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Autore: CKS    14/07/2019    3 recensioni
Cherry riceve un nuovo incarico da Heart, che la porta in Giappone a conoscere le ragazze ed i ragazzi visti precedentemente in foto.
Cosa farà per metterli insieme?
[I personaggi presenti nella storia sono di più rispetto a quelli indicati nel riquadro - La storia è in fase di revisione e correzione, sia per la forma che per il contenuto; revisionati e modificati il prologo e il primo capitolo].
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Kumiko Sugimoto/Susie Spencer, Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14
Abbattere una barriera 


-Te lo sto chiedendo con le buone, Cherry. Perché diavolo non l'hai fatto?!-
-Non ho fatto cosa, scusa?-
-Yuzo e Mamoru! Perché non hai invitato anche loro al Ballo?!-
-Perché non voglio!- replicò lei in maniera infantile.
-Cherry- disse Vanessa con i pugni serrati, che però tremavano -Qual'è il tuo problema con loro?-
-Nessuno!- mentì lei.
-Nessuno un corno, sorellina!- la sfottè lei, appellandola in una maniera che detestava.
Cherry rimase zitta, e tentò di distogliere lo sguardo dalla sorella.
-Io lo so cosa ti causa problemi. E forse lo sai anche tu, ma non lo vuoi ammettere!- si fermò un attimo, per poi passeggiare nervosamente avanti ed indietro -La verità è che tu hai ancora una mentalità troppo chiusa. Lasciatelo dire, Cherry, se per alcuni aspetti ti si può reputare una principessa moderna, in altri sei ancora troppo chiusa e conservatrice-.
Cherry rimase in silenzio, soppesando le parole di Vanessa. Dovette ammettere tra sè che ogni cosa detta da lei era giusta.
-I tempi sono cambiati. Non so come tu faccia, ma per te è davvero inconcepibile che le persone dello stesso sesso si possano amare?-
-Temo di sì, viste le mie reazioni- ammise lei abbassando il capo -Tutto ciò che Heart mi ha insegnato riguarda l'eterosesssualità!-
-No, Cherry. Ora ti stai arrampicando sugli specchi-
-Non è vero!-
-Sì che lo è- sospirò Vanessa, che credeva di parlare non con sua sorella, ma con una bambina di due anni -Heart non ha mai specificato che i suoi insegnamenti riguardassero l'amore eterosessuale. Lei ha semplicemente detto che riguardavano l'amore e basta-.
Cherry s'irrigidì e serrò la mandibola. Possibile che lei avesse interpretato in modo sbagliato le parole Heart? 
Vanessa si accorse della reazione della sorella e le mise una mano sulla spalla stringendo la presa.
-Non è mai troppo tardi per cambiare. Cherry, abbatti questa barriera, abbatti questo pregiudizio. Io ti conosco bene, se ti metti in testa una cosa tu la fai ad ogni costo. E poi...-
-Cosa?-
-Temo che Yuzo la pensi come te- affermò Vanessa con tristezza.
-In che senso la pensa come me?-
-Pochi giorni prima che partissimo dal Giappone, per una fortunata coincidenza ho beccato Mamoru che baciava Yuzo negli spogliatoi-
-E allora?-
-Tuttavia Morisaki ha subito interrotto il bacio e ha detto a Mamoru che il loro amore era impossibile-
-Fammi capire: Yuzo ricambia i sentimenti di Mamoru ma è intrappolato nel rigido schema della società che non vede di buon occhio le relazioni omosessuali. Esattamente come me-
-Precisamente-
-Che casino!- borbottò Cherry sprofondando nella poltrona -Se sopravviverò a questo incarico allora potrò dire di essere pronta ad affrontare tutto-
-Mamma mia quanto sei melodrammatica!-
-Lo so. Ma questo piace a te perché ti faccio sbellicare dalle risate!-
-Infatti!- convenne Vanessa tentando di cacciare indietro la voglia di ridere. Poi tornò seria.
-Quindi includiamo anche Yuzo e Mamoru nella lista?-
-Sì. Però dobbiamo dirlo a Chiaroluna-
-E devi correggere un altro tuo errore, Cherry- 
-Eh? Ma di cosa stai parlando?-
-Ti sei dimenticata di aggiungere Genzo e Kumi. Guarda!- disse lei porgendole la copia della pergamena data alla messaggera.
-Oh, cazzo!- sbottò Cherry -Che sbadata che sono!-
-Principessa Cherry, cos'è questo turpiloquio?!- la rimproverò Madame Angèlique appena entrata nel salone -Non si addice ad una principessa!-
-Scusatemi, Madame- tossicchiò lei imbarazzata ed un po' seccata -Vi prometto che non lo dirò più-
-Le vostre promesse non sono mai state poi così rispettate, principessa. Ad ogni modo sono qua per definire i dettagli del ballo-
-Allora si accomodi!- esclamò allegramente Vanessa, e con un gesto della mano invitò la donna a sedersi.
-Cherry deve contattare Chiaroluna per correggere la lista degli invitati, quindi non può trattenersi per molto. Sarò io ad ascoltarvi per poi riferirle ciò che abbiamo deciso-.
Cherry si alzò dalla poltrona e fece un breve inchino per congedarsi dalla sorella e da Madame Angèlique.
Trasmise mentalmente una frase a Vanessa.
"Ti devo un favore, sorella!"

