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Autore: lmpaoli94    01/07/2019    0 recensioni
In un tempo sconosciuto e in un luogo in cui non esistono le arti marziali, un gruppo di giovani ragazzi giunge in una terra ostile posta all’estremo nord del Villaggio della foglia
La loro missione è cercare di resistere per tutta la durata di un inverno rigido che sembra non avere mai fine e fronteggiare nemici misteriosi…
Tsunade e Itachi Uchiha, capi e responsabili di un gruppo di giovani ragazzi, dovranno affrontare avversità e pericoli difendendo il loro territorio dai Sicari delle Tenebre e da un traditore insospettabile.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Tsunade
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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< Spiegati meglio, Naruto > replicò Tsunade < Come puoi dire che è scomparsa? >
< Vuol dire che non si trova da nessuna parte del nostro accampamento. >
< Non è possibile… L’area è protetta da Gaara. Non può essersi fatto scappare una di noi. >
< Vi dico che Hinata non c’è più… Mi dovete credere. >
Per cercare di arrivare in fondo alla verità, fu Tsunade ad uscire nel freddo e gelido inverno a scoprire che cosa stava davvero succedendo.
< Lascia andare me! > gli gridò Itachi.
< Perché? Credi che io non possa cavarmela perché sono una donna? >
< Smettila di fare la permalosa. Lo sai che è troppo pericoloso per te. >
< Lo stesso potrei dire di te, sai? >
< Allora andiamoci insieme se questo ti fa stare tranquilla > rispose Itachi trovando un compromesso.
< No. Tu rimani qui al campo. Ci penserà Naruto ad avere cura di me. >
< Ma io… >
Senza che Itachi potesse controbattere, Tsunade sparì nel buoi della notte accompagnato da Naruto.
< Naruto, dove stai andando? >
< E’ qui l’ultima volta che ho visto Hinata… >
Guardandosi intorno senza riuscire a pensare lucidamente, Tsunade non riuscì a trovare niente d’insolito.
“Gaara… dove diavolo si è nascosto?”
< Hai forse visto Gaara da qualche parte, Naruto? >
< No, mi dispiace. Prima di venire da voi l’ho cercato dappertutto, ma non sono riuscito a trovare da nessuna parte. >
“La faccenda sta diventando sempre più intrigata.”
< Capisco… Ma adesso è meglio tornare indietro e aspettare l’alba. Il freddo pungente e la bufera di neve sta rendendo la nostra ricerca impossibile. >
< Tsunade, non possiamo lasciare la povera Hinata qua fuori. E se avesse bisogno di noi? >
< Naruto, vuoi davvero rischiare la vita per lei? >
< Più di ogni altra cosa. >
< Smettila di dire sciocchezze > replicò piccata la donna < E’ troppo pericoloso. >
< Il pericolo è il nostro mestiere. >
< Non dobbiamo essere spericolati! >
< Sapete che cosa vi dico, Tsunade? Se avete paura di ritrovare Hinata, tornate pure indietro. Io non mi fermerò per niente al mondo. >
< No! Non puoi andartene in giro per la vallata da solo come se niente fosse. Potresti cadere nelle grinfie dei Sicari delle Tenebre. >
< Loro non mi fanno paura. >
< Smettila di fare il coraggioso e cerca di ragionare! >
Alla fine Naruto dovette arrendersi al volere della sua responsabile.
< Aspettiamo domani all’alba. Ti prometto che con i primi raggi dell’alba, partiremo alla ricerca di Hinata. >
< Non vedo il sole da moltissimo tempo, ormai… Attendere peggiorerà solo le cose. >
< Naruto, non abbiamo altra scelta. >
< C’è sempre una scelta, Tsunade. >
< Io sono la tua responsabile insieme ad altri ragazzi… Non posso permettere che vi capiti qualcosa di spiacevole. Non potrei mai sopportarlo. >
< Lo sapete bene che posso badare a me stesso. Sono abbastanza grande… >
< In confronto a me sei ancora un ragazzino inesperto! Ti prego Naruto, non rendermi le cose ancora più difficili. >
Arrabbiato e con le lacrime agli occhi, Naruto ritornò verso il suo accampamento cercando di sfogare la sua rabbia.
“Mi dispiace Naruto, ma devi capirmi. È troppo rischioso andare da soli io e te” pensò la donna prima di tornare nel suo appartamento.
 
 
< Allora? Che cos’è successo? > domandò Itachi.
