ma si impegna molto e chiede spesso dei consigli al coach, provando più e più volte le parti in cui trova maggiori difficoltà.

«Mi piace quest’arrangiamento hard rock, continuate così. Roman, ricordati che stai suonando i Pink Floyd, non gli Slayer» commenta Mike, rivolgendosi al batterista. «E Alina, dacci dentro con i cori che Orbel ne ha bisogno!»

Quando i ragazzi si ritrovano a commentare alla fine del video, sono tutti visibilmente provati.

«Sembrava più semplice» sussurra Oscar.

«Per una volta ti do ragione» concorda Roman, tirando Alina al suo fianco e abbracciandola stretta.

Oscar sospira e scambia sguardi leggermente preoccupati con il resto dei colleghi.

Infine, l’incrollabile Niko sorride raggiante ed esclama: «Ce la faremo, cazzo!».

Narducci gli batte sulla spalla e annuisce con vigore. «Esatto!»

 

Daron ridacchia, poi presenta con entusiasmo la sua band: «The Millennials crescono di puntata in puntata, e stavolta ci presentano un classico della musica in una versione un po’ più heavy. Sono tutti per voi!».

I sei membri del gruppo salgono sul palco sotto lo scrosciante applauso dei presenti; ognuno di loro si posiziona al proprio posto e imbraccia il proprio strumento.

I ragazzi si scambiano un’occhiata complice, poi Orbel comincia a carezzare piano la chitarra, seguito dal basso riverberante di Niko.

L’atmosfera si fa subito psichedelica, ma poco dopo acquista una nota più aggressiva grazie al ritmo incalzante che Roman esegue su piatti e tamburi.

Le voci di Orbel e Alina si mischiano in una perfetta armonizzazione, il che aiuta molto il cantante principale a non sentirsi insicuro della sua esecuzione vocale.

 

Run, run, run, run

You better make your face up in

Your favourite disguise

With your button down lips and your

Roller blind eyes

With your empty smile

And your hungry heart

Feel the bile rising from your guilty past

With your nerves in tatters

As the cockleshell shatters

And the hammers batter

Down your door

You better run

 

Narducci abbellisce l’arrangiamento con piccole particelle eseguite al sassofono, e Oscar rende il suono più compatto con le sue tastiere.

Alina a un certo punto esegue un piccolo assolo con il violino, durante una pausa dal canto.

Quando i ragazzi concludono la performance, il pubblico è completamente rapito e in visibilio: applaude, grida, li acclama a gran voce e produce un baccano incredibile che si diffonde in ogni angolo del teatro.

Katie Sun, raggiante, raggiunge la band e si sofferma con una mano sul braccio di Oscar, lasciandola scivolare casualmente lungo l’avambraccio.

Poi congeda i partecipanti e si prodiga ad annunciare che la seconda manche è finita, per poi aprire ufficialmente il televoto. Il video che riassume le cinque esibizioni balza in primo piano, mentre la voce della bionda elenca il numero associato a ogni partecipante e i modi per poter televotare.

«Nell’attesa che il pubblico a casa esprima la sua preferenza, chiediamo ai nostri giudici cosa pensano di queste cinque esibizioni!» esclama la presentatrice, rivolgendosi ai System.

Il primo a parlare è Serj: «Trovo che Peter sia a rischio, purtroppo. So che PQ Killer non è stato brillante, secondo me stavolta anche lui potrebbe essere a rischio eliminazione. L’esibizione di Janet mi ha commosso molto».

A tal proposito, interviene subito John: «Ci tengo ancora una volta a scusarmi ufficialmente con la mia concorrente, non avevo idea di ciò che quel brano rappresentasse per lei».

Il pubblico esegue un discreto applauso, poi lascia ancora spazio al batterista per esprimersi.

«Sono d’accordo con te, Serj. HellGal e i ragazzi dei Millennials sono andati molto bene» conclude infine John.

«Grazie, Dolmayan. Per una volta non hai criticato i miei concorrenti» lo rimbecca subito Daron, mollandogli una gomitata.

Shavo ridacchia. «A me sono piaciuti tutti quanti!» esclama in conclusione.

La presentatrice, poco dopo, annuncia che il televoto è ufficialmente chiuso e resta in attesa della busta con il responso.

In breve la riceve e la apre con calma, estraendo il cartoncino color panna su cui campeggia il risultato del televoto.

«Il pubblico ha deciso che al ballottaggio con Diana Holt ci sarà…»

La tensione è palpabile e la telecamera in breve esegue una panoramica sui partecipanti dell’ultima manche.

Katie resta in silenzio per quasi un minuto, poi annuncia: «PQ Killer!».

