Nel Purgatorio non ci sono stelle. Appoggiato al tronco di un albero, Dean fissa le chiome intrecciarsi sopra la sua testa, oscurando il manto nero che le circonda.
Se qualcuno gli avesse detto che si sarebbe ritrovato a uccidere mostri senza sosta, aiutato da un angelo e da un vampiro, Dean gli avrebbe riso in faccia. Non è nemmeno la cosa più strana che gli sia successa, il che è tutto dire.
«Dovresti riposare.»
Dean lancia un'occhiata a Benny, che scruta attorno a loro con un ginocchio piegato.
«Non sono stanco.»
C'è qualcosa di puro e viscerale, in quel posto, qualcosa che fa scorrere il sangue veloce nelle vene e acuisce i suoi sensi. È l'istinto del cacciatore a dominare: non c'è posto per nient'altro.