< Niente. Ho cercato di far ragionare Naruto nel rinviare la sua ricerca di Hinata. La bufera di neve e il freddo ci impediscono di vedere anche da un palmo dal naso. >
< Allora cosa pensi di fare? >
< Dobbiamo aspettare l’alba. È l’unica soluzione. >
< L’alba non arriverà mai in questo posto ostile dimenticato da tutti. >
< Adesso ti ci metti pure tu?! Che cosa dovevo fare? Andare alla ricerca di una ragazzina rischiando di non tornare indietro viva e che Naruto facesse la mia stessa brutta identica fine? Dimmelo! >
< Siamo un gruppo unito, Tsunade. Perché non riesci a ricordartelo? >
< Perché la mia vita e quella dei miei ragazzi è più importante di qualsiasi altra cosa. >
< Siamo dei guerrieri. Non possiamo non mettere in gioco la nostra vita. È la nostra missione e noi dobbiamo portarla a termine. >
< La nostra missione è rimanere fin qui fino alla fine dell’inverno. >
< E lo sai quanto manca alla fine di questo freddo e gelido inverno? Sei mesi se non di più. >
< E questo ti preoccupa? >
< Lo sai che ti dico, Itachi? Dovevo rimanere al Villaggio della Foglia. Così non avrei mai dovuto passare questo spiacevole evento. >
< Qualcuno ci sta mettendo a dura prova… >
< Che cosa stai dicendo? >
< Hai intravisto se qualcuno dei nostri ragazzi era a guardia del nostro perimetro di accampamento? >
< No, perché? Avrei voluto? >
< Ti vorrei ricordare che avevo messo Gaara… Essendo uno dei migliori guerrieri che abbiamo, ho creduto che era la persona adatta… Ma adesso qualcosa mi dice che ho sbagliato qualcosa… >
< Secondo me dovremmo andarlo a cercare? >
< Questa volta lascia fare a me, d’accordo? >
< Che cosa? Vuoi andare da solo con questo freddo? Tu sei completamente pazzo. >
< Potrei dire la stessa cosa di te, sai? >
< Infatti io sono tornata subito indietro. >
< Facciamo così: se entro tre ore non sarò tornato qui nel nostro accampamento, vieni subito a cercarmi. >
< Vuoi lasciarmi qui da sola con l’ansia? Non ci pensare nemmeno. Io vengo con te. >
< E i ragazzi? A chi penserà loro? >
< Sono abbastanza grandi per badare a loro stessi, no? >
< Falla finita e fai quello che ti dico. È un ordine. >
< Non sei il capo di questa missione > replicò irritata Tsunade < Io e te abbiamo gli stessi diritti e doveri e dobbiamo prendere le decisioni insieme. >
< Molto bene… Ho presa la mia decisione. Io vado a cercare Gaara mentre tu rimani qui. E non azzardarti a discutere. >
Non riuscendo a convincerlo in nessun modo, Tsunade rimase sbigottita dai modi di fare del suo compagno.
< Potresti fare una cosa, Tsunade: controlla che tutti i ragazzi stiano dormendo nei loro alloggi. Ho paura che qualcuno ci stia tendendo un’imboscata… Altrimenti perché Naruto ci avrebbe detto della scomparsa di Hinata? >
< Guardati bene le spalle. Ai ragazzi ci penso io. >
< Ne sono convinto… Ci verdiamo più tardi, ok? >
< Lo spero tanto > rispose Tsunade irritata.
< Vuoi farmi andare via vedendoti con il broncio? Non è da te, sai. >
< Non sono imbronciata, bensì arrabbiata. >
< Sei molto carina quando ti comporti così. >
< E tu sei insopportabile quando fai tutto di testa tua. >
< Hai intenzione di mollarmi un altro schiaffo? >
< Te lo meriteresti in pieno. >
< Allora fallo se ciò ti può far stare meglio. >
< Lascia perdere. Non voglio farti perdere altro tempo. >
< Bene. È così che mi piaci… Ti prometto che tornerò molto presto. >
< Non fare promesse che non puoi mantenere. >
Evitando di rispondere alle sue ultime parole, Itachi lasciò l’accampamento con solo addosso il suo kimono che ricopriva il suo corpo, sfidando le basse temperature con estrema facilità.
“Stai molto attento, Itachi… Torna presto da me.”
 
 
Controllando ogni singolo perimetro dell’area del loro accampamento, Itachi non notò niente di strano.
