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Autore: EcateC    01/07/2019    7 recensioni
Seduti nella loro panchina preferita, Aziraphale e Crowley osservano la variegata e pittoresca fauna umana, cercando di indovinare quale sorte divina toccherà ad ogni passante.
Quand'ecco che sopraggiunge un'affiata coppia di fidanzati...(maschi).
Genere: Comico, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Paradiso!-

-Nah, inferno. Sicuramente inferno-

-Ma perché? Sembra un signore così per bene-

-Non vedi? Ha due cellulari, uno per la moglie e l’altro per le amanti- gli spiegò il demone Crowley, convinto -Cellulare doppio, vita doppia, funziona così con questi umani tecnologici-

Aziraphale si voltò verso l’amico, confuso. Ci pensò su e poi alzò le spalle, osservando il passante che ormai si era allontanato. Si guardò ancora un po’ intorno e…

-Quella signora! Quella signora con la camicia di chiffon!- esclamò speranzoso, indicando con discrezione una donna sulla quarantina con gli auricolari -Lei andrà sicuramente in Paradiso!-

-No, è patologicamente invidiosa- lo contraddisse Crowley -Tira più accidenti lei che i demoni del terzo girone-

Aziraphale ci rimase male, ma non demorse -E il tipo a ore dodici che sta facendo jogging? Ha l’aria simpatica, sembra proprio…-

-Goloso- lo disilluse Crowley, senza lasciarlo finire.

-E quel vecchietto col cane? Quel vecchietto sicuramente andrà…-

-All’inferno. Lussurioso- 

Il sorriso imperituro dell'angelo sfumò -Un altro lussurioso?- 

-Ci scommetto la mia Bentley- gli assicurò Crowley, lappando il proprio ghiacciolo rosso fragola.

-Possibile che per te sono tutti lussuriosi?- si lamentò Aziraphale, sfiduciato -Dove siamo? A Sodoma o a Londra?-

-Guarda che non sono mica io a tentarli, fanno tutto da soli. Là per esempio c’è un avaro- gli indicò un tipo pallido e macilento, con un logoro marsupio legato in vita -Mentre il tizio con la valigetta è un iracondo- continuò il demone, riferendosi a un uomo in giacca e cravatta che camminava a passo svelto e stizzito.

-Oh, basta, questo gioco non mi piace- decise l’angelo, finendo rapidamente la propria coppetta di gelato -Torno dai miei libri-

-Non ti piace perché non trovi nessuno che sia adatto alla tua parte. Te l’ho già detto, angioletto, di questo passo il Paradiso diventerà un luogo deserto-

Aziraphale lo guardò male, infastidito.

-Beh, in effetti siamo molto selettivi- replicò, piccato -Non c’è niente di male nell’esserlo. E non chiamarmi angioletto, non sono un cherubino-

Crowley gli sorrise, con le labbra sporche di rosso -Noi invece non facciamo alcuna selezione. Accogliamo tutti a braccia aperte, senza discriminare e senza neanche guardare i curricula!-

-E infatti si vede! Siete un branco di… Di…- Aziraphale si morse forte il labbro, in difficoltà -Di animali… Puzzolenti!-

-Angelo!- Crowley gli puntò il dito contro, divertito -Hai appena detto una cattiveria o sbaglio?-

-Tu mi fai dire la cattiverie- sibilò Aziraphale, isterico ma già pentito -Faresti perdere la pazienza anche a un santo!-

-Così mi fai arrossire…-

-Ma che sbruffone-

-Dai, guarda quella ragazza- lo invitò Crowley, trattenendolo a sedere nella loro panchina preferita -Sorriso gentile, animalista, fede al dito… Potrebbe anche essere ammessa ai Piani Alti, che ne dici?-

L’angelo accennò un sorriso, osservando quella passante col cane che sembrava proprio il perfetto ritratto dell’integrità.

-Sì, direi che può andare-

-Visto? Il demone Crowley sa sempre come rallegrare il suo angelo-

L'angelo in questione gli fece un sorrisetto permissivo, dandogli implicitamente ragione. Solo che, proprio in quel momento, la nuova promessa del Paradiso non solo non si fermò a raccogliere i bisognini del cane, ma ci mise perfino un fazzoletto sopra per nasconderli.

Crowley trattenne a stento un sorriso, mentre Aziraphale alzò le sopracciglia, deluso.

