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Autore: Gloria Lovely    14/07/2019    1 recensioni
A combattere a fianco delle guerriere Sailor sarà una squadra proveniente dalla galassia Andromeda, custodi di gemme dai poteri speciali e leggendari. Ogni nemico è in cerca di vendetta, con un unico obiettivo: impadronirsi del Cristallo d'Argento e distruggere la Via Lattea e la sua alleata.
Riusciranno le Sailor Senshi, grazie all'aiuto di Sailor Y e la sua squadra, a sconfiggere il male e liberare i loro pianeti dalla distruzione?
Suddivisa in tre atti: 'The Other Galaxy', 'Verbo Cordis' e 'Daemonium Ribellium'.
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«Questa storia era nata col nome di "Fragile Guerriera", ora divenuta una saga vera e propria.»
Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2017
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Inner Senshi, Nuovo personaggio, Outer Senshi | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la fine, Più serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pretty Guardian Sailor Andromeda | Saga'
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Capitolo trentaquattro

• Minacce eliminate! •





Victoria's POV




Qualcosa dentro di me non va bene, mi allontano dalle altre ragazze senza farmi notare. Perché tutto va storto? Perché il mio cuore batte ancora forte?
Tutto questo era accaduto prima della nostra rinascita, prima che il nostro vecchio amore rovinasse ogni cosa meravigliosa della nostra galassia. Staremmo potute tornare ad essere quelle che eravamo, ma lei ha bruciato le carte. Non m'importa più niente di lei, del passato e della sua seconda identità: voglio dimenticarla.
Mentre cammino, le mie dita sfiorano la testa; vorrei poter usare il potere cancella-memoria, ma non ci riesco. Troppo dolore, troppa sofferenza. Non posso continuare a vivere in questo modo, potrei addirittura uccidermi.

Trovo in lontananza una piccola capanna di legno, entro dentro senza pensarci due volte chiudendo la porta dietro di me appoggiandomici con la schiena. La capanna è buia, ci sono solo attrezzi da giardino, diserbanti e annaffiatoi. Esalo un respiro profondo prima di far scendere le lacrime dagli occhi. Perché piango? Il nostro vecchio legame non esiste più.
«Victoria...»
La sua voce... il modo in cui sta sussurrando il mio nome... Madre, quanto ti detesto!
«Lo so che sei li dentro... per favore, esci da lì e parliamone.»
Mi porto una mano alla bocca e non dico nulla.
La porta che ci divide non riuscirà a fare da scudo alle sue parole, sento il suo respiro irregolare dall'altra parte. Rimango appoggiata sul legno sporco della porta, gli occhi lucidi di lacrime e il cuore ancora dolorante. E poi, come diamine ha fatto a trovarmi?
«Ti prego, dimmi qualcosa.»
Non rispondo.
«Lo so che ti ho ferita e mi odio per questo», ammette «ma perché non vuoi darmi un'altra possibilità?»
La sento piangere, come se le sue parole fossero state accoltellate dalla paura e dal terrore. La paura di perdere colei che, inizialmente, credeva fosse più che un'amica. Ha sbagliato, ma ho sbagliato anch'io. Non mi sarei mai dovuta innamorare di lei, né prima né ora.
«Mi manchi tanto...» la sua voce incrinata mi sconvolge totalmente. Lascio scivolare la schiena sul legno e mi ritrovo seduta con le ginocchia in gola a piangere come una lattante. Sono state quelle maledette parole a rendermi vulnerabile: "sei patetica".
È come un'eco, si ripete fino a svanire completamente e non farsi più risentire. Decido di rialzarmi asciugandomi le lacrime e espirando ed inspirando profondamente, apro di poco la porta e mi sporgo leggermente.
«Dammi una prova certa che le tue siano parole sincere», mormoro «perché faccio fatica a crederti.»
Anche senza la sua spilla è ugualmente graziosa, ma non riesco a smettere di piangere pensando a ciò che mi ha fatto. Se sono depressa è solo per colpa sua.
«Le lacrime bastano?»
«No.»
«Neanche il fatto che ti ho seguita fino a qui?»
"Forse."
Non rispondo.
«Cielo, Vicky, possibile che sei così tonta?»
Mi viene un tic nervoso. La odio quando mi dice queste parole.
«Ha parlato il genio della settimana» rispondo leggermente irritata.
«Okay, smettiamola un attimo» alza le mani in segno di resa «voglio solo chiederti scusa per...»
«Non basta, Gwen» la interrompono «queste scuse non sono sufficienti per avere il mio perdono, né tantomeno quelle che dirai dopo.»
Per qualche strana ragione sono uscita dalla casetta di legno, la porta chiusa dietro di me e il suo viso a pochi centimetri dal mio. Sento il suo respiro, è più irregolare di prima. Perché mi sento avvolta da un senso di colpa così grande?
I suoi occhi sono lucidi, come vedere un angelo con le ali insanguinate strappategliele in una battaglia sanguinosa. Non sembra lei, questa sua espressione addolorata mi stupisce.
Mi ritrovo ad accarezzarle il viso senza una ragione. Ora il suo sguardo sembra proiettare rancore. Se è davvero pentita di ciò che ha fatto, allora, perché non lo ammette? Non è una ragazza sincera, ecco perché.
Gli angeli non possono mentire e se lo fai, vedrai solo la Fiamma dell'Inferno.

