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Autore: Giadavnt    11/07/2019    2 recensioni
|| BloomxValtor ||
Il Grande Drago creò l'universo servendosi della sua Fiamma. In seguito la divise il 3 poteri con lo scopo di mantenere l'equilibrio tra il Bene e il Male.
Una nuova minaccia attenta alla pace e le Winx saranno costrette a collaborare con un vecchio nemico pur di vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Valtor, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flora aveva la sensazione che quella sarebbe stata una notte ancora molto lunga.

Dopo lo scontro con quei tre uomini, si erano tutte ritrovate a seguire lo stregone.

Valtor era entrato in infermeria con la fata tra le braccia, spalancando la porta con un calcio.

La fata dei fiori aveva visto tutta la scena chiaramente.


-Ma cos...?!-

La dottoressa aveva alzato lo sguardo da alcuni fogli, spaventata dal rumore del colpo, e a rispondere alla sua domanda aveva trovato solo gli occhi glaciali dello stregone ad incutere timore. Ora più del solito.


Ofelia si era poi accorta di Bloom. Il suo volto era passato da sorpreso e spaventato a sicuro e determinato.

Aveva indicato a Valtor un lettino e nel frattempo aveva dato un'occhiata veloce al resto del gruppo di ragazze.

Ofelia aveva velocemente curato i loro lievi graffi per poi dedicarsi completamente a Bloom, ancora svenuta e stesa sul lettino.


Lo stregone ora se ne stava a braccia conserte, appoggiato al muro vicino alla branda. Abbastanza lontano da non essere d'intralcio ai movimenti della donna ma anche abbastanza vicino da controllare tutto.


Seduta su una branda vicina, a gambe penzoloni, Flora aveva osservato Valtor.

Gli occhi attenti e lo sguardo concentrato, cercando di riconoscere, ipotizzò la fata della natura, i vari incantesimi che Ofelia mormorava.

 

Al suo fianco, Daphne le stava fasciando la mano.

Finito il suo lavoro, la Ninfa richiamò Flora ma non ricevendo risposta seguì lo sguardo incantato della fata.

Sorrise lievemente alla scena e richiamò nuovamente l'amica, poggiandole la mano sulla spalla.

Flora sobbalzò leggermente, risvegliata dai suoi pensieri.


-Oh, grazie Daphne.- le sorrise riconoscente, stringendosi la mano fasciata nell'altra.

-Di nulla.- rispose la bionda.

Si guardò poi intorno. Anche le altre ragazze avevano finito le ultime medicazioni e ora erano tutte in silenzio a guardare la dottoressa che ancora mormorava incanti curativi, china su Bloom.

Dopo qualche minuto, Ofelia si alzò e si passò una mano tra i capelli, ricomponendo al meglio la crocchia castana. Sospirò lievemente per poi girarsi verso il gruppo in attesa.

-Bloom ora ha solo bisogno di riposo. Ha subito un forte shock e il suo corpo non ha retto. Che tipo di colpo ha subito?- guardò una ad una le ragazze in attesa di risposta.

-Scosse elettriche.- la dottoressa si girò di scatto, come se solo ora si fosse ricordata dello stregone dietro di lei.


-Capisco.- rispose, poi si rigirò verso le ragazze. -Ho usato vari incantesimi curativi, rilassanti, rigeneranti e soporiferi. Tutto ciò che serve, ora, è che Bloom riposi, in modo che il suo corpo possa riprendersi al meglio. Ha una costituzione esile e la scossa le ha contratto tutti i muscoli violentemente. Conoscendo la sua forza, per domani sarà di nuovo già sveglia.-

Le ragazze sorrisero rasserenate.

-MA!- riprese poi Ofelia, alzando il tono. -Assolutamente non deve sforzarsi. Quindi nessun allenamento o altro. INTESE?-
Le Winx annuirono intimorite mentre Daphne ridacchiò leggermente.
Immaginava già il risveglio della sorella ed era sicura che il suo primo pensiero sarebbe stato proprio quello di allenarsi.