Tutti paiono sconvolti dalla notizia, specialmente Peter. Il giovane, trasgredendo a qualsiasi regola, si catapulta giù dal palco e corre ad abbracciare la biondina a cui ha dedicato ogni suo successo.

I due si scambiano un bacio appassionato e tutto il pubblico esplode in un boato meravigliato.

Katie Sun attira nuovamente l’attenzione su di sé e strilla per sovrastare il fracasso che si è creato: «Riapro ufficialmente il televoto! Scegliete il vostro preferito tra Diana Holt e PQ Killer!».

Peter viene riacciuffato da uno scimmione della security e riaccompagnato dai suoi compagni, mentre la presentatrice chiama i due ragazzi a rischio eliminazione al suo fianco.

«Volete dire qualcosa al pubblico a casa?»

PQ Killer si accosta al microfono. «Dico solo che Diana non merita di essere eliminata. Questa è un’ingiustizia! Io ho fatto schifo oggi!».

La ragazza sgrana gli occhi e rivolge uno sguardo stranito al rivale. «Ma che dici?» balbetta.

Il rapper pare irremovibile. «Dico la verità. Mi hai emozionato molto, cazzo. Non devi andare a casa! Dio, Diana…» Si avvicina a lei e le prende le mani tra le sue. «Sei una grande artista e puoi fare tante cose. E sei una ragazza bellissima.»

Katie Sun diventa rossa come un peperone e tenta di afferrare il braccio di PQ Killer, ma lui la ignora e continua a fissare l’altra concorrente.

«Cody…» farfuglia la giovane, imbarazzata come non mai.

«Dico sul serio. Forse non serve a niente dirlo, ma… vorrei tanto fossi la mia donna» conclude il ragazzo, sincero come mai lo era stato prima d’ora.

Il pubblico in sala è stupefatto, non ha neanche più il coraggio di commentare o emettere suoni di meraviglia.

Diana rimane immobile, gli occhi fissi in quelli di lui. «Io… devo pensarci, su due piedi mi…»

I presenti protestano, poi cominciano a gridare in coro: «Bacio! Bacio! Bacio!».

PQ Killer tiene le mani strette a quelle di lei, ma non osa fare altro, forse per paura di sbagliare qualcosa.

Infine Diana, imbarazzata più che mai, si butta tra le sue braccia e nasconde il viso nel suo petto.

I due si scambiano qualche parola sottovoce che nessuno riesce a udire, anche perché gli spettatori esplodono in grida di approvazione e applaudono talmente forte da far quasi tremare il teatro.

Katie Sun interrompe il momento idilliaco, annunciando con fare maldestro che è giunto il momento di chiudere il televoto e di attendere il responso.

I due ragazzi a rischio eliminazione si tengono stretti l’uno all’altra, ma nessuno sa se alla fine Diana ricambia o no i sentimenti di PQ Killer, all’anagrafe Cody.

Quando la busta arriva, la presentatrice riesce ad attirare nuovamente l’attenzione del pubblico su di sé e comincia a proclamare: «Il concorrente che dovrà abbandonare la gara questa sera è…».

 

 

 

 

 

 

NOTE FINALI

Ciao a tutti!

Intanto, perdonatemi per il ritardo, ma questa volta ho dovuto spostare l’aggiornamento di SOAD-Factor al 10 agosto perché non ho avuto il tempo materiale per lavorare sul capitolo, visto che ho fatto un periodo di assenza da casa che mi ha impedito di scrivere ^^

Comunque, eccomi di nuovo a rompere, per vostra gioia XD

Mi sa che quasi nessuno di voi si aspettava che i D-sharp Minor venissero eliminati, eh?

E stavolta chi verrà fatto fuori dal televoto?

Scegliete tra:

-        Diana Holt (che ha eseguito Still Loving You degli Scorpions)

-        PQ Killer (che ha cantato Roadhouse Blues dei The Doors)

Pensateci bene e inviatemi la vostra risposta per MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre la mezzanotte del 9 settembre 2019. Al solito, chi azzecca otterrà 1 punto e chi non sarà fortunato avrà 0 punti ^^

Vi sono piaciuti i grandi ospiti di questa puntata? E che mi dite dei risvolti un po’ più “intimi” tra i vari ragazzi? Ringrazio Ale perché mi ha fatto notare che stavo scrivendo una storia un po’ troppo impersonale, così ho cercato di dare spazio e vari aspetti sentimentali di alcuni dei nostri partecipanti! Spero vi sia piaciuto ^^

Grazie a voi che partecipate sempre con entusiasmo, vi do appuntamento al mese prossimo con un nuovo capitolo!

A presto

  
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