«Ammetti che sei in colpa e che, in realtà, non mi odi» sorriso maliziosa, poi Gwen mi respinge come fa di solito: una spinta ed io che sbatto contro la prima cosa che ho dietro le spalle.
«Perché non te ne vai a quel paese?» sbotta ed io scoppio a ridere.
«Quante volte mi avrai mandata laggiù?» le chiedo con tono ironico e lei subito si ferma girandosi verso di me. «Cinque volte, direi.»
«Scema» conclude allontanandosi da me. Mi sfugge un dolce sorriso.
Sei donna fuori, ma ancora bambina dentro.

Faccio poi il suo nome e la ragazza si volta verso di me. «Riprenditi la gemma.»




Haiyuki's POV



Mi guardo intorno. L'edera velenosa è ancora sotto ai miei piedi, fortunatamente la gomma sotto i miei stivali impedisce al veleno di uccidermi. Poison Lily è ancora lì, i due grandi asticelli anche. Come diamine la sconfiggeremo?
«Sono così carine queste piante, dovrebbero andare al circo e stupire tutti gli esseri umani» dice la maga oscura vantandosi di se stessa e dei suoi stupidi asticelli indemoniati.
«Dovrebbero andare allo zoo, invece, altro che al circo» ribatte Haruka sottovoce.
«Ti ho sentita, Uranus.»
«Ops» si tappa la bocca imbarazzata.
Michiru scuote lentamente la testa per dire "sei proprio un idiota", e non posso darle torto.
«Sarai tu a finire in uno zoo», la minaccia disegnando due piccoli cerchi con due dita. «Dark Evil Beast, azione!»
Un raggio d'azione oscuro si dirige verso Haruka, che schiva di colpo facendo trasformare una seconda nuvola in uno pterodattilo di vapore acqueo. Ora sono due!
«Mi hai mancata, schiappa!» le fa la linguaccia ridendo.
«Mi dispiace deluderti, ma non era diretto a te» sorride malvagia la strega. «Pterodattili, attaccate!»
La nuvola nera a forma di uccello preistorico le vola incontro per azzannarla, ma la figlia del vento riesce a saltare e ad evitare il suo micidiale morso. La scena si ripete altre due volte, Poison Lily sembra irritata al vederla saltare per ben tre volte di fila.
«Stupida guerriera di Urano, io ti polverizzo!»
La strega uccide gli asticelli con le frecce velenose, fa scomparire i pterodattili di nuvole e i suoi occhi diventano rosso fuoco, adesso sarà lei a combattere contro di noi. Finalmente posso usare il mio cuore di zaffiro senza essere interrotta da stupide piante ingigantite e con problemi intestinali, a quanto pare (da come ruggivano, probabilmente avevano qualche problema allo stomaco).
«Exalepsia!» la Spada della Lealtà di Vicky lancia un potente attacco contro Poison Lily, ma riesce a schivarlo e, al posto suo, sparisce un albero di mele succose. Non appena vedo il raggio d'azione, mi giro verso le due ragazze e lancio l'acquamarina a Gwen e, subito dopo, ritorna con il suo vestito verde acqua e d'argento.
"Sailor Minus e Sailor Divide sono tornate giusto in tempo!" penso tra me e me.
«Nooooo, perché proprio l'albero di mele?» piagnucola Sailor Moon.
«Mamma te lo ricomprerà, Odango» risponde Sailor Vampire giocosa prendendola un po' in giro, e la biondina lo aveva già capito.

