Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Arashi_art    27/06/2019    2 recensioni
Diana è una ragazza dalle origini italiane che ha vissuto a Busan, il suo migliore amico si chiamava Jimin e la abbandonò all'età di 15 anni per inseguire il suo sogno a Seoul. Tra varie peripezie, i due non hanno più notizie e si rincontreranno 6 anni dopo per caso o per volere del destino? Diana non sa che lui è diventato un idol di fama internazionale e quale sarà la sua reazione?
Si creeranno situazioni ambigue e scopriranno entrambi a loro spese quanto siano cambiati in questi anni.
Genere: Erotico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Seokjin/ Jin, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Epilogo pt 2 


3 anni dopo
 

{Jimin}


- Lo zio Tae mi ha regalato questo! - disse Taeyoung mostrandomi il dito paffuto che navigava all’interno dell’anello tempestato di gemme colorate.

- Che bello! È un anello molto prezioso, non lo perdere. - feci l’occhiolino a quella chiacchierona di mia figlia.

Si voltò trionfante e saltellò verso Diana urlando a gran voce che era diventata la fidanzata dello zio Tae. Poi trotterellò di nuovo verso il divano, dove Taehyung la sollevò per farla sedere di accanto a lui.Vidi il suo viso illuminarsi mentre interagiva con mia figlia, stravedeva per lei.

Erano passati tre anni dalla sua nascita, ma ricordavo ancora come stava per svenire al posto mio il giorno del parto. Diana aveva concluso da qualche giorno i nove mesi di gravidanza e tutti stavamo aspettando all’ospedale. I dottori mi aveva consigliato di rimanere fuori dalla sala parto perché avevano visto che ero troppo agitato per assistere. Mi sentivo le gambe di gelatina e stavo per vomitare persino gli occhi dal nervoso. Ma non sembravo io il padre, Taehyung era pallido ed immobile come una statua seduto su una sedia nel corridoio. Infatti un’infermiera aveva chiesto se fosse lui il padre perché sembrava rischiare un infarto da un momento all’altro.

- Lo zio è mio! - strillò la bambina attaccandosi al collo dello zio sorridente, sapevo che era una frecciata alla fidanzata di Tae: Hiseul.

Fin dai sui primi mesi il mio compagno era sempre stato presente, come tutti gli altri del resto, ma lui aveva un posto speciale nel cuore di mia figlia. Si vedeva da come lo cercava ogni giorno, da come ci giocava ed era persino diventata gelosa di Hiseul. Quest'ultima e Tae si era incontrati assolutamente per caso, come aveva predetto Diana, poco dopo la nascita di Taeyoung. Ci aveva sempre raccontato di essere rimasto incantato dai suoi occhi fin dal primo momento e da allora non si erano mai lasciati. Ero felice per loro ed ero convinto che fossero perfetti per stare insieme. 

- Cosa avrà mai di tanto speciale Taehyung rispetto a noi. - borbottò Hoseok.

- Tae, spiega allo zio antipatico il motivo. - la incitò Tae.

- È il più simpatico e mi fa sempre dei bei regali. - rispose lei con la vocina stridula.

- Bravo! Compri una ragazzina con i regali! - scherzò Namjoon.

- Non é vero, mi vuole bene a prescindere. -

- Taeyoung, di un po’ a tutti cosa ti ho insegnato! - esclamò Jin all'improvviso con la sua solita irriverenza.

- Lo zio Jin è il più bello del mondo. - rispose lei al comando mentre giocherellava ancora con l’anello.

- Oh, andiamo. Mi sarei aspettato che gli insegnassi Wordwide Handsome. - si lamentò Tae scherzosamente.

- Ci stiamo lavorando su, tra qualche mese ce la farà. - ammiccó Seokjin fiero della sua creatura.

Avevo sempre saputo che i miei compagni avrebbero trattato Taeyoung come una loro figlia, ma vederlo ogni giorno con i miei occhi, era una sensazione indescrivibile. Guardai Diana che stava pensando sicuramente la mia stessa cosa perché ne parlavamo spesso a casa; entrambi non potevamo chiedere di meglio. Poi squillò il citofono all'improvviso e così mi allontanai per aprire la porta ai soliti ritardatari, scendere una rampa di scale sembrava volerci un'ora per loro.

- Nonno Yoongi! - strizzò la bambina correndo verso l'ingresso.

- Ancora con questa storia? - disse il rapper mentre la issava tra le braccia. - Poi non sono il più vecchio qui dentro. -

- No, tu sei sempre stato vecchio. - rispose Jungkook dietro di lui con il suo tipico sorriso da coniglio.

