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Autore: Botti    15/07/2019    2 recensioni
Perché ho ancora
La tua lingua incastrata fra i miei denti
Sì, ho ancora la tua lingua incastrata qui fra i denti miei
-Fast animals and slow kids-
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Crowley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si erano chiusi la porta alle spalle. Ridevano e forse avevano entrambi bevuto troppo ma quella era stata una giornata lunga: non è cosa da tutti i giorni scampare all’apocalisse! Crowley si era disteso su divano, le gambe allungate davanti a sé e si stava stiracchiando. Bello. Solo a questo riusciva a pensare Azraphale in quel momento e forse era il vino e forse la stanchezza ma non potè fare a meno di avvicinarsi e inginocchiarsi davanti a lui. Questi in tutta risposta aprì le gambe per poter guardare meglio in faccia al suo angelo perché se c’era una cosa di cui era assolutamente certo in quel momento era che quello era il suo angelo. Fu preso alla sprovvista quando Aziraphale si alzò da terra continuando a fissarlo dritto negli occhi ma solo per salirgli in grembo e passargli un dito sulle labbra.

“A…Angelo che stai facendo” disse con un mezzo sorriso sulle labbra.

L’ altro per tutta risposta prese suo viso tra le mani e posò dolcemente le labbra sulle sue.

Molto meglio di qualsiasi vino avesse mai assaggiato.

Si staccarono per guardarsi negli occhi e Crowley notò che Aziraphale stava combattendo una guerra interna tra la sua coscienza fin troppo bacchettona e la voglia di riprendere a baciarlo con maggiore foga.

Crowley pensò da quanto tempo aspettavano quel momento entrambi e si chiese quando avesse cominciato ad amarlo: 6000 anni fa quando per la prima volta gli aveva sorriso o poco alla volta? Non gli importava sapeva solo che in quel momento lo amava e l’unica cosa che gli importava sapere ora era che anche l’angelo lo amava e che lui era lì sopra di lui senza sapere dove mettere le mani e da dove cominciare.

“Angelo non siamo obbligati, tu non sei obbligato a fare niente che ti possa compromettere. Possiamo ancora fermarci, puoi ancora evitare di subire l’ira di Gabriele o del Grande Capo” l’ultima frase l’aveva detta sotto voce perché sapeva quali sarebbero state le conseguenze: la caduta.

Aziraphale in tutta risposta l’aveva guardato negli occhi e questa volta lo sguardo era sicuro, sicuro di ciò che voleva

“Caro io voglio te e non mi interessano le conseguenze. Dio è amore e capirà il nostro e Gabriele può andare a quel paese” aveva risposto con un sorriso e gli aveva passato una mano in mezzo ai folti capelli rossi.

Crowley gli aveva messo le mani sui fianchi e quando Aziraphale aveva iniziato a strusciarsi su di lui si era reso conto che erano ancora vestiti e che ormai i pantaloni stavano troppo stretti ad entrambi.

Aziraphale aveva ripreso a baciarlo e questa volta ci stava mettendo tutto il suo impegno.

Non deve aver mai baciato nessuno pensò Crowley all’improvviso e con un po' di senso di colpa per star facendo fare all’altro tutto il lavoro. Decise di prendere in mano la situazione e ribaltò di colpo le posizioni . Guardò Aziraphale disteso sotto di lui che con gli occhi lo stava ringraziando di aver preso lui il comando e iniziò a spogliarlo lentamente lasciando un bacio su ogni lembo di pelle scoperta. Rimasti nudi entrambi si fermò, avevano entrambi il fiatone e il cuore che batteva all’impazzata. L’angelo aveva gli occhi lucidi e le pupille dilatate.

“Crowley, io..io..” le guance paonazze.

“Lo so angelo”

“no, no io te lo voglio dire: tu sei il primo, il solo”

Crowley fece fatica a trattenere le lacrime per l’amore, le emozioni e la paura che se Aziraphale fosse caduto la colpa sarebbe stata solamente sua.

“Sei sicuro?”

“Non osare fermarti”

Crowley gli aveva infilato la lingua in bocca iniziandolo a masturbare con la mano, era poi sceso a baciargli la giugulare e il ventre per poi affondare il viso nel suo inguine inspirando a fondo il suo profumo. Aveva sollevato lo sguardo verso l’angelo per ricevere un’ultima conferma e Aziraphale in risposta gli aveva afferrato i capelli. Voleva sentire il suo sapore assaggiandolo poco alla volta quindi dapprima gli aveva leccato tutta la lunghezza per poi prenderlo in bocca.

Aziraphale aveva sussultato e non era stato in grado di tenere fermo il bacino a quel contatto.

“C..crowley” la sua voce era rotta dal piacere “Crowley aspetta”. Questi si era fermato di colpo terrorizzato che ora lo respingesse essendosi reso contro della situazione ma sollevano lo sguardo aveva visto che Aziraphale era tutto fuorché intenzionato a fermarlo.

“Crowley non voglio venire così. Ti voglio” lo sguardo fisso al soffitto per l’imbarazzo.

Crowley in tutta risposta sorridendogli e posandogli un lieve bacio sul ventre pensò che forse 6000 anni non sono abbastanza per conoscere una persona.

 

  
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