Il vestito della strega diventa più lungo, la gonna oscilla incessantemente circondando le sue gambe bianche e ossute, le sue labbra erano sporche di un liquido verdastro. Adesso mi fa paura.
«Okay, indietreggiamo piano piano...»
«Ferma dove sei» Vicky blocca la sua nemesi afferrandole il braccio e stringendoglielo senza farle male «vuoi mollare proprio adesso?»
«Perché?»
«Perché ora il gioco si fa interessante» dopo un sorrisetto malvagio, grida il mio nome e quello di Chibiusa. Che abbia un piano in mente?
«Usate il vostro scettro e cercate di indebolirla, io e Haruka uniremo i nostri poteri con quelli di tutte le altre.»
«Sei sicura che funzionerà?» domanda la guerriera della luna un po' diffidente.
«Questa è solo la prima fase, Sailor Moon, il bello deve ancora venire!»
È davanti a noi, io e Chibi Moon dobbiamo entrare in azione e distrarla, ma non sarà facile. La sua forza ha superato i duemila, ormai è incontrollabile.
«Vieni subito qui!» afferro il polso di Chibiusa, ha indietreggiato di tre passi esatti.
«Ho paura» piagnucola.
"Buon cielo, sei proprio identica a tua madre!"
«Anch'io ho paura, ma non possiamo tirarci indietro» dico.
«Sagitta Venenum!» non ci da il tempo di preparare la nostra mossa che lancia una scia di freccia viola.
«Sixty-Nine Cyrcle!» proteggo Chibi Moon disegnando uno scudo, le frecce vengono disintegrate al primo colpo. Non appena il nemico viene distratto dalla luce violacea di Chibiusa, colgo l'occasione per teletrasportarmi dietro la strega.
«Dov'è andata quella piccola sguattera azzurra?»
Mi avvicino di soppiatto dietro le sue spalle e le sferro un forte calcio nella nuca, improvvisamente sparisce gemendo dal dolore.
«Haiyu Y, è dietro di te!»
Mi guardo alle spalle ma non vedo altro che alberi, finché una freccia viola non mi colpisce alla gamba.
«Eclipsim!»
Lo scettro di Chibi Moon lancia un forte attacco contro Poison Lily, la colpisce in pieno e cade a terra perdendo solo un decimo delle sue forze. Haruka e Vicky si preparano a lanciare la loro mossa più potente, lo stesso anche Michiru e Jackie.
Non appena le quattro sfere di energia si uniscono, qualcosa le blocca e le distrugge: Poison Lily ha usato un fortissimo Deviantum contro di loro. Ridacchia malvagia alzandosi da terra.
«Quattro sfere di energia non sono in grado di sconfiggermi», ghigna sotto i baffi «ma le mie frecce uccideranno tutte voi!»
Dopo aver gridato un secondo Sagitta Venenum, le ragazze riescono ad evitare la scia violacea di frecce velenose. Vicky e Haruka si preparano ad attaccare.
«Sei pronta?»
«Sì.»
La strega sembra essere tornata al massimo delle sue energie ma tuttavia, il World Shaking e il Sonic Wave delle due guerriere Sailor riescono a indebolirla. Non basta, serve di più. Makoto e Gwen si alleano per unire i loro poteri: il Dividum Extremis e il Supreme Thunder. Una combinata eccellente, mi dico.
Non appena l'attacco di Sailor Divide si prepara, i suoi capelli si sciolgono e cadono lungo la schiena, per poi alzarsi in cielo come la guerriera stessa. Il vento la travolge, le sue sfere gemmate s'illuminano, i fulmini si fondono con la gemma e colpiscono la strega. Entrambi i loro poteri riescono ad indebolirla e farla cadere in ginocchio senza fiato. È l'occasione giusta per eliminarla definitivamente.

