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Autore: pikychan    10/07/2019    0 recensioni
Questa fanfiction vede come protagonisti i personaggi di Miraculous.
A causa di un incidente imprevisto Chat Noir ha scoperto la vera identità di Ladybug. Non riesce a credere che Ladybug... la SUA Ladybug sia Marinette.
Per molto tempo non riesce a metabolizzare la cosa. Quando si trasforma in Chat Noir per combattere il crimine accanto a Ladybug cerca di non pensarci, ma quando torna ad essere Adrien non riesce a tornare di buon umore.
Come se non bastasse Luka si trasferisce nella loro classe. Vede lui e Marinette particolarmente vicini... questo lo fa stare molto male. È convinto che ci sia qualcosa tra i due.
All'improvviso Adrien scompare e Chat Noir viene akumizzato. Ladybug salverà la situazione come al solito, ma cosa succederà tra i due supereroi dopo questo fatto?
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Ho pubblicato questa fanfiction anche su wattpad: https://www.wattpad.com/story/193336238
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Adrien si trovava in camera sua nella sua fortezza di acciaio. Era seduto sul suo letto e aveva il cado chino.

Plagg era sulla scrivania e stava divorando un pezzo di Camembert come se non ci fosse un domani. Ingnorava completamente il padroncino, anche se a volte si fermava a guardarlo.

Il ragazzo non riusciva ancora a crederci... non riusciva a metabolizzare! Ladybug, la SUA Ladybug era... Marinette...?

Assurdo... non ci capiva più niente!

Senza un apparente perché, forse solo a causa dei suoi pensieri, si lasciò sprofondare, di schiena, nel letto. 

Assurdo... aveva salvato Marinette in diverse occasioni... aveva addirittura partecipato a un pranzo di famiglia con lei e la sua famiglia quando aveva dichiarato di essere innamorata di lui! Quindi in realtà...? AAAH! Che confusione! Che confusione! La testa stava per esplodergli...

«Non ti servirà a niente rimuginarci così.» gli disse Plagg all'improvviso. «Accettalo, Ladybug è Marinette, e allora? Avevi il dubbio già quando hai confrontato la calligrafia del biglietto di San Valentino.»

«Pensavo fosse una coincidenza.» disse tornando a sedere. «Dimmi la verità Plagg, tu sapevi, vero?»

«Beh sì.» rispose senza esitare. «Quella volta che eravate alle strette e vi siete ritrasformati ho visto.»

«Perciò mi hai mentito... dovevi dirmelo!»

«Cosa pretendi da me? Io sono solo un kwami!» si difese. «E poi non volevate mantenere segrete le vostre identità?»

Adrien abbassò lo sguardo.

«Hai ragione...»

«Se te lo avessi detto le cose sarebbero ancora più complicate, tu avresti saputo che Marinette è Ladybug e pensi che saresti stato in grado di gestire la situazione?»

«Alla fine tanto l'ho scoperto lo stesso...»

«Uhm... è vero, è vero... beh, almeno adesso sai che la tua Ladybug è più vicina di quanto immaginavi.»

«Sì, almeno...»

♥ ♥ ♥

Marinette era andata a casa di Juleka. Avevano le prove della band, ma c'era andata più che altro perché non voleva pensare a quello che era appena successo. La vista del fiume la rilassava... o meglio, avrebbe tanto voluto lo facesse...

«Tikki, che faccio ora...?» chiese al kwami con la testa appoggiata al corrimano della barca.

Aveva un'espressione affranta... ora cosa sarebbe successo? Era un rischio. Un grandissimo rischio. E se a Chat Noir scappava detto la vera identità di Ladybug a qualcuno? Quel gatto aveva la lingua lunga... ma no, non era quello che la preoccupava particolarmente. Quello che la preoccupava era che anche Papion riuscisse a scoprire la sua identità tramite Chat Noir. Era possibile una cosa del genere? Non ne aveva minimamente idea... se solo fosse stata più prudente...

«Perché hai quell'aria così triste?» domandò qualcuno sorprendendola alle spalle.

Marinette aveva capito subito di chi si trattava. Luka.

Tikki si nascose immediatamente nella borsetta della ragazza e lei si voltò verso di lui.

«Ciao Luka...» mormorò cercando di sorridere.

«Cosa succede Marinette? Non è la prima volta che tu vedo giù di morale, è successo qualcosa?»

«Ah! No! Ecco! Io...!»

«Se non hai voglia di parlarne non fa niente.» disse accennando un sorriso per poi avvicinarsi e sedersi a terra vicino al cornicione. «Ho giusto la canzone che descrive perfettamente il tuo stato d'animo, ti va di ascoltarla?»

Marinette non poté fare a meno di arrossire. Luka era così dolce... aveva già dimostrato di esserlo in passato ed era l'unico, a parte Adrien, in grado di farle battere il cuore.

«Volentieri...» mormorò sorridendo ancora lievemente rossa in volto.

♥ ♥ ♥

Il giorno dopo a scuola Adrien entrò quando la maggior parte degli studenti era già seduta al proprio banco. Vide Marinette e Alya che parlavano, così senza neanche rendersene conto si fermò. Ridevano e scherzavano... in un primo momento avrebbe voluto andare da loro e salutarle, ma poi pensò che non era esattamente il caso... insomma, non aveva ancora la minima idea di come gestire questa situazione. Era demotivato.

Decise di raggiungere il suo posto a testa china... non accorgendosi che nel frattempo Marinette si era accorta di lui!

Si sentiva già molto meglio dopo averlo visto... ma che stava succedendo? Perché si comportava così?

«Strano... hai visto che muso lungo aveva Adrien?» domandò retorica Alya all'amica.

«Io non capisco... che gli sarà successo...?» mormorò Marinette abbassando inconsapevolmente la testa sul banco. 

Era incredibile. Sia lei che Adrien erano tristi per qualcosa... naturamente cose totalmente diverse, ovvio, ma che proprio in quel momento anche lui stesse passando un brutto periodo...

«Anche tu sembri parecchio giù di corda... confessa, che è successo?»

«Ma no, niente! Che vuoi che abbia?!» esclamò quasi subito ridendo. «Mi dispiace per Adrien, chissà cosa gli è capitato...» aggiunse a bassa voce isolando la voce con una mano.

«Magari più tardi puoi provare a parlargli.» propose Alya con aria furbetta.

«F-forse...» balbettò impacciata.

♥ ♥ ♥

«Adrien Agreste?» chiamò la professoressa per l'appello. «Adrien?» chiamò nuovamente rialzando gli occhi stupita di non aver ricevuto alcuna risposta.

Adrien aveva ancora lo guardo abbassato sul banco. L'espressione assente... non riusciva a realizzare... Ladybug... era seduta davanti a lui... era sempre stata seduta davanti a lui... 

«Presente!» esclamò Nino prendendo il braccio dell'amico e alzandolo. «È qui!»

«Molto bene.» disse la professoressa con un sorriso per poi riabbassare gli occhi sul registro e chiamare un altro nome.

Anche Marinette aveva lo sguardo abbassato. 

Non riusciva neanche più a pensare a sé stessa o a Chat Noir... povero Adrien, che cosa poteva essergli successo? Forse aveva litigato con il padre... non sarebbe stata la prima volta...

«Ehi Marinette, tutto bene?» le chiese Alya un po' preoccupata.

«Ho deciso che all'intervallo parlerò con Adrien.» le rispose sussurrando. «Non posso vederlo così, mi sembra...»

«Marinette Dupain-Cheng?»

«Presente!» esclamò alzando la mano presa alla sprovvista.

 

  
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