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Autore: sissy05    16/07/2019    1 recensioni
Una sera come tante il famoso eroe parigino si aggireva tra i tetti della città quando i suoi ricordi lo portarono vicino casa di Marinette.
Dopo aver notato la luce accesa, decide di avvicinarsi ad una delle finestre della sua stanza e guardando al suo interno fa una scoperta sconvolgente.
Se siete curiosi di sapere cosa ha visto chat seguite la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte dopo essere rientrato mi misi subito al letto sereno e felice come non lo ero mai stato. Non appena chiuso gli occhi la stanchezza e la tensione, che avevo accumulato per tutta la giornata si erano fatte sentire facendomi sprofondare immediatamente nel sonno più profondo; Inutile dire che la protagonista dei miei sogni era proprio lei, la mia bellissima principessa.

La mattina seguente, al risveglio, mi sembrò che tutto attorno a me risplendesse di luce propria, ogni singolo oggetto appariva in maniera diversa come se fossi ancora in un sogno. Ero felice e nonostante la mia giornata appena iniziata sarebbe stata più faticosa e frenetica delle altre, visto che i miei impegni dovevano concentrarsi tutti solo di mattina, ero pieno di energie!

Ora che tutto era chiarito e noi due eravamo finalmente insieme come una vera coppia, non vedevo l'ora di passare più tempo possibile con lei sia come Chat Noir che come Adrien.

Come promesso da mio padre avrei avuto tutto il pomeriggio libero per vedere i miei amici, quindi dovevo solo aspettare qualche ora per rivederla e trovare una scusa plausibile per spiegare a Nino e Alya il nostro improvviso avvicinamento. L'appuntamento era davanti scuola alle cinque per poi decidere tutti insieme il da farsi, non dovevo fare altro che uscire subito dopo pranzo e andare da Marinette.

Appena finito, corsi nella mia camera e senza esitare un secondo appena la porta si chiuse alle mie spalle mi trasformai, nel correre saltando da un tetto all'altro l'unico pensiero che attraversava la mia mente era che non vedevo l'ora di vederla, di stringerla tra le mie braccia e non lasciarla più andare, più pensavo a queste cose e più sentivo il cuore accelerare e senza rendermene conto stavo correndo a perdifiato tra i tetti della città.

Arrivato a casa di Marinette atterrai il più silenziosamente possibile sul balconcino e mi avvicinai alla botola per farmi aprire provando a bussare.

" Marinette, Marinette sono io aprimi."

Dopo aver provato a chiamarla varie volte, un po' abbattuto per la mancata risposta, stavo per andarmene quando mi accorsi che la botola era leggermente aperta  e senza esitare un secondo entrai, atterrai sul letto e mi trasformai vedendo Plagg uscire dall'anello e chiedermi del formaggio. Dopo aver saziato il mio insaziabile kwami mi guardai intorno cercandola con lo sguardo.

" Mari, Hei Mari ci sei?"

Mentre continuavo a chiamarla iniziai a scendere le scale del soppalco e in un attimo il mio sguardo si concentrò sulla chaise longue, la mia principessa era proprio lì che dormiva serenamente.

Sembrava proprio un angelo, mi avvicinai in silenzio per non svegliarla, sembrava così stanca forse questa notte non aveva dormito molto.

Mi inginocchiai vicino a lei per poter guardare meglio il suo voluto addormentato, e appoggiando le braccia incrociate sul bordo della chaise longue continuai a guardarla. Era talmente bella che istintivamente la mia mano si mosse verso di lei, con delicatezza accarezzai la sua guancia morbida e con il pollice mi ritrovai a percorrere il perimetro delle sue labbra rosate così invitanti che chiamavano le mie.

A causa delle mie attenzioni Marionette iniziò a muoversi leggermente e qualche istante dopo i suoi bellissimi occhi azzurri si aprirono lentamente, ancora stordita e addormentata non si accorse subito della mia presenza ma qualche istante dopo sgranò gli occhi e arrossì vistosamente.

"A-A-Adrien"

Ricordandomi di avere ancora la mano poggiata sul suo volto decisi di stuzzicarla un po' facendo affiorare ancora una volta Chat noir.

Iniziai ad accarezzarle le labbra con il pollice mentre, tenendo il mio volto ancora appoggiato sul braccio, affilai il mio sguardo e sulla mia bocca si aprì un sorriso seducente che avrebbe fatto arrossire qualsiasi ragazza, in fine le sussurrai con voce suadente.