*

Le domande sulla natura principesca di Cherry e Vanessa erano fioccate subito dopo l'annuncio dell'imminente ballo.
Chiaroluna aveva tentato di rispondere come meglio poteva senza però svelare troppe informazioni. Quel compito sarebbe dovuto toccare alle gemelle, non a lei.
-Aspetta un attimo- Yukari si grattò il mento, pensierosa -Allora quando Cherry si riferiva al fatto di non avere amiche...-
-Era perché aveva troppi impegni e responsabilità per pensare all'amicizia- terminò Sanae per lei.
Chiaroluna annuì grave, anche se i suoi pensieri erano diversi: forse era la volta buona che Cherry e Vanessa trovassero altre amiche all'infuori di lei ed Emily.
Tutte le ragazze che aveva incontrato sembravano nutrire un sincero affetto per Cherry e Vanessa, e la stessa cosa valeva con i ragazzi. Persino Kojiro Hyuga era rimasto piacevolmente impressionato della caparbietà e forza d'animo che le due ragazze avevano continuamente dimostrato.
Se tra i ragazzi c'era o c'era stata competizione a causa del Campionato Nazionale, tra le ragazze la situazione era differente: avevano formato un gruppo ben affiatato.
L'ultima arrivata era Machiko.
Yoshiko si era accorta che la sua amica tendeva spesso ad isolarsi, e si era spesso domandata il motivo di tale reazione.
Pochi giorni prima la ragazza, tra le lacrime, le aveva confessato che temeva i paragoni con lei.
Machiko aveva paura dei giudizi che i ragazzi le avrebbero dato.
Yoshiko l'aveva rimproverata con piglio deciso, affermando che lei non doveva sentirsi inferiore a nessuno. 
Grazie all'incoraggiamento dell'amica Machiko era riuscita ad eliminare ogni paura, e una Yoshiko entusiasta l'aveva incitata a conoscere le sue amiche.
Dopo quell'incontro Machiko era entrata a far parte ufficialmente del gruppo.
In particolare si trovava bene con Kumi perché le piaceva la sua esuberanza e il suo perenne buonumore.
A dispetto di ciò che aveva pensato i ragazzi non avevano mai fatto paragoni tra lei e Yoshiko, ma ciò che l'aveva più sorpresa era di notare gli sguardi ammirati ed interessati che Ken Wakashimazu le rivolgeva, salvo per poi distogliere i contatti visivi quando si accorgeva di essere osservato da lei.
Sperò di avere una possibilità per parlargli e conoscerlo meglio al ballo.

