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Autore: EnZo89    01/07/2019    4 recensioni
Dietro una divisa c'è un mammifero che ha deciso di mettercela tutta per rendere il mondo un posto migliore.
E dietro ogni mammifero c'è una storia dalle infinite sfumature.
E fare il poliziotto significa questo.
Riuscire a fare convivere il proprio essere col proprio lavoro.
Dopotutto il loro compito è proteggere e servire.
Gli altri e se stessi dalle difficoltà del loro mestiere.
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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My regular guest - Il mio visitatore abituale
 
Era passato qualche giorno da quando avevo tentato di sfidare la sorte e da allora, avevo deciso di mantenere un basso profilo e rigare dritto senza obiettare gli ordini di quel simpaticone del capitano Bogo.
 
Non mi sarebbe andato per niente a genio fare qualcos'altro che non fosse andare in giro in pattuglia ad arrestare criminali.
 
E, a quanto pare, il momento stava per avvicinarsi, visto che la città era in un momento particolarmente tranquillo e c'erano a disposizione tutti i veterani, i mammiferi più grossi ed esperti a cui poterci affiancare.
 
Era l'inizio di settimana e, con mia grande sorpresa, si avverò quanto avevo pensato finora.
 
Era ora di scendere in strada e mettercela tutta per rendere questa città un posto migliore.
 
Eravamo tutti noi in trepidante attesa dell'assegnazione dei partner di giornata, per questo primo turno di pattuglia.
 
Era anche ora visto che in queste settimane di lavoro da ufficio stavo cominciando ad annoiarmi a morte.
 
Ma...ancora una volta, le mie speranze...e sottolineo solo le mie, furono disattese.
 
Jackie fu assegnata in coppia con una zebra che sembrava piuttosto simpatica e dalla parlantina facile...ma non ho avuto modo di capire il suo nome.
 
Gray fu assegnato in coppia con Rhinowitz,un mastodontico rinoceronte e anche piuttosto silenzioso... chissà come sarebbe andata con lui
 
Nick invece fu assegnato a Wolfard. Non andavano troppo d'accordo perché avevano l'abitudine di punzecchiarsi a vicenda ogni qual volta fosse possibile...spero che non litighino
 
E a me? Cosa sarebbe successo? Con chi mi avrebbe assegnata il capitano?
 
Sospirò. Mi fissò quasi annoiato. E poi riprese la parola

 
E invece a te, Hopps, visto che è il giorno del tuo compleanno…rimarrai qui a dare un'occhiata ai detenuti.
 

Non ci potevo credere...L'aveva fatto ancora.Nel giorno del mio compleanno! Eppure stavolta mi ero fatta gli affari miei…!
Avrei voluto proprio dirgliene quattro ma...decisi di lasciar perdere e di affrontare ancora una volta un compito che non mi andava a genio.
E così passai la giornata alle celle di detenzione, aspettando che il tempo scorresse in tutta la sua lentezza.

 
Ma...quello che accomunò il mio turno con quello dei miei amici fu la presenza costante di un piccolo, irrequieto e stravagante mammifero dalle grandi orecchie.

 
La prima volta che arrivato qui è stato a metà mattinata, accompagnato da Jackie e dal suo partner a strisce bianconere


 
Mettilo al fresco...stava preparando degli alimenti...dei ghiaccioli senza in benché minimo rispetto delle basilari norme igieniche


 
E questo piccoletto...anzi, questo nanetto, si accomodò in cella e si sdraiò sul lettino, senza proferire parola e senza rivolgermi neanche uno sguardo.
Poco dopo arrivò un agente dalla direzione, un procione, che aprì la cella e lo fece uscire.
Un procione, che tanto somiglia ad un malvivente, in polizia…dove andremo a finire!
 
 
 
Ad ogni modo, per lasciarlo andare…o non avevano prove a suo carico oppure gli avevano pagato la cauzione…
 
 
 
Poche ore dopo, lo stesso piccoletto, lo stesso fennec, tornò accompagnato da Gray e Rhinowitz. Quest'ultimo lo lanciò sulla branda come se fosse un sacco di patate

 
Judy, l'abbiamo beccato che trafficava della legna come materiale edile di qualità.
E senza nessuna certificazione.
 

Stavolta il piccoletto rimase seduto con le sue corte zampe penzolanti dal bordo del materasso, rivolgendomi uno sguardo come se si aspettasse chissà cosa.
Ma pochi minuti dopo, un dejavu.
Stesso agente procione, stessa scena avvenuta poche ore prima.

 
Ma chi cavolo è quella volpe? Perché non lo trattengono qui?

 
E mentre continuavo a chiedermi chi fosse quel piccolo mammifero, nel tardo pomeriggio, me lo ritrovai una terza volta dalle mie parti.
Stavolta fu Wolfard a portarlo dentro.