"Buongiorno principessa"

Sgranò ancor di più gli occhi e iniziò a diventare dello stesso colore della sua tuta quando diventa la mia bellissima lady. Andando in iperventilazione, considerando che forse avevo esagerato, decisi di mettere fine al mio gioco ma non prima di averle dato il colpo di grazia.

Mi mossi velocemente verso di lei rubandogli un casto bacio sulle labbra, mi spostai di poco per avvicinarmi al suo orecchio per sussurrarle.

"Mi sei mancata Mari, non immagini nemmeno quanto."

Soddisfatto mi ritrassi del tutto guardandola boccheggiare confusa. Ancora una volta mi ritrovai a pensare a quanto fosse bella e allo stesso tempo buffa, e senza potermi trattenere oltre iniziai a ridere sommessamente.

Riacquistó un po' di autocontrollo e velocemente si alzò dalla chaise longue.

" C-Cosa ci fai qui A-Adrien"

Le sue guance ancora rosse e il suo sguardo insicuro che non osava incontrare il mio, mi affascinarono ancora una volta.

" Pensavo avessimo superato la ' fase balbettii ' dopo ieri sera."

" Non è così facile, soprattutto se la prima cosa che vedo appena sveglia sono i tuoi occhi e il tuo bellissimo sorriso…No!!! cioè non volevo dire quello, non che i tuoi occhi o il tuo sorriso non siano belli ma ecco io volevo...oddio uccidetemi sto parlando di nuovo a vanvera."

Vederla così fece nascere in me una risata cristallina e sincera che arrivava dritta dal cuore. La vidi guardarmi imbarazzata cercando di tenere lo sguardo basso, allora io, senza esitazione, iniziai ad avvicinarmi di nuovo a lei.

"Mi dispiace Mari ma non ho resistito quando ti ho vista lì addormentata non ho potuto evitarlo, eri così bella..."

Con un ultimo passo le fui di fronte e con dolcezza le cinsi la vita con un braccio sorridendole.

" inoltre sapere che ora tu sei mia mi ha fatto letteralmente perdere la testa."

Mi persi nei suoi occhi che mi guardavano emozionati.

" Mari posso baciarti?"

" Non mi sembra che tu abbia chiesto il permesso prima.. "

" Sì è vero ma in quel momento era l'influsso di Chat noir, a guidarmi ora invece è Adrien a chiedertelo."

" Mi sa tanto di scusa ma per questa volta farò finta di niente e ignorerò il fatto che un certo gatto si è di nuovo intrufolato nella mia stanza senza permesso."

Eccola la mia Lady, forte e coraggiosa sempre pronta a rispondere con le rime quando viene provocata.

" Se non si fosse capito ti sto dando il permesso di baciarmi Chaton"

Sorrisi divertito e senza aspettare un secondo in più la baciai, un bacio tenero ma profondo come i sentimenti che provavamo l'uno per l'altro.

Mi allontanai di poco guardandola in silenzio, felice di poterla stringere finalmente tra le mie braccia.

"Adrien che ci fai qui?"

"Semplicemente volevo vederti e non volevo aspettare oltre perciò sono venuto subito da te. Inoltre sono qui anche per decidere con te cosa dire ad Alya e Nino sul nostro improvviso avvicinamento."

Mi guardò sorpresa prima di sgranare gli occhi.

" Non possiamo dire loro la verità, le nostre identità devo rimanere segrete"

"Ho sentito così tante volte questa frase da arrivare a odiarla ma questa volta devo darti ragione, dobbiamo inventarci qualcosa perché io non ho intenzione di fingere che tu sia per me una semplice amica, ora che sei la mia ragazza ho intenzione di comportarmi come tuo ragazzo indipendente da dove ci troviamo o con chi siamo."

Arrossì ancora guardandomi sorpresa.

"C'è forse qualcosa che non va Mari?"

" N-no ecco... è solo che mi hai sorpresa tutto qui."

" Ti sorprende il fatto che voglia urlare al mondo che sei la mia fidanzata? "

"S-si….. è solo che mi sembra ancora tutto un sogno, fino a ieri mattina ero convinta che Adrien non mi avrebbe mai notata e che Chat noir era solo il mio partner, la persona con cui ogni giorno salvo Parigi e con cui mi confido quando sono Marinette. Ora invece so che Adrien è Chat noir e che incredibilmente ricambia i miei sentimenti e mi ama sia come Marinette che come Ladybug. È tutto così strano e allo stesso tempo bellissimo, che non riesco ancora a crederci."

