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Autore: Giadavnt    30/07/2019    2 recensioni
|| BloomxValtor ||
Il Grande Drago creò l'universo servendosi della sua Fiamma. In seguito la divise il 3 poteri con lo scopo di mantenere l'equilibrio tra il Bene e il Male.
Una nuova minaccia attenta alla pace e le Winx saranno costrette a collaborare con un vecchio nemico pur di vincere.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloom, Valtor, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non credevo di essere così spaventoso nella mia forma umana.- disse Valtor, guardando la fata che aveva di fronte.

Bloom portò una mano al petto.

-Mi hai solo colto di sorpresa. Non pensavo di certo di trovarti qui.- si giustificò.

-Non dovresti rimanere a letto, come ti ha appena detto quell'oca starnazzante?-
Bloom ridacchiò poi tornò seria e abbassò lo sguardo.

-Non possiamo perdere altro tempo. Li hai visti, no? Così come siamo ora, non riusciremo mai a battere il Negativo.- poi tornò a guardare lo stregone.

-Non so come tu abbia fatto a costringerli a ritirarsi ma...io non posso soccombere di nuovo. Non devo essere un peso, anzi. Avrei dovuto essere al tuo fianco per batterli invece mi sono fatta colpire come una stupida...-
Valtor sembrò rifletterci.

In effetti era stata precipitosa ed aveva abbassato la guardia ma immaginava che, dandole la conferma, avrebbe solo peggiorato il suo morale.
Decise quindi di passarci sopra, cambiando argomento.

-Non puoi comunque allenarti in questo stato.-

-Cosa? Perchè?-

-Sei debole. Percepisco la tua aura e posso dirti che a stento potresti riuscire a scagliare un attacco, ora. Figuramoci sostenere un allenamento.-

-Ma non posso star qui senza far nulla!-
Valtor alzò semplicemente le spalle distogliendo lo sguardo, concentrandosi sul giardino della scuola.

Bloom sospirò poi le tornò in mente in sogno appena fatto.

-Valtor, devo chiederti una cosa!- l'uomo tornò a concentrarsi su di lei.

-Ho fatto un sogno, cioè mentre ero incosciente ho parlato con il Grande Drago.- dirlo in questo modo, rendeva il tutto ancora più assurdo. -O almeno con quella parte che è dentro di me.- aggiunse.

-Ha detto che per sconfiggere il Negativo dobbiamo collaborare e devo trovare la mia strada per creare questo legame con te, per “agire come uno”.-
Valtor la guardò scocciato.

-Mi sembra che non ti abbia detto nulla di nuovo...-

-Ha detto che tu hai già iniziato il tuo percorso.-
Stavolta lo stregone la guardò con un sopracciglio alzato, quasi si chiedesse se fosse impazzita.

-Non so cosa intenda con questo, non mi ha detto altro, ma tu devi assolutamente dirmi come ci sei riuscito. Hai fatto qualche altro esercizio, come quello in sala simulazioni?-

-Non so di cosa tu stia parlando. Io non ho fatto nulla.-

-Ma come?! Valtor, questo non è il momento di fare gli orgogliosi ed avere dei segreti. Cosa devo fare? Io non ne ho la minima idea!-
Valtor scese dal balconcino e le si avvicinò, fino a quando non furono uno davanti all'altro e si abbassò alla sua altezza.

-Ti ripeto che non so di cosa tu stia blaterando.-
Bloom si accigliò.

-Ti rendi conto che non c'è altro modo per vincere?! Non so come creare un legame con te! Dovrei conoscerti ma ogni volta che ci provo...tu cambi, fai qualcosa di inaspettato e quindi sono a punto e a capo!-

-Prima vuoi uccidermi e governare Magix, poi diventi il mio protettore, ti preoccupi per me e mi porti anche in infermeria, eppure continui a comportarti in modo ostile! Ma si può sapere chi sei?!-
Bloom strinse i pugni e guardò il pavimento.
Ci fu un attimo di silenzio.

-Vorrei capire anch'io chi sei tu veramente...- mormorò Valtor.

-Sai molte cose di me, anche più di ciò che so io sul mio passato...-

-Non intendevo questo.-
La conversazione venne interrotta dal rumore della portae Daphne spuntò sul balcone.

-Bloom! Che gioia! Ti sei già ripresa!- e corse ad abbracciare la sorella.
Il sorriso ritornò sul viso della rossa e ricambiò l'abbraccio.

-Ofelia mi ha detto che devi riposare, quindi pensa solo a riprenderti ora, ok?-

-Si ma... non voglio sprecare tempo, Daphne! Quegli uomini potrebbero tornare in qualsiasi momento!-

-Se torneranno saremo tutti qui a combattere, come sempre. Comunque, non devi preoccuparti. Faragonda e tutti gli altri insegnanti hanno deciso di istaurare una barriera che blocchi anche i passaggi magici e i teletrasporti. Per un po' saremo tranquilli.-

-Lo spero davvero...- la fata abbassò lo sguardo, rattristandosi nuovamente.
Daphne guardò la sorella poi lo strgeone che intanto si era voltato.