*

-Tutto bene Genzo?-
-Ah, sei tu, Tsubasa-
-Sembri pensieroso. C'è qualcosa che non va?-
-No, cioè sì... Non lo so!- disse poggiando la fronte alle ginocchia.
-C'entra per caso Kumi?-.
Genzo sollevò la testa e tentò di non rimanere con la bocca aperta. Tsubasa l'aveva preso in contropiede.
-Dal tuo silenzio credo di aver fatto centro-
-Sì, ma come...-
-Non sono scemo, Genzo! So benissimo come la guardi quando pensi di non essere notato-.
Il SGGK ringraziò la notte per celare il rossore che gli si era dipinto sulle guance.
-Ecco, io non capisco perché mi sento così strano quando sono con lei. Di solito sono sicuro di me stesso-
-Dì pure arrogante, in certi casi!-
-Ma con lei è diverso! Ogni volta che le parlo sono costretto ad indossare una maschera. Con voi mi riesce facile a essere un megalomane, ma con lei no. Devo fingere-
-Allora credo che tu ti sia semplicemente innamorato, Genzo-
-Tu non sai cosa vuol dire essere innamorati, Tsubasa! Non l'hai mai provato!-.
Il Capitano sorrise.
-Non sai quanto ti sbagli, Wakabayashi. Io so cosa voglia dire essere innamorati perché lo sono-
-E di chi?-
-De minha Rainha-
-Cosa?!-
-Scusami!- sussurrò lui grattandosi la testa.
-Sto aspettando la risposta, Tsubasa!-
-Quella è la mia risposta!-
-Mi stai prendendo in giro, vero?-
-No-
-Io credo proprio di sì!-
-Io dico di no!-
-Tsubasa, sul serio, cosa ti è successo? Ti hanno catturato degli alieni in visita sulla Terra e ti hanno fatto il lavaggio del cervello per poi riportarti indietro?-
-Ma certo che no, scemo! Sono solo gli effetti dell'amore!-
-Lo Tsubasa di un tempo non avrebbe mai detto questa frase!-
-Ma quello di adesso sì. Si cambia, Wakabayashi, fattene una ragione!-
-In realtà una volta mi sono preso una cotta per una ragazza che entrambi conosciamo-
-Non lo sapevo. Chi era?-
-Cherry-
-Sei serio?-
-Eravamo in sesta elementare, poco prima di partire per la Germania le confessai i miei sentimenti-
-E lei?-
-Mi ha guardato dritto negli occhi e con voce sicura e battagliera mi ha detto che non avrebbe mai potuto innamorarsi di una persona sbruffona, megalomane ed egocentrica come me!-
-Cioè, tu sei stato rifiutato?-
-Sì. Ci rimasi un po' male all'epoca, ma in seguito capii che era solo una cotta passeggera-
Un colpo di tosse zittì il Portiere.
-Chiaroluna, cosa ci fai qui?- chiese Tsubasa stupito da quella visita.
-Cherry mi ha contattato per dirmi che ci sono state delle modifiche alla lista degli invitati- e tirò fuori dalla tasca della gonna un cartoncino color crema -Questo è il tuo invito, Wakabayashi-.
Lui lo prese tra le dita -Chi altri avete invitato?-
-Kumi Sugimoto, Yuzo Morisaki e Mamoru Izawa. Ora, se volete scusarmi, devo andare- disse lei congedandosi con un inchino appena accennato.
-Tsubasa, posso chiederti una cosa?-
-Dimmi pure-
-Non ti sembra che Cherry sia troppo interessata a noi?-
-In che senso?-
-Non so perché, ma mi ha dato l'impressione che lei tenga a me e Kumi. Così come Aoba e Misugi...-
-Cherry è qui in Giappone per un incarico, Genzo. Diverse sere fa ne parlammo, ma lei tagliò subito corto. È come se noi non dovessimo sapere nulla-
-Credi che questi due elementi siano collegati?-
-Potrebbe anche essere. Quando la rivedremo, dovrà darci molte spiegazioni-.