" Sarà meglio per te che lo realizzi presto perché io non voglio più perdere nemmeno un secondo, penso di essere stato già abbastanza stupido e di aver perso già troppo tempo, per questo apri gli occhi principessa perché non è un sogno e io solo qui e ti amo veramente."

Le presi la mano e la intrecciai con la mia mentre con quella libera le accarezzai il volto.

" Vorrei baciarti di nuovo ma so che se lo facessi ora non riuscirei più a staccarmi e così finiremo con il baciarci per tutto il tempo senza aver trovato una soluzione al problema."

le indicai con un cenno della testa la chaise longue.

"Perciò propongo di sederci e di parlare, anche se sarà parecchio difficile concentrarsi."

Ci dirigemmo entrambi verso il divanetto a pochi passi da noi per poi prendere posto uno accanto all'altro. La guardai sorridendo riflettendo sul fatto che anche se ero stato io a proporre di sederci in quella posizione per parlare, tutta quella distanza non mi andava giù perciò agendo d'istinto la afferrai per la vita e la trascinai tra le mie braccia facendola sedere sulle mie gambe.

" A-A-Adrien cosa stai f-facendo non sei stato t-tu a dire di sederci p-per parlare?"

" Sì è vero ma mi sono accorto che possiamo parlare anche così, no?"

Mi guardò esterrefatta, a bocca aperta.

" L'influenza di Chat noir è più forte di quello che credevo"

" Non ti piace la cosa?"

"No non mi da fastidio è solo che sei così diverso che finirò con l'arrossire e balbettare senza sosta ogni volta che mi starai vicino."

Risi di gusto appoggiando la fronte alla sua.

" Va bene così perché io adoro vederti arrossire e balbettare a causa mia."

"Sei veramente cattivo, non provocarmi."

Mi avvicinai al suo volto in direzione delle sue labbra, in risposta, lei chiuse velocemente gli occhi aspettando il mio bacio che non arrivò, rimasi a pochi centimetri da lei sorridendo divertito nel guardare il suo volto in attesa delle mie labbra. Dopo qualche istante non percependo alcun contatto riaprì gli occhi arrossendo di colpo capí di essere stata presa in giro.

"Mi spiace ma non posso perché ho scoperto di amare stuzzicarti quindi preparati INSETTINA."

Con un gesto veloce che non le diede possibilità di realizzarlo la baciai continuando a guardarla negli occhi che sorpresi mi fissavano increduli. Appena mi allontanai gli sorrisi divertito, solo lei riusciva a far emergere questo lato di me.

" Mostro."

Gonfiò le guance  mettendo su un'espressione infastidita così tenera e infantile che non potei non ridere di cuore.  Come avrei fatto a resistere se tutto quello che faceva era così adorabile, me lo chiedo.

Le ore successive passarono velocemente in quella posizione discutendo sulla storia da raccontare ai nostri amici, con qualche interruzionei di tanto in tanto causata da piccoli baci rubati o parole troppo dolci che facevano tingere di rosso le gote della mia principessa. Dopo un'intensa discussione eravamo riusciti a mettere su una storia credibile, almeno per noi, da raccontare ad Alya e Nino e guardando l'orologio ci accorgemmo che mancavano poco meno di venti minuti alle cinque e che io dovevo tornare immediatamente a casa per farmi riaccompagnare in macchina altrimenti sarebbe stato alquanto difficile spiegare come avevo fatto ad uscire senza che nessuno se ne fosse accorto.

" Mari io devo andare, sicuramente Nathalie verrà presto a cercarmi in camera mia e sarà meglio che mi faccia trovare lì."

Mi guardai attorno cercando Plagg trovandolo seduto a chiacchierare sulla scrivania con il kawami di Marinette. Ora pensandoci non avevo ancora conosciuto il kawami della coccinella e lei non aveva conosciuto il mio, Marinette intuendo il mio pensiero mi precedette scendendo dalle mie gambe e avvicinandosi alla scrivania e attirando l'attenzione dei due esserini.