Sembravano... pensierosi.

Appena entrata li aveva visti faccia a faccia, intenti a fronteggiarsi con lo sguardo.
Ritornò a concentrarsi sulla sorella e le alzò il mento sorridendo.

-Se proprio non vuoi sprecare questo tempo, perchè non continui con l'esercizio di connessione?- le disse.
Bloom aprì di più gli occhi.

-Giusto! Certo! L'esercizio della sala simulazioni!-
Un brivido le attraversò tutta la schiena.

Ricordava la sensazione di sicurezza, di calore e completezza provata nel momento in cui la Fiamma di Valtor le aveva attraversato il petto. Si voltò verso il diretto interessato.

-Valtor, vuoi?-
Senza dire nulla, lo stregone rientrò in stanza e si fermò vicino al letto per poi girarsi, come ad attenderla.
Le 2 sorelle lo raggiunsero.

-Ricordate? Concentratevi e cercate di sentire come vostro il potere dell'altro.- disse Daphne.
Bloom annuì e si sedette sul letto. Valtor la seguì.

La fata chiuse gli occhi e isolò tutte le altre auree che sentiva intorno a lei.
Si ritrovò immediatamente immersa nel buio, con una sensazione di tepore a circondarla.
Prese tra le mani la Fiamma violetta di Valtor, così come la prima volta.

Le sembrò più semplice, non si sentiva affaticata. Forse perchè non aveva più l'influenza del Negativo dentro di lei ad indebolirla.
La scorsa volta aveva percepito la forza dello stregone. Risultato di stremanti allenamenti e torture delle Antenate.

Anche ora provava lo stesso e una sensazione di sicurezza la pervase.
Doveva fare suo quel potere, quella sensazione.
Doveva imparare a sentirsi al sicuro, così come ora, anche senza avere il potere di Valtor tra le mani.

La Fiamma di muoveva tra le sue mani, in modo lento, quasi accarezzandole le dita.
Doveva unirsi nuovamente con essa.
La portò al petto e il lieve bagliore violetto la avvolse fondendosi con lei.

Bloom allargò le braccia, beandosi di quello stato di completezza che la Fiamma di Valtor le donava.
Si sentiva piena di energie. Anzi, sentiva di non poterne contenere altra.

Il potere si irradiava dentro di lei, quasi con prepotenza e Bloom temeva quasi di non poterlo controllare e che, alla minima distrazione, potesse fuggire da lei.
Aprì le braccia, cercando di rilassarsi ed abituarsi a quella sensazione.

Si concentrò sul calore che sentiva al petto.
Lì la sua Fiamma e quella di Valtor cercavano di unirsi.
Le sentiva avvolgersi e poi riallontanarsi, quasi danzassero.

***

Daphne guardò i 2 seduti sul letto, uno di fronte all'altra.

Sia sua sorella che lo stregone avevano gli occhi chiusi. A tratti, Bloom si accigliava per poi tornare a rilassarsi.
Il volto di Valtor invece non lasciava trapelare alcuna emozione.

La Ninfa provò ad immaginare come si sentissero ora.

Era da tanto che non si accingeva anche lei in quell'esercizio.
L'ultima volta era stata con le altre Nove Ninfe di Magix, col fine di conoscere al meglio i poteri l'una dell'altra e quindi combattere al massimo delle loro possibilità.

In realtà non sapeva se questa pratica potesse portare Valtor e Bloom a conoscersi così a fondo da poter “agire come uno”.
Ma era già un punto d'inizio, no?

Come si può unire due “ex-nemici”, due persone completamente diverse, fino a muoversi insieme e prevedere l'uno le azioni dell'altro?
Come può essere anche solo possibile che due persone possano pensare allo stesso modo?

Daphne, non sapeva darsi una risposta.
Eppure...questo, era l'unico modo per vincere contro il Negativo.

***

 

Valtor era circondato da luce.

La Fiamma di Bloom era rossa e sembrava muoversi freneticamente nella sua mano.

Pur essendo così piccola, il calore che emetteva sembrava avvolgerlo completamente e il suo potere...lo sentiva bene: era immenso.
Così come le capacità di quella ragazza, del resto.

Sembrava così fragile a vederla eppure l'aveva ucciso qualche anno addietro.

Allora era a questo che puntava: ottenere quanti più incantesimi possibili al fine di avere un potere sconfinato.
E ora che lo aveva così vicino, la fonte energetica da cui tutto l'universo aveva preso vita, sentiva di non voler più impossessarsene.

Si era fuso con la Fiamma di Bloom, la volta scorsa.

Aveva quasi pensato di scoppiare, tanto quel potere era grande. E in quel momento si era reso conto che qualcosa non andava.

Le due Fiamme, al suo interno, sembravano inconciliabili.