Ci sistemammo tutti in salotto per trascorrere qualche ora insieme come eravamo soliti fare appena ne avevamo la possibilità. Diana mi sorrise con due dolci fossette sulle guance e poi tornò a guardare la nostra bambina che stava giocando con Yoongi: persino lui aveva lasciato da parte quella sua armatura apatica di fronte a lei. Sembrava trasformarsi in un'altra persona e faceva di tutto per spodestare Tae dal suo piedistallo di “Zio migliore”. Ogni volta finiva carponi con mia figlia sulla schiena che lo cavalcava a mo di destriero del far west; era sempre così esilarante quella scena che potevamo rimanere a guardarli per ore. Jungkook salvò il cavallo Yoongi chiamando Taeyoung per farla sedere sulle sue cosce.

- Farai innamorare tutti i ragazzi della scuola quando sarai grande. - disse.

Sapevo perche l'avesse detto, mia figlia era l'esatta unione di me e Diana. I suoi tratti erano prettamente asiatici, forse la linea a mandorla degli occhi era leggermente meno marcata, ma mi somigliava davvero molto. I capelli erano un bel castano scuro, dritti come spaghetti, ma le iridi erano quelle di sua madre: azzurre e luminose. Quegli stessi zaffiri che mi avevano fatto innamorare, li aveva aveva ereditati e sicuramente avrebbero catturato il cuore di qualcuno un giorno.

- Non voglio. -

- E perchè?-

- Io sono la fidanzata dello zio Tae. - ripetè di nuovo mostrando l'anello con fierezza.

- Bravissima! - esclamò il "fidanzato" esaltato.

- Usate mia figlia come una cavia, che bravi zii. - esclamò Diana ridendo.

- Namjoon, uno dei maknae ci ha battuti sul tempo. Dobbiamo rifarci. - Jin sgomitó il suo vicino.

- Pensa per te, io sto bene così. -

Partirono dei fischi da stadio in tutto il salotto e Jungkook provó ad insegnare persino a Taeyoung come fare, ma arricciava le labbra carnose senza riuscirci.

- Che carina!- esclamó il più piccolo toccandole il labbro inferiore con l'indice. - Me lo dai un bacino? - si indicò la guancia che Taeyoung prontamente baciò per poi riportare l'attenzione sull'anello.

Continuammo a parlare per un po' di qualsiasi cosa ci venisse in mente, soprattutto ricordammo i vecchi tempi ed il periodo turbolento tra me e Diana. Loro ci avevano sempre detto che eravamo destinati a stare insieme, invece io non l'avevo mai capito. Avevo sempre sognato, sperato e pregato per ottenere tutto ciò che avevo in quel momento; facevo fatica a crederci ancora. Il tempo volò letteralmente e ci accorgemmo di quanto fosse tardi quando Taeyoung si addormentò tra le braccia di Jungkook. Raccolsi la piccola addormentata premurandomi di non svegliarla e salutai tutti con un cesto della mano mentre camminavo verso la sua cameretta: la vecchia stanza di Diana. La adagiai delicatamente sotto le coperte e tornai dalla mia compagna che si stava cambiando in camera, così mi fermai sulla soglia per osservarla. Non era cambiata molto dopo la sua gravidanza, solo il suoi fianchi si era leggermente allargati, ma non aveva mai rinunciato ai suoi allenamenti con il suo sensei.

Per me era sempre più bella.

Posai le mani sulla sua vita e la costrinsi a voltarsi per baciarla intensamente come non facevo da un po' di tempo. Quando Diana si allontanò timorosa, la rassicurai che Taeyoung stava dormendo profondamente e così ci concedemmo quel momento di pace per lasciare andare i nostri istinti.

 

Doveva essere notte fonda, quando sentii Taeyoung chiamarmi nella penombra. Accesi la lampada sul comodino e la vidi stropicciarsi gli occhi con le manine paffute mentre singhiozzava piano.

- Che succede? - le chiesi e le feci cenno di avvicinarsi al bordo del letto.

- Papà, ho fatto un brutto sogno... - disse piano.

- Dov'è Chimmy? - chiesi perchè non si separava mai dal suo adorato cagnolino di peluche.

- E' di là, ma è tutto buio... - la sua vocina si spezzò per il pianto, mi intenerì molto.

- Vieni qua, piccola. - la invitai ad intrufolarsi sotto le coperte calde e si accomodò nel centro del letto.

Subito si accoccolò contro il mio petto ed io la strinsi a me sussurrando che tutto andava bene, visto che mamma e papà erano lì per lei. Anche se Diana non si era assolutamente accorta di tutti quel "trambusto" perchè dormiva a bocca aperta. Negli ultimi tre anni non era mai successo che si svegliasse prima di me, sarebbe potuta scoppiare una bomba e lei sarebbe rimasta a dormire tranquillamente.

Così la richiamai, spingendola con un piede, e lei borbottò parole senza senso in italiano, forse mi stava offendendo.