 
Agente Hopps, stavolta ha aggredito un nostro agente. E non penso che la passerà liscia stavolta.

 
Ah... benissimo.
È la volta buona che lo teniamo al fresco.
E magari posso anche cercare di capire chi sia questo tizio
 
 
 
Perché non mi racconti un po' chi sei? Pare quasi che tu lo faccia apposta a farti beccare, piccoletto…
 
 
 
Davanti a questa frase, non rimase impassibile come le altre occasioni.
Si voltò verso di me e cominciò a parlarmi
 
Chi sono io?
Io es il fantastico elfo del desierto,io es el magnifico Finnick Zerda.
Encantado de conocerte, coniglietta!
 
Concluse il tutto facendomi l'occhiolino e mimando un bacio…Certo dev'essere un tipetto tutto particolare questo qui!
 
E poi, non avevo ancora visto Nick...dove diavolo era andato a finire?

 
Ehi, coniglietta! Non è che hai visto el mi compare?

 
E adesso cosa voleva? A cosa si riferiva?
E mentre stavo ancora cercando di capire cosa volesse da me il nanerottolo, vedo entrare Nick…o meglio, un groviglio di bende che contenevano lui.
 
 
Ma che diavolo…! Come aveva fatto a conciarsi così? E soprattutto chi l’aveva conciato così?
 
 
E mentre cercavo di capire ancora perché il mio amico dal rosso pelo si fosse conciato in quel modo, mi raggiunsero anche Jackie e Gray, avendo saputo dell’aggressione ad un agente, nonché loro amico e collega.
 
 
Chi è stato? Dove? Come? Quando?
 
 
Alla fine, ci siamo ritrovati tutti e quattro nell’area di detenzione, davanti alla cella contenente il piccolo fennec .Quest’ultimo, inaspettatamente, esordì con una frase che spiazzò un bel po’ tutti.
Anzi…più che frase, un urlo vero e proprio.

 
La prossima volta, non osare più portarmi a spasso in un passeggino, rosso! Pensavi che me ne fossi dimenticato? E la prossima volta, non mi limiterò a morderti la faccia, CABRON!

 
Volevo una spiegazione…che non tardò ad arrivare, dal diretto interessato.

 
Signori e signore, è con immenso piacere che vi presento Finnick, il folletto del deserto…nonché mio figlioccio. Che fai, nanerottolo…non lo dai un bacio al tuo paparino?

 
Quello che mi colpì, non fu il contenuto di quella frase, già di per se assurda e che chissà quanti e quali implicazioni conteneva…piuttosto fu la quantità inverosimile ed irripetibile di oscenità proferite dal fennec in risposta a quella frase ironica, dimostrando così che tanto piccolo non lo era affatto
 
 
Nick! Esigo sapere in che rapporti sei con questo tizio…SUBITO!
 
 
Non so…d’accordo che era un tipo piuttosto particolare, ma sono abbastanza certa che sotto quella irripetibile montagna di oscenità, forse…e sottolineo forse, avevamo trovato un altro amico che, a quanto pare, conosceva da un po’ il mio amico Nick.
 
Beh…anche stavolta, se non fosse stato per loro tre…anzi, per loro quattro, mi sarei annoiata a morte. E se non fosse stata per questa assurda situazione, non avrei conosciuto neanche Finnick.
 
Dopotutto, bisogna sempre prendere il meglio da ogni situazione.O sbaglio?
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
 
Amici ed amiche,lettori e recensori,eccomi di nuovo qui,con un altro capitolo della mia “Cops”.
A quanto pare, i piccoletti, specialmente Judy, non va per niente a genio al capitano, che, per giunta, la relega a fare da secondina alle celle di detenzione della centrale.
A questo giro, fanno la loro comparsa una zebra dalla parlantina facile, un procione dall’aspetto losco che fa il poliziotto e poi…LUI.
Il folletto del deserto, l’imprecatore seriale, l’asso della truffa…Finnick.
Quest’ultimo, a quanto pare, nonostante tutto, pare che stesse aspettando proprio Nick perché…il rosso, ad ogni occasione, non manca di prenderlo in giro.
Che altro aggiungere…il fennec è un tipo particolare, ma Judy crede che essendo amico di Nick, potrebbe, un giorno, forse, probabilmente, diventare anche suo amico.
 
Chissà…
 
Comunque, come sempre, ringrazio a tutti voi per le visite e un ringraziamento particolare agli immancabili Redferne, Plando e Sir Joseph Conrard  per le recensioni.
 
Come sempre, spero che il capitolo vi sia piaciuto e…a presto!
 
Enzo
  
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