< Gaara! Gaara! Dove sei?! >
Ma niente, il giovane guerriero del Villaggio della Sabbia non accennava a rispondere al richiamo del suo maestro.
“Non può essergli successo qualcosa di grave… E’ uno dei migliori allievi che io abbia mai visto.”
Completamente sconsolato e preoccupato per le sorti del suo ragazzo, Itachi stava per ritornare al suo appartamento senza aver concluso nulla di fatto.
Ma alcuni movimenti sospetti che si stavano avvicinando a lui lo misero in allarme.
Passi felpati e silenziosi diventavano sempre più chiari, spingendo Itachi a nascondersi.
“Chi potrebbe mai essere?”
Alzando lo sguardo per intravedere chi fosse, il maestro non vide niente e nessuno.
< Ci stavi forse aspettando? > fece una voce dietro le sue spalle facendolo sobbalzare < Siamo molto più rapidi di quanto tu possa mai immaginare. Peccato che tu non l’abbia ancora capito. >
< Che cosa volete da me? >
< Distruggerti… Tu e gli altri ragazzi… Nessuno può giungere nelle nostre terre come gli pare e piace. Noi dei Sicari delle Tenebre non lo possiamo sopportare. >
< Io e i miei ragazzi non vogliamo fare la guerra con voi. Vogliamo rendere i nostri confini sicuri e tranquilli > gli spiegò Itachi.
< Ah sì? Questo significa che volete farci la guerra… Ma vi vorrei ricordare che non riuscirete e sopravvivere ad un inverno così rigido. Non ci siete abituati. >
< E tu che cosa ne vuoi sapere? >
< E’ solo questione di tempo, Itachi Uchiha. >
< Come fai a sapere il mio nome? >
< So molte cose di te e di tutti gli altri… Per esempio so che sei alla ricerca di un tuo fidato e forte guerriero, giusto? Mi pare che si chiamo Gaara. >
< Ma come diavolo… >
< Dimenticati di lui. Ormai è troppo tardi. >
< Che cosa gli avete fatto? >
< Ha avuto quello che si merita… Adesso però devi preoccuparti per quello che ti succederà a te. >
< Se gli avete fatto del male, giuro che non ve lo perdonerò mai. >
< Prima dovrai riuscire a difenderti… Voglio ricordarti che tu sei da solo, mentre noi siamo in tre. >
< Non riuscirete a sconfiggermi. Anche se siete in un numero superiore. >
< Non ci sarà bisogno che noi tre ti sconfiggiamo insieme… Sarò solo io a renderti la vita difficile. >
< Vedremo. >
Muovendo a grande velocità, Itachi cercò di uccidere i Sicari delle Tenebre accoltellandoli a sorpresa.
Ma non si ricordava che i suoi nemici erano molto più rapidi e più furbi di lui.
< Dove diavolo sei finito?! >
Ma niente, il suo nemico non rispose.
< Hai paura?! Perché sei scomparso nel nulla?! >
< Per ricomparire dietro le tue spalle e attaccarti a tradimento… >
< Non oserai! >
Ma il povero Itachi fu messo a tappeto in una sola mossa, riuscendo a malapena a reggersi dal dolore.
< Che cosa mi hai fatto? >
< Niente di preoccupante, stai tranquillo… Per ora deciderò di lasciarti andare, ma Gaara non ti apparterrà più. >
< Spiegati meglio. >
< Adesso è un nostro prigioniero. Non azzardarti a ripensare di venirlo a cercare... Non andrò tanto per il sottile come ho appena fatto. Mi hai capito? >
< E Hinata? Che cosa ne avete fatto di lei? >
< Non sappiamo chi sia questa Hinata… Ti giuriamo che abbiamo nelle nostre mani solo Gaara… Prima di un’ennesima imboscata, s’intende. >
< Hai intenzione di ucciderci tutti? >
< Certo che sì, Itachi… Proteggi bene i tuoi ragazzi. Nemmeno se sareste un centinaio riuscireste ad avere la meglio su di noi. Tornatevene immediatamente tutti al Villaggio della Foglia se avete cara la vita, altrimenti qui non sopravviverete nemmeno due settimane. Ricordatelo > disse infine uno dei Sicari delle Tenebre prima di scomparire nel buio gelido della notte lasciando Itachi ferita gravemente alla schiena e alle spalle.
“Non avrò pace finché non saprò vendicare questa sconfitta… Fosse l’ultima cosa che faccio” pensò l’uomo toccandosi la spalla.
   
 
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