- Adesso la mamma va a prenderti Chimmy. -

- Cosa? Jimin, ma a quest'ora...- si interruppe quando realizzò cosa stava succedendo. - Oh, aspetta. Lo porto subito. -

Si alzò e tornò con il pupazzo tra le mani che Taeyoung incastrò tra noi due per abbracciarlo forte. Continuava a piagnucolare borbottando che aveva avuto tanta paura e non voleva tornare nella sua cameretta.

- Tesoro, cerca di dormire adesso. - le sussurrò Diana scostandole una ciocca dal viso.

- Papà... - mi supplicò con i suoi occhioni azzurri.

Ogni volta che faceva quello sguardo, mi scioglievo completamente, anche quando la rimproveravo per qualcosa. Per questo veniva sempre da me in caso di bisogno, Diana aveva più man forte e spesso non gliela faceva passare liscia. Per farla breve: io la viziavo.

- Vuoi che ti leggo una favola? - chiesi rivolgendo lo sguardo verso il comodino dove era posato Racconti perduti.

Taeyoung scosse la testa sul mio petto e forse capivo perchè non volesse: sapeva quei racconti a memoria ormai, quasi tutte le sere ne leggevamo uno per aiutarla ad addormentarsi. E come la madre, il suo preferito era La città di Smeraldo.

- Perchè non le canti una ninnananna? - propose Diana che si era avvicinata a noi per avvolgerci con un braccio.

Guardai nostra figlia che tentava disperatamente di tenere gli occhi aperti, ma stava fallendo. Così decisi di aiutarla ed iniziai con la canzone che aveva unito il nostro passato. Intonai piano il ritornello di Spring Day mentre Diana mi guardava con gli occhi lucidi e luccicanti. Non avevo mai cantato quella canzone per nostra figlia ed in quel modo stavo condividendo con lei qualcosa che era stato fondamentale nella nostra vita, che aveva portato al nostro amato presente. La piccola finalmente si lasciò andare al sonno e Diana le baciò piano la testolina prima di stringerei entrambi ancora più forte. Quei gesti spontanei ed incredibilmente dolci affollavano la nostra quotidianità che ogni volta mi scaldavano il cuore. Eravamo la famiglia che avevo sempre sognato, ma mancava ancora un dettaglio per completare il tutto.

- Amore.- richiamai sottovoce Diana dopo qualche istante.

Lei alzò gli occhi assonnati su di me, forse l’avevo svegliata di nuovo, ma sentivo che quello era il momento adatto.

- Dimmi.- mi incoraggiò.

- Ci sposiamo?- chiesi senza troppi giri di parole.

Vidi i suoi occhi ingrandirsi nella penombra per la sorpresa e la spontaneità con cui l’avevo detto. Ne avevamo già discusso in passato, ma la nascita di Tae aveva rimandato ogni piano. In più eravamo sempre stati d’accordo che potevamo essere una famiglia anche in quel modo. Però sapevo quanto Diana ci tenesse anche se affermava l’esatto contrario, ormai riconoscevo quando mentiva.

- Ma avevamo detto che non importava, che eravamo felici così. - disse lei quasi balbettando.

- Lo so, ma Taeyoung ha cambiato tutto. Ci ho riflettuto molto e voglio che lei cresca come una bambina normale in una famiglia stabile e sicura. Non sto dicendo che non lo siamo, però voglio che tutto sia perfetto per lei. - confessai mentre accarezzavo la guancia della ragazza che amavo più della mia stessa vita.

Quasi si commosse sentendo le mie parole, poi si allungò verso di me per baciarmi intensamente.

- Diventerò la signora Park, allora. - rise sulle mie labbra.




Fine.









 

Wow..
Vi giuro che ancora non ci credo di aver finito questa storia..
Va avanti da agosto dell'anno scorso e mi sembra ieri quando ho iniziato a pubblicarla. 
Avrei un sacco di cose da dire, ma cerco di farla breve per non annoiarvi.
Ho voluto mostrare la piccola Taeyoung, ma non ho specificato il futuro dei BTS perchè
non voglio nemmeno pensare a quando si scioglieranno. Quindi lascio a voi il beneficio del dubbio. 
Non ho parlato di Arianna perchè volevo che questo capitolo fosse concentrato solo su loro 7 e Diana ovviamente. 
Spero davvero che questa storia vi sia piaciuta, come il finale. 
Ringrazio infinitamente chi ha sempre recensito e chi è rimasto con me fino alla fine.
Vi sarò sempre grata perchè mi avete spinto a concludere il mio lavoro e spero vi abbia soddisfatto <3
Come ho già detto, sto abbozzando una nuova Fanfiction diversa da questa e Jimin sarà il protagonista (non riesco a tradire il mio bias XD).
Però ho molti dubbi e la trama è alquanto complicata, quindi non so tra quanto tempo tornerò.
Abbiate solo un po' di pazienza, ma prometto che mi farò viva in una veste diversa!
Questo è tutto, alla prossima *con una lacrimuccia*
Mi mancherà aggiornare ;;
A presto!

-Arashi-








 

 

   
 
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