-Adesso su, filate a riposare anche voi.- disse Ofelia.
Le ragazze si guardarono l'una con l'altra, complici dello stesso pensiero. Stella prese la parola,i pugni vicini al petto e i denti stretti.


-Io non lascio qui Bloom da sola!-
Daphne intuì subito a cosa, o meglio a chi, Stella alludeva.

Valtor, ancora appoggiato al muro, non accennava a muoversi da li.

-Stella, non preoccuparti. Resto anche io.- disse la Ninfa.

-Faremo a turni.- la appoggiò Flora. -Va bene?-
Stella esitò qualche istante, poi annuì.

-Inizio io, voi andate a riposare.- Daphne prese una sedia e si mise affianco a Bloom.
Con la cosa nell'occhio fissò lo stregone.

Era ancora lì, con lo sguardo fisso davanti a sé. Daphne era sicura che avesse colto pienamente l'allusione. Eppure era rimasto impassibile, facendo finta di nulla.
Salutò con la mano le ragazze.

-Vengo a darti il cambio tra un'oretta.- disse Flora prima di chiudersi la porta alle spalle.

Daphne si voltò a guardare la sorella. Adesso aveva il volto più rilassato, sembrava che stesse semplicemente dormendo. Le scostò una ciocca di capelli dal viso poi si rimise dritta, poggiando la schiena alla sedia.
Si ritrovò a guardare il cielo notturno dal balconcino dell'infermeria. La scuola era avvolta nell'oscurità.
Non c'era più nessuno in giardino. La grande folla di studentesse che aveva seguito lo scontro e il loro tragitto fino all'infermeria era sparito.

Daphne non osava neanche solo pensare a tutti i mormorii nati dalla vista dello stregone più pericoloso di Magix con Bloom svenuta tra le braccia.
Ridacchiò lievemente immaginando con quanta fatica, Faragonda e Griselda, fossero riuscite a mandarle tutte a letto.

Ad interrompere i suoi pensieri fu Ofelia. Andava anche lei a riposarsi ma sarebbe tornata tra qualche ora a dare una controllata a Bloom.

Daphne le diede la buonanotte e aspettò che la donna si allontanasse abbastanza dalla stanza. Si alzò dalla sedia e passò davanti allo stregone per raggiungere il balcone. Aprì le ante e prese un profondo respiro dell'aria fresca notturna, poi si mise le mani sui fianchi, dandosi coraggio lei stessa.

-Valtor.- lo richiamò.

-Mmh?- per la prima volta da quando erano entrati in infermeria, Valtor spostò gli occhi dalla rossa, guardando la ninfa che gli sorrideva riconoscente.

-Grazie per aver salvato Bloom.-

Lo stregone abbassò gli occhi. -È il mio compito.-

-Lo so.- rispose lei. - Ma io ti ringrazio anche per essere ancora qui e soprattutto perchè ti preoccupi per lei.-
Valtor ridacchiò sghembo.

-Io preoccuparmi per Bloom?- lo stregone guardò la Ninfa con un'espressione tra in divertito e il sorpreso.

-Si, non so come spiegati. Ma sapere che tu le sei vicino in questa battaglia mi rasserena.-

-Stai delirando Daphne.- Valtor era tornato serio.
Daphne sorrise alla resistenza dell'uomo. Si voltò verso di lui e portò le mani ai fianchi.

-Allora perchè sei ancora qui? Se davvero è stato tutto in nome del tuo ruolo da protettore...beh non trovo il motivo del perchè tu debba rimanerle accanto anche ora...- stavolta era lei a guardarlo divertita.

Lo stregone sembrò perdere la pazienza. Lasciò cadere pesantemente le braccia lungo i fianchi, strinse i pugni e si avviò con passo svelto e pesante verso la porta.
Daphne, dal canto suo si aspettava una reazione del genere e riprese a parlare serena.

-Valtor, non ti sto chiedendo di rivelarmi i tuoi sentimenti...- la fata non riuscì a finire la frase

-Sentimenti!? Sei impazzita?!- lo stregone le si avvicinò nuovamente.

