Stavolta non c'è scampo a quel vuoto di fianco a lui. L'aveva pensato anche la prima volta, Sam, ma ora è... definitivo. Non c'è un inferno da cui tirarlo fuori e non ci sono angeli disposti a farlo. Sono rimasti soli e adesso anche Dean l'ha abbandonato.
Una parte di lui sta già correndo in biblioteca a fare ricerche, perché deve esserci qualcosa che può fare per riportarlo indietro. Però, se chiude gli occhi, lo vede nella casa di Lawrence, con la mamma ad accarezzargli la testa e una fetta di crostata nel piatto. Lo vede mentre gli consegna i fuochi d'artificio sgraffignati dal laboratorio di chimica e ride dell'esplosione di luci. E non può strapparlo a questo. Quel loop di ricordi è la cosa più simile all'eterno riposo che avranno mai. E Dean si è meritato il suo.
Alza la birra alle stelle. «Tienimi un posto, d'accordo?»
N/a: Drabble ambientata tra la settima e l'ottava. Dopo anni di distanza, mi rifiuto di credere che Sam non abbia cercato Dean e basta, mentre era in Purgatorio. Quindi, nella mia testa, Sam non ha cercato Dean perché lo credeva in Paradiso.