«Sailor Moon, Sailor Y, ora!»

Usagi e Lisa - quest'ultima è apparsa insieme a Sailor Vampire, ma è rimasta nascosta dietro il cespuglio perché aveva paura della strega - alzano il loro talismano galattico e, pronunciando la loro formula magica, si trasformano nelle Sailor Galaxy vestendo i colori della propria galassia.
La via Lattea è colorata di viola e blu scuro, mentre Andromeda si colora di un azzurro chiaro. Entrambe alzano il proprio Galactic Stick evocando il potere della loro stella suprema (per la Via Lattea è il Sole, per Andromeda è il Crysalium).

«Potere Supremo del Sole, donami la tua energia e diffondi il tuo grande potere!»
«Potere Supremo del Crysalium, unisci il potere di tutte le stelle e donami la tua forza!»

I due scettri si sfiorano, il potere diventa più forte, la luce sempre più accecante. La forza delle due galassie è immensa, quasi indescrivibile. Non ricordavo avesse una forza così maestosa.

«Galactic Starlight!»

Le due guerriere evocano un potentissimo raggio d'azione unito da un secondo potere: quello dei loro pianeti protettori (nel caso di Usagi, il satellite del pianeta Terra).
I due poteri combinati riescono a penetrare nel corpo di Poison Lily trasformandolo poi in una bomba pronta a far saltare in aria l'intera serra. Vicky la osserva e non perde tempo ad avvertirci del pericolo.
«Correte, sta per esplodere!»
Tutte noi ci avviamo verso la porta della serra, la buttiamo giù senza pensarci due volte, continuiamo a correre e una gigantesca esplosione distrugge la serra dietro di noi. La forza di quel potere è immensa, ci ritroviamo tutte a terra a pancia in giù e una forte raffica di vento che ci investe.
La serra è saltata in aria assieme a tutte le piante al suo interno, la pioggia acida è diventata solo un falso allarme, i vestiti di Usagi e Lisa tornano normali e gli scettri svaniscono insieme al talismano galattico. Ora è tutto finito; o quasi.
«State bene, ragazze?»
Siamo tutte sporche di fango e leggermente ferite, ma quello che conta è che siamo ancora vive. Poco per volta, le ragazze si rialzano e osservano quello che resta della serra: un cratere.
«Avrei dovuto portarmi un paio di occhiali da sole e uno stereo, sarebbe stato più figo» commenta Haruka con un sorriso stupido.
"Figo? Che parola è mai questa?"
«Tu guardi troppi film d'azione, bella» risponde Vicky.
«Non posso neanche immaginare? Uffa!»
«Avrai un'altra occasione per farlo» sorride Michiru abbracciandola con amore.
Vicky le osserva con invidia, realizzo che è ancora scossa dal rifiuto di Gwen. Ricordo che, in passato, Mahori e Riûka avevano unito le loro gemme nonostante fosse proibito il contatto fisico tra una gemma sacra e una gemma demoniaca. Ma quello è solo un ricordo sbiadito, ora che sono rinate sotto un'altra luce quel sentimento sembra non esistere più. Sono più che sicura che il loro odio reciproco svanirà, forse resteranno solo amiche. Non ne sono convinta, ma basta sperare.
Se Theira ha affermato che Sailor Divide e Sailor Minus sono destinate a cambiare le sorti dell'universo, allora dovrò fare in modo che smettano di odiarsi.
Gli angeli non devono odiare né i mortali né gli immortali, né la natura né il loro Creatore.
Gli angeli non devono mai rinnegare la loro natura, la loro fede, il loro amore, i loro pensieri e le proprie parole.