*

Yukari e Kiri andavano d'accordo come cane e gatto. La prima non faceva altro che tirare frecciatine o dire battutine acide nei confronti della seconda che, per la maggior parte delle volte chinava la testa senza sapere cosa ribattere.
Il motivo di tanta acidità nei confronti di Kiri era la vicinanza con Sanae, la sua migliore amica.
Yukari e Sanae erano amiche sin dall'infanzia, ma Kiri si era avvicinata in modo incredibile a quest'ultima, tanto che Yukari credeva di non essere più tenuta in considerazione.
Quella sera Kiri aveva incrociato la seconda Manager della Nankatsu che aveva colto la palla al balzo e le aveva detto l'ennesima cattiveria.
-Sinceramente non capisco cosa Sanae ci trovi in te. Vorrei proprio incontrare i tuoi genitori per chiedere che cos'ha di buono la loro figlia. O magari potrei chiedere direttamente a tuo fratello!-.
Kiri si piantò in mezzo al corridoio e poi si girò verso Yukari. Ma questa volta non teneva gli occhi a terra. Aveva lo sguardo fisso in quello sorpreso di Yukari, che fu colta in contropiede.
-Ascoltami bene, Nishimoto. Me ne sono sempre fregata delle tue prese in giro e delle tue cattiverie, perché ingiustificate e inutili.
Tu non ti puoi permettere di dire certe cose perché non mi conosci-
-Conosco quanto basta per giungere alle mie conclusioni-
-Adesso stammi a sentire, cara mia! Kiri Sora è gentile e tollerante, ma Queen non lo è. Non oltrepassare il limite della mia pazienza, perché ti avverto, te ne potresti pentire!-
-E chi sarebbe questa Queen? Un tua amica che ti difende a spada tratta senza sapere chi sei?-.
Yukari sentì il rumore di uno strappo. Guardò Kiri e sussultò. Ella aveva in mano una maschera oramai rovinata.
I capelli corvini, lunghi almeno fino alla parte bassa della schiena, erano leggermente scompigliati.
I veri occhi della ragazza erano rossi, e sembravano scintillare. Ma quella brillantezza era inquietante perché mossa dall'ira.
-Ecco qua, Nishimoto. Ecco chi è Queen-
-M-ma tu... Chi diavolo sei?!-.
Riuscì appena a terminare la frase che sentì un specie di puntura sul collo.
Yukari cadde tra le braccia di Daibu.
-Cosa le hai dato?- domandò Kiri al fratello.
-Era un innocuo sonnifero. Per il momento si farà una bella dormita-
-Ottimo!-
-Mi sembra inutile dirti che sei stata un incosciente. Grazie a questa trovata hai fatto saltare la tua copertura!-.
Lei fece spallucce.
-Ho detto semplicemente di chiamarmi Queen, e non Queen Ozora. Nulla è compromesso.
E poi credo di averle fatto prendere un bello spavento...-
-Sei proprio terribile!- affermò Daibu accarezzandole la guancia -Però sono abituato a queste tue trovate! Ti ricordi lo scherzo che abbiamo fatto a zio Taro con la complicità di zia Azumi?-
-Come dimenticarselo! Gli avremmo fatto perdere almeno qualche anno di vita!- rise lei ricordando il dispetto.
Non potevano certamente sapere che Sanae stava osservando la scena con il cuore in gola e con la mente confusa da mille domande.






La piccolissima parte con Madame Angèlique è una sorta di omaggio ad una mia ex professoressa di Latino che diceva sempre 'Cos'è questo turpiloquio?!' ad alcuni miei compagni che ogni tanto dicevano parolacce in sua presenza.
In questa fanfic Genzo sarà Tsubasa e Tsubasa sarà Genzo (o quasi).
La mia interpretazione sul Portiere è basata da una domanda che mi sono posta sul personaggio, ovvero 'Perché lui così tanto bello, ricco e famoso non ha una ragazza?'.
E la mia risposta è che lui non ha ancora trovato colei che lo farà innamorare.
Di conseguenza ho pensato alla reazione che potrebbe avere se per caso riuscisse ad incontrarla, ed è ciò che accade in questo capitolo.
Tsubasa invece ho deciso di farlo più sveglio, e, al contrario di ciò che ho letto in diverse fanfic, è lui a consigliare Genzo per quanto riguarda l'amore, in quanto penso che sia più esperto del Portiere.
Un ringraziamento speciale a Fafanella, Ania83e, cerason, anna1976 e kiaraethel per aver recensito. Mi fa sempre molto piacere confrontare il mio punto di vista con quello altrui.
E ringrazio ancora chi segue la mia storia, dedicandovi del tempo.
CKS

   
 
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