-Io e Bloom siamo nemici! Questa situazione è solo una tregua temporanea data dal risveglio del Negativo!- scandì minaccioso.
Daphne non batte ciglio.

-Vuoi farmi credere che alla fine di tutto questo, tu tornerai a volerti impossessare della Dimensione Magica? Tornerai a volerti sbarazzare di Bloom?-
Lo stregone si ritrasse, chiudendo gli occhi.

-Sai bene che non posso farlo. Non potrei neanche solo tentare di ucciderla.-
Ci fu qualche attimo di silenzio. L'unico suono era il lieve fruscio del vento. Daphne sorrise nuovamente.

-Io ho paura. Ho paura perchè questo nemico è diverso da tutti gli altri. L'unica in grado di sconfiggere il Negativo è mia sorella ma per farlo ha bisogno di te.- Daphne prese una mano di Valtor tra lei sue e si ritrovò a guardalo negli occhi.

-Io conosco mia sorella. So come lei ora si senta responsabile di tutto questo male. Si sente debole e insicura perchè ha paura di non farcela. Tutti confidano in lei e sente il peso di queste aspettative.-
-Io non conosco ciò che tu provi per Bloom e sono lontana dal chiederti di confidarti con me ma se il mio istinto non sbaglia...in nome del tuo ruolo e dei tuoi sentimenti per lei, ti chiedo di non lasciarla sola.- rafforzò di più la sua stretta.

-Non lasciarla sola, perchè sei l'unico su cui lei,ora, può davvero contare. Senza di te...cederebbe sicuramente e per Magix e l'universo intero sarebbe la fine.-


Valtor ricambiò lo sguardo e si sorprese nel riconoscere in quegli occhi nocciola, gli stessi di 20 anni prima, quando, tra le fiamme del palazzo, la piccola Daphne si nascondeva nel suo petto, stringendo a sua volta una Bloom neonata.

Lo stregone scosse la testa per cacciar via quel ricordo. Sfuggì dalla presa della ragazza e prima che potesse aggiungere altro, era già fuori dall'infermeria.

 

“Non lasciarla sola”

 

Le parole di Daphne gli rimbombavano nella mente.
Tutto questo non aveva senso.

Non aveva senso che da lui dipendesse il destino di Magix.

Non aveva senso che lui, nato per uccidere, dovesse combattere per salvare il mondo.

Non aveva senso che lui dovesse affiancare proprio la fata più forte della Dimensione Magica.

Non aveva senso che questa fosse proprio Bloom.


Prese a correre per i corridoi della scuola. L'aria lì dentro si era fatta improvvisamente soffocante.

Spalancò la prima uscita che trovò e si immerse nell'aria fresca notturna.

Alzò lo sguardo mentre i pensieri continuavano a vorticargli in testa.

 

Lui e Bloom erano nati nemici.

 

Lui e Bloom condividevano lo stesso potere, solo per caso.

Lui e Bloom erano in questa situazione, solo per caso

Lui e Bloom si erano trovati alleati, solo per caso.

Lui era il suo protettore, solo per caso.

 

Potevano tante componenti ritrovarsi insieme, solo per caso?

Cercò di convincersi che si, era tutto dovuto al caso.

Il destino non esisteva.

Se lui si era ritrovato a guardare le stelle quella notte, dopo anni, proprio con Bloom, era solo per caso.

 

***

 

Daphne era rimasta ferma in mezzo alla stanza qualche minuto.
Aveva visto lo stregone letteralmente correre via.
Pensò che forse aveva esagerato, esponendosi così apertamente.
Eppure lei aveva visto con i suoi occhi una scintilla.
Un qualcosa di diverso, ben lontano dal rapporto custode-protetta.

 

Rivedeva ancora davanti a sè gli occhi rossi di Valtor e il suo corpo scosso dalla rabbia, durante lo scontro.

Una rabbia mista a paura, comune solo a chi sta perdendo qualcosa di prezioso, di immenso.