Se ci sarà Chibiusa al mio fianco, mi basteranno poche semplici mosse per porre fine alla loro piccola guerra.




Victoria's POV



Le invidio da morire. Se ripenso a quel pomeriggio con Regiela, il cuore comincia a battere così forte al punto di non controllare più i battiti. Jackie mi stringe dolcemente la mano con un sorriso, io ricambio con poca gioia. Lei sa la ragione della mia infelicità anzi, ormai lo sanno tutti.
Il mio sguardo incrocia di nuovo quello di Sailor Vampire, lei mi sorride dolcemente ed io arrossisco. Perché dovrei mostrarmi così sensibile agli occhi degli altri?
Somiglia così tanto a lei, quanto mi piacerebbe sapere chi è veramente. Si allontana di qualche passo senza farsi notare dalle altre ragazze, finché...
«Aspetta!» non esclamo attirando la sua attenzione, mi osserva nuovamente con un sorriso. «Chi sei davvero?»
«Se te lo dicessi ora non sarebbe una sorpresa, mia piccola androide» e detto ciò si arrampica sugli alberi davanti a noi e svanisce. Anch'io vorrei sapere chi si nasconde dietro Sailor Vampire, ma ho paura che non sia davvero una nostra alleata.






Centro della Terra, due ore dopo la battaglia  



«Anche lei ha fallito», strinse due pugni la principessa oscura «quelle guerriere Sailor sono davvero forti.»
«Vostra Malvagità, siamo quasi al completo delle energie.»
Presa dalla rabbia gettò il suo bastone di ciliegio a terra facendo spaventare il suo servitore.
«Ahhh, non m'interessa! Le gemme sacre si sono riunite e adesso è tornata in vita la prima Sailor Purity.»
«Non è ancora detta l'ultima parola.»
La principessa girò il collo curiosa verso la sua serva che, non appena si espose sotto le fioche luci delle candele, sorrise malvagia.
«Cosa ci fai qui, Death Eye?»
«Lasciate che sia io ad eliminare quelle guastafeste» disse «visto che la natura ha fallito, sarà una loro creazione ad avere la meglio.»
Madness sorrise. Un androide demoniaco come nemico era davvero una trovata geniale, così decise di soddisfare la sua richiesta e le donò il potente Scettro Cartesiano.
«Questo potere ti permetterà di disegnare in cielo qualsiasi linea: secanti, tangenti... quelle che vorrai» spiegò la principessa oscura «ma sappi una cosa: non sei l'unica androide sulla terra.»
Il suo specchio demoniaco proiettava le immagini di due ragazze: una bionda e una castana, entrambe avevano un ciuffo colorato che le rappresentava come guerriere di Andromeda. Erano Dhromia e Mahori reincarnate in due ragazze mortali, ma dentro erano fatte di metallo. Due androidi nate da un esperimento durato più di mille anni. Death Eye era furibonda.
«Credevo di essere l'unica!» sbottò.
«Non lo sei, purtroppo, ma ti darò il permesso di ucciderle prima di tutte le altre guastafeste.»
«Me ne occuperò io, mia principessa» disse il robot con gli occhi che brillavano di vendetta «getterò la Terra nel buio totale ed annienterò le Sailor Andromeda.»
«Le prime a morire saranno proprio le due sorelle robot.»
Tutte e due, la strega e la principessa, risero malvagiamente, mentre lo specchio demoniaco circondava la coppia di sorelle di tenebre.















   
 
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