“Che giornata tranquilla” pensò Lupin appoggiando la schiena ad un albero dell’enorme giardino di Hogwarts.
Finalmente poteva rilassarsi e leggere il suo libro preferito sotto la calda brezza d’estate. Nessuna interruzione, solo lui, il suo libro e..
‘Mooooooooneeeeeeeeeeeeeeeey!!!!’ Trillò una voce poco lontana.
“No, ti prego..” pensò chiudendo gli occhi e respirando profondamente.
‘ Eccoti! Pensavo che ti stessi nascondendo da me’ disse Sirius sorridendo.
‘ No, Felpato’ sussurrò rassegnato sicuro di non poter più aprire il libro almeno nelle prossime due ore.
‘ Cos’hai Mooney? Stanco dagli esami?’ Chiese ironico Sirius passandosi una mano tra i capelli.
‘ No, sono solo un po’ nervoso.. Tra quattro giorni ci sarà la luna piena..’ Lo informò rabbrividendo.
‘Vabbè, dai..questa volta siamo tutti e tre con te, anche Peter è riuscito a trasformarsi, ero venuto a dirti questo’
‘ Davvero?’ Chiese Lupin speranzoso per poi rabbuiarsi subito, ‘No.. Non voglio che rischiate.. Può succedere qualcosa di brutto..’
‘ Del tipo? Che Codaliscia può farsela sotto?’ Sirius sghignazzò e vide con piacere che anche sul volto di Lupin comparve un sorriso.
Sirius ignorò la stretta allo stomaco appena comparsa, e si concentrò sul libro che Lupin teneva in grembo invece che sui suoi occhi e le sue labbra.
Era da due mesi e mezzo che ogni volta che vedeva l’amico aveva la voglia irrefrenabile di abbracciarlo e baciare quelle labbra morbide.
Ma non poteva, non poteva farglielo capire, non era normale, nonostante il concetto di “normalità” per Lupin non rientrava proprio nel giusto.
‘ Felpato? Sei qui con me o ti devo venire a recuperare nel tuo universo?’ chiese beffardo Lupin aprendo il libro e iniziando a leggere.
Sirius lo guardò perplesso. Senza accorgersene si era lasciato trasportare dai suoi pensieri, anzi dalle sue fantasie. Il suo sguardo aveva indugiato troppo sulle doti di Lupin.
‘ No, scusa, ci sono..’ disse arrossendo.
‘ Forse è meglio che ritorniamo al castello.. Un po’ di burrobirra non ti farebbe male..’ disse Lupin alzandosi e chiedendosi il perché del comportamento dell’amico.
Percorsero insieme il sentiero per il castello ognuno perso nei propri pensieri.
‘ Non ci penso neanche ad uscire con te!’ una ragazza esasperata pronunciò quelle parole con sommo disgusto.
Era Llly Evans.
E questo era l’ennesimo tentativo di Ramoso di chiederle di uscire.
‘ Non vuole uscire con me‘ disse sconsolato James quando li raggiunse.
‘ Ah davvero? Io non l’avevo capito’ ribatté sarcastico Lupin.
‘ Già.. Forse si poteva intuire al venticinquesimo no, ma c’erano ancora dei dubbi’ rise Sirius.
‘ Smettetela voi due, devo trovare un altro modo, e che funzioni questa volta’ più che altro James parlava con se stesso senza curarsi dei suoi migliori amici che sghignazzavano ancora.
La cena fu piuttosto tranquilla, nessuno dei quattro malandrini fu molto loquace cosa che notarono tutti.
Andarono subito in sala comune sempre senza scambiarsi una parola.
Il primo ad entrare nei dormitori fu James, seguito a ruota da Peter, lasciando Lupin e Sirius in contemplazione del fuoco.
Si era già fatta tarda notte e la sala comune si era svuotata poco a poco, Sirius continuava a guardare il camino perso nella sua battaglia interiore e non si era accorto che Lupin aveva chiuso il libro già da un po’ e lo stava osservando.
‘ Cosa c’è Sirius? E’ da oggi che sei strano..’
‘ Eh? Cosa? Io?’ A sentir pronunciare il suo nome Felpato si destò dalle sue riflessioni.
‘Ricordi? Tu ti chiami Sirius Black, frequenti l’ultimo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, sei stato assegnato alla casa Grifondoro, sei un animagus, e io sono uno dei tre migliori amici che hai e..’
‘ Si, si ho capito Mooney, smettila di sfottere!’ sbottò Sirius scocciato.
‘ Avanti dimmi.. che cosa ti succede?’ chiese ignorando l’interruzione e facendosi serio.
‘No, niente.. Sta tranquillo’
‘Non è vero.. Ti conosco da troppo tempo’ ribatté Lupin.
Per un attimo la scena si presentò nella mente di Sirius se solo lui gliel’avesse detto.
“.. ‘ Si è vero c’è qualcosa.. sono innamorata di te’ E a questo punto Lupin si sarebbe alzato, avrebbe appoggiato il libro e sarebbe andato verso di lui. lo avrebbe fatto alzare e gli avrebbe dato un bacio passionale. Sarebbero usciti dalla Sala Comune dritti al settimo piano in cerca della Stanza della Necessità. Avrebbero desiderato.. Beh.. Una stanza molto accogliente e ci avrebbero passato tutta la notte.. Insieme.. E poi avreb..”
‘Sirius!!!’ esclamò esasperato, ‘cosa ti succede?? Ma mi stavi ascoltando?’
‘ Si Mooney.. Ti stavo ascoltando molto bene..’ sussurrò Sirius.
‘ Non ti capisco Felpato..’
‘ Certe volte nemmeno io..’ detto così si alzo e si diresse verso il dormitorio, si stese sul letto e con un colpo di bacchetta si mise il pigiama, ritornando alle sue dolci e desiderate fantasie.