 

I suoi pensieri vennero interrotti da un leggero mugugno di Bloom. Si avvicinò velocemente al lettino e si assicurò che tutto fosse apposto.
Quando fu convinta che il gemito fosse solo dovuto al sonno, si risedette.
Con una schiocco di dita spense le luci e si allungò con il busto sul letto. Incrociò le braccia e ci appoggiò la testa.
Guardò il volto rilassato della sorella e intrecciò una mano con la sua.

-Non preoccuparti. Noi siamo tutti con te.- poi chiuse gli occhi.

 

***

 

Una sensazione di sospensione.

Questo sentiva Bloom.

Si sentiva completamente avvolta dal vuoto. Non sembrava neanche stesse volando. Non era capace di scegliere dove dirigersi e quella condizione non dipendeva assolutamente dal suo volere.

Era come se galleggiasse nell'aria e questa la trasportasse, come le foglie, ora a sinistra ora verso destra e poi di nuovo.

Provò, senza successo, ad aprire gli occhi ma qualcosa le diceva che la sua visuale non sarebbe cambiata.

Ma in effetti cosa vedeva?

Un insieme di vortici?

Un cielo stellato?

Fasci argentei?

Non era capace neanche di dargli una vera e propria forma.


Semplicemente uno stand-by, come avrebbe detto Tecna.
Quanto sarebbe durato?
Come ci era arrivata lì?


Ogni risposta al suo tempo.


Cosa?

Cos'era quella...voce?

Le sembrava che si fosse creata da sola nella sua mente, senza la sua volontà.

Più che una voce...era un pensiero. I nostri pensieri hanno una voce?


Non aver paura Bloom. Un Positivo non dovrebbe essere così sfiduciato.


Ma cosa? Chi era? Come sapeva che...?


Il pensiero che senti, Bloom, viene da dentro di te. A parlarti è la tua stessa Fiamma del Drago.

Sei in contatto con la parte del Grande Drago che anima il tuo stesso corpo e potere.


Grande Drago?

Grande Drago!

-Per favore, dimmi cosa devo fare! Dimmi come posso sconfiggere il Negativo!-


In cuor tuo, Bloom, sai già cosa fare. Anzi, hai già espresso la tua volontà.

Collaborare col Neutrale è l'unica via possibile per vincere.


-Ma io e Valtor siamo così diversi... non sono sicura riusciremo mai a combattere realmente insieme. “Ad agire come uno”. Inoltre non abbiamo molto tempo...il Negativo ha già provato ad attaccar...-
Ecco come era arrivata lì! L'ultima cosa che ricordava era l'uomo dagli occhi dorati colpirla con una potente scarica elettrica.

-Non siamo riusciti a tener testa ai suoi sottoposti... come possiamo sperare di competere con lui?-


Agire come uno...


-Si ma come!? Tutti non fanno altro che ripetermelo! Io non so come stabilire un contatto con Valtor. Cerco di comprenderlo, cerco di prevedere le sue azioni e capirne il motivo ma... è sempre così confuso. Quando penso di averlo conosciuto, spunta una nuova parte di lui che mi rimanda di nuovo al punto di partenza...-


Le persone non si conoscono in giorni, Bloom.

Non ci si basa solo sul passato o solo sul presente. E questo lo sai bene.

Trova il tuo modo di conoscerlo, di instaurare un legame.

Il Neutrale può rapportarsi sia col Positivo che col Negativo.

Trova la tua strada.

Ti renderai conto che i tuoi e i suoi pensieri presto combaceranno, proverete le stesse emozioni e i vostri gesti saranno unanime.

In quel momento e solo in quel momento, sarete capaci di vincere.



-Instaurare un legame con Valtor...- i pensieri si rincorrevano nella mente i Bloom. Migliaia di possibilità e altrettante idee scartate.



Il Neutrale è già all'inizio del suo percorso. Ora sta a te raggiungerlo.



-Come ha già iniziato!? Che vuol dire!?-

A risponderla solo il silenzio.

 

-Grande Drago! Grande Drago!-

 

Bloom si risvegliò nel lettino dell'infermeria.
Era giorno. La luce del sole illuminava la stanza. Dopo l'iniziale scombussolamento, la fata chiuse gli occhi sorridendo e bendosi del calore che emanavano i raggi.

