Anime & Manga > Saint Seiya
Ricorda la storia  |      
Autore: Lan Shuihua    07/07/2019    2 recensioni
I Gold Saints si sono fatti beccare a progettare l'omicidio di Athena e la dea li ha puniti con più ore di palestra...
Siamo sicuri che tutti rispetteranno i patti?
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aries Shion, Gold Saints
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Oh my Go(l)d!'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

OH MY GO(L)D, LA PALESTRA...

Era inconcepibile che si fossero fatti beccare, ma peggio ancora era l'essere stati colti in flagrante a progettare un ipotetico assassinio della dea. Per non parlare del fatto che sarebbero anche stati puniti in modo ridicolo: più ore di palestra per tutti. Come se non fossero già sufficienti l'allenamento obbligatorio di 4 ore al giorno e le tre ore giornaliere di palestra previste dal loro contratto!
Davanti alla dea non osarono fiatare per paura di ulteriori punizioni ma, appena si ritrovarono soli, cominciò la rappresaglia da parte di ognuno. C'era chi era deciso a fingere di accettare il lavoro extra, ma in realtà non l'avrebbe mai fatto; altri volevano fare una comparsata di cinque minuti e poi svignarsela; qualcuno aveva avuto la brillante idea di concentrare tutto il lavoro extra in un'ora per essere liberi prima; qualcun altro aveva invece secondi fini in mente.



Del primo gruppo faceva parte Camus, che si faceva vedere in tenuta da allenamento e col borsone sulla spalla ma, appena entrava in palestra, dal detto borsone tirava fuori Guerra e Pace e restava in spogliatoio a leggerlo fino allo scadere delle ore di punizione. Spesso si tratteneva anche di più.
"Bisogna allenare anche la mente, è inutile essere un bronzo di Riace se hai la testa così vuota che dentro si sente l'eco" era solito dire ai compagni, quando gli chiedevano il perchè del suo comportamento.

Similmente faceva Aldebaran: scendeva fin quasi all'arena e poi risaliva di soppiatto per rientrare in casa e mettersi ai fornelli. I suoi compagni avevano degli stomaci da riempire, e chi se non lui poteva farlo? Inoltre, l'allenamento li rendeva così famelici da divorare ben più del normale banchetto di sette portate, quindi c'era bisogno di tempo per preparare delle portate in più. Se davvero fosse andato in palestra, dove avrebbe trovato il tempo in più?

Aphrodite, invece, non ricorreva a certi trucchetti. Aveva pubblicamente dichiarato di avere un corpo già perfetto di natura e che quindi non c'era motivo per lui di andare in palestra. Oltretutto, la sua tecnica di combattimento prevedeva l'uso delle rose di cui doveva prendersi costantemente cura, perciò non si degnava minimamente di rispettare la punizione.

Tra coloro che si facevano vedere giusto quei cinque minuti c'era Aiolos. Il primo giorno sembrò strano a tutti, ma poi il Sagittario spiegò che aveva un valido motivo per comportarsi così. Doveva infatti prendersi cura sia di Saori (cosa che aveva fatto fin dall'inizio) che dei piccini del Santuario, quelli che in futuro sarebbero diventati Saint. Vista la loro tenera età, doveva vigilare per impeire che i maestri fossero troppo crudeli ed esigenti con loro. Conoscendo il suo buon cuore, i compagni spesso facevano in modo di coprire le sue assenze.

Tutt'altre intenzioni aveva Deathmask. L'italiano era assai allergico agli ordini, specialmente a quelli che gli venivano impartiti da una certa ragazza dai capelli lilla, e in ogni situazione cercava sempre una scappatoia per disobbedirle o svignarsela. In questo caso, non avendo trovato di meglio, aveva deciso di impegnarsi giusto il minimo sindacale per poi rendersi uccel... ehm, granchio di bosco e fuggire.

