Aria POV: Da quando ho memoria sono sempre vissuta in questo orfanotrofio. Ho un vago ricordo dei miei genitori. Mio padre era un Ninja ma era ossessionato dal Gi verde ed era diventato pazzo e ci aveva abbandonate. Mia madre era morta per il dolore poco dopo. L’ho odiato per quello che ci ha fatto! Non ho mai avuto amici qui. Sono troppo strana per gli altri. Troppo ragazzaccio, poco femminile, aggressiva e combattiva. Ho imparato a mie spese a non farmi mettere i piedi in testa da nessuno. Poi c’è una parte oscura in me che non riesco a controllare. Qualcosa di cui anche io ho paura! A 10 anni avevo incontrato una ragazzina triste e silenziosa con cui più o meno avevo legato. Legato si fa per dire! Io parlavo e lei mi guardava sempre con gli occhioni tristi. Stava sempre in silenzio. Stringeva giorno e notte la fotografia dei genitori appena persi. Si chiamava Harumi, ed eravamo diventate compagne di stanza ma poi l’hanno adottata e da allora non l’ho più rivista! Perché mai avrebbe dovuto rimanere in contatto con me? Era entrata nella famiglia reale e probabilmente non le era consentito mischiarsi con la feccia come me. Comunque tra meno di 3 settimane compirò 18 anni e poi finalmente potrò uscire da questo orrendo posto pieno di dolore e desolazione. Solo che non ho idea di dove andare e cosa fare della mia vita. Ho sempre avuto ottimi voti e la direttrice, la signorina Tanaka, mi ha detto che dovrei andare all’università ma per farlo dovrei vincere una borsa di studio e nessuno dà una borsa di studio a un’orfana senza tetto. Qualcosa mi inventerò! Sono una sopravvissuta! Non mi spaventano i salti nel vuoto! Non mi hanno mai spaventata! In fondo anche se mio padre era uno stronzo io sono la figlia di un guerriero Ninja. Se solo fossi lucida! Ultimamente sto davvero impazzendo! Continuo a fare dei sogni strani! In tutti i miei sogni c’è un ragazzo con capelli biondissimi quasi ossigenati, alto, atletico e muscoloso. Indossa una tuta verde e impugna una Katana dorata. Non riesco a distinguere il suo volto ma ho fantasticato che sia bellissimo. Per qualche motivo siamo in pericolo e lui mi chiede di usare il mio potere, ma io non ho nessun potere. Non l’ho mai avuto. I sogni sono proprio strani! Ogni volta che mi sveglio il cuore mi batte all’impazzata come se dovesse scoppiarmi nel petto. È paura sicuramente, ma non è solo questo. I ragazzi non mi sono mai interessati se non per fare a botte! Almeno fino a quando non ho sognato lui! Tutti quelli che ci sono qui sono dei perfetti idioti! Poco intelligenti, egocentrici, sempre a provarci con tutte e fastidiosi, tremendamente fastidiosi. Ma lui sembra diverso. Lui sembra speciale. Mi guarda con uno sguardo che mi pare profondo e intenso. Nessuno mi ha mai guardata così in tutta la mia vita. Se solo potessi vedere la sua faccia. Se solo potessi vedere i suoi occhi. Che sciocchezze vado a pensare! Se ragiono un po' è chiaro che lui è davvero troppo bello per essere reale! Il mio inconscio mi gioca brutti scherzi! Dev’essere la proiezione mentale del ragazzo dei miei sogni! Ma è davvero una proiezione fantascientifica! Non può esistere un ragazzo perfetto, bellissimo e sexy come lui. “Luci spente!” Sembra di essere in carcere! Alle 9.30 spengono le luci e si va a dormire! Per fortuna io ho nascosto una torcia elettrica così posso leggere questo diario che mi ha dato la direttrice oggi. È il diario di mio Padre! È stato ritrovato sotto un albero di ciliegio durante gli scavi nel mio vecchio quartiere. La direttrice l’ha trovato al mercatino delle pulci e notando il cognome Morro l’ha acquistato per me. Mi sono sempre chiesta un sacco di cose su di lui e sul suo maestro, un certo Sensei Wu. Forse qui troverò le risposte e quando sarò uscita da qui potrei anche a andare a cercarlo per avere delle risposte faccia a faccia. Se solo riuscissi ad aprire questo maledetto diario! Ho già provato a scassinare il lucchetto in tutti i modi ma non si apre! Chissà che segreti contiene per una sicurezza così eccessiva! Sono curiosa! Voglio scoprire di più su mio Padre e… Aih! Mi sono punta. Una goccia del mio sangue è caduta sul lucchetto e si è sprigionata una luce argentata e il lucchetto si è aperto. Tutto questo è molto strano. Sembra una magia.