"Adrien ti presento Tikki lei è il mio kawami"

Mi avvicinai anche io a loro e vidi il piccolo esserino rosso volare verso di me allora aprii le mie mani e lasciai che si poggiasse sui miei palmi.

" È un vero piacere conoscerti Adrien."

" Il piacere è tutto mio Tikki."

Aveva una voce dolce e sembrava così tenera mentre mi sorrideva felice. Mi voltai verso Marinette notando che anche lei come me teneva Plagg sul palmo delle mani.

" Io e te ci siamo già incontrati in qualche occasione ma in maniera sempre troppo frettolosa a causa di papillon. Io sono Marinette piacere."

" Io sono il fantastico kawami della distruzione."

Si sollevò di poco dalle sue mani e con eleganza fece un leggero inchino.

"Plagg al tuo servizio."

"Per un attimo ho intravisto Chat nei tuoi atteggiamenti."

"Beh cosa dire, Chat noir esiste solo grazie a me, mi pare logico che tenda ad assomigliarmi."

" Non sono solo gli atteggiamenti a somigliare ma anche la scelta delle parole."

" Si vede che sono un buono maestro per lui ma ha ancora così tanto da imparare, e purtroppo non ascolta molto sono un po' sconsolato "

Lì guardai divertito notando la risatina sommessa della mia Lady mentre il mio kawami si pavoneggiava davanti a lei.

Sorrisi a Tikki che come me li guardava sorridente e con lei mi avvicinai a loro.

" Sì hai proprio ragione, ho così tanto da imparare da te e tendo facilmente a distrarmi quindi non te la prenderai con me se qualche volta mi capitasse di dimenticarmi di darti del camembert, no?"

" Umano non scherziamo su cose così importanti, il camembert è la mia vita. Chiaro?"

Come in perfetta sincronia scoppiammo tutti e tre in una fragorosa risata. Ma era mai possibile che il camembert fosse l'unica cosa importante nella vita del mio kawami?

"Non c'è niente da ridere è una cosa seria."

"Scusa plagg ma la cosa è alquanto divertente anche se tu non puoi capirlo"

Mi guardò infastidito voltandomi le spalle. Promemoria 'Mai prendere in giro Plagg e il suo rapporto con il camembert.'

" Dai Plagg non fare così ora dobbiamo andare, per farmi scusare tornati a casa ti darò una forma intera di formaggio, va bene?"

Si voltò di scatto e mi guardò con gli occhi luccicanti.

" Perché non l'hai detto prima, cosa stiamo aspettando! Andiamo forza!"

Scossi la testa esasperato mentre sentivo le risate ormai fuori controllo di Tikki e Mari alle mie spalle.

Mi trasformai velocemente riprendendo le sembianze dell'eroe parigino di fronte alla mia principessa.

" Mi dispiace andare via ma devo, principessa."

" Ci incontreremo fra meno di venti minuti Chaton."

Ridussi la distanza che ci separava a zero e la avvolsi tra le mie braccia.

"Sembreranno un'eternità, ma andrò via con il cuore più leggero se la mia principessa mi assicurasse di vestirsi con un bel vestito solo per me, solo questo mi convincerebbe ad allontanarmi da te ora."

Avvicinai il mio volto al suo sentendo i nostri respiri unirsi.

" Lo farai per me vero Marinette?"

" Come posso dirti di no se fai così."

" Allora permettimi di darti un ultimo bacio prima di andare."

Senza esitare oltre la bacia teneramente.

" Devo andare my lady."

La sciolsi dal mio abbraccio e con lei al mio fianco salii prima sul soppalco e poi sul balconcino. Arrivato fuori saltai sulla ringhiera e mi voltai un'ultima volta a guardarla sorridendo.

" A tra poco Mari."

" A tra poco Adrien"

Saltai verso il tetto di fronte iniziando a correre in direzione di casa sperando che il tempo accelerasse. 



 

Sono terribilmente dispiaciuta per l'abissale ritardo ma questo è stato un anno molto impegnativo e non ho avuto proprio tempo per ciò chiedo scusa a tutti e spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento. Come avrete capito non è l'ultimo anche se inizialmente avevo pensato di chiuderlo con questo ma è uscito più lungo del previsto perciò ho deciso di dividerlo. Non sono certa se il prossimo sarà l'ultimo, ci sto ancora pensando perciò fatemi sapere cosa ne pensate voi.

  
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