La porta si aprì e Ofelia entrò nella stanza.


-Già sveglia? Bene! Questo vuol dire che gli incanti curativi hanno funzionato al meglio!- disse soddisfatta. -Come ti senti, Bloom?-

-Io...Bene. In realtà...come sono arrivata qui? Dove sono le altre?-

-A lezione, mia cara. Sono le 9 del mattino. Sappi, comunque, che le tue amiche hanno vegliato su di te tutta la notte.- la dottoressa prese una cartella dalla scrivania per poi sedersi al fianco di Bloom.
Alzò la mano verso di lei, cominciando a controllarle la temperatura, la pressione e tutto il resto, guardando di tanto in tanto i fogli.

-Sei stata colpita duramente durante lo scontro e sei svenuta.-

-Questo lo ricordo. Poi cosa è successo?-

-Valtor è riuscito a mettere in fuga quei tre stregoni. Poi ti ha portata qui.-

Valtor?

-E...ora dov'è?- chiese, quasi sottovoce.

Ricordava perfettamente ciò che aveva sentito durante il sonno.
Aveva già iniziato il suo percorso. Doveva parlargli, doveva chiedergli come avesse fatto e così iniziare ad instaurare anche lei quel legame.

-Questo non te lo so dire, mia cara. In realtà, pensavo fosse ancora qui da ieri notte. Era qui con Daphne, quando io mi sono ritirata. Ma stamattina non c'era più.-

-Capisco...- Bloom abbassò gli occhi.

L' aveva portata in infermeria, era rimasto a vegliare su di lei.
L'aveva vista debole, come accadeva troppo spesso ultimamente...
Sentì le guance avvampare ma cercò di far finta di nulla davanti a Ofelia.

-Bene, i parametri sono tutti nella norma.- le sorrise la dottoressa.

-Allora posso andare ad allenarmi. Non c'è tempo da perdere!-
Bloom fece per scendere dal letto ma venne bloccata dall'urlo perentorio di Ofelia.

-Assolutamene no! Hai subito uno shock immane! Ti riprenderai prima completamente e poi potrai tornare alla tua avventurosa vita!-

-Ma avete appena detto che tutti i valori sono nella norma!- tentò di giustificarsi Bloom.

-NIENTE MA! Adesso devi solo riposare!- controbbattè autoritaria la dottoressa.
La costrinse a distendersi e le rimboccò le coperte.
Poi mormorò qualcosa riguardo altre studentesse influenzate ed uscì dalla stanza.

Bloom sbuffò e assicuratasi della lontananza di Ofelia, tornò a mettersi seduta sul letto.
Guardò di nuovo fuori e si disse che una boccata d'aria non poteva farle che bene.

Scese dal letto e uscì sul balcone. Si poggiò al muretto che faceva da ringhiera e inspirò.

-Finalmente ti sei svegliata.-

Bloom sobbalzò e girandosi trovò Valtor, a braccia conserte e seduto sul bordo del balcone.



Angolo Autrice
Salve a tutti! Finalmente ho ritrovato il tempo di scrivere di nuovo. In realtà, non vi nascondo, ho avuto qualche problemino a riprendere. Ho avuto il capitolo sottomano per quanche giorno perchè non ero mai contenta di come si evolveva la vicenda o i personaggi erano troppo OOC.
Il tunnel chiamato "esame di maturità" mi ha "leggermente" stravolto XD.
Ma finalmente sono soddisfatta ed eccomi qui.
In questo capitolo non succede molto...lo definirei di transizione. Però avviso che la questione comincerà a farmi più seria.
Ho in mente una bomba che stravolgerà completamente la nostra Bloom.
Tuttavia, il tutto è ancora da sviluppare quindi per ora è necessario solo allenarsi e cercare di instaurare questo benedetto legame che nessuno sa come creare. Dovremmo inventarci qualcosa...XD

Per ora è tutto.
Mi scuso come al solito per errori grammaticali.
Aspetto i vostri pareri nelle recensioni.
A presto <3 
Giada00

  
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