-Come non detto-

-Beh… Non è una cosa intollerabile, quella- farfugliò l’angelo, nervoso -Non si finisce all’inferno per non aver raccolto un escremento-

-Hm-mh, certo. E che mi dici di quei due?-

-Quali?- gli domandò l’angelo, guardandosi intorno. C’era infatti molta gente in giro per il St. James's Park a quell'ora, gente normale e del tutto ignara di essere spiata da due presenze arcane e chiacchierone.

-Quei due- ribadì il demone, indicandogli una coppia di fidanzati con un cenno del capo. Aziraphale li vide e… Si imbarazzò. Erano infatti due maschi, niente di nuovo sotto il sole, l'omosessualità era una storia vecchia come il mondo… Solo che...

-Sodomiti- borbottò l’angelo, raddrizzandosi il farfallino già dritto.

-Direi- concordò il demone, guardandolo con gli occhiali da sole calati sul naso -Allora, dove li collocheresti?-

-Diciamo che negli ultimi tempi ha prevalso una certa indulgenza, ecco- gli rispose Aziraphale, sulle spine -Anche se molti sono tuttora contrari, si tende a tollerare maggiormente certe… Certe situazioni-

-Vale anche per te?-

-Io? Oh, io non ho alcuna autorità. Dovresti chiedere agli arcangeli, Gabriel sicuramente saprebbe…-

-No, intendo proprio tu, angelo. Sei contrario o no?-

Aziraphale ci pensò su. Questi discorsi lo mettevano a disagio, d’altronde lui era un angelo, un’entità celestiale e purissima, non doveva nemmeno pensare a certe cose. Eppure, stranamente, si rese conto di avere le idee molto chiare in merito.

-No, non sono affatto contrario- gli rispose, stupendosi lui stesso della propria sicurezza -Anzi, per me fanno bene. Se si amano, fanno bene. Sono un po’ come noi, in fondo-

Crowley si voltò e lo guardò con un’espressione stupita -Noi?-

Aziraphale annuì -Noi siamo amici, pur essendo io un angelo e tu un demone. Ci dovremo odiare, se ci pensi, e invece ci amiamo-

-Cos… Io non ti amo! Ma per Belzebù!- puntualizzò subito Crowley, scandalizzato.

L’angelo gli fece un sorrisetto, arricciando il naso -Sì, invece-

-No!- negò l’altro con enfasi, leso nel suo onore di demone -Nemmeno un po’!-

-Ammettilo…- gli afferrò un braccio, divertito.

-No, no e poi no! Sono un demone!- ribadì Crowley, come a volersi giustificare -Non amo nessuno!-

-Io ti amo- lo informò Aziraphale con semplicità -Anche se sei un demone e a volte non sei molto gentile-

-Io non sono MAI gentile!- lo contraddisse con fervore, per poi aggiungere a voce più bassa e stentorea -Tu sei gentile-

-Qualche volta lo sei anche tu. Sei più gentile tu di alcuni angeli che conosco-

-Guarda che torno all’inferno e non ti rivolgo più la parola, se continui- lo minacciò il demone, mentre l’angelo gli si accovacciava accanto.

-Va bene. Sei cattivo, crudele e senza cuore-

Crowley sorrise e annuì -Meglio. E tu sei buono, dolce e gentile-

Aziraphale lo guardò, i suoi occhi azzurri brillarono più del cielo -Grazie, Crowley-

-Non era un complimento- gli rispose l’altro, accennando un sorriso.

 

 

Intanto, sia nei piani alti che nei piani bassi dell’aldilà, angeli e demoni stavano guardando questa scena in diretta tv. I primi attraverso un gigantesco televisore al plasma di ultima generazione, i secondi tramite un minuscolo e scassato televisorino anni sessanta, che prendeva più botte che segnali radio.

-Deplorevole, assolutamente deplorevole- aveva commentato elegantemente Gabriel, osservando con signorile disgusto i due piccioncini abbracciati nella panchina.

-Ma cos'è ‘sto schifo?- fu invece il commento di Belzebù, con tanto di pernacchie ignoranti al seguito. 


...E d'altronde, nessuno di loro poteva realmente comprendere cosa legava l'angelo al demone e il demone all'angelo.
Forse, se l'avessero chiesto alla coppia di umani che era appena passata per il St. James's Park e li aveva guardati sorridendo, avrebbero ottenuto la risposta che cercavano.







Note
Ciao ragazzi ;)
Storia breve ma (spero) intensa! Spero che vi sia piaciuta,  a presto!

 

   
 
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