Un altro che spesso e volentieri disertava dopo cinque minuti era Shura che, più che alla palestra, teneva ad Excalibur. Passava infatti la maggior parte del proprio tempo libero con quella spada, affilandola ed esercitandosi, pertanto non poteva assolutamente sprecare ore in palestra. Inoltre, secondo lui nulla batteva una sessione di allenamento con Excalibur seguita da qualche puntata della sua telenovela preferita.

Nel gruppo dei geni (o forse dei matti) che si impegnavano al massimo possibile ma solo per un'ora al giorno rientrava il 'meccanico' del Santuario. Mu era infatti costretto dal proprio secondo lavoro a non perdere tempo in palestra, dal momento che c'era sempre qualche cloth che necessitava di un'aggiustatina. Il più delle volte l'emergenza riguardava però l'armatura di un certo bronzino che inspiegabilmente veniva sempre ridotta a un colabrodo, e in quei momenti il tibetano avrebbe dato qualunque cosa pur di non essere costretto ad un'ennesima riparazione della cloth di Pegasus.

Anche Shaka aveva il problema del 'doppio lavoro'. Essere la reincarnazione del Buddha e contemporaneamente servire Athena non era la cosa più facile del mondo, ma lui era riuscito a sviluppare un modo per riuscirci. Si allenava un'ora in palestra, neanche tanto intensamente visto che i suoi attacchi erano perlopiù mentali, e poi tornava sul suo loto dorato a meditare. Qualche volta, si mormorava, anziché meditare si addormentava.

L'esatto contrario faceva lo Scorpione, che faceva fruttare al meglio quell'ora al giorno di palestra in più con ripetizioni su ripetizioni fin quando minacciava di collassare sul pavimento. Allora, e solo allora, Milo ritornava nello spogliatoio e si sedeva alle spalle di un Camus immerso nella lettura. Il compagno però lo scopriva sempre e si girava verso di lui come a chiedergli cosa ci facesse lì, dato che 'Milo' e 'leggere' potevano stare nella stessa frase solo se tra le due parole vi era una negazione.
“Guardo le figure, che domande” rispondeva il greco, nonostante il libro fosse scritto così fittamente che era un miracolo che ci fosse lo spazio necessario a scrivere i numeri di pagina. “Specialmente quella di un certo Acquario...”

Da ultimi c'erano coloro che usavano le ore extra di palestra per i propri loschi scopi.
Aiolia spaziava continuamente da un attrezzo all'altro per stare il più possibile vicino a una certa mascherina dai ricci rossi, che sembrava però non fargli molto caso.

Forte di un fisico da vera statua greca, Saga faceva strage di cuori ed era sempre circondatio da un gruppetto di amazzoni, indipendentemente da ciò che faceva. Questo gli faceva ricordare i tempi in cui la sua parte malvagia aveva preso il sopravvento su di lui, perciò non poteva esattamente dirsi felice di tutte quelle attenzioni.
Chi avrebbe invece voluto almeno parte di quegli apprezzamenti era Dohko che, nonostante tutti gli sforzi che faceva per farsi notare, veniva sempre messo in ombra dal compagno palestrato.



Non ci volle molto prima che Shion si accorgesse che l'ordine della dea veniva tranquillamente aggirato. Piuttosto che ammettere di essere stato preso in giro, consigliò ad Athena di cambiare la punizione: per una settimana avrebbero dovuto cucinare ognuno i propri pasti...







ANGOLO ORCHIDEA
Non lo credevate possibile, scommetto, ma sono tornata!
Che ne pensate dei poveri goldini costretti ad allenarsi di più? Vi sono piaciuti?
E cosa pensate che potrebbero combinare, una volta obbligati a farsi da mangiare da soli?
Vi lascio il tempo per pensarci, tranquilli, ché il prossimo aggiornamento sarà su una cosa uscita fuori durante chiacchiere con Hades_sama.

Qua sotto, come sempre, il prompt:


Alla prossima!
                                                    Lan Shuihua
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Lan Shuihua