Non perchè le vedesse. Percepiva solo che qualcosa era troppo instabile.
Si era diviso così dal potere di Bloom e osservando la Fiamma aveva visto come piccole macchie blu al suo interno.


Ora non c'erano macchie al suo interno. La Fiamma era di un puro rosso acceso.

Portò il potere vicino al petto e la fiammella si fuse autonomamente con lui.

Un senso di pace lo pervase.
In quel momento, sentiva come se il mondo fuori da quella dimensione non esistesse.

Non esisteva il Negativo, non esistevano scontri, non esisteva più la sete di potere e il suo passato.
Esisteva solo quel grande potere che lo portava irrimediabilmente a Bloom.

Sembrava fosse ovunque.

La percepiva ovunque.

Non lei come corpo, non la sua persona. Ma la sua essenza.

Ancora non si spiegava come potesse avere un effetto così rasserenante ma in quel momento non gli interessava.
Si lasciò trasportare e allargò le braccia rilassandosi.

Sentiva ogni parte del suo corpo attraversato da energia e calore.
Proveniva tutto dalle due Fiamme che sentiva agitarsi nel petto.

Poi ad un tratto sentì la testa leggera e libera, senza alcun pensiero o preoccupazione.

Poi un sussuro.

 

-Valtor?-

-Bloom?-

 

***

Daphne vide Bloom e Valtor sobbalzare all'improvviso.

Entrambi spalancarono gli occhi e si fissarono confusi.

Poi Bloom si gettò su lui, avvolgendogli le braccia al collo e sorridendo.

-Ci siamo riusciti! Ti ho sentito chiamarmi!-
Valtor rimase immobile, sorpreso da quel gesto.
Sentiva Bloom completamente stretta a lui. Ma non era questo a confonderlo: l'aveva già presa in braccio varie volte in quei giorni.

Ma stavolta lei lo stava abbracciando.
Si trovò col viso immerso nei suoi capelli rossi e un dolce profumo di iris lo inebbiò.

Esitò, indeciso su come comportarsi.
Quando Bloom aumentò ancora di più la stretta, continuando a ridere ed esultare, abbassò lentamente le braccia e le avvolse leggermente la vita.
Daphne ridacchiò e poi congiunse le mani.


-Davvero?! Siete riusciti a mettervi in contatto?- le brillavano gli occhi.

Anche lei, con le altri Ninfee, era stata capace di avere quel contatto. Ma si trattava di lievi connessioni, di pochi attimi e instabili.
Quel collegamento non aveva nulla a che vedere con la telepatia.
Era del tutto diverso dal suo potere, con cui contattava Bloom mentalmente.

Quel collegamento era dato dalla piena unione di due poteri.

Era strabiliante ci fossero riusciti già al secondo tentativo.


Bloom lasciò Valtor, ancora intontito, e si voltò verso la sorella.


-Si! L'ho sentito! Forse è questo che intendeva il Drago! Possiamo sfruttare questo collegamento per comunicare durante gli scontri con il Negativo, anche se non siamo vicini.-


-Quale Drago?-


-Ah giusto, a te non l'ho detto. Durante il sonno ho parlato con il Grande Drago. Ha detto che devo trovare la mia strada per collegarmi a Valtor. Forse è questa la connessione di cui parlava.-

Daphne prese le mani di Bloom nelle sue.


-Bloom, questo è meraviglioso ma...non voglio illuderti. Io credo che...il legame che deve esserci tra voi due deve essere un qualcosa di unico e irripetibile. Questo, invece, è si, una piena unione dei vostri poteri ma si tratta di una connessione instabile e anche noi Ninfe siamo capaci di averla. Il vostro è un caso particolare e non sono sicura questo sia abbastanza...-

Bloom abbassò gli occhi.

-Capisco...- guardò poi la sorella, Valtor e poi di nuovo Daphne. -Ma è già qualcosa, giusto?-
La maggiore sorrise di nuovo.


-Certo, questo è già un grande traguardo. Vi consiglio di continuare ad esercitarvi in questo modo. Potrebbe sempre rivelarsi utile.-


-Si, lo faremo di certo! Giusto Valtor?- la rossa strinse i pugni e sorrise convinta, si girò poi verso lo stregone, in attesa di una risposta.


L'uomo ricambiò lo sguardo. L'azzurro degli occhi di Bloom sembrava più limpido e brillante del solito. Chiuse per un secondo gli occhi, cercando si ordinare la mente.

Sorrise all'espressione decisa della fata ed annuì.

E questo, per Bloom, era già abbastanza.




Angolo Autrice
Salve a tutti e scusate per l'enorme ritardo dell'aggiornamento.
Spero comunque che il capitolo sia di vostro gradimento. Prometto comunque che presto si tornerà all'azione!
Per ora vediamo un certo avvicinamento tra Valtor e Bloom. Una vicinanza che ritengo molto importante per continuare con i prossimi avvenimenti.
Cercherò di fare il possibile per aggiornare prima, questa volta.
A presto.